Notizie che non lo erano

Con queste cose è sempre meglio andarci piano, ma pareva evidente ieri una grande retromarcia collettiva sull’incidente alla centrale nucleare slovena di tre giorni fa. Anzi, alcuni giornali riportavano addirittura dei dubbi sulla definizione di incidente; piuttosto un guasto, trattato a quanto pare con relativa sicurezza e solerzia: “Dopo un meeting di tecnici ed esperti del Dipartimento di Sicurezza Nucleare della Aiea e della controparte slovena convocato urgentemente nella sede di Vienna risulta che l’incidente alla centrale di Krsko non ha provocato alcun rischio di contaminazione nucleare. All’incidente e’ stato assegnato il grado 0 (zero) nella scala Ines (che misura i livelli di pericolosita’ degli incidenti nucleari) mentre a quello di Chernobyl era stato assegnato il grado 7, cioe’ il piu’ alto. Nella scala Ines inoltre l’evento di Krsko non viene definito ‘incidente’, ma ‘deviazione’, senza rilevanza dal punto di vista delle misure di sicurezza”. Già ieri pomeriggio la notizia era sparita dalle home page dei siti internet dei maggiori quotidiani.

Certo, meglio non fidarsi e cercare ogni verifica, ma i titoloni apocalittici del giorno prima non sembrano a questo punto frutto di una ricerca attenta delle informazioni sull’accaduto.

Per la categoria “sondaggi esplosivi”, si distingue questa settimana quello riportato da diverse agenzie secondo il quale “i bambini hanno una ottima percezione dei Carabinieri, considerandoli, simpatici, seri e si sentono sicuri con loro. Hanno invece paura della criminalita’, degli stranieri irregolari e delle insidie che si nascondono in internet”. L’ha commissionato l’Arma dei Carabinieri.

Gazzetta dello Sport

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