Like a dog

Certo, direte voi, Beethoven è più vecchio. Ma un po’ fa impressione che “A hard day’s night”, il disco dei Beatles, abbia 50 anni il 10 luglio. Non perché dobbiate esserci stati e scuotere la testa sulla vostra età avanzata (io non c’ero, per poco), ma perché è uno di quei dischi di cui davvero si può dire che potrebbero essere pubblicati oggi ed essere formidabili lo stesso. Aveva dentro 13 canzoni – 7 su un lato e 6 sull’altro – nessuna delle quali raggiungeva i tre minuti, e quindi il disco durava sì e no mezz’ora (in tempi di atomizzazione della lettura ricordiamoci di quando erano atomizzate le canzoni). Fu il primo disco dei Beatles – il loro terzo – a contenere tutte canzoni loro (tutte firmate da Lennon e McCartney), scritte per il film “A hard day’s night” di cui erano protagonisti: lo fecero uscire due settimane prima negli Stati Uniti, con una tracklist un po’ diversa, visto il botto che stavano facendo laggiù, e riempì tutta l’estate in mezzo mondo con una successione di canzoni che, dicevamo, qualunque band vorrebbe avere in un suo disco del 2014. Forse la cosa più anacronistica, a parte la durata, sono gli attacchi delle canzoni che partono dal ritornello: ma funzionano ancora, che allora i due erano ancora più bravi sulle strofe, e metterci del tempo prima aiuta. Quella cinquantina d’anni.

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