Bright side

A me “Shame”, il film, non è piaciuto, ma il cinema son gusti, molte persone intelligenti dicono che è bello («ho molti amici a cui è piaciuto Shame»). Tutto quell’andamento cupo, depresso, autolesionista, lento e sofferente non fa per me, o forse non ero nella serata giusta. Forse ero nella serata in cui uno deve guardare “Tutti pazzi per Mary” o andare in un locale di karaoke. L’ho sospettato rendendomi conto che l’unico momento che mi aveva eccitato del film, e risvegliato da un certo intorpidimento adesivo alla poltrona del cinema, era stato quello in cui sul giradischi suona il vinile di “I want your love” degli Chic. Che per voi ragazzi, là fuori, era una leggendaria band di discomusic guidata da Nile Rodgers – grande produttore di cose del genere e musica nera – gemella del gruppo femminile delle Sister Sledge. “I want your love” doveva essere un pezzo delle Sister Sledge, poi invece la misero nel disco degli Chic del 1978, quello dove stava la sfinente (vabbè, giudizio mi anche questo) “Le freak”. Il singolo rimase in classifica negli Stati Uniti 19 settimane, e ora sono passati 34 anni, e in certe serate cupe, torbide e dolorose ha sempre una sua efficacia.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

2 commenti su “Bright side

  1. carlo

    secondo “at last” in quel titolo si può tradurre con “alla fine”, così ha più senso e una accezione neutra…

Commenti chiusi