Stasera al Festival di Pescara facciamo una cosa di cui sono molto contento, perché la discussione sulle regolamentazioni di stampa e informazione, online e non online, sono un tema importantissimo e sono normalmente sequestrate da fanatici e ignoranti. Invece abbiamo messo insieme a parlarne persone capaci di opinioni articolate, competenti e ragionevoli, e sarà bello parlarci e ascoltarle. Sono Andrea Iannuzzi, che è il direttore dei quotidiani del gruppo Espresso; Anna Masera, che si è occupata a lungo della parte digitale della Stampa e ora lavora alla Camera dei Deputati; Arianna Ciccone, che ha inventato e dirige il Festival del Giornalismo di Perugia; Franco Vazio, che è un avvocato, deputato del PD in Commissione Giustizia. E io, che pianto grane da un pezzo sui temi di cosa si fa con le notizie false e con gli inganni dell’informazione, e dirigo una testata che è soggetta alle leggi su diffamazione, informazione online, eccetera.
Tutte queste cose – e una sventata trattazione del “diritto all’oblio” – stanno dentro alla legge che è stata appena approvata al Senato, che ha cose pessime e buone, e ognuno dei presenti stasera avrà un giudizio su quali siano le pessime e le buone (Arianna Ciccone le ha dato il nome neutro di “legge puffone” per sottrarci all’insistenza di alcuni sulla stupida definizione di “legge bavaglio”). Ma non è un tema per “addetti ai lavori”: è un tema che riguarda la possibilità o meno di avere un’informazione affidabile e responsabile, sia che la facciano i professionisti che chiunque altro (e ormai la facciamo tutti). Insomma, se siete nei paraggi, o addirittura ci volete venire (c’è il mare, anche se oggi il tempo è grigio assai), sarà interessante e aiuterà a capire cose che succederanno.
Per chi resta, poi, arrivano Francesco Piccolo, Enrico Mentana, Daria Bignardi, Beppe Severgnini, Pif e Marino Sinibaldi. Con me allegato, tutte le volte.