30 novembre
Un leader per la sinistra
Marco Follini intervistato dal Corriere
Corriere della Sera
Meglio una vita da pensionato che un
solo giorno in politica
Antonio Polito sul ritiro del
giudice D'Ambrosio
Il Riformista
"Grazie, lavanderia, che hai ridato
in tempo il maglione con il collo alto a Socci"
Il pezzo più spiritoso su Excalibur e il suo conduttore,
ce l'ha il Foglio oggi
Il Foglio
Dalla parte degli stregoni
Ieri su Repubblica, due pagine che quasi tutti avranno saltato:
si trattava, a guardar bene, del decreto di fissazione dell'udienza
preliminare della storia Wanna Marchi- Mago Do Nascimento. Un
mondo: ci si può trovare di tutto, tra accusati e accusatori.
Le ridicole cifre che si è fatta fregare la maggioranza
dei truffati, il fatto che uno di questi abbia meno di trent'anni
(l'unico, mi pare, senza l'attenuante dell'età avanzata),
che uno sia di Pisa (che vergogna), e ancora.
Enti e Tribunali
"Un coacervo di coglioncelli"
GnuEconomy interviene sul tema dei forum (e mi frega il titolo
del post, "la macchina del capo"), e ManteBlog ci torna,
semplificando un po'
GnuEconomy
Re: No Subject fa scuola
Io e Christian Rocca
veniamo a volte sfottuti per una rubrica di leggerezze in tono
confidenzial-cazzaro che teniamo su un mensile di leggerezze
d'ogni genere cui siamo riconoscenti per aver ospitato l'idea.
Beh: oggi Repubblica mette in prima pagina quel che segue. "Caro
Bernardo, per ragioni che non sto a dirti, mi trovavo qualche
giorno fa a La Rochelle...". "Se alzo gli occhi, mentre
leggo la tua lettera, caro Cesare, vedo la facciata scolorita
di una casa di Rue Blanche". Autori: Cesare Garboli e Bernardo
Valli. Ecco qua.
Faletti/2 (doo-wop)
"Portava una T-shirt
leggera, sotto la quale il seno s'indovinava libero da costrizioni",
"sapeva di mare e di cose da scoprire, poco per volta, senza
fretta", "quanto serve a un uomo per dimenticare di
aver spezzato due vite?", "dai suoi occhi escono salate
le lacrime del rimpianto che vanno a confondersi con i milioni
di gocce anonime nel mare indifferente che l'avvolge", "secondo
un rituale quasi woo-doo". Giorgio
Faletti è a Ottoemmezzo, lunedì.
29 novembre
Non c'era proprio nessun altro?
Il New York Times contro la nomina di Henry Kissinger a capo
della commssione che indaga sull'11 settembre (naturalmente,
anche Christopher Hitchens ha da ridire sul vecchio bugiardo)
New York Times e Slate
L'ispettore ONU sadomaso
Le selezioni per disarmare Saddam
sono quanto meno bislacche
Washington Post
Che, c'hai mille? Per il ponte
Il Golden Gate ha bisogno di soldi e organizza una colletta da
marciapiede
New York Times
Suggerimenti per un gay incinto
Il sistema di profiling di Amazon e TiVo ogni tanto ne combina
Wall Street Journal
Una serpe in seno
Se il vostro adorato computer
fa ronzii strani, può essere seccante
University of Queensland
Una
città per guardare
Ruavista raccoglie e analizza
segni e immagini urbane, di ogni genere. Bello
Ruavista
I am a rock, I am an island
A proposito dell'isola
che gli inglesi ci vogliono fregare prima ancora che sorga, il
professor Perazzoni segnala che gli americani se ne sono già
perse parecchie, per distrazione
Atlantic Monthly
Il ringhio del branco
ManteBlog risponde
al mio auspicio di ieri. Io non cambio idea: sono perché
ognuno si assuma impegno e rsponsabilità di quel che dice.
Perché si aprano weblog firmati e si chiudano forum anonimi
ManteBlog
Copriti bene, con il giumbotto
Il libro
di Giorgio Faletti.
Sette gli ha dedicato una copertina da ubriachi ("il caso
editoriale dell'anno"), e questo insospettisce un po'. Ma
se ne leggono buone
critiche, e vedo e sento di persone che lo stanno leggendo
e ne sono avvinte. Io l'ho cominciato, armato di buoni pregiudizi
che intendo mantenere ancora un po', malgrado l'uso di espressioni
come: "lei è sottile e dolce come la malinconia",
"è tornata a regalare il miracolo di quegli ochhi",
"Montecarlo era un letto di cemento sul mare", "Pride,
un brano degli U2", e ancora. Lui ha avuto dei malanni,
questo mese, e verrà a Ottoemmezzo lunedì
28 novembre
Per Guzzanti il telespettatore
è scemo
E il Riformista appoggia
l'abbattimento del tabù (in attesa di link)
Il Riformista
Graham Island questa cippa!
Gli inglesi ci vogliono fregare
un'isola prima ancora che spunti
Times (segnalata da Sergio)
La sentenza, dopo la pubblicità
A Houston, per la prima volta,
le telecamere seguiranno una camera di consiglio
New York Times
I moralisti han chiuso i
bowling
Un'inspiegabile coazione a ripetere mi ha spinto a ospitare una
lunga rassegna
stampa su un film che non
mi è nemmeno piaciuto. Con l'ultima parola al demagogo,
la chiudiamo qui: Michael Moore intervistato da Newsweek
Newsweek
Molliamo i Democratici
Girotondismo all'americana
Citypages
I maggiori torti del maggioritario
Nella puntata di oggi, li illustra
la Compagnia delle Opere
La Stampa
"A Mosca si dice che sia entrato
in politica per sottrarsi alle attività giudiziarie"
Chi è Roman
Abramovich e perché Time parla bene di lui
Time e D
Se per entrare in chiesa si dovessero
sapere i Comandamenti
Un sikh anglo-indiano si spaccia per musulmano pakistano al fine
di vedere la Spianata delle Moschee, a Gerusalemme.
Beccato
Wall Street Journal
"Finisci gli OGM che hai nel piatto,
pensa ai bambini americani"
In Zambia rispediscono via gli aiuti alimentari geneticamente
modificati che gli americani mangiano quotidianamente. Li prenderanno
in Malawi
Time
Precedenti
Ho trovato questo
articolo che scrissi un anno fa, rispondendo già allora
a Socci
Il Foglio
Sviste
Scrive Ruben Pescara
a Repubblica.it: "Oggi (ore 9.15) nel resoconto sui fatti
di Mombasa parlavate del "volo charter della compagnia ebraica
Arkia", fortunatamente corretto poco dopo (9.25) in "compagnia
israeliana Arkia". Mi sembra una svista molto grave (non
è la prima, non sarà l'ultima). Poi non stupiamoci
se davanti alle sinagoghe e alle scuole ebraiche abbiamo bisogno
dei carabinieri"
L'Antica Grecia era in Finlandia
Questo sì che è
un revisionismo. Ulisse navigò nel Baltico, altro che
Mediterraneo. La storia l'ha raccontata un ingegnere nucleare
e l'ha ripresa il programma Stargate
Estovest
Ci vuole del fegato
Uno show artistico-scientifico: la prima pubblica autopsia in
170 anni eccita e disgusta la stampa britannica (e americana)
Time
I gelati sono buoni però costano
i milioni
Esce una raccolta degli Skiantos
La Stampa
Oliver Stoned
Secondo me non esistono
registi che non sbagliano mai un film, neanche De Palma: ma esistono
registi che li sbagliano tutti. Leggo su Fimocolous
che Oliver Stone vuole mantenere questo primato: "From the
new issue of Film Comment: "Oliver Stone is working
on a trilogy of documentaries on political leaders who oppose
Western hegemony: the first on Fidel Castro (already completed),
the second on Yasser Arafat, and the third on Kim Jung-il. For
the second film, Stone has interviewed not only Arafat by Shimon
Peres, Ariel Sharon, Benjamin Netanyahu, Ehud Barak, and members
of Al-Aqsa.""
Fimocolous
Grandi scrittori del Novecento
E dico sul serio: è uscito
il nuovo
libro di Michael Crichton
Slate
Duri e puri
Alla mia domanda di
ieri, Mim*mina risponde
che: "no, preferisco il 100% non pagante a un 10% pagante.
Rientrerò sicuramente nella casistica dei blogger megalomani,
ma preferisco raggiungere il maggior numero di persone possibile
e inoltre in fondo ho un'anima no-profit" (intanto ho scoperto
che nella pagina dei links c'è
una lobby pisana di bloggers, e un livornese)
Chi di forum ferisce
Wittgenstein è solidale con Claudio Sabelli Fioretti,
già ostaggio di una minoranza che ha nutrito dal suo seno,
e ora in
balia di nuovi inveleniti alle
sue porte. Dirò una cosa impopolare: speriamo che
con i weblog spariscano i forum, e che ognuno faccia i comodi
suoi a casa sua senza bisogno di andare a farlo, spesso anonimo,
nel branco di un forum
SabelliFiorettiBlogspot e Amici di RadioTre
"Nonsolo" sarebbe
stato meglio ancora
Una giornata di defatiganti spam (22 messaggi) ricompensata da
questo invito: "Ciao, la "SoloTope Communication"
è lieta di proporti l'iscrizione alla propria lista 100%
GRATIS !"
27 novembre
Sono un uomo di amori e di passioni
Aldo Cazzullo intervista Massimo
D'Alema: "Anche in altre stagioni ho polemizzato a sinistra
con chi militava nei gruppuscoli. Sono vecchie storie di quartiere.
Allora i fatti diedero ragione a noi. Ce la daranno anche adesso".
La Stampa
Fuori di qui, pezzenti!
Se uno è un giornalista inglese che non conosce Repubblica,
El Pais è "il
primo grande quotidiano europeo" a mettere a pagamento tutta
l'edizione online. L'Observer dice che la strada è quella,
a costo di perdere il 90% dei lettori in rete (e voi bloggers,
sareste disposti ad avere solo un decimo dei vostri lettori se
quel decimo vi pagasse 80 euro l'anno?)
Observer
E i dati della questura?
Il Riformista vende 12 mila copie secondo gli organizzatori,
5600 secondo il Barbiere della Sera
Il Barbiere della Sera
Dove si parla di donne incinte, Sigur
Ros e Kiefer Sutherland
"Re: No Subject" di dicembre, da Max. ("Uh...ho
appena letto (l'inizio) di questo carteggio sofri-rocca, e mi
viene su spontanea una domanda... non è che da qualche
parte della vostra testa coltivate l'idea di essere divertenti,
vero?")
Wittgenstein
The air that throws
Sondaggio sulla politica americana per
tutti i dubbi: e a quanto pare, il famoso ritorno di Al Gore
non sta andando così forte (e il senatore John
Edwards è una sòla: vai con il ticket Kerry-McCain)
New York Times
Il più importante columnist
americano
A Paul Krugman del New York Times danno
un premio
Washington Monthly e Editor
and Publisher
Dovresti fare l'attore del cinema
David Sedaris è uno scrittore
e radio performer (questo è il suo bestseller),
di cui presto si parlerà anche qui. Vedrete
Paperjam
"Sono sempre stato Sananda"
Stasera a Milano Terence Trent D'Arby, o quel che ne resta
La Stampa
Youuuu think that I'm stro-ong (you're
wro-ong)
La EMi in difficoltà punta tutto su Robbie Williams. Punta
un po' troppo, forse
Observer
Roll up, roll up
La storia del rock è fatta di doppi
album live. Elenco: Paris dei Supertramp, Four Way Street,
Seconds Out, Counting Crows Live in New York, Frampton Comes
Alive. Massimo rispetto per Paul McCartney, che ne pubblica un
altro oggi
New York Times
Cinquanta per cento musica, cinquanta
per cento lacrime
Arvo Pärt: il più
famoso, tra i compositori estoni
New Yorker
"Pearl Harbor: la storia di una
grande nazione attaccata e umiliata dalla vanità di Ben
Affleck"
La raccolta
delle recensioni di Anthony Lane, critico cinematografico del
New Yorker
Observer
Sono vivo per raccontarlo
Questo spericolato ha installato Jaguar sul Mac: se non lo perdiamo
entro il prossimo week-end, c'è speranza per tutti
Argazzi.com
L'inferno è esotermico
Copio e incollo da
Bravuomo (è una
balla che circola da tempo, mi segnalano,
ma è ottima lo stesso):
"Ringrazio et per la seguente notizia. pare che all'università
di genova un professore di termodinamica abbia assegnato un'esercitazione
a casa agli studenti del suo corso di laurea. il compito consisteva
in una domanda: "L'inferno è esotermico (libera calore)
o endotermico (assorbe calore)? Sostenete la risposta con delle
prove".
La maggior parte degli studenti ha cercato di dimostrare le proprie
convinzioni citando la legge di Boyle (un gas si raffredda quando
si espande e si riscalda quando viene compresso), o alcune sue
varianti. Uno di loro, tuttavia, ha scritto quanto segue.
"Innanzitutto, dobbiamo sapere come cambia nel tempo la
massa dell'inferno. E quindi abbiamo bisogno di stabilire i tassi
di entrata e uscita dall'inferno delle anime. Credo che possiamo
tranquillamente assumere che, quando un'anima entra all'inferno,
non è destinata a uscirne. Quindi, nessun'anima esce.
Per quanto riguarda il numero di anime che fanno il loro ingresso
all'inferno, prendiamo in considerazione le diverse religioni
attualmente esistenti al mondo. Un numero significativo di esse
sostiene che se non sei un membro di quella stessa religione
andrai all'inferno. Siccome di queste religioni ce n'e` più
di una, e abbracciano una sola fede per volta, possiamo dedurne
che tutte le persone e tutte le anime finiscono all'inferno.
Dunque, stanti gli attuali tassi di natalità e mortalità
della popolazione mondiale, possiamo attenderci una crescita
esponenziale del numero di anime presenti all'inferno. Ora rivolgiamo
l'attenzione al tasso di espansione dell'inferno, poiche`la legge
di Boyle afferma che, per mantenere stabile la temperatura e
la pressione dentro l'inferno, il volume dello stesso deve crescere
proporzionalmente all'ingresso delle anime. Questo ci da` due
possibilità:
1) se l'inferno si espande a una velocita` minore di quella dell'ingresso
delle anime, allora temperature e pressione dell'inferno saranno
destinate a crescere, fino a farlo esplodere;
2) naturalmente, se l'inferno si espande più velocemente
del tasso d'ingresso delle anime, allora temperatura e pressione
scenderanno fino a quando l'inferno non si congelerà.
Dunque, quale delle due e` l'ipotesi corretta? Se accettiamo
il postulato comunicatomi dalla signorina Teresa Baghini durante
il mio primo anno all'universita`, secondo il quale "fará
molto freddo all'inferno prima che io te la dia", e considerando
che ancora non ho avuto successo nel tentativo di avere una relazione
sessuale con lei, allora l'ipotesi 2 non può essere vera.
Quindi l'inferno e` esotermico".
Lo studente ha preso l'unico 30"
Bravuomo
26 novembre
La differenza tra uno stupido concorso
di bellezza e una strage di innocenti
Paolo Mieli: cosa è successo in Nigeria, e cosa non è
successo in Nigeria
Corriere della Sera
Il candidato democratico perfetto
Già, è ancora il repubblicano John McCain. Qui
azzardano l'improbabile possibilità che lo diventi
Salt Lake Tribune
"La sofisticata esegesi di un
fenomeno sociologico"
Quando riesci a spacciare così
un pezzo su Britney Spears, meriti di fare il direttore del New
York Times
Herald Tribune
Dovevo saperlo, che mi mettevo
nei guai
Marco Belpoliti garbatamente nega le accuse mossegli ieri qui
sulla consonanza tra la
sua opinione e questa
di una settimana prima: "Vedo che mi attribuite un plagio.
È vero, ma ho plagiato la figlia di un'amica, le mie figlie,
lo zio di un altro amico, me stesso e altre persone ancora. Il
pezzo giaceva in redazione da giorni. La cosa più bella,
come dice un mio amico, è quella di essere copiati in
anticipo. Grazie per la pubblicità non richiesta. Con
affetto. MB"
Lo so, che non se la beve nessuno, ma è stato gentile,
e quindi finiamola lì, d'accordo?
Balle da bowling
La critica più pesante
e argomentata contro il film di Michael Moore, di cui già
linkammo pareri
i più vari
(compreso il mio)
American Prospect
Un brutto carattere
Aderite alla campagna per eliminare
il font peggiore della storia della tipografia
BanComicSans
Meglio Zorba
Stando a certi miei parenti che l'hanno visto ieri sera, il Matrimonio
greco è una sòla
Repubblica.it
Übergang, rechts
Manu Chao si è
fregato
le voci della metro
El Mundo (via RomanBlog)
L'archivio di una vita
Lo sta inventando Microsoft: roba
da stare tranquilli
BBC News
Una roba di dittonghi
Lou Reed ha pronto un disco con i testi di Edgar Allan Poe e
le voci di Willem Dafoe e David Bowie
Pitchfork
Orologio della lentezza
I siti più lenti,
ma più lenti, ma così lenti, che quando avrò
finito di scrivere questo post non si saranno ancora aperti,
ed è solo in omaggio alla loro qualità (segnalo
questa fantastica fetecchia
per stomaci forti) che continuo a dar loro un'occhiata, quando
ho da mettere su il caffé o fare una doccia, sono Brodoprimordiale e quello
di Sabelli
25 novembre
Non è tutto petrolio quel che
inquina
Versione polemica sulla Prestige e su quel che si è fatto
per arginare il disastro
Spiked (grazie al professor Perazzoni)
Possiede mika armi atomike?:)
L'e-mail di Saddam Hussein (segnalata da Paolo Zanetto)
CBS News
I nodi sauditi vengono al pettine
Newsweek scrive di legami tra lo stato arabo e l'11 settembre
Newsweek
Lo zio Saddam
Un documentario che sarà
difficile da vedere
Mother Jones
Orso un par di balle
Ribellione plantigrada tra gli
editoriali dell'Economist
Economist
Arrivano i russi, arrivano i russi
E mai, per nessun motivo, fate
entrare la Russia nella NATO
Atlantic Online
More fool me
Gigimeroni
segnala questo,
da un momento all'altro Christian
Rocca mi chiamerà per sfottermi, forse oggi stacco
il telefono
ANSA
Abbassare la crestina, ragazzi
A Yale, un
convegno sui blogs con fior di interventi,
e questa saggia considerazione
di Josh Marshall: "Loved the conference, but one of the
issues that came up at the post-conference dinner last night
is one I've really wanted to write about for some time: blog
triumphalism. What do I mean by that? I guess I mean the many
folks who write blogs and live in a world in which there is a
place called The New York Times populated by several dozen
basically feckless and cocooned reporters, constantly outdone
and corrected and outwitted and generally ground into the dirt
by a few bloggers up at odd hours jabbing away at a laptop keyboard.
As Mickey Kaus said at dinner last night, it's easy when you're
writing one of these things to start thinking that you rule the
world"
Talking Points Memo
Sta diventando un blog di
delatori
Pare che il buon Marco
Belpoliti avesse letto il Guardian
della settimana prima, prima di scrivere il pezzo che ho linkato
sabato
Guardian e La Stampa
Come finisce il Signore degli Anelli?
Essendomene andato dal cinema
nell'intervallo (non appena mi sono svegliato), non lo so. Se
proprio lo volessi sapere, mi aiuterà questo blog, scoperto
da EmmeBi
Il colore del grano
Con i libri, l'unica seccatura è leggerli
Soprattutto se sono 402, tutti
in una volta
Slate
Musica per le orecchie di qualcun altro
Spiegare i Godspeed You Black
Emperor! non è facile: qui ci prova Morning News. A me,
piaceva di più il vecchio
doppio cd
Morning News
Desiderare la roba d'altri
Johnny Cash - mito del country,
per questo snobbato quaggiù - è al suo quarto
album di covers. La volta scorsa cambiò meravigliosamente
One degli U2. A questo giro fa ancora meglio, e io ne vado matto
USA Today
Il cane più arrabbiato del mondo
Nei cervelli più diversi alligna un cartoonist: grazie
a Uiallallà
che mi ha fatto ritrovare questo David Lynch
Davidlynch.de
23 novembre
Ieri
Pigi Battista raccontava Lino
Jannuzzi e il Corriere spiegava i
suoi crimini (a Panorama, intanto, la
solidarietà si muove a tentoni).
Il Riformista confondeva
il settimanale americano Time con il quotidiano inglese Times.
Repubblica veniva attaccata dal responsabile degli Uffizi Paolucci
su questa
notizia, rivelatasi un po' eccessiva. Lo stesso, come spesso
accade, Repubblica pretendeva di avere l'ultima parola e negava
che Paolucci avesse smentito, ignorando così questo passaggio
della sua lettera: "Nessuno ha mai pensato di tagliare la
luce ai musei fiorentini". A me pare una smentita, a occhio
e croce. In tutto questo, Paolucci merita sostegno se non altro
per questo straordinario involontario finale: "un evento
sgradevole che ha gettato una luce inutilmente e ingiustamente
negativa...".
La Stampa, per penna di Marco
Belpoliti, se la prendeva con quelli che da adulti continuano
a dire "la mia fidanzata". Se non lo avessi linkato,
avrei rischiato di inciampare nella mia coda di paglia
L'Espresso aveva una copertina
contro i giudici e Panorama aveva una copertina
sugli operai
E, infine se, come non, consigliarvi articolo, questo,
di? (comincio ad affezionarmi alla prosa distaccata e telegrafica
di Paolo Zaccagnini)
22 novembre
La prossima volta, le corna
Il Chicago Tribune
alimenta
involontariamente l'immagine più
riconosciuta di Bush, e poi se ne scusa
Chicago Tribune e Reuters
"Dobbiamo cambiare la giustizia"
Lo dice il segretario di Magistratura
Democratica a Repubblica. Qualcosa è già cambiato
Repubblica.it
Il
mio inserto di settimanale preferito
È la sezione Review dell'Observer, settimanale
di Londra che esce la domenica, fratello del quotidiano Guardian.
Con un po' di ritardo, elenco le migliori pagine del presente
numero: un lungo pezzo in cui il cronista, che come quasi tutti
odia i tassisti, si
fa tassista e capisce; una pagina biografia su Mariah
Carey, la Valeriamarini degli americani; un'intervista con
un
poliziotto gay; il ritratto del sessantenne Rod Stewart,
dal titolo "Do
ya think I'm sixty", già celebrato da Christian
Rocca (era "Da ya", comunque, nell'originale);
i dieci
films su cui bisogna essere preparati per la notte degli
Oscar; lo spettacolo teatrale di Michael
Moore, ancora controverso.
Observer
Sarebbe seccante
Secondo Salon, i servizi americani
staerebbero discutendo con le compagnie aeree il rischio che
i terroristi vogliano abbattere i voli di linea con missili lanciati
da uomini a terra
Salon (online per gli abbonati)
Honoris causa
Bene, sono passati
quaranta giorni da quando il sottosegretario Micciché
promise
a noi di Ottoemmezzo che l'indomani avrebbe rimosso dal sito
del Tesoro la
sua falsa docenza. A questo punto mi arrendo, e dichiaro
esaurita la mia richiesta. Per me, da oggi, è professore
Tesoro.it
Noi puristi del GF siamo contrari
Alla tv inglese l'hanno fatto,
il Grande Fratello dei vip (dei minivip), e ha fatto il botto
Guardian
E allora si può dire anche attimino?
In Inghilterra "fuck"
è sdoganato
Guardian
"La risposta, professore, è
nel vento"
Il professore di Diritto Michael Perlin, basa tutti i suoi studi
sui titoli delle canzoni di Bob Dylan. Chissà come si
divertono i suoi alunni
New Yorker
Ci vuole il mangiadischi?
Devo masterizzare lo scatolone dei vecchi 45 giri, un giorno
o l'altro
Verbatim
21 novembre
Sulla giustizia, da sinistra
Giuseppe D'Avanzo, Repubblica:"È dall'interno della
magistratura che si stanno muovendo forze o resistenze che privano
di credibilità il lavoro dell'intera consorteria"
Claudio Castelli, segretario di Magistratura Democratica: "Non
credo che i problemi possano essere risolti solo con la difesa
a oltranza della magistratura e del suo operato"
Giuliano
Zincone, Corriere della Sera: "E' ovvio: i giudici non
sono tutti uguali, e ciascuno di loro può sbagliare. Se
esagerano, però, sono loro a screditare l'Istituzione,
non chi li critica"
Lesa maestà
I casi sono due: o il Riformista NON è il giornale D'Alema,
o si sentono davvero indipendenti (o quannno ce vo' ce vo')
Il Riformista
Reati d'opinione
Piove sul bagnato, e piove forte: il senatore Jannuzzi dovrà
andare in carcere per diffamazione
Repubblica.it
Di cosa parliamo quando parliamo di
spoils system
Paul Krugman scrive cose che gli
altri no
New York Times
Mina o Celentano?
Ragazzi, voi non ci crederete:
Mario Luzzatto Fegiz ha scatenato una polemica
Corriere.it
Il Saddametro
Probabilità di invadere
l'Iraq, oggi: 55%
Slate
Traditori, rinnegati!
L'accusa di disfattismo è
più vecchia del disfattismo stesso
Salon
Pecorelli
In giro per i weblogs italiani molti si lamentano di non avere
abbastanza informazioni giornalistiche sulla storia di Mino Pecorelli.
Non era difficile, ma ecco un aiutino
La Stampa
L'uomo che salverà la musica
classica
Lowell Liebermann, non ho idea
di che diavolo faccia, ma sto andando a informarmi
Salon
Italiano medio
Ma Michele Serra legge
il weblog
Uialalla?
Uialalla e Sabellifioretti
"Ci siamo sedotti"
Immagino sia con intenti parodistici
che questo post pare scritto da Diaco. Auguri
DimmiDimmi
A pensar male
Ieri avevo segnalato questo
pezzo di Slate sul nero futuro della posta elettronica. Michele
Costabile mi scrive questo: "Posizione interessante, ma
viene da Slate, un sito della galassia Microsoft. Sono gli stessi
che stanno progettando l'attentato
all'autodeterminazione dei PC noto come Palladium. Non che
questo renda meno fondato l'articolo citato, ma attenzione a
interessi pelosi che possono passare sotto quelle spoglie, si
tratta di un altro capitolo della lotta per controllare chi copia
cosa"
Oreillynet
Vince chi fa golf nella porta avversaria,
giusto?
Alcuni suggerimenti per apprezzare
lo sport da fighetti più noioso del mondo
Morning News
E dammi un attimo, che diamine!
I sistemi di verifica delle password sono intolleranti e insopportabili
Internazionale
Sodapop
Il miglior sito italiano di rock,
direi, aggiorna discontinuamente assai: tipo oggi
Sodapop
Il
weblog povero
"Presempio, domani sera non
vado al cinema, e credo mangerò solo caffellatte, colazione
pranzo cena, fino a dicembre almeno (ovviamente, di gin non se
ne parla)."
Arsenio Bravuomo
20 novembre
Fuochino
Ieri Eugenio Scalfari aveva scritto che nel processo di primo
grado contro Andreotti non c'erano stati giudici popolari. Oggi
si corregge e si scusa: c'erano "ma rispetto ai togati in
proporzione minore che non in Appello". Forse domani ci
arriviamo, a dire che in entrambi i processi ci sono stati due
giudici togati e sei giurati popolari.
Repubblica
An'vedi che j'ha detto!
Formigoni dà del fascista
a Gasparri
Repubblica.it
I concittadini riconoscenti questo
blog posero
La storia delle lapidi anticelebrative,
uscita oggi su Repubblica, qui nella sua versione originale.
Io la trovo gènial, più dei falsi Modigliani
Yahoo
Nessun compromesso
Christopher Hitchens alla ricerca - faticosa - di una definizione
per il terrorismo
Slate
Oplà
Internazionale rilancia, e non ospita un blog, non ne ospita
due... quanti diavolo ne ospita? Complimenti e auguri (i giudizi
a tempo debito, a suon di links)
Internazionale
"Non venire a parlarmi
di rivoluzione"
È
morto James Coburn, e io oggi mi riguardo "Giù
la testa", sulla rivoluzione, l'amicizia, il tradimento,
e noi maschi
Il Messaggero
"Mi alzo alle tre, mi guardo alla tv"
Claudio Sabelli e i suoi amici si inventano un blog televisivo,
dicono. Ma si tratta solo di un sondaggio
Audiblog
Ma non vi allargate
Il Wall Street Journal si congratula
con Salon, che l'ha
sfangata malgrado i beccamorti: ma "leading media company"
è un po' forte
Wall Street Journal e Salon
A-hem
Adesso, non è
per mettere in piazza conversazioni private. Ma io ieri sera
ho detto ad Antonio Polito - che me ne chiedeva giudizio - che
il sito del Riformista è ben fatto, aggiornato e completo:
tutti gli articoli sono online, e non solo i PDF delle pagine.
La sera prima ce ne sono già due o tre. Lui annuiva soddisfatto
ma silenzioso. Ora mi chiedo: sapeva e taceva? Che oggi alle
dieci del mattino non sarebbe stato in rete un solo articolo
del giornale?
Il Riformista
Io voto contro
Il mio Democratico preferito,
è Repubblicano (subito dopo John
Kerry, però)
CNN
Matto
La triste fine di Bobby Fischer
Atlantic Monthly
L'uomo del ponte
Reggio Emilia si affida a Santiago
Calatrava - grande architetto di ponti in tutto il moìndo
- mentre a Venezia hanno
da ridire
La Stampa e TNT
Thriller
Michael Jackson cerca di buttare il suo bambino dalla finestra,
poi ci ripensa. Qualcuno fermi quest'uomo
MSNBC
L'e-mail è morta
Joe
Jackson disse una volta che era morto il rock: aveva ragione,
e aveva torto. Anche Kevin Werbach, oggi
Slate
Famosi come i Kajagoogoo
Kurt Cobain aveva indovinato,
come sarebbe andata a finire
Slate
Bastardi del baseball
Mostri, in senso proprio, di tutti
i tempi
Morning News
Been around the world and I-I-I...
La musica che gira intorno, dentro
iPod
iPod Lounge
Se avete consumato "Blue"
di Joni Mitchell...
Ancora sul bel
cd di Beth
Gibbons
New York Observer
19 novembre
Le discese ardite e le risalite
Con 4950 dollari, se vi sbrigate, vi portate a casa il monopattino
transgalattico che sembrò una rivoluzione e ora non si
sa più: Segway (dovete andare a prendervelo, però)
Amazon
Viene quasi da ridere
Come segnalato ieri, il povero Giuseppe Turani lavora troppo.
Ieri, in uno
dei suoi sette articoli, ha argomentato come segue che "nei
momenti belli, ruggenti, di bolla speculativa, gli scambi al
Numtel erano arrivati sopra i 3,5 miliardi di euro. Ma adesso,
in ottobre, sono stati appena 770 milioni. Poca roba. In vecchie
lire si tratta di poco più di un miliardo e mezzo.
In un mese. Viene quasi da ridere". Antonio, che l'ha segnalata
a Wittgenstein, sta ancora ridendo. Ma l'euroconvertitore del
presidente?
Affari e Finanza
A volte la vita
Questa poteva essere una bella
intervista al presidente degli Stati Uniti. Invece, per un pelo,
non gliene frega niente a nessuno
Washington Post
Non arriva al panettone
Jesse Ventura, non contento, ha
nominato senatore per un paio di settimane questo simpatico pirla
New York Times
"Ho un sacco di amici neri"
Il New York Times parla di BlackPeopleLoveUs,
il sito di culto sugli stereotipi razziali (i cui inventori si
chiamano come mio nonno, saremo parenti?)
New York Times
La - yawn - struggente opera di un
formidabile... zzzzzz...
Un altro pezzo su Dave
Eggers
Guardian
Il genitore anarchico
Non guardate me, io ho già
affisso un regolamento nella cameretta
Anarchist Parenting
You, cucù, winnipù
Lasciamo perdere il
nome. Lasciamo perdere che le compilation non durano mai più
di un mese nel lettore del cd. Lasciamo perdere che le compilation
il cui criterio sia solo che i pezzi piacciono al compilatore
anche se non c'entrano niente l'uno con l'altro non arrivano
alla settimana, e richiedono una certa sfacciataggine. E lasciamo
perdere che questa sembra fatta per anziani intellettuali di
sinistra in crociera. Ma, a parte che è a fin di bene,
avere
un sindaco capace di apprezzare i Ben
Folds Five, Ryan
Adams e Natalie
Merchant (pur scegliendo una canzone non granchè,
ma ognuno ha i suoi gusti), è roba di cui andar fieri,
malgrado gli ovvi caetanovelosi, petrucciani e bradmeldhau (Moonriver,
cielo! E Summertime, no?). Ce ne fossero.
RaiNews24
Apple and the ants
Avete presente quel formicolìo
quando state troppo al computer?
Punto Informatico
Heatcliff, it's me
I migliori cento dischi degli
anni Ottanta - il Decennio - ma non c'è niente dei Pet
Shop Boys
Pitchfork
Massimo
rispetto
Vi ricordate Sonia Cassiani? Beh,
ha un weblog
Insonia
Afirma
Pereira
Su segnalazione di Sergio, consiglio
a chi si fosse perso qualcuno dei graziosi soprammobili offerti
da Repubblica nei mesi scorsi, di recarsi in Portogallo, che
fa ancora più figo
Público
Una pagina oscura
Medianews, il sito di Jim Romenesko
sui media americani, ha fatto un lifting, e non gli è
venuto bene: bisogna scrollare un sacco, ora
Medianews
Se davvero avete voglia
di sentire com'è
questo
libro
Poichè ho imparato
da un po' la potenza di un ufficio stampa, ho diffidato
del fatto che Repubblica e Panorama
dedicassero dal nulla i loro migliori e maggiori spazi a un romanzo
mai pubblicato in nessun angolo del mondo scritto da un australiano
sconosciuto. Si annunciava una sòla. Ma, hai visto mai,
ho cominciato a leggerlo. Era una sòla. A pagina cento
ho mollato, annoiato dalla gragnuola di clichès adolescenziali,
di "cazzo" e slangs giovanili di mia zia ("parcheggia
il suo culone", "e infatti, cazzo", "una
notizia da brivido", "quel cazzo di scuola") che
farebbero rivoltare Salinger nella tomba, ma per fortuna è
vivo ("vi dirò una cosa che ho imparato", "trattenete
il fiato, perché è mica finita qui"). Dice
l'ufficio stampa, come se fosse un vanto: "in America non
l'hanno voluto pubblicare". Avranno avuto le loro ragioni.
Panorama e Alice
18 novembre
Errare è delle religioni
o degli stati? È umano, come al solito
Il rabbino capo del Commonwealth accetta di correggere
il suo libro criticato dagli ortodossi. Dopo aver scritto
che nessuna religione ha il monopolio della verità, aveva
detto
tra l'altro che il conflitto con i palestinesi " è
tragico perché sta costringendo Israele ad azioni incompatibili
alla lunga con i nostri ideali più profondi"
Guardian
"The Blood of Christ
mountains of New Mexico"
Rassegna Economist: la
guerra per l'acqua del fiume Pecos, Nancy Pelosi è
la persona sbagliata per guidare i Democratici verso le presidenziali,
le donne afghane hanno ancora il burqa, la nuova "Vespa
boutique" a Manhattan (intanto, è ora online per
tutti l'articolo della scorsa settimana sui due
film americani nipotini di Truffaut: uno è il remake
di Sciarada)
Economist
Beh, non è una marchetta per
Amazon
Affari
e Finanza titola un articolo su Amazon, e poi per tre quarti
parla senza ragione alcuna di Yoox, "punta di diamante della
moda online" (il direttore doveva essere distratto, preso
dallo scrivere i suoi sette pezzi, e occupare interamente le
pagine due e tre)
Affari e Finanza
C'è un gap di comunicazione
Peppe D'Avanzo su Repubblica,
ieri, ha raccontato come non è partita l'inchiesta sui
No Global. E non è partita. E non è partita. Poi
è partita
Repubblica.it
Gianluca Neri c'è dentro
fino al collo
GNUEconomy
La moglie di Cesare
La signora Duisenberg rischia
di mettere nei guai tutta la famiglia. Ma si amano
Wall Street Journal
Una banda di idioti
Dopo parecchi litigi, hanno trovato un regista per l'ottimo
romanzo di John Kennedy Toole
Yahoo
Io preferivo Schwarzenbeck
Ma per i fan di Schwarzenegger, hanno rimasterizzato
Pumping Iron
Slate
E feste su feste, dal tramonto all'alba, danze
e carezze
Non sappiamo in quale forma, ma - garantito - per il 2005 torna
la vita notturna
Slate
Cotillon People
È in corso una
revisione dell'immagine di Google:
nel senso che alcune recenti iniziative del motore di ricerca
hanno fatto storcere il naso ai puristi della sua idea di partenza.
Noialtri, continuiamo ad andarne matti, e non
solo per la sostanza (trovato su Gigimeroni)
Google
Coccodrillo
Secondo me, questo telefonino è già morto
PCWorld
La macchina del capum ha
un forum nella gommum
I numeri mi piacciono
molto, e quelli di internet ancora di più. Vado spesso
a leggere i dati dei visitatori sui blogs, e mi congratulo con
ManteBlog che ho scoperto
essere il più visitato tra quelli "indipendenti"
che frequento. Oggi ho trovato questi numeri sul forum
del Riformista (che è ben fatto, e tenere un forum
sotto controllo è difficilissimo, come sa Claudio
Sabelli): "Andavano arrestati o no i no global di Caruso?
Di: antonio polito | Inviato il: 11/15/2002 5:52:18 PM
Messaggio letto 1311 volte, 58 risposte".
Il Riformista
Senza titolo
Insisto, ogni volta che se ne parla, lei vince. Quindi non linko
l'apertura di Salon sulla Fallaci, né approfitto del loro
giudizio per tirar acqua a qualsiasi mulino (ce n'é per
tutti). Se volete, ve lo cercate, e ne scrivete. Peggio per voi
Salon
Avviso ai bloggers
Quelli di voi che usano Skipintro (Sabelli, EmmeBi), sappiano
che le loro pagine si incartano per una ventina di secondi buoni
al momento di caricarlo. Io no di certo, per carità, ma
c'è gente che potrebbe spazientirsi
15 novembre
Tautologia di reato
"Rete meridionale
del sud ribelle"? Ma non bastava chiamarli in questura
per fargli cambiare il nome, senza arrestarli?
Come a Natale, tutti si
vogliono più bene
Ma non possiamo farlo venire più spesso, questo papa?
Ricominciare da capo
Un sondaggio
dà Amram Mitzna favorito come leader del Labor israeliano.
Intanto Hamas considera la possibilità di interrompere
gli attentati oltre la linea verde
Haaretz
San Francisco liberal a chi?
Josh Marshall , Chris
Suellentrop e Tapped
contro la strategia che vuole etichettare Nancy
Pelosi prima ancora della sue entrata
in scena
Talking Points Memo , Slate
e Tapped
Cose turche
David Remnick è "un
liberale ingenuo" ma ci crede, che la Turchia possa trovare
un equilibrio democratico
New Yorker
Che automobile guiderebbe Gesù?
Socci direbbe che Gesù
l'ha inventata lui, l'automobile. I lettori del Guardian prendono
la domanda sul serio
Guardian
Il registro degli indagati
Salon esamina e seleziona i migliori
libri gialli nelle librerie americane
Salon
Il
libro contabile
Adesso, magari sarà
un romanzo stupendo e un successo internazionale, ma uno si chiede
perché l'opera prima di un australiano mai pubblicato
in nessun altro posto del mondo guadagni l'intera apertura di
Cultura di Repubblica, oggi. Uno che non conosca l'Uffico Propaganda
Repubblica.it
Spic e Spam
La donna da un milione di e-mail al giorno
Wall Street Journal
A me quest'uomo non piace
Ma al direttore di Internazionale
sì
Guardian
14 novembre
Le cose che non ti ho detto
"Le frasi virgolettate debbono riportare solo le esatte
parole pronunciate o scritte dalla fonte. Se queste vengono rielaborate
bisogna sempre rinunciare al virgolettato". I dettami del
direttore dell'ANSA sono lunghi e interessanti, qualche volta
discutibili. Ma l'appello a non inventarsi le cose andrebbe tatuato
sulle palme delle mani dei caporedattori
Il barbiere della sera
Fiumicino contro la libertà
d'informazione
Claudio Sabelli Fioretti non ha paura di nessuno, ma lo devo
informare che se si prova a collegarsi al suo
sito dalla postazione Telecom dell'aeroporto Leonardo Da
Vinci si ottiene questo messaggio:
ACCESS HAS BEEN DENIED
L'accesso alla pagina http://www.sabellifioretti.blogspot.com
è stato negato per la seguente ragione:
Stai vedendo questo messaggio per chè la pagina alla quale
vuoi accedere contiene, o è classificata come contenente,
materiale che considerato non adatto.
È regime? È per la sicurezza aeroportuale?
È perché ha pubblicato delle cose mie? Se c'è
da firmare, io firmo.
("e tu perché diavolo ti vuoi collegare al sito di
Sabelli dall'aeroporto?": perché mi piace)
Sabelli Fioretti Blogspot
Ingoiare il rospo
Alla lettera (sì, era facile,
ma non ho resistito)
Repubblica.it
"Gli Stati Uniti si stanno rendendo
ridicoli"
Questo dovrebbe essere lo slogan di una vera manifestazione di
protesta contro la guerra, in nome dello scontro delle civiltà
e del suo discrimine: il senso dell'umorismo
Boston Globe
Un candidato come il loro
Ormai a leggere la stampa americana
sulla crisi dei Democratici, sembra di leggere i giornali italiani
con un anno di ritardo, sostituendo il termine "Democratici"
con "centrosinistra". Adesso il loro candidato ideale
alla Presidenza deve somigliare a Bush
New York Times
La finanziaria, in confronto,
è una lista della spesa
È pronto il
nuovo piano regolatore di Roma. In Cultura su Repubblica
Repubblica.it
Italian for beginners
La rubrica Pass Notes dell'inserto del Guardian prende in giro
lo scandalismo di Repubblica, la lingua italiana, e se stessa
Guardian
Abbiamo fatto bene. Ma non abbiamo
fatto tutto
Polly Toynbee sull'Afghanistan, un anno dopo
Guardian
Eri più tagliato per il basket,
io te lo dico
Manute
Bol adesso prova con l'hockey su ghiaccio (grazie a Franco
Bolelli che me l'ha segnalata)
ESPN
Mi raccomando, fate piano
Chuck
Palahniuk è a Milano oggi e domani, e non sopporta
il rumore
Ugo
Beh, io non sono mai salito sulla torre
pendente
Una newyorkese sull'Empire State Building. Di notte
Morning News
Voglio avere di nuovo sei anni
Siamo tutti un po' rincoglioniti, ma questo è carino
GNUEconomy
Commento di Filippo Facci: "Desiderare di avere ancora
sei anni è stupido e puerile, una roba da sognatori di
sinistra. Vergognatevi. E' molto meglio cinque, prima della squola"
13 novembre
Il mio giornale di sinistra
preferito
Questa settimana leggo
in ritardo l'Economist, ma consiglio: il racconto dei guai
dei Tories inglesi e del loro nuovo leader, che alle prime
difficoltà grida al complotto; un'analisi della vittoria
di Pirro di Microsoft ("devono rifarsi la faccia",
io aspetto da
un pezzo); la storia di come i Democratici si sono giocati
il Minnesota a un funerale; e un omaggio a François Truffaut
attraverso la segnalazione di due film in uscita (uno è
il remake di Sciarada, regia di Jonathan Demme, l'altro
è di PTA Anderson, con Adam Sandler), che spero arrivino
presto al cinema Gloria di corso Vercelli. (segnalo solo i links
non a pagamento)
Economist
Piano con le parole
Il Corriere della Sera raccoglie autorevoli
pareri critici
con la prefazione di Sergio Romano alla nuova edizione del suo
libro "Lettera a un amico ebreo". Romano risponde
e conclude: "Temo che i miei critici abbiano bisogno di
continuare a battersi contro l'antisemitismo e che contribuiscano
in tal modo, involontariamente, a tenerlo in vita"
Corriere.it
Parole con il piano
Chick Corea collabora al disco nuovo di Celentano. Anche Gianni
Bella, però
Repubblica.it
Faccia da contrappeso
Con il rispetto dovuto per il querelato, la disamina dell'espressione
"pirla" compiuta dagli avvocati del ministro Castelli
sfiora l'autoreferenzialità
Repubblica.it
Tempestivi
Le elezioni anticipate israeliane, così vicine, hanno
escluso il sindaco di Haifa, Amram Mitzna, dalla competizione
per la guida del Labor. Ma lui dice viceversa: il Labor ha lasciato
il governo Sharon per farmi fuori. E vince il dibattito televisivo
con Ben-Eliezer e Haim Ramon
Haaretz
Roba da bambini
Il Wall Street Journal oggi ha un divertente pezzo in prima pagina
sul marketing applicato alla posizione dei neonati e alle ansie
dei genitori (domani sarà su Repubblica, a occhio e croce,
che degli
articoli in basso a sinistra del WSJ non ne perde più
uno: vedi l'apertura di Spettacoli di oggi)
Wall Street Journal
Noi allenatori della nazionale, loro
generali
Il prolifico Christopher Hitchens
contesta che i militari ne sappiano più dei civili sulla
guerra
Slate
Hola,
chicos
Il Clarín di Buenos Aires
è online. Il sistema somiglia a quello di Repubblica,
ma non si paga
Clarín
E non avete visto niente
Il punto sul giornalismo online
AJR
Un vero critico si alzi in piedi, per
favore
Richard Goldstein sul Village
Voice contro le lodi conformiste a Eminem e al suo mondo (l'ho
trovato su EmmeBi)
Village Voice
Questo caffè fa schifo, pazienza
A Berkeley hanno fatto un referendum
perché si vendesse solo un caffè equo e solidale.
E hanno deciso di fregarsene
Oakland Tribune
An'vedi che j'ho detto
Ieri sera ho fatto
tardi a lumare le pupe e stamattina mi sono perso questo:
"Mercoledì 13 novembre, alle ore 9.30, nella Sala
"Pietro da Cortona" del Campidoglio, avrà luogo
il convegno di studi L'arte del bullo. Percorsi della figura
del bullo nella letteratura europea promosso dal Dipartimento
di Italianistica, dal Centro studi "Giuseppe Gioacchino
Belli" e dal Dipartimento Cultura Sport Toponomastica dell'Assessorato
alle Politiche Culturali del Comune di Roma. Presiede la prima
giornata di studi il Preside della Facoltà di Lettere
e Filosofia Prof. Mario De Nonno con gli interventi di Muzio
Mazzocchi Alemanni, Gioia Longo, Paola Barone, Giuseppe Porta"
Il battito animale
Luuuungo articolo sul nostro rapporto
culturale con gli animali e sul futuro del loro sfruttamento,
alimentare e non
New York Times
Tutto fumo
Secondo Slate, l'iniziativa su
internet delle majors del cinema, Movielink,
sarà un flop. Un altro
Slate
Eric Sonnolenta
Ragazzi, com'è
noioso il doppio live di Clapton. Aridateme Unplugged e Just
One Night
Come a Baghdad
Oggi l'Unità
pubblica questo.
Eccetera
12 novembre
Monorassegna stampa
Non per togliere il lavoro a nessuno, ma oggi Repubblica vale
i novanta centesimi. Sorvolando sulla mezza pagina "Sorpresa,
anche ai maschi piace lavorare a maglia", e sul pezzetto
su "Il cellulare di cachemire" (tutto vero), segnalo
i seguenti: Vaclav Havel che confessa di non saper fare il presidente,
Magdi Allam che prevede che Saddam
cederà, la pagina di Giovanni
Maria Bellu da Tokyo su Delfo Zorzi e l'intervista a Igor
Protti sulla giornataccia del Livorno a Messina. Un saluto solidale
a Peppe Videtti, direttore di Rockstar degli anni ruggenti, inviato
a intervistare Mariah Carey (la cui disgrazia è stata
forse esagerata, vista la potenza dei suoi uffici stampa: oggi
ha grande spazio sui tre maggiori quotidiani nazionali, e sui
loro siti)
Repubblica.it
"Non
mi piace, ma gli faccio gli auguri"
Il Foglio intervista Gad Lerner
su "Excalibur"
Il Foglio
Calcinculo e garantismo
L'editoriale del New York Times
su Lee Malvo, 17 anni: "non un criminale che ispiri simpatia.
Appunto"
New York Times
Il coniglio di sicurezza
Tutto sul gruppo ristretto che blocca le decisioni delle Nazioni
Unite, e sui progetti di riforma
Globalpolicy
Si fa presto a dire una grande democrazia
Il sistema elettorale americano ha alcuni paletti che fanno storcere
il naso da secoli ai puristi della democrazia: l'equivalenza
di stati con popolazioni differenti in termini di seggi al Senato,
per esempio, o il disegno dei distretti elettorali. L'Economist
lo ha attaccato spesso negli ultimi mesi: il sistema è
che una commissione bipartisan (delle parti, e non sopra le parti)
disegna i confini per i distretti di ogni stato, cambiandoli
di volta in volta in una trattativa per cui ogni partito possa
portare a casa la sicurezza delle sue zone. Risultato: confini
acrobatici e forme artistiche, e collegi spesso blindati. Il
ricambio al parlamento americano è ridottissimo. Adesso
è il Washington Post a contestare il meccanismo.
Washington Post
Mettete dell'acqua nei vostri cannoni
I bollettini della neve cambiano,
da quest'anno si misura per lungo
Corriere.it
Se solo Nerone avesse avuto le fibre
ottiche e i turisti
Roma non è più la stessa per gli inglesi
The Spectator
Se non è morto il comunismo,
figuriamoci i Guns'n'Roses
Fans canadesi imbufaliti per un concerto annullato provocano
una sommossa
Globe and Mail
Niente soldi, io mollo
C'è anche chi il weblog lo chiude. Chissà quando
la scriverò io, una cosa così, e cosa sarà
successo
Dailypundit
L'uomo debole dietro il
pensiero debole
Ieri l'Unità
ha pubblicato questo
(oggi ne scrive Merlo
sul Corriere)
L'Unità
11 novembre
Nelle mani di Colin Powell
Friedman sulla politica estera americana senza i Democratici
New York Times
"Espresso o Panorama, sono uguali"
ManteBlog porta acqua alla radicata
opinione sui settimanali italiani
ManteBlog
Vieni piccino che ti spiego il weblog
Fuori di qui, c'è un mondo
di gente normale che ancora non lo sa. Speriamo che non si imbattano
in un forum che ho visto oggi: "la soluzione di Blog consente
un interscambio ad alto valore aggiunto laddove il sito presenta
una comunicazione di bisogni ed interessi comuni dove le persone
possano condividere le proprie conoscenze/esperienze e consentire
l'incremento del database delle informazioni. Quindi se l'oggetto
del sito ha un alto livello di interesse di comunità la
maggiore affluenza del sito ne diviene una conseguenza"
MList
Ormai è crisi
Se Rocca
non mi corregge, ci sono appena cinque pezzi di Giuseppe Turani
su Affari
e Finanza di oggi
Repubblica.it
Fatevi venire delle idee, e poi ne
parliamo
Josh Marshall sulla non politica
dei Democratici sull'Iraq: "If the Democrats had their own
coherent policy on Iraq they might have been able to make political
hay out of the administration's record of missteps and course
corrections. But since the Democrats really had no policy to
speak of, the fact that the president was at least confronting
the problem squarely made him the winner in the debate".
Salon
You can call me Al Qaeda
Dietro all'abuso vago e confuso
da parte dei media del termine Al Qaeda, ci dev'essere Al Qaeda
Reason
La crisi della sinistra americana
Non solo i Democratici perdono,
ma West Wing è in calo di spettatori. E per le stesse
ragioni
American Prospect e Boston Globe
Tanto per saperlo
L'onorevole Micciché è
ancora
professore
Tesoro.it
Il nuovo doppio live di Eric Clapton
Pro: i due migliori dischi della sua carriera sono dal vivo,
e questo contiene Layla e la sua coda. Contro: il titolo è
brutto, la copertina orrenda, e a Rolling Stone non
è piaciuto
Rolling Stone
Pensavamo a Celine Dion, o qualcosa
del genere
Per la colonna sonora del suo
nuovo film, Danny Boyle ha sfoderato i Godspeed you black emperor,
per cui noialtri quaggiù andiamo matti
(più per il loro doppio
cd di prima, che per quello nuovo)
Observer
"Bene, così dimagrisco
un po', per la paura e la nausea"
Steve Martin condurrà la
notte degli oscar
New York Observer
Lo dicevate anche di Amazon
Apple fallirà, predice
una società di consulenza. Scordatevelo, dice Business
Week
Business Week
Lettere al Presidente
McSweeney's - il sito di Dave
Eggers - lancia un invito. I lettori non vedevano l'ora
McSweeney's
L'uomo fatto a forma di Vanity Fair
Graydon Carter, il direttore,
ora ha prodotto un film
Observer
Non è che ci riprovate
con FHM?
L'ex direttore di Men's
Health è andato alla Giorgio Mondadori per dirigere una
nuova rivista: quale, non si sa ancora
Stasera
Vabbè, noi abbiamo
Socci a Ottoemmezzo
9 novembre
L'informazione, circolare
Il Social Forum offre un'opportunità
a tutti: anche ai giornalisti che non ne possono più
Il Foglio
Intoccabile
Salon intervista Brian De Palma,
regista
Salon
Dalla parte degli ascoltatori
Spesso qualcuno mi
parla molto bene di una trasmissione alla radio che si chiama
Zapping, e del suo conduttore che si chiama Forbice. Non l'ho
sentita quasi mai, ma giovedì la stava sentendo il tassista:
una signora al telefono stava lamentandosi con il programma per
non aver raccontato abbastanza dei contenuti del Social Forum,
"di cosa vogliono questi ragazzi", e di essersi concentrato
in ironie a proposito della diffusione delle Nike tra i partecipanti.
Il conduttore a un certo punto l'ha interrotta e ha detto: "signora,
se invece di farci tutta questa filippica ci avesse spiegato
qualcosa lei, sarebbe stato meglio". Boh.
I nuovi Radiohead
Ancora? Mah, proverò a
riascoltarli, questi Idlewild
Slate
Non sappia la destra quel
che fa la sinistra
Adesso, non per togliere
il lavoro a nessuno, ma il libro di Jan Morris cui Repubblica
Cultura dedica oggi - 9 novembre 2002 - un articolo spiegando
che "esce in Inghilterra", è uscito a
ottobre del 2001: il Venerdì ci fece un pezzetto il
2 novembre 2001 "Quando James Morris venne a Trieste la
prima volta era un soldato inglese alla fine della guerra, un
uomo. Adesso si chiama Jan Morris ed è un'autrice inglese
di libri appassionati su molte città del mondo. A 75 anni
ha deciso di concludere il suo giro del mondo editoriale con
un libro dedicato a Trieste Trieste and the meaning of
nowhere in cui racconta al mondo anglosassone la storia
della "città malinconica", le sue atmosfere,
i suoi uomini e donne"
8 novembre
Il Direttore
"La destra di governo dovrebbe trovare un linguaggio diverso
da quello che usava alla radio il professor Aristogitone contro
gli "studenti, fetenti e delinquenti", un linguaggio
che risulti appena un poco più eloquente alla generalità
dei cittadini e alle diverse generazioni. Chi molesta Firenze,
punitelo. Chi le porta il bacione buonista no global, accoglietelo"
Il Foglio
Consenso unanime
Da stamattina mi chiamano tutti per dirmi che "Excalibur"
era una roba da pazzi. Io non l'ho visto, ma gli argomenti
concordano con quel che ne scrive Sebastiano Messina
Repubblica.it
Andrea Marcenaro alla volta di Luisa
Corna
"Ricordo che un giorno avevo
incrociato un amico con l'aria in bambola. Che hai, Paolo?, gli
chiesi. «Ho appena visto una donna bellissima». Bellissima
come? «Bellissima, ti dico bellissima». L'ho capito
che era bellissima, ma adesso spiegami come, accidenti, descrivila.
«E come faccio? Hai presente lo scaldabagno? Solo questo
posso dire, il suo sedere era lassù, dove noi teniamo
lo scaldabagno»"
Panorama
"Non ci vado"
A definitiva smentita anche delle
cose
scritte da Riccardo Orioles su GNUEconomy, Marco Tarchi scrive
sul sito di Sabelli: "Può sembrare incredibile, ma
la notizia del tutto falsa lanciata da "La Stampa"
lunedì (oggi ha pubblicato la mia lettera di smentita)
- Tarchi, Cardini e Zarelli previsti fra i relatori del Forum
Sociale Europeo - ha tanto attecchito fra i no global da far
sì che sul loro sito Indymedia ci sia ora un forum "Tarchi
a Firenze, no" (o un titolo simile: non l'ho sott'occhio
in questo momento), dove alcuni mi accusano di ogni ignominia
possibile (uno, evidentemente piuttosto versato per idee naziste
e/o per un comunismo à la Pol Pot, sostiene che quelli
come me - fascisti, naturalmente! - non solo non dovrebbero avere
diritto di parola, ma neanche diritto di esistenza) ma altri
li accusano di settarismo e mi difendono. Per certi versi allucinante,
per altri interessante. A dimostrazione del bene e del male che
c'è in quell'ambiente ma anche del fatto che qualcuno
comincia a capire che Diorama non è una mascheratura ma
un serio tentativo di porre questioni rilevanti per tutti (soprattutto
per chi non pensa affatto che questo sia il migliore dei mondi
possibili).
Chi vuole godersi - si fa per dire... - lo spettacolo può
digitare "Marco Tarchi" su www.google.it I primi due
siti indicati sono quelli del forum sopra citato. Ci si
può arrivare anche direttamente da Indymedia"
Sabellifiorettiblogspot
Poi
c'è Palahniuk
Non esistono più romanzieri
come Hemingway. La vita un romanzo, i romanzi la vita. La guerra,
l'avventura, il coraggio, le passioni, quella roba là.
I tempi sono cambiati.
Il Venerdì
"Vi ho mai detto che bisogna invadere l'Iraq?"
Leggere Christopher Hitchens è
sempre un piacere. Anche rileggerlo. E rileggerlo.
Slate
Anche
i Democratici, nel loro piccolo
Il muro del pianto postelettorale.
Sbracato, ma istruttivo
Angrydems
E anche le formichine, tremano
La banconota che va
spesa perché vale meno al passare dei giorni (100 dollari
la prima settimana, 99,9 la seconda, 99,8 la terza...): ne parla
Federico Rampini in prima pagina su Repubblica. Così imparate
a tenervela lì
Naomi è in una fase così
Secondo l'Economist scrive bene,
e crescerà
The Economist
Svegliatevi bambine
Sono a Firenze, non
ci venivo da tanto, ci ho studiato per otto anni (beh, mai visto
un fuori corso?). C'è una decina di negozi in via Tornabuoni
e in via Calzaiuoli sprangati e blindati. "Meglio ave' paura
che toccanne", e va bene, ma fanno un effetto comico, mentre
la città intorno si gode il traffico ridotto e la vita
normale. Fa solo un po' freddo. Da dietro quelle saracinesche
si sente un digrignar di denti rancoroso e incazzato: stai a
vedere che ho fatto una fesseria, a chiudere tre giorni prima
della manifestazione. Alla fine, il clima di paura ha beneficiato
quelli che non se ne sono fidati: i negozi aperti lavorano, pub
e ristoranti fanno affaroni, e la gente che esce in macchina
trova la metà del traffico. E poi questa cosa della città
d'arte: la città d'arte se la sono venduta da un pezzo
(oltre ad averla ereditata senza nessun merito: è mia
quanto di Sartori o Fiamma Nirenstein). Liberissimi, nessun moralismo
sul fatto che il gioiellino sia bruttato integralmente da negozi
di pellame e stronzate da turisti o di roba più chic.
È il mercato, baby. Ma poi non sostenete che la difesa
delle vetrine ha a che fare con il gioiellino. Se volevate conservare
il gioiellino, dovevate invitare il black block tanto tempo fa.
Io ad alcuni fiorentini voglio bene (compresa Fiamma Nirenstein),
quindi segnalo loro, per il loro buon nome, che in giro per l'Italia
si va diffondendo questo riprovevole mugugno: "ma che gliene
spaccassero un paio, di 'sti monumenti, che non se ne può
più di quanto rompono le palle con il loro gioiellino".
(intanto, tra i 100
monumenti più a rischio nel mondo, il Biancone non
c'è)
World Monuments Fund
Discesa in campo
Ricevo, e aderisco all'ala riformista minoritaria:
"Questo è il programma politico di un comunista deluso,
napoletano e un po' goloso. Sieti i primi a leggerlo:
1 instaurazione del comunismo
2 assegnazione dello scudetto al Napoli
3 scarcerazione di Sofri
4 foglio di via per Bertinotti
5 distribuzione gratuita della pastiera napoletana"
7 novembre
Italiani all'estero
Domani esce Panorama con uno scoop. Lo scoop intanto, se ne è
andato (la notizia
vera su Bali, invece, è altrove)
Repubblica.it
L'uomo che si piace davvero
troppo
Coraggioso pezzo autobiografico
di Fabrizio Rondolino sulla Stampa: "siamo diventati molto
più belli e molto più eleganti"
La Stampa
Eminem? Quale Eminem?
Per convincere la gente a vedere
il film con il rapper fallaciano, alla Universal fanno finta
che lui non ci sia
Wall Street Journal
Chi è causa del suo mal
Dal niente viene il niente, e
si perdono le elezioni. L'editoriale di Meyerson, direttore
American Prospect
Vi ci farei pulire con la lingua
Blair lancia una campagna contro
gli sputatori di gomme da masticare e gli zozzoni, la destra
liberale interviene a difesa della libertà di zozzoneria,
la sinistra sta con Blair: legge, ordine e pulizia
Observer
Io oggi mi metto su una
panchina, a Boboli
Firenze è assediata,
Marino Groovy è pronto a intervenire
Samuele Venturi
Un movimento di giovani, per i giovani
Lunedì 18 novembre, a Milano,
Gad Lerner guida la presentazione di "Libertà e giustizia"
(MM2 - Lanza)
Libertà e giustizia
Pazzi per l'America
Come tutti sapete, gli iraniani
adorano gli USA
Time
Oriana Fallaci ha vinto
E tutti le abbiamo
dato una mano. Ogni risposta polemica, indignata, ironica, è
un altro punto per la sua stravittoria (anche questa), molto
più delle adulazioni e dei libri venduti. Ci siamo cascati
(invece, nessuno che protesti contro la feroce
invettiva antilivornese - provocazione contro Ciampi - di
quella cacchina di Sartori: hai a venicci, all'Attias, e ti si
fa vedé noi, ir gioiello)
Corriere.it
Un'ora sola ti vorrei
L'ora solare ci deprime, dateci
un anno di ora legale
Time
Ma se non mi somiglia nemmeno!
Questo Giacomo, non
era il fratello di Gesù
Israel Insider
Io ci tengo il mio genoma
Tutto quello che si può
fare con Apple iPod
Wired
La musica è finita, gli amici
se ne vanno
Agonizza la dance culture e muore
Ministry, la sua rivista. Anch'io, i Leftfield,
non li ascolto da un sacco
Observer
Se semo giocati Rocca
Il mio socio
ormai celebra successi epocali e parla di sé in terza
persona, senza aver neanche vinto due scudetti a Napoli (gli
segnalo che la fesseria a cui sobriamente allude è anche
su Time)
Wittgenstein.it
"Are not to be referred
as cagate"
Circola questa. È ovviamente falsa, ma speriamo forte
di no.
"Questa è una lettera realmente inviata da un manager
IBM alla filiale italiana di Roma, dopo una sua permanenza di
qualche settimana presso la sede stessa:
'It has been brought to our attention by several officials
visiting our establishment in Rome that offensive language is
commonly used by our Italian speaking staff. Such behaviour,
in addition to violating our policy, is highly unprofessional
and offensive to both visitors and staff. All personnel will
immediately adhere to the following rules: 1. Words like cazzo,
porca puttana or mi sono rotto il cazzo and other such expressions
will not be tolerated or used for emphasis or dramatic effect,no
matter how heated a discussion may become. 2. You will not say
ha fatto una cazzata when someone makes a mistake, or se lo stanno
inculando if you see someone being reprimended, or che stronzata
when a major mistake has been made. All forms and derivations
of the verb cagare are utterly inappropriate and unacceptable
in our environment. 3. No project manager, section head or administrator
under any circumstances will be referred as figlio di puttana,
coglione, testa di cazzo. 4. Lack of determination will not be
referred to as mancanza di palle nor will persons who lack initiative
be referred to as bradipo or cagone. 5. Unusual or creative ideas
offered by the management are not to be referred as cagate mentali
or idee del cazzo. 6. Do not say come rompe le palle nor ha rotto
i coglioni if a person is persistent; do not add gli fa ancora
male il culo if a colleague is going through a difficult situation.
Furthermore, you must not say siamo nella merda (refer to item
# 2) nor ci hanno aperti when a matter becomes excessively complicated.
7. When asking a someone to leave you alone,you must not vattene
affanculo nor should you ever substitute May I help you? With
che cazzo vuoi? 8. Under no circumstances should you ever call
your elderly industrial partners vecchi stronzi. 9. Do not say
me ne sbatto when a relevant project is presented to you, nor
should you ever answer ciucciami il cazzo when your assistance
is required. 10. You should never call partners as frocio or
mignotta; the sexual behavior of our staff is not to be discussed
in terms such as culattone or bagascia. 11. Last but not least,
after reading a note please don't say mi ci pulisco il culo.
Just keep it clean and dispose of it properly. Thank you. Regards,
The manager'
6 novembre
Maddeché?
Date un'occhiata a questo pezzo di Paolo Zaccagnini negli spettacoli
del Messaggero e ditemi:
se avete capito di che classifica si parli (ve lo dico io, sono
i
più potenti del music-business, quindi niente a che
vedere con giudizi di qualità)
se, avete, mai, visto, un, rapporto, così, alto, tra,
virgole, e, testo (27 virgole in mille battute)
se avevate mai sentito nominare "Marshall Matthews"
(è Marshall Mathers, Eminem)
se avete capito che Kurt Cobain era 27enne
se non ritenete tanto scandalo degno di miglior causa che non
la difesa dei dinosauri del rock dalle sciacquette contemporanee,
in una classifica che parla d'altro
Il Messaggero
Spostatevi ragazzini, lasciateci lavorare
And the winner is, W.
New York Times
Uno dei peggiori governi nella storia
di Israele
Quello che si è concluso
(e si potrebbe votare prima
del 28 gennaio)
Haaretz
Diamo i numeri
Lunedì sera a Ottoemmezzo Piero Fassino ha citato le percentuali
del voto di Pisa del mese scorso, con grande soddisfazione. Io
gli ho fatto presente che un sacco di gente non è andata
a votare, e che in numeri assoluti l'Ulivo ha perso voti. Lui
ha detto di no, e l'abbiamo piantata lì. Adesso ricevo
da Pisa quest'ultima parola:
"Nel collegio di Pisa ha votato il 38 per cento degli elettori
contro l'86 di un anno fa. Le percentuali quindi non hanno nessun
senso. Sui voti si può dire che l'Ulivo ha perso quasi
40 mila voti; il Polo più di 35 mila, Rifondazione quasi
3.000. Insomma, è stato eletto un senatore con circa il
20% del consenso degli elettori"
Chirac, l'Iraq
La guerra non ci sarà,
in Francia faranno di tutto per impedirla
National Review
Ricordi
Quando ero bambino,
andavamo a manifestare al campo
Darby (c'erano i daini, ci sono ancora)
Un grosso mal di testa
Il telefonino fa male? Ditelo
alle balene
New York Times
"Il portellone si può spalancare
totalmente"
Il Corriere e la Stampa
ospitano un capolavoro di comicità involontaria: una recensione
come-se-niente-fosse della nuova Fiat Stilo, con toni da conquista
del mondo e delle sue strade. Nessuno li ha avvertiti di niente.
Ha pure "bizona, fari allo xeno e Connect": ah, 'mbè.
(forse è quello che chiamano "il piano Fiat")
Corriere.it
Il colore figo
Sul perché gadgets e tecnologie privilegiano il blu
Business 2.0
E li ami e li odi
Un nuovo libro racconta come la
gente non americana vede gli americani. Salon intervista l'autore
Salon
Zzzzzz...
Per i fans, in prima sul Corriere c'è un articolo di Oriana
Fallaci che annuncia con evidente rammarico che forse a Firenze
non succederà niente, e usa espressioni di originale letteratura
come "imbrattare i monumenti", "abbassare le saracinesche",
"una città offesa", "il denaro dei cittadini",
"il patrimonio artistico". Perdìo. È
lungo, noioso e scritto malino. Per i fans.
Gli islandesi di cui si parla
Quelli di Morning News
trovano le parole per spiegare i Sigur Ros - "sono come
i Godspeed
you black emperor in una giornata di buonumore" - ma
poi confermano: non avete mai sentito un disco come questo, se
non il loro precedente
Morning News
5 novembre
"Ho detto anche tante cazzate"
Se tornasse indietro starebbe
più attento. Andando avanti, un po' meno. Luca Casarini
sul Foglio
Il Foglio
Provate a chiederlo a loro,
cosa pensano di Milano Due
Oggi anche Michele
Serra scrive cazzate, caso più raro: sostenere che in
Molise bisogna tutelare le "facce da pastore" negando
loro "rotatorie e videocitofoni", e salvaguardare per
il nostro gusto un posto lontano con le muffe mentre il lindore
svizzero ce lo teniamo per noi, non è diverso dallo scrivere
che ci sono popoli che non sono ancora pronti per la democrazia,
come fece Piero Ottone un paio di mesi fa sul Venerdì.
La migliore risposta
gli arriva dal Riformista
Il Riformista
A tutti i dipendenti/2
A margine della discussione di ieri sull'articolo
stupidino di Umberto Galimberti dedicato alla dipendenza da internet,
Fabrizio Pilotti segnala che l'attacco che io avevo trovato divertente
non era farina di quel sacco: si trattava di una vecchia barzelletta
che circola
in rete, rimasticata alla bisogna
Eden News
4 febbraio, e il cielo ci aiuti
Si scioglie la Knesset, in Israele
si vota
Haaretz
La figura dei cretini
Una volta la facevano quelli di
destra. Ora i tempi sono cambiati
New York Times
Da cittadini a clienti
Passa un anno, e un paese che era compatto con le sue istituzioni
nel momento drammatico, non va nemmeno a votare. Un lungo articolo
del Washington Post su come è cambiato il rapporto tra
gli americani e la politica
Washington Post
L'è Mondale!
William Saletan scommette sull'ex vicepresidente, in Minnesota
(Joshua Marshall organizza un concorso
pronostici: i primi votanti
eccellenti non sono d'accordo per niente)
Slate e Talking Points Memo
Piove sul bagnato
Ci sono dentro tutti: il Riformista critica la Rossanda che attacca
Veltroni, e le attribuisce una frecciata contro Scalfari
Il Riformista
Svuotare il mare con il
secchiello
Molti complimenti al
Tg5 , che sabato sera - unico - ha sbugiardato i sondaggi prezzolati
commissionati ad enti senza niente di scientifico, che hanno
nomi come "Istituto europeo di psicologia". Il pretesto
a cui il Tg5 ne ha dette di cotte e di crude era un sondaggio
sulla presunta aggressività delle donne italiane, superiore
a quella delle altre europee. Cazzata, eh? Beh, era su una decina
di quotidiani quel sabato, e su un'altra decina il giorno dopo,
per non parlare dei siti
web. Tra i quali, attenzione: TgCom.
Oops.
Tori! Tori! Tori!
Il primo cd di Tori Amos mi piaceva molto. Poi me ne sono distratto,
e non so se abbia fatto cose rivoluzionarie. Il nuovo disco di
Tori Amos mi pare molto simile a quello là, quindici anni
dopo. Ma piace molto, in giro
American Prospect
Way too gay to go away
Pare che sia vero, l'ha segnalato Andrew Sullivan. Preferisco
pensare di no
Weekly World News
Zucchini
Adoro Vittorio Zucconi,
e non vedo l'ora di leggerlo nel dopo elezioni. Due anni fa -
in un delirio di devozione - mi convinsi persino di essere lui:
"Solo, nella roccaforte delle sue ambizioni scompaginate
ormai ridotta a un vischioso pantano, Alistair Grant Gore, le
truppe piegate ai piedi di ogni corte degli Stati Uniti, aspetta
un sostegno, un conforto, da un paese smarrito come lo è
lui, e che lui stesso ha voluto portare, invaghito di un sogno
infranto, sull'orlo di un baratro istituzionale mai immaginato.
Ma l'America ha fretta di dimenticare, con la stessa fermezza
con cui invece rinnova ogni giorno il ricordo dei suoi miti,
a cominciare da quei Padri Fondatori che incisero nella storia
del paese i valori di una nazione ancora da costruire e che ora
traballa, scossa nelle sue radici più care dall'incauto
avventurismo di un uomo che non ha mai voluto riconoscere di
poter essere, sempre e di nuovo, soltanto un numero due.
Non le giubbe blu che permisero al repubblicano Ebenezeer Richmond
di conquistare il Campidoglio nel 1194, ma nove toghe nere hanno
infranto questa volta l'ostinata illusione di Al Gore, bambino
viziato e illuso dalla sua sprovveduta corte che quel che la
Storia aveva consegnato al suo predecessore con contorno boccaccesco
di caduta e redenzione, potesse essere dato anche a lui, ragazzone
cresciuto dalla promessa del padre "Tu sarai presidente
degli Stati Uniti", promessa la cui rettifica venne tenuta
nel silenzio dalla premura rocciosa come le montagne degli uffici
stampa. "Tu sarai residente negli Stati Uniti", aveva
infatti ordinato l'anziano Rudolph Grosvenor Gore II al figlio
pazzerellone che invaghitosi della bionda e scandinava Inga Gunnarson,
figlia di un calafato di Malmoe, annunciò di volersi trasferire
tra i fiordi, là dove le schede e le punzonature traditrici
della Florida non avrebbero mai gettato alle sue calcagna il
loro alito sepolcrale.
Ma la storia, si sa, segue percorsi tortuosi, e il destino di
stelle e strisce cadute di questo vaudeville ha voluto che a
decretare la maggioranza in seno alla decisione della Corte Suprema
fosse proprio il giudice Linda Wedgeworth Collins, figlia del
giudice Wedgeworth, colui che negli anni dei Beatles, di Robert
Zimmerman e di Fragole e sangue aveva ordinato l'espulsione dal
college di Rydell High della avvenente Inga, rea di aver perseverato
nel tentare la morale bacchettona del baronato accademico con
le sue toilette parche e provocatorie, ma questa è un'altra
storia.
Ed ora che l'arbitro ha chiamato l'ultimo strike e il fuoricampo
che avrebbe dovuto rovesciare la storia non è arrivato,
è proprio la Storia che infligge l'ultimo colpo d'accetta
a queste elezioni che l'America non avrebbe mai voluto vedere,
che la Florida non avrebbe mai voluto decidere, che Gore non
avrebbe mai voluto perdere e che io non avrei mai voluto perdermi,
con tutto quello che ci ho tirato su a suon di bacchettate sulle
lisce e rosee nocche del candidato democratico, sconfitto
gli occhi del mondo lo imprimano eterni anche dall'essersi
trovato contro un inviato che aveva già visto battuto
un assedio di mesi di editoriali all'infantile eccitazione sessuale
del suo predecessore, e che di certo, sotto i riflettori della
Storia, due tranvate di seguito non poteva certo rooseveltianamente
prenderle."
4 novembre
A tutti i dipendenti
Oggi in apertura di Cultura su
Repubblica c'è una gran pagina di Umberto Galimberti sulla
dipendenza da internet. Non che Galimberti ne sappia granché:
come spiega lui stesso, si è limitato a leggere un libro
sulla dipendenza da internet. Benché i sintomi citati
all'inizio del pezzo siano divertenti, nessuno spiega dove sia
il problema: non è che se uno sta molto davanti a internet
e gli piace e gli viene vogllia di accendere il computer, poi
picchia i bambini, investe i pedoni, muore di overdose, ruba
le autoradio, gli viene il cancro, eccetera. L'associazione con
le dipendenze "classiche" è un po' stupidina.
(altri pareri di Manteblog
e Paolo
Valdemarin)
Repubblica.it
Non poteva occuparsi delle didascalie?
Oggi Giuseppe Turani scrive solo
quattro pezzi di Affari e Finanza (lo scorso numero, sette!),
deve avere avuto da fare. Peccato, che se aveva un po' di tempo
magari controllava che non venisse citato il film "Breathless"
di Jean-Luc Godard (un po' come "Eight and a half"
di Fellini)
Affari e Finanza
Ultim'ora: l'attento Rocca
ha individuato sei articoli di Turani. Mi scuso con i lettori
e con l'interessato
Olio
"caro luca, nell'articolo di fondo del riformista di oggi,
a proposito di global et simila, si cita uno scritto di Soros
in cui questi sostiene che "benché abbiano avuto
in dono minerali preziosi come olio, damanti e oro, in Angola,
Nigeria e Kazakistan e altrove, la gente comune sprofonda nella
povertà mentre prosperano funzionari corrotti". Olio?
Sì, poi gli ulivi del Kazakistan! Mi sa che hanno fatto
tradurre il saggio di Soros da Babelfish. Oppure è il
solito problema dell'Ulivo...
federico strada"
La posta del cuore
From: G. A., ashask3@libero.it: "Soffocare è un libro
idiota e la tua recensione, il tuo giudizio ammirato, ripugnante.
- Di cosa parla il tuo blog, e a chi ne parla? Anonimo!"
Dialogo tra un terzista e un venditore
d'almanacchi
In disciplinata risposta al Direttore,
che se la prese con i terzisti,
e li chiamò pure Amleti:
quelli che mentre il mondo brucia e le scelte si impongono si
attardano in chiacchiere e distinguo
Wittgenstein
Ministri scadenti
Netanyahu accetterà di entrare nel nuovo governo solo
se Sharon annuncerà elezioni anticipate. Haaretz
contro Shaul Mofaz alla Difesa
Haaretz
Occhio al South Dakota
I dieci stati decisivi domani
notte
MSNBC
L'uomo più cattivo del mondo
È Michel Aflaq, che creò l'ideologia che muove
Saddam (già, lo muove l'ideologia, ealla Casa Bianca nessuno
se ne è accorto)
Weekly Standard
Cosmopolis
Nella rubrica di Greil Marcus,
il nuovo romanzo di Don De Lillo, e Ryan Adams che non ne può
più di sentirsi scambiare per quall'altro. Quello con
la B.
Salon
Ha venduto l'anima a Satana o al Bacardi
Un po' di moralismo sul marketing
dei libri coinvolge il buon Chuck Palahniuk, di cui finalmente
esce in Italia martedì dodici "Soffocare"
(aspetto giudizi sulle differenze tra la mia brusca traduzione
e quella ufficiale). Ho ricevuto le bozze: "Tanto, ringiovanire
non ringiovanisci".
Athens Banner-Herald
Not my fault
Ricevo gentili segnalazioni di links dei giorni passati passati
divenuti irraggiungibili. Purtroppo diversi siti cambiano la
URL delle pagine dopo il primo giorno di pubblicazione (per esempio
quelli della Stampa, del New Yorker e del New York Observer).
Quando riesco, cerco di correggerli.
2 novembre
Hai chiuso il gas?
La rubrica Rock del Foglio ha
una scadenza fissa: esce quando ci sono dei dischi buoni, altrimenti
no. A questo giro: Beth Gibbons, Sigur Ros, Badly Drawn Boy,
Tracy Chapman, Bright
Eyes e Ani
Di Franco
Il Foglio
Il direttore più popolare in
circolazione
Piero Scaramucci lascia la radio che ha fondato in polemica con
la cooperativa "che mette sugli stessi piani la politica
editoriale e la politica imprenditoriale della Radio, suggerendo
una saldatura tra politica dei palinsesti e politica promozionale".
La redazione lo ringrazia, ma non si strappa i capelli. Io qui
me ne sono strappato uno, simbolicamente
Il Barbiere della sera
La differenza tra riformismo
e rivoluzione
Con la seconda si cambiano le cose, con il primo si prendono
le cose, e si cambiano un pochino. Prendiamo per esempio queste
poche righe che il titolare qui ha scritto per il Foglio sabato
scorso, e già il venerdì dopo, oplà.
John B. Judis and Ruy Teixeira
The emerging democratic majority
(Simon & Schuster)
Nel 1969, un anno dopo la vittoria di Richard Nixon, fu pubblicato
"The emerging republican majority", un libro che spiegava
le dinamiche che avrebbero portato a un periodo di dominio del
partito repubblicano. Allo stesso modo, un giornalista di New
Republic e uno studioso della storia politica espongono i fenomeni
sociali e storici che secondo loro stanno portando a un nuovo
riallineamento in favore dei Democratici. La crescita demografica
delle minoranze e il loro spostamento a sinistra assieme a quello
delle donne, un tempo più conservatrici. La caduta di
tabù e paure che dagli anni 70 avevano rafforzato la destra
religiosa, e lo spostamento clintoniano verso posizioni più
moderate della sinistra. La trasformazione in senso terziario
e postindustriale dell'economia, e le sue conseguenze geografico-urbanistiche
e sociali. Questi fenomeni hanno aperto la strada a una fase
di transizione che si sarebbe già aperta se non fosse
stato per la controtendenza imposta dall'11 settembre. "Ma
quando la paura del terrorismo arretrerà, e gli americani
potranno di nuovo concentrarsi sul lavoro, la casa e la famiglia,
la ricerca della felicità, il paese tornerà terreno
fertile per il centrismo progressista dei Democratici e per i
valori postindustriali".
1 novembre
Sulla Cecenia
Strappo alla regola sulla separazione
delle carriere: la lunga lettera a Marco Pannella di Adriano
Sofri
Il Foglio
David chi?
Finalmente qualcuno che spiega
che tutte le copertine, gli slogan, le fesserie, sul David in
pericolo, dovrebbero sapere che il David di piazza della Signoria
è una copia (quello vero è all'Accademia)
La Stampa
I pesci respirano con le borchie
Il grande timoniere con la emme?
Mastella! Baldini e Castoldi fa libro di una seria meravigliosa
di risposte ai quiz televisivi
La Stampa
La fiera delle vanità
Otto euro e trenta, niente versione online, quindi vedete voi.
Ma io consiglio molto agli appassionati il numero speciale di
Vanity Fair sulla musica. Dentro ci sono tra l'altro la terza
puntata del "Dizionario dello snob rock" (la prima
è stata appena tradotta in italiano dentro questo
libro di Guanda) e una bella foto di Randy
Newman. Se vi serve, c'è anche l'indirizzo del locale
più figo di Sydney (vabbè)
In poche parole
Il nuovo cd di Beth Gibbons è molto bello (quello di Badly
Drawn Boy, "carino")
Guardian
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