Cerco di limitare le mie espressioni di antibigottismo: non si può discutere ragionevolmente l’irragionevolezza. Ma quando vedo che su una questione riguardante la proiezione di un video sull’eutanasia in una scuola torinese, la curia locale avrebbe protestato perché su quel tema “non c’era contraddittorio”, mi viene da ridere. Allora chiedo che durante l’ora di religione in tutte le scuole d’Italia, per contraddittorio, venga invitato Michele Serra.
L’uragano Katrina ha distrutto New Orleans perché Dio voleva punire l’America per la guerra in Iraq”. Finché lo dice un islamista nevrastenico, pazienza. Ma il nevrastenico, stavolta, è il sindaco di New Orleans, Ray Nagin, e viene il magone, e ci si chiede fino a dove e fino a quando l’oltraggiosa demenza dei bigotti potrà continuare a scandalizzarci.
Niente è più odioso, quando si soffre e si muore, della patina di colpa e contrizione che il fanatismo religioso spalma sui cadaveri. Non li si sopporta più, i penitenti e i vendicatori che vengono a spiegarti con la loro metafisica da bar che Dio lo vuole. A New Orleans il diluvio non ha sommerso gli empi, ha affogato i poveri, vittime del menefreghismo sociale. La guerra in Iraq, se c’entra, c’entra perché tutte le guerre rubano miliardi agli umili per destinarli alle armi. Il sindaco Nagin avrebbe dovuto sapere, lui per primo, che la sua città era indifesa per la trascuratezza umana, e dunque vederlo levare al cielo il suo ditino tremante non fa pensare ad espressioni bibliche, ma ad un più profano e sano: lo sai dove dovresti mettertelo, quel dito?