Fascisti di colla

Da sempre mi impressiona la violenza sfacciata e ridicola delle guerre tra attacchini politici che si svolgono a Roma. Nel resto d’Italia non è così, succede solo a Roma. Non si sa quando si faccia politica davvero, se movimenti e partiti sembrano passare il tempo a partorire slogan e idee da manifesto, e ad affiggerle su ogni superficie disponibile in totale deregulation di ogni norma al riguardo. Dei contenuti non parliamo: raramente superano il “chi lo dice sa di esserlo”, “ci hai creduto faccia di velluto” e altri concetti da scuola elementare.
In questi giorni mi ha colpito di nuovo il prosperare di manifestini di gruppi di squinternati di estrema destra, non meno patetici e trogloditi di quelli della Lega quassù dove sto io, ma soprattutto incollati ovunque a deturpare la vita quotidiana di romani e turisti, già vessata da altre seccature. Questo signore, portinaio di uno stabile di via Cola di Rienzo, rappresenta bene il risultato di tutto questo: voi giocate alla patria e ai soldatini e poi pulire tocca a me.

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