Archivio Weblog

novembre 2002

 

ottobre 2002

 

 

 

30 novembre

Un leader per la sinistra
Marco Follini intervistato dal Corriere
Corriere della Sera

Meglio una vita da pensionato che un solo giorno in politica
Antonio Polito sul ritiro del giudice D'Ambrosio
Il Riformista

"Grazie, lavanderia, che hai ridato in tempo il maglione con il collo alto a Socci"
Il pezzo più spiritoso su Excalibur e il suo conduttore, ce l'ha il Foglio oggi
Il Foglio

Dalla parte degli stregoni
Ieri su Repubblica, due pagine che quasi tutti avranno saltato: si trattava, a guardar bene, del decreto di fissazione dell'udienza preliminare della storia Wanna Marchi- Mago Do Nascimento. Un mondo: ci si può trovare di tutto, tra accusati e accusatori. Le ridicole cifre che si è fatta fregare la maggioranza dei truffati, il fatto che uno di questi abbia meno di trent'anni (l'unico, mi pare, senza l'attenuante dell'età avanzata), che uno sia di Pisa (che vergogna), e ancora.
Enti e Tribunali

"Un coacervo di coglioncelli"
GnuEconomy interviene sul tema dei forum (e mi frega il titolo del post, "la macchina del capo"), e ManteBlog ci torna, semplificando un po'
GnuEconomy

Re: No Subject fa scuola
Io e Christian Rocca veniamo a volte sfottuti per una rubrica di leggerezze in tono confidenzial-cazzaro che teniamo su un mensile di leggerezze d'ogni genere cui siamo riconoscenti per aver ospitato l'idea. Beh: oggi Repubblica mette in prima pagina quel che segue. "Caro Bernardo, per ragioni che non sto a dirti, mi trovavo qualche giorno fa a La Rochelle...". "Se alzo gli occhi, mentre leggo la tua lettera, caro Cesare, vedo la facciata scolorita di una casa di Rue Blanche". Autori: Cesare Garboli e Bernardo Valli. Ecco qua.

Faletti/2 (doo-wop)
"Portava una T-shirt leggera, sotto la quale il seno s'indovinava libero da costrizioni", "sapeva di mare e di cose da scoprire, poco per volta, senza fretta", "quanto serve a un uomo per dimenticare di aver spezzato due vite?", "dai suoi occhi escono salate le lacrime del rimpianto che vanno a confondersi con i milioni di gocce anonime nel mare indifferente che l'avvolge", "secondo un rituale quasi woo-doo". Giorgio Faletti è a Ottoemmezzo, lunedì.

29 novembre

Non c'era proprio nessun altro?
Il New York Times contro la nomina di Henry Kissinger a capo della commssione che indaga sull'11 settembre (naturalmente, anche Christopher Hitchens ha da ridire sul vecchio bugiardo)
New York Times e Slate

L'ispettore ONU sadomaso
Le selezioni per disarmare Saddam sono quanto meno bislacche
Washington Post

Che, c'hai mille? Per il ponte
Il Golden Gate ha bisogno di soldi e organizza una colletta da marciapiede
New York Times

Suggerimenti per un gay incinto
Il sistema di profiling di Amazon e TiVo ogni tanto ne combina
Wall Street Journal

Una serpe in seno
Se il vostro adorato computer fa ronzii strani, può essere seccante
University of Queensland

Una città per guardare
Ruavista raccoglie e analizza segni e immagini urbane, di ogni genere. Bello
Ruavista

I am a rock, I am an island
A proposito dell'isola che gli inglesi ci vogliono fregare prima ancora che sorga, il professor Perazzoni segnala che gli americani se ne sono già perse parecchie, per distrazione
Atlantic Monthly

Il ringhio del branco
ManteBlog risponde al mio auspicio di ieri. Io non cambio idea: sono perché ognuno si assuma impegno e rsponsabilità di quel che dice. Perché si aprano weblog firmati e si chiudano forum anonimi
ManteBlog

Copriti bene, con il giumbotto
Il libro di Giorgio Faletti. Sette gli ha dedicato una copertina da ubriachi ("il caso editoriale dell'anno"), e questo insospettisce un po'. Ma se ne leggono buone critiche, e vedo e sento di persone che lo stanno leggendo e ne sono avvinte. Io l'ho cominciato, armato di buoni pregiudizi che intendo mantenere ancora un po', malgrado l'uso di espressioni come: "lei è sottile e dolce come la malinconia", "è tornata a regalare il miracolo di quegli ochhi", "Montecarlo era un letto di cemento sul mare", "Pride, un brano degli U2", e ancora. Lui ha avuto dei malanni, questo mese, e verrà a Ottoemmezzo lunedì

28 novembre

Per Guzzanti il telespettatore è scemo
E il Riformista appoggia l'abbattimento del tabù (in attesa di link)
Il Riformista

Graham Island questa cippa!
Gli inglesi ci vogliono fregare un'isola prima ancora che spunti
Times (segnalata da Sergio)

La sentenza, dopo la pubblicità
A Houston, per la prima volta, le telecamere seguiranno una camera di consiglio
New York Times

I moralisti han chiuso i bowling
Un'inspiegabile coazione a ripetere mi ha spinto a ospitare una lunga rassegna stampa su un film che non mi è nemmeno piaciuto. Con l'ultima parola al demagogo, la chiudiamo qui: Michael Moore intervistato da Newsweek
Newsweek

Molliamo i Democratici
Girotondismo all'americana
Citypages

I maggiori torti del maggioritario
Nella puntata di oggi, li illustra la Compagnia delle Opere
La Stampa

"A Mosca si dice che sia entrato in politica per sottrarsi alle attività giudiziarie"
Chi è Roman Abramovich e perché Time parla bene di lui
Time e D

Se per entrare in chiesa si dovessero sapere i Comandamenti
Un sikh anglo-indiano si spaccia per musulmano pakistano al fine di vedere la Spianata delle Moschee, a Gerusalemme. Beccato
Wall Street Journal

"Finisci gli OGM che hai nel piatto, pensa ai bambini americani"
In Zambia rispediscono via gli aiuti alimentari geneticamente modificati che gli americani mangiano quotidianamente. Li prenderanno in Malawi
Time

Precedenti
Ho trovato questo articolo che scrissi un anno fa, rispondendo già allora a Socci
Il Foglio

Sviste
Scrive Ruben Pescara a Repubblica.it: "Oggi (ore 9.15) nel resoconto sui fatti di Mombasa parlavate del "volo charter della compagnia ebraica Arkia", fortunatamente corretto poco dopo (9.25) in "compagnia israeliana Arkia". Mi sembra una svista molto grave (non è la prima, non sarà l'ultima). Poi non stupiamoci se davanti alle sinagoghe e alle scuole ebraiche abbiamo bisogno dei carabinieri"

L'Antica Grecia era in Finlandia
Questo sì che è un revisionismo. Ulisse navigò nel Baltico, altro che Mediterraneo. La storia l'ha raccontata un ingegnere nucleare e l'ha ripresa il programma Stargate
Estovest

Ci vuole del fegato
Uno show artistico-scientifico: la prima pubblica autopsia in 170 anni eccita e disgusta la stampa britannica (e americana)
Time

I gelati sono buoni però costano i milioni
Esce una raccolta degli Skiantos
La Stampa

Oliver Stoned
Secondo me non esistono registi che non sbagliano mai un film, neanche De Palma: ma esistono registi che li sbagliano tutti. Leggo su Fimocolous che Oliver Stone vuole mantenere questo primato: "From the new issue of Film Comment: "Oliver Stone is working on a trilogy of documentaries on political leaders who oppose Western hegemony: the first on Fidel Castro (already completed), the second on Yasser Arafat, and the third on Kim Jung-il. For the second film, Stone has interviewed not only Arafat by Shimon Peres, Ariel Sharon, Benjamin Netanyahu, Ehud Barak, and members of Al-Aqsa.""
Fimocolous

Grandi scrittori del Novecento
E dico sul serio: è uscito il nuovo libro di Michael Crichton
Slate

Duri e puri
Alla mia domanda di ieri, Mim*mina risponde che: "no, preferisco il 100% non pagante a un 10% pagante. Rientrerò sicuramente nella casistica dei blogger megalomani, ma preferisco raggiungere il maggior numero di persone possibile e inoltre in fondo ho un'anima no-profit" (intanto ho scoperto che nella pagina dei links c'è una lobby pisana di bloggers, e un livornese)

Chi di forum ferisce
Wittgenstein è solidale con Claudio Sabelli Fioretti, già ostaggio di una minoranza che ha nutrito dal suo seno, e ora in balia di nuovi inveleniti alle sue porte. Dirò una cosa impopolare: speriamo che con i weblog spariscano i forum, e che ognuno faccia i comodi suoi a casa sua senza bisogno di andare a farlo, spesso anonimo, nel branco di un forum
SabelliFiorettiBlogspot e Amici di RadioTre

"Nonsolo" sarebbe stato meglio ancora
Una giornata di defatiganti spam (22 messaggi) ricompensata da questo invito: "Ciao, la "SoloTope Communication" è lieta di proporti l'iscrizione alla propria lista 100% GRATIS !"

27 novembre

Sono un uomo di amori e di passioni
Aldo Cazzullo intervista Massimo D'Alema: "Anche in altre stagioni ho polemizzato a sinistra con chi militava nei gruppuscoli. Sono vecchie storie di quartiere. Allora i fatti diedero ragione a noi. Ce la daranno anche adesso".
La Stampa

Fuori di qui, pezzenti!
Se uno è un giornalista inglese che non conosce Repubblica, El Pais è "il primo grande quotidiano europeo" a mettere a pagamento tutta l'edizione online. L'Observer dice che la strada è quella, a costo di perdere il 90% dei lettori in rete (e voi bloggers, sareste disposti ad avere solo un decimo dei vostri lettori se quel decimo vi pagasse 80 euro l'anno?)
Observer

E i dati della questura?
Il Riformista vende 12 mila copie secondo gli organizzatori, 5600 secondo il Barbiere della Sera
Il Barbiere della Sera

Dove si parla di donne incinte, Sigur Ros e Kiefer Sutherland
"Re: No Subject" di dicembre, da Max. ("Uh...ho appena letto (l'inizio) di questo carteggio sofri-rocca, e mi viene su spontanea una domanda... non è che da qualche parte della vostra testa coltivate l'idea di essere divertenti, vero?")
Wittgenstein

The air that throws
Sondaggio sulla politica americana per tutti i dubbi: e a quanto pare, il famoso ritorno di Al Gore non sta andando così forte (e il senatore John Edwards è una sòla: vai con il ticket Kerry-McCain)
New York Times

Il più importante columnist americano
A Paul Krugman del New York Times danno un premio

Washington Monthly e Editor and Publisher

Dovresti fare l'attore del cinema
David Sedaris è uno scrittore e radio performer (questo è il suo bestseller), di cui presto si parlerà anche qui. Vedrete
Paperjam

"Sono sempre stato Sananda"
Stasera a Milano Terence Trent D'Arby, o quel che ne resta
La Stampa

Youuuu think that I'm stro-ong (you're wro-ong)
La EMi in difficoltà punta tutto su Robbie Williams. Punta un po' troppo, forse
Observer

Roll up, roll up
La storia del rock è fatta di doppi album live. Elenco: Paris dei Supertramp, Four Way Street, Seconds Out, Counting Crows Live in New York, Frampton Comes Alive. Massimo rispetto per Paul McCartney, che ne pubblica un altro oggi
New York Times

Cinquanta per cento musica, cinquanta per cento lacrime
Arvo Pärt: il più famoso, tra i compositori estoni
New Yorker

"Pearl Harbor: la storia di una grande nazione attaccata e umiliata dalla vanità di Ben Affleck"
La raccolta delle recensioni di Anthony Lane, critico cinematografico del New Yorker
Observer

Sono vivo per raccontarlo
Questo spericolato ha installato Jaguar sul Mac: se non lo perdiamo entro il prossimo week-end, c'è speranza per tutti
Argazzi.com

L'inferno è esotermico
Copio e incollo da Bravuomo (è una balla che circola da tempo, mi segnalano, ma è ottima lo stesso):
"Ringrazio et per la seguente notizia. pare che all'università di genova un professore di termodinamica abbia assegnato un'esercitazione a casa agli studenti del suo corso di laurea. il compito consisteva in una domanda: "L'inferno è esotermico (libera calore) o endotermico (assorbe calore)? Sostenete la risposta con delle prove".
La maggior parte degli studenti ha cercato di dimostrare le proprie convinzioni citando la legge di Boyle (un gas si raffredda quando si espande e si riscalda quando viene compresso), o alcune sue varianti. Uno di loro, tuttavia, ha scritto quanto segue.
"Innanzitutto, dobbiamo sapere come cambia nel tempo la massa dell'inferno. E quindi abbiamo bisogno di stabilire i tassi di entrata e uscita dall'inferno delle anime. Credo che possiamo tranquillamente assumere che, quando un'anima entra all'inferno, non è destinata a uscirne. Quindi, nessun'anima esce. Per quanto riguarda il numero di anime che fanno il loro ingresso all'inferno, prendiamo in considerazione le diverse religioni attualmente esistenti al mondo. Un numero significativo di esse sostiene che se non sei un membro di quella stessa religione andrai all'inferno. Siccome di queste religioni ce n'e` più di una, e abbracciano una sola fede per volta, possiamo dedurne che tutte le persone e tutte le anime finiscono all'inferno. Dunque, stanti gli attuali tassi di natalità e mortalità della popolazione mondiale, possiamo attenderci una crescita esponenziale del numero di anime presenti all'inferno. Ora rivolgiamo l'attenzione al tasso di espansione dell'inferno, poiche`la legge di Boyle afferma che, per mantenere stabile la temperatura e la pressione dentro l'inferno, il volume dello stesso deve crescere proporzionalmente all'ingresso delle anime. Questo ci da` due possibilità:
1) se l'inferno si espande a una velocita` minore di quella dell'ingresso delle anime, allora temperature e pressione dell'inferno saranno destinate a crescere, fino a farlo esplodere;
2) naturalmente, se l'inferno si espande più velocemente del tasso d'ingresso delle anime, allora temperatura e pressione scenderanno fino a quando l'inferno non si congelerà.
Dunque, quale delle due e` l'ipotesi corretta? Se accettiamo il postulato comunicatomi dalla signorina Teresa Baghini durante il mio primo anno all'universita`, secondo il quale "fará molto freddo all'inferno prima che io te la dia", e considerando che ancora non ho avuto successo nel tentativo di avere una relazione sessuale con lei, allora l'ipotesi 2 non può essere vera. Quindi l'inferno e` esotermico".
Lo studente ha preso l'unico 30"
Bravuomo

26 novembre

La differenza tra uno stupido concorso di bellezza e una strage di innocenti
Paolo Mieli: cosa è successo in Nigeria, e cosa non è successo in Nigeria
Corriere della Sera

Il candidato democratico perfetto
Già, è ancora il repubblicano John McCain. Qui azzardano l'improbabile possibilità che lo diventi
Salt Lake Tribune

"La sofisticata esegesi di un fenomeno sociologico"
Quando riesci a spacciare così un pezzo su Britney Spears, meriti di fare il direttore del New York Times
Herald Tribune

Dovevo saperlo, che mi mettevo nei guai
Marco Belpoliti garbatamente nega le accuse mossegli ieri qui sulla consonanza tra la sua opinione e questa di una settimana prima: "Vedo che mi attribuite un plagio. È vero, ma ho plagiato la figlia di un'amica, le mie figlie, lo zio di un altro amico, me stesso e altre persone ancora. Il pezzo giaceva in redazione da giorni. La cosa più bella, come dice un mio amico, è quella di essere copiati in anticipo. Grazie per la pubblicità non richiesta. Con affetto. MB"
Lo so, che non se la beve nessuno, ma è stato gentile, e quindi finiamola lì, d'accordo?

Balle da bowling
La critica più pesante e argomentata contro il film di Michael Moore, di cui già linkammo pareri i più vari (compreso il mio)
American Prospect

Un brutto carattere
Aderite alla campagna per eliminare il font peggiore della storia della tipografia
BanComicSans

Meglio Zorba
Stando a certi miei parenti che l'hanno visto ieri sera, il Matrimonio greco è una sòla
Repubblica.it

Übergang, rechts
Manu Chao si è fregato le voci della metro
El Mundo (via RomanBlog)

L'archivio di una vita
Lo sta inventando Microsoft: roba da stare tranquilli
BBC News

Una roba di dittonghi
Lou Reed ha pronto un disco con i testi di Edgar Allan Poe e le voci di Willem Dafoe e David Bowie
Pitchfork

Orologio della lentezza
I siti più lenti, ma più lenti, ma così lenti, che quando avrò finito di scrivere questo post non si saranno ancora aperti, ed è solo in omaggio alla loro qualità (segnalo questa fantastica fetecchia per stomaci forti) che continuo a dar loro un'occhiata, quando ho da mettere su il caffé o fare una doccia, sono Brodoprimordiale e quello di Sabelli

25 novembre

Non è tutto petrolio quel che inquina
Versione polemica sulla Prestige e su quel che si è fatto per arginare il disastro
Spiked (grazie al professor Perazzoni)

Possiede mika armi atomike?:)
L'e-mail di Saddam Hussein (segnalata da Paolo Zanetto)
CBS News

I nodi sauditi vengono al pettine
Newsweek scrive di legami tra lo stato arabo e l'11 settembre
Newsweek

Lo zio Saddam
Un documentario che sarà difficile da vedere
Mother Jones

Orso un par di balle
Ribellione plantigrada tra gli editoriali dell'Economist
Economist

Arrivano i russi, arrivano i russi
E mai, per nessun motivo, fate entrare la Russia nella NATO
Atlantic Online

More fool me
Gigimeroni segnala questo, da un momento all'altro Christian Rocca mi chiamerà per sfottermi, forse oggi stacco il telefono
ANSA

Abbassare la crestina, ragazzi
A Yale, un convegno sui blogs con fior di interventi, e questa saggia considerazione di Josh Marshall: "Loved the conference, but one of the issues that came up at the post-conference dinner last night is one I've really wanted to write about for some time: blog triumphalism. What do I mean by that? I guess I mean the many folks who write blogs and live in a world in which there is a place called The New York Times populated by several dozen basically feckless and cocooned reporters, constantly outdone and corrected and outwitted and generally ground into the dirt by a few bloggers up at odd hours jabbing away at a laptop keyboard. As Mickey Kaus said at dinner last night, it's easy when you're writing one of these things to start thinking that you rule the world"
Talking Points Memo

Sta diventando un blog di delatori
Pare che il buon Marco Belpoliti avesse letto il Guardian della settimana prima, prima di scrivere il pezzo che ho linkato sabato
Guardian e La Stampa

Come finisce il Signore degli Anelli?
Essendomene andato dal cinema nell'intervallo (non appena mi sono svegliato), non lo so. Se proprio lo volessi sapere, mi aiuterà questo blog, scoperto da EmmeBi
Il colore del grano

Con i libri, l'unica seccatura è leggerli
Soprattutto se sono 402, tutti in una volta
Slate

Musica per le orecchie di qualcun altro
Spiegare i Godspeed You Black Emperor! non è facile: qui ci prova Morning News. A me, piaceva di più il vecchio doppio cd
Morning News

Desiderare la roba d'altri
Johnny Cash - mito del country, per questo snobbato quaggiù - è al suo quarto album di covers. La volta scorsa cambiò meravigliosamente One degli U2. A questo giro fa ancora meglio, e io ne vado matto
USA Today

Il cane più arrabbiato del mondo
Nei cervelli più diversi alligna un cartoonist: grazie a Uiallallà che mi ha fatto ritrovare questo David Lynch
Davidlynch.de

 

23 novembre

Ieri
Pigi Battista raccontava Lino Jannuzzi e il Corriere spiegava i suoi crimini (a Panorama, intanto, la solidarietà si muove a tentoni).
Il Riformista confondeva il settimanale americano Time con il quotidiano inglese Times.
Repubblica veniva attaccata dal responsabile degli Uffizi Paolucci su questa notizia, rivelatasi un po' eccessiva. Lo stesso, come spesso accade, Repubblica pretendeva di avere l'ultima parola e negava che Paolucci avesse smentito, ignorando così questo passaggio della sua lettera: "Nessuno ha mai pensato di tagliare la luce ai musei fiorentini". A me pare una smentita, a occhio e croce. In tutto questo, Paolucci merita sostegno se non altro per questo straordinario involontario finale: "un evento sgradevole che ha gettato una luce inutilmente e ingiustamente negativa...".
La Stampa, per penna di Marco Belpoliti, se la prendeva con quelli che da adulti continuano a dire "la mia fidanzata". Se non lo avessi linkato, avrei rischiato di inciampare nella mia coda di paglia
L'Espresso aveva una copertina contro i giudici e Panorama aveva una copertina sugli operai
E, infine se, come non, consigliarvi articolo, questo, di? (comincio ad affezionarmi alla prosa distaccata e telegrafica di Paolo Zaccagnini)

22 novembre

La prossima volta, le corna
Il Chicago Tribune alimenta involontariamente l'immagine più riconosciuta di Bush, e poi se ne scusa
Chicago Tribune e Reuters

"Dobbiamo cambiare la giustizia"
Lo dice il segretario di Magistratura Democratica a Repubblica. Qualcosa è già cambiato
Repubblica.it

Il mio inserto di settimanale preferito
È la sezione Review dell'Observer, settimanale di Londra che esce la domenica, fratello del quotidiano Guardian. Con un po' di ritardo, elenco le migliori pagine del presente numero: un lungo pezzo in cui il cronista, che come quasi tutti odia i tassisti, si fa tassista e capisce; una pagina biografia su Mariah Carey, la Valeriamarini degli americani; un'intervista con un poliziotto gay; il ritratto del sessantenne Rod Stewart, dal titolo "Do ya think I'm sixty", già celebrato da Christian Rocca (era "Da ya", comunque, nell'originale); i dieci films su cui bisogna essere preparati per la notte degli Oscar; lo spettacolo teatrale di Michael Moore, ancora controverso.
Observer

Sarebbe seccante
Secondo Salon, i servizi americani staerebbero discutendo con le compagnie aeree il rischio che i terroristi vogliano abbattere i voli di linea con missili lanciati da uomini a terra
Salon (online per gli abbonati)

Honoris causa
Bene, sono passati quaranta giorni da quando il sottosegretario Micciché promise a noi di Ottoemmezzo che l'indomani avrebbe rimosso dal sito del Tesoro la sua falsa docenza. A questo punto mi arrendo, e dichiaro esaurita la mia richiesta. Per me, da oggi, è professore
Tesoro.it

Noi puristi del GF siamo contrari
Alla tv inglese l'hanno fatto, il Grande Fratello dei vip (dei minivip), e ha fatto il botto
Guardian

E allora si può dire anche attimino?
In Inghilterra "fuck" è sdoganato
Guardian

"La risposta, professore, è nel vento"
Il professore di Diritto Michael Perlin, basa tutti i suoi studi sui titoli delle canzoni di Bob Dylan. Chissà come si divertono i suoi alunni
New Yorker

Ci vuole il mangiadischi?
Devo masterizzare lo scatolone dei vecchi 45 giri, un giorno o l'altro
Verbatim

21 novembre

Sulla giustizia, da sinistra
Giuseppe D'Avanzo, Repubblica:"È dall'interno della magistratura che si stanno muovendo forze o resistenze che privano di credibilità il lavoro dell'intera consorteria"
Claudio Castelli, segretario di Magistratura Democratica: "Non credo che i problemi possano essere risolti solo con la difesa a oltranza della magistratura e del suo operato"
Giuliano Zincone, Corriere della Sera: "E' ovvio: i giudici non sono tutti uguali, e ciascuno di loro può sbagliare. Se esagerano, però, sono loro a screditare l'Istituzione, non chi li critica"

Lesa maestà
I casi sono due: o il Riformista NON è il giornale D'Alema, o si sentono davvero indipendenti (o quannno ce vo' ce vo')
Il Riformista

Reati d'opinione
Piove sul bagnato, e piove forte: il senatore Jannuzzi dovrà andare in carcere per diffamazione
Repubblica.it

Di cosa parliamo quando parliamo di spoils system
Paul Krugman scrive cose che gli altri no
New York Times

Mina o Celentano?
Ragazzi, voi non ci crederete: Mario Luzzatto Fegiz ha scatenato una polemica
Corriere.it

Il Saddametro
Probabilità di invadere l'Iraq, oggi: 55%
Slate

Traditori, rinnegati!
L'accusa di disfattismo è più vecchia del disfattismo stesso
Salon

Pecorelli
In giro per i weblogs italiani molti si lamentano di non avere abbastanza informazioni giornalistiche sulla storia di Mino Pecorelli. Non era difficile, ma ecco un aiutino
La Stampa

L'uomo che salverà la musica classica
Lowell Liebermann, non ho idea di che diavolo faccia, ma sto andando a informarmi
Salon

Italiano medio
Ma Michele Serra legge il weblog Uialalla?
Uialalla e Sabellifioretti

"Ci siamo sedotti"
Immagino sia con intenti parodistici che questo post pare scritto da Diaco. Auguri
DimmiDimmi

A pensar male
Ieri avevo segnalato questo pezzo di Slate sul nero futuro della posta elettronica. Michele Costabile mi scrive questo: "Posizione interessante, ma viene da Slate, un sito della galassia Microsoft. Sono gli stessi che stanno progettando l'attentato all'autodeterminazione dei PC noto come Palladium. Non che questo renda meno fondato l'articolo citato, ma attenzione a interessi pelosi che possono passare sotto quelle spoglie, si tratta di un altro capitolo della lotta per controllare chi copia cosa"
Oreillynet

Vince chi fa golf nella porta avversaria, giusto?
Alcuni suggerimenti per apprezzare lo sport da fighetti più noioso del mondo
Morning News

E dammi un attimo, che diamine!
I sistemi di verifica delle password sono intolleranti e insopportabili
Internazionale

Sodapop
Il miglior sito italiano di rock, direi, aggiorna discontinuamente assai: tipo oggi
Sodapop

Il weblog povero
"Presempio, domani sera non vado al cinema, e credo mangerò solo caffellatte, colazione pranzo cena, fino a dicembre almeno (ovviamente, di gin non se ne parla)."
Arsenio Bravuomo

20 novembre

Fuochino
Ieri Eugenio Scalfari aveva scritto che nel processo di primo grado contro Andreotti non c'erano stati giudici popolari. Oggi si corregge e si scusa: c'erano "ma rispetto ai togati in proporzione minore che non in Appello". Forse domani ci arriviamo, a dire che in entrambi i processi ci sono stati due giudici togati e sei giurati popolari.
Repubblica

An'vedi che j'ha detto!
Formigoni dà del fascista a Gasparri
Repubblica.it

I concittadini riconoscenti questo blog posero
La storia delle lapidi anticelebrative, uscita oggi su Repubblica, qui nella sua versione originale. Io la trovo gènial, più dei falsi Modigliani
Yahoo

Nessun compromesso
Christopher Hitchens alla ricerca - faticosa - di una definizione per il terrorismo
Slate

Oplà
Internazionale rilancia, e non ospita un blog, non ne ospita due... quanti diavolo ne ospita? Complimenti e auguri (i giudizi a tempo debito, a suon di links)
Internazionale

"Non venire a parlarmi di rivoluzione"
È morto James Coburn, e io oggi mi riguardo "Giù la testa", sulla rivoluzione, l'amicizia, il tradimento, e noi maschi
Il Messaggero

"Mi alzo alle tre, mi guardo alla tv"
Claudio Sabelli e i suoi amici si inventano un blog televisivo, dicono. Ma si tratta solo di un sondaggio
Audiblog

Ma non vi allargate
Il Wall Street Journal si congratula con Salon, che l'ha sfangata malgrado i beccamorti: ma "leading media company" è un po' forte
Wall Street Journal e Salon

A-hem
Adesso, non è per mettere in piazza conversazioni private. Ma io ieri sera ho detto ad Antonio Polito - che me ne chiedeva giudizio - che il sito del Riformista è ben fatto, aggiornato e completo: tutti gli articoli sono online, e non solo i PDF delle pagine. La sera prima ce ne sono già due o tre. Lui annuiva soddisfatto ma silenzioso. Ora mi chiedo: sapeva e taceva? Che oggi alle dieci del mattino non sarebbe stato in rete un solo articolo del giornale?
Il Riformista

Io voto contro
Il mio Democratico preferito, è Repubblicano (subito dopo John Kerry, però)
CNN

Matto
La triste fine di Bobby Fischer
Atlantic Monthly

L'uomo del ponte
Reggio Emilia si affida a Santiago Calatrava - grande architetto di ponti in tutto il moìndo - mentre a Venezia hanno da ridire
La Stampa e TNT

Thriller
Michael Jackson cerca di buttare il suo bambino dalla finestra, poi ci ripensa. Qualcuno fermi quest'uomo
MSNBC

L'e-mail è morta
Joe Jackson disse una volta che era morto il rock: aveva ragione, e aveva torto. Anche Kevin Werbach, oggi
Slate

Famosi come i Kajagoogoo
Kurt Cobain aveva indovinato, come sarebbe andata a finire
Slate

Bastardi del baseball
Mostri, in senso proprio, di tutti i tempi
Morning News

Been around the world and I-I-I...
La musica che gira intorno, dentro iPod
iPod Lounge

Se avete consumato "Blue" di Joni Mitchell...
Ancora sul bel cd di Beth Gibbons
New York Observer

19 novembre

Le discese ardite e le risalite
Con 4950 dollari, se vi sbrigate, vi portate a casa il monopattino transgalattico che sembrò una rivoluzione e ora non si sa più: Segway (dovete andare a prendervelo, però)
Amazon

Viene quasi da ridere
Come segnalato ieri, il povero Giuseppe Turani lavora troppo. Ieri, in uno dei suoi sette articoli, ha argomentato come segue che "nei momenti belli, ruggenti, di bolla speculativa, gli scambi al Numtel erano arrivati sopra i 3,5 miliardi di euro. Ma adesso, in ottobre, sono stati appena 770 milioni. Poca roba. In vecchie lire si tratta di poco più di un miliardo e mezzo. In un mese. Viene quasi da ridere". Antonio, che l'ha segnalata a Wittgenstein, sta ancora ridendo. Ma l'euroconvertitore del presidente?
Affari e Finanza

A volte la vita
Questa poteva essere una bella intervista al presidente degli Stati Uniti. Invece, per un pelo, non gliene frega niente a nessuno
Washington Post

Non arriva al panettone
Jesse Ventura, non contento, ha nominato senatore per un paio di settimane questo simpatico pirla
New York Times

"Ho un sacco di amici neri"
Il New York Times parla di BlackPeopleLoveUs, il sito di culto sugli stereotipi razziali (i cui inventori si chiamano come mio nonno, saremo parenti?)
New York Times

La - yawn - struggente opera di un formidabile... zzzzzz...
Un altro pezzo su Dave Eggers
Guardian

Il genitore anarchico
Non guardate me, io ho già affisso un regolamento nella cameretta
Anarchist Parenting

You, cucù, winnipù
Lasciamo perdere il nome. Lasciamo perdere che le compilation non durano mai più di un mese nel lettore del cd. Lasciamo perdere che le compilation il cui criterio sia solo che i pezzi piacciono al compilatore anche se non c'entrano niente l'uno con l'altro non arrivano alla settimana, e richiedono una certa sfacciataggine. E lasciamo perdere che questa sembra fatta per anziani intellettuali di sinistra in crociera. Ma, a parte che è a fin di bene, avere un sindaco capace di apprezzare i Ben Folds Five, Ryan Adams e Natalie Merchant (pur scegliendo una canzone non granchè, ma ognuno ha i suoi gusti), è roba di cui andar fieri, malgrado gli ovvi caetanovelosi, petrucciani e bradmeldhau (Moonriver, cielo! E Summertime, no?). Ce ne fossero.
RaiNews24

Apple and the ants
Avete presente quel formicolìo quando state troppo al computer?
Punto Informatico

Heatcliff, it's me
I migliori cento dischi degli anni Ottanta - il Decennio - ma non c'è niente dei Pet Shop Boys
Pitchfork

Massimo rispetto
Vi ricordate Sonia Cassiani? Beh, ha un weblog
Insonia

Afirma Pereira
Su segnalazione di Sergio, consiglio a chi si fosse perso qualcuno dei graziosi soprammobili offerti da Repubblica nei mesi scorsi, di recarsi in Portogallo, che fa ancora più figo
Público

Una pagina oscura
Medianews, il sito di Jim Romenesko sui media americani, ha fatto un lifting, e non gli è venuto bene: bisogna scrollare un sacco, ora
Medianews

Se davvero avete voglia di sentire com'è questo libro
Poichè ho imparato da un po' la potenza di un ufficio stampa, ho diffidato del fatto che Repubblica e Panorama dedicassero dal nulla i loro migliori e maggiori spazi a un romanzo mai pubblicato in nessun angolo del mondo scritto da un australiano sconosciuto. Si annunciava una sòla. Ma, hai visto mai, ho cominciato a leggerlo. Era una sòla. A pagina cento ho mollato, annoiato dalla gragnuola di clichès adolescenziali, di "cazzo" e slangs giovanili di mia zia ("parcheggia il suo culone", "e infatti, cazzo", "una notizia da brivido", "quel cazzo di scuola") che farebbero rivoltare Salinger nella tomba, ma per fortuna è vivo ("vi dirò una cosa che ho imparato", "trattenete il fiato, perché è mica finita qui"). Dice l'ufficio stampa, come se fosse un vanto: "in America non l'hanno voluto pubblicare". Avranno avuto le loro ragioni.
Panorama e Alice

18 novembre

Errare è delle religioni o degli stati? È umano, come al solito
Il rabbino capo del Commonwealth accetta di correggere il suo libro criticato dagli ortodossi. Dopo aver scritto che nessuna religione ha il monopolio della verità, aveva detto tra l'altro che il conflitto con i palestinesi " è tragico perché sta costringendo Israele ad azioni incompatibili alla lunga con i nostri ideali più profondi"
Guardian

"The Blood of Christ mountains of New Mexico"
Rassegna Economist: la guerra per l'acqua del fiume Pecos, Nancy Pelosi è la persona sbagliata per guidare i Democratici verso le presidenziali, le donne afghane hanno ancora il burqa, la nuova "Vespa boutique" a Manhattan (intanto, è ora online per tutti l'articolo della scorsa settimana sui due film americani nipotini di Truffaut: uno è il remake di Sciarada)
Economist

Beh, non è una marchetta per Amazon
Affari e Finanza titola un articolo su Amazon, e poi per tre quarti parla senza ragione alcuna di Yoox, "punta di diamante della moda online" (il direttore doveva essere distratto, preso dallo scrivere i suoi sette pezzi, e occupare interamente le pagine due e tre)
Affari e Finanza

C'è un gap di comunicazione
Peppe D'Avanzo su Repubblica, ieri, ha raccontato come non è partita l'inchiesta sui No Global. E non è partita. E non è partita. Poi è partita
Repubblica.it
Gianluca Neri c'è dentro fino al collo

GNUEconomy

La moglie di Cesare
La signora Duisenberg rischia di mettere nei guai tutta la famiglia. Ma si amano
Wall Street Journal

Una banda di idioti
Dopo parecchi litigi, hanno trovato un regista per l'ottimo romanzo di John Kennedy Toole
Yahoo

Io preferivo Schwarzenbeck
Ma per i fan di Schwarzenegger, hanno rimasterizzato Pumping Iron

Slate

E feste su feste, dal tramonto all'alba, danze e carezze
Non sappiamo in quale forma, ma - garantito - per il 2005 torna la vita notturna
Slate

Cotillon People
È in corso una revisione dell'immagine di Google: nel senso che alcune recenti iniziative del motore di ricerca hanno fatto storcere il naso ai puristi della sua idea di partenza. Noialtri, continuiamo ad andarne matti, e non solo per la sostanza (trovato su Gigimeroni)
Google

Coccodrillo
Secondo me, questo telefonino è già morto
PCWorld

La macchina del capum ha un forum nella gommum
I numeri mi piacciono molto, e quelli di internet ancora di più. Vado spesso a leggere i dati dei visitatori sui blogs, e mi congratulo con ManteBlog che ho scoperto essere il più visitato tra quelli "indipendenti" che frequento. Oggi ho trovato questi numeri sul forum del Riformista (che è ben fatto, e tenere un forum sotto controllo è difficilissimo, come sa Claudio Sabelli): "Andavano arrestati o no i no global di Caruso? Di: antonio polito | Inviato il: 11/15/2002 5:52:18 PM
Messaggio letto 1311 volte, 58 risposte".
Il Riformista

Senza titolo
Insisto, ogni volta che se ne parla, lei vince. Quindi non linko l'apertura di Salon sulla Fallaci, né approfitto del loro giudizio per tirar acqua a qualsiasi mulino (ce n'é per tutti). Se volete, ve lo cercate, e ne scrivete. Peggio per voi
Salon

Avviso ai bloggers
Quelli di voi che usano Skipintro (Sabelli, EmmeBi), sappiano che le loro pagine si incartano per una ventina di secondi buoni al momento di caricarlo. Io no di certo, per carità, ma c'è gente che potrebbe spazientirsi

15 novembre

Tautologia di reato
"Rete meridionale del sud ribelle"? Ma non bastava chiamarli in questura per fargli cambiare il nome, senza arrestarli?

Come a Natale, tutti si vogliono più bene
Ma non possiamo farlo venire più spesso, questo papa?

Ricominciare da capo
Un sondaggio dà Amram Mitzna favorito come leader del Labor israeliano. Intanto Hamas considera la possibilità di interrompere gli attentati oltre la linea verde
Haaretz

San Francisco liberal a chi?
Josh Marshall , Chris Suellentrop e Tapped contro la strategia che vuole etichettare Nancy Pelosi prima ancora della sue entrata in scena

Talking Points Memo , Slate e Tapped

Cose turche
David Remnick è "un liberale ingenuo" ma ci crede, che la Turchia possa trovare un equilibrio democratico
New Yorker

Che automobile guiderebbe Gesù?
Socci direbbe che Gesù l'ha inventata lui, l'automobile. I lettori del Guardian prendono la domanda sul serio
Guardian

Il registro degli indagati
Salon esamina e seleziona i migliori libri gialli nelle librerie americane
Salon

Il libro contabile
Adesso, magari sarà un romanzo stupendo e un successo internazionale, ma uno si chiede perché l'opera prima di un australiano mai pubblicato in nessun altro posto del mondo guadagni l'intera apertura di Cultura di Repubblica, oggi. Uno che non conosca l'Uffico Propaganda
Repubblica.it

Spic e Spam
La donna da un milione di e-mail al giorno
Wall Street Journal

A me quest'uomo non piace
Ma al direttore di Internazionale
Guardian

14 novembre

Le cose che non ti ho detto
"Le frasi virgolettate debbono riportare solo le esatte parole pronunciate o scritte dalla fonte. Se queste vengono rielaborate bisogna sempre rinunciare al virgolettato". I dettami del direttore dell'ANSA sono lunghi e interessanti, qualche volta discutibili. Ma l'appello a non inventarsi le cose andrebbe tatuato sulle palme delle mani dei caporedattori
Il barbiere della sera

Fiumicino contro la libertà d'informazione
Claudio Sabelli Fioretti non ha paura di nessuno, ma lo devo informare che se si prova a collegarsi al suo sito dalla postazione Telecom dell'aeroporto Leonardo Da Vinci si ottiene questo messaggio:
ACCESS HAS BEEN DENIED
L'accesso alla pagina http://www.sabellifioretti.blogspot.com è stato negato per la seguente ragione:
Stai vedendo questo messaggio per chè la pagina alla quale vuoi accedere contiene, o è classificata come contenente, materiale che considerato non adatto.
È regime? È per la sicurezza aeroportuale? È perché ha pubblicato delle cose mie? Se c'è da firmare, io firmo.
("e tu perché diavolo ti vuoi collegare al sito di Sabelli dall'aeroporto?": perché mi piace)
Sabelli Fioretti Blogspot

Ingoiare il rospo
Alla lettera (sì, era facile, ma non ho resistito)
Repubblica.it

"Gli Stati Uniti si stanno rendendo ridicoli"
Questo dovrebbe essere lo slogan di una vera manifestazione di protesta contro la guerra, in nome dello scontro delle civiltà e del suo discrimine: il senso dell'umorismo
Boston Globe

Un candidato come il loro
Ormai a leggere la stampa americana sulla crisi dei Democratici, sembra di leggere i giornali italiani con un anno di ritardo, sostituendo il termine "Democratici" con "centrosinistra". Adesso il loro candidato ideale alla Presidenza deve somigliare a Bush
New York Times

La finanziaria, in confronto, è una lista della spesa
È pronto il nuovo piano regolatore di Roma. In Cultura su Repubblica
Repubblica.it

Italian for beginners
La rubrica Pass Notes dell'inserto del Guardian prende in giro lo scandalismo di Repubblica, la lingua italiana, e se stessa
Guardian

Abbiamo fatto bene. Ma non abbiamo fatto tutto
Polly Toynbee sull'Afghanistan, un anno dopo
Guardian

Eri più tagliato per il basket, io te lo dico
Manute Bol adesso prova con l'hockey su ghiaccio (grazie a Franco Bolelli che me l'ha segnalata)
ESPN

Mi raccomando, fate piano
Chuck Palahniuk è a Milano oggi e domani, e non sopporta il rumore
Ugo

Beh, io non sono mai salito sulla torre pendente
Una newyorkese sull'Empire State Building. Di notte
Morning News

Voglio avere di nuovo sei anni
Siamo tutti un po' rincoglioniti, ma questo è carino
GNUEconomy
Commento di Filippo Facci: "Desiderare di avere ancora sei anni è stupido e puerile, una roba da sognatori di sinistra. Vergognatevi. E' molto meglio cinque, prima della squola"

13 novembre

Il mio giornale di sinistra preferito
Questa settimana leggo in ritardo l'Economist, ma consiglio: il racconto dei guai dei Tories inglesi e del loro nuovo leader, che alle prime difficoltà grida al complotto; un'analisi della vittoria di Pirro di Microsoft ("devono rifarsi la faccia", io aspetto da un pezzo); la storia di come i Democratici si sono giocati il Minnesota a un funerale; e un omaggio a François Truffaut attraverso la segnalazione di due film in uscita (uno è il remake di Sciarada, regia di Jonathan Demme, l'altro è di PTA Anderson, con Adam Sandler), che spero arrivino presto al cinema Gloria di corso Vercelli. (segnalo solo i links non a pagamento)
Economist

Piano con le parole
Il Corriere della Sera raccoglie autorevoli pareri critici con la prefazione di Sergio Romano alla nuova edizione del suo libro "Lettera a un amico ebreo". Romano risponde e conclude: "Temo che i miei critici abbiano bisogno di continuare a battersi contro l'antisemitismo e che contribuiscano in tal modo, involontariamente, a tenerlo in vita"
Corriere.it

Parole con il piano
Chick Corea collabora al disco nuovo di Celentano. Anche Gianni Bella, però
Repubblica.it

Faccia da contrappeso
Con il rispetto dovuto per il querelato, la disamina dell'espressione "pirla" compiuta dagli avvocati del ministro Castelli sfiora l'autoreferenzialità
Repubblica.it

Tempestivi
Le elezioni anticipate israeliane, così vicine, hanno escluso il sindaco di Haifa, Amram Mitzna, dalla competizione per la guida del Labor. Ma lui dice viceversa: il Labor ha lasciato il governo Sharon per farmi fuori. E vince il dibattito televisivo con Ben-Eliezer e Haim Ramon
Haaretz

Roba da bambini
Il Wall Street Journal oggi ha un divertente pezzo in prima pagina sul marketing applicato alla posizione dei neonati e alle ansie dei genitori (domani sarà su Repubblica, a occhio e croce, che degli articoli in basso a sinistra del WSJ non ne perde più uno: vedi l'apertura di Spettacoli di oggi)
Wall Street Journal

Noi allenatori della nazionale, loro generali
Il prolifico Christopher Hitchens contesta che i militari ne sappiano più dei civili sulla guerra
Slate

Hola, chicos
Il Clarín di Buenos Aires è online. Il sistema somiglia a quello di Repubblica, ma non si paga
Clarín

E non avete visto niente
Il punto sul giornalismo online
AJR

Un vero critico si alzi in piedi, per favore
Richard Goldstein sul Village Voice contro le lodi conformiste a Eminem e al suo mondo (l'ho trovato su EmmeBi)
Village Voice

Questo caffè fa schifo, pazienza
A Berkeley hanno fatto un referendum perché si vendesse solo un caffè equo e solidale. E hanno deciso di fregarsene
Oakland Tribune

An'vedi che j'ho detto
Ieri sera ho fatto tardi a lumare le pupe e stamattina mi sono perso questo:
"Mercoledì 13 novembre, alle ore 9.30, nella Sala "Pietro da Cortona" del Campidoglio, avrà luogo il convegno di studi L'arte del bullo. Percorsi della figura del bullo nella letteratura europea promosso dal Dipartimento di Italianistica, dal Centro studi "Giuseppe Gioacchino Belli" e dal Dipartimento Cultura Sport Toponomastica dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma. Presiede la prima giornata di studi il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Prof. Mario De Nonno con gli interventi di Muzio Mazzocchi Alemanni, Gioia Longo, Paola Barone, Giuseppe Porta"

Il battito animale
Luuuungo articolo sul nostro rapporto culturale con gli animali e sul futuro del loro sfruttamento, alimentare e non
New York Times

Tutto fumo
Secondo Slate, l'iniziativa su internet delle majors del cinema, Movielink, sarà un flop. Un altro
Slate

Eric Sonnolenta
Ragazzi, com'è noioso il doppio live di Clapton. Aridateme Unplugged e Just One Night

Come a Baghdad
Oggi l'Unità pubblica questo. Eccetera

12 novembre

Monorassegna stampa
Non per togliere il lavoro a nessuno, ma oggi Repubblica vale i novanta centesimi. Sorvolando sulla mezza pagina "Sorpresa, anche ai maschi piace lavorare a maglia", e sul pezzetto su "Il cellulare di cachemire" (tutto vero), segnalo i seguenti: Vaclav Havel che confessa di non saper fare il presidente, Magdi Allam che prevede che Saddam cederà, la pagina di Giovanni Maria Bellu da Tokyo su Delfo Zorzi e l'intervista a Igor Protti sulla giornataccia del Livorno a Messina. Un saluto solidale a Peppe Videtti, direttore di Rockstar degli anni ruggenti, inviato a intervistare Mariah Carey (la cui disgrazia è stata forse esagerata, vista la potenza dei suoi uffici stampa: oggi ha grande spazio sui tre maggiori quotidiani nazionali, e sui loro siti)
Repubblica.it

"Non mi piace, ma gli faccio gli auguri"
Il Foglio intervista Gad Lerner su "Excalibur"
Il Foglio

Calcinculo e garantismo
L'editoriale del New York Times su Lee Malvo, 17 anni: "non un criminale che ispiri simpatia. Appunto"
New York Times

Il coniglio di sicurezza
Tutto sul gruppo ristretto che blocca le decisioni delle Nazioni Unite, e sui progetti di riforma
Globalpolicy

Si fa presto a dire una grande democrazia
Il sistema elettorale americano ha alcuni paletti che fanno storcere il naso da secoli ai puristi della democrazia: l'equivalenza di stati con popolazioni differenti in termini di seggi al Senato, per esempio, o il disegno dei distretti elettorali. L'Economist lo ha attaccato spesso negli ultimi mesi: il sistema è che una commissione bipartisan (delle parti, e non sopra le parti) disegna i confini per i distretti di ogni stato, cambiandoli di volta in volta in una trattativa per cui ogni partito possa portare a casa la sicurezza delle sue zone. Risultato: confini acrobatici e forme artistiche, e collegi spesso blindati. Il ricambio al parlamento americano è ridottissimo. Adesso è il Washington Post a contestare il meccanismo.
Washington Post

Mettete dell'acqua nei vostri cannoni
I bollettini della neve cambiano, da quest'anno si misura per lungo
Corriere.it

Se solo Nerone avesse avuto le fibre ottiche e i turisti
Roma non è più la stessa per gli inglesi
The Spectator

Se non è morto il comunismo, figuriamoci i Guns'n'Roses
Fans canadesi imbufaliti per un concerto annullato provocano una sommossa
Globe and Mail

Niente soldi, io mollo
C'è anche chi il weblog lo chiude. Chissà quando la scriverò io, una cosa così, e cosa sarà successo
Dailypundit

L'uomo debole dietro il pensiero debole
Ieri l'Unità ha pubblicato questo (oggi ne scrive Merlo sul Corriere)
L'Unità

11 novembre

Nelle mani di Colin Powell
Friedman sulla politica estera americana senza i Democratici
New York Times

"Espresso o Panorama, sono uguali"
ManteBlog porta acqua alla radicata opinione sui settimanali italiani
ManteBlog

Vieni piccino che ti spiego il weblog
Fuori di qui, c'è un mondo di gente normale che ancora non lo sa. Speriamo che non si imbattano in un forum che ho visto oggi: "la soluzione di Blog consente un interscambio ad alto valore aggiunto laddove il sito presenta una comunicazione di bisogni ed interessi comuni dove le persone possano condividere le proprie conoscenze/esperienze e consentire l'incremento del database delle informazioni. Quindi se l'oggetto del sito ha un alto livello di interesse di comunità la maggiore affluenza del sito ne diviene una conseguenza"
MList

Ormai è crisi
Se Rocca non mi corregge, ci sono appena cinque pezzi di Giuseppe Turani su Affari e Finanza di oggi
Repubblica.it

Fatevi venire delle idee, e poi ne parliamo
Josh Marshall sulla non politica dei Democratici sull'Iraq: "If the Democrats had their own coherent policy on Iraq they might have been able to make political hay out of the administration's record of missteps and course corrections. But since the Democrats really had no policy to speak of, the fact that the president was at least confronting the problem squarely made him the winner in the debate".
Salon

You can call me Al Qaeda
Dietro all'abuso vago e confuso da parte dei media del termine Al Qaeda, ci dev'essere Al Qaeda
Reason

La crisi della sinistra americana
Non solo i Democratici perdono, ma West Wing è in calo di spettatori. E per le stesse ragioni
American Prospect e Boston Globe

Tanto per saperlo
L'onorevole Micciché è ancora professore
Tesoro.it

Il nuovo doppio live di Eric Clapton
Pro: i due migliori dischi della sua carriera sono dal vivo, e questo contiene Layla e la sua coda. Contro: il titolo è brutto, la copertina orrenda, e a Rolling Stone non è piaciuto
Rolling Stone

Pensavamo a Celine Dion, o qualcosa del genere
Per la colonna sonora del suo nuovo film, Danny Boyle ha sfoderato i Godspeed you black emperor, per cui noialtri quaggiù andiamo matti (più per il loro doppio cd di prima, che per quello nuovo)
Observer

"Bene, così dimagrisco un po', per la paura e la nausea"
Steve Martin condurrà la notte degli oscar
New York Observer

Lo dicevate anche di Amazon
Apple fallirà, predice una società di consulenza. Scordatevelo, dice Business Week
Business Week

Lettere al Presidente
McSweeney's - il sito di Dave Eggers - lancia un invito. I lettori non vedevano l'ora
McSweeney's

L'uomo fatto a forma di Vanity Fair
Graydon Carter, il direttore, ora ha prodotto un film
Observer

Non è che ci riprovate con FHM?
L'ex direttore di Men's Health è andato alla Giorgio Mondadori per dirigere una nuova rivista: quale, non si sa ancora

Stasera
Vabbè, noi abbiamo Socci a Ottoemmezzo

9 novembre

L'informazione, circolare
Il Social Forum offre un'opportunità a tutti: anche ai giornalisti che non ne possono più
Il Foglio

Intoccabile
Salon intervista Brian De Palma, regista
Salon

Dalla parte degli ascoltatori
Spesso qualcuno mi parla molto bene di una trasmissione alla radio che si chiama Zapping, e del suo conduttore che si chiama Forbice. Non l'ho sentita quasi mai, ma giovedì la stava sentendo il tassista: una signora al telefono stava lamentandosi con il programma per non aver raccontato abbastanza dei contenuti del Social Forum, "di cosa vogliono questi ragazzi", e di essersi concentrato in ironie a proposito della diffusione delle Nike tra i partecipanti. Il conduttore a un certo punto l'ha interrotta e ha detto: "signora, se invece di farci tutta questa filippica ci avesse spiegato qualcosa lei, sarebbe stato meglio". Boh.

I nuovi Radiohead
Ancora? Mah, proverò a riascoltarli, questi Idlewild
Slate

Non sappia la destra quel che fa la sinistra
Adesso, non per togliere il lavoro a nessuno, ma il libro di Jan Morris cui Repubblica Cultura dedica oggi - 9 novembre 2002 - un articolo spiegando che "esce in Inghilterra", è uscito a ottobre del 2001: il Venerdì ci fece un pezzetto il 2 novembre 2001 "Quando James Morris venne a Trieste la prima volta era un soldato inglese alla fine della guerra, un uomo. Adesso si chiama Jan Morris ed è un'autrice inglese di libri appassionati su molte città del mondo. A 75 anni ha deciso di concludere il suo giro del mondo editoriale con un libro dedicato a Trieste ­ Trieste and the meaning of nowhere ­ in cui racconta al mondo anglosassone la storia della "città malinconica", le sue atmosfere, i suoi uomini e donne"

8 novembre

Il Direttore
"La destra di governo dovrebbe trovare un linguaggio diverso da quello che usava alla radio il professor Aristogitone contro gli "studenti, fetenti e delinquenti", un linguaggio che risulti appena un poco più eloquente alla generalità dei cittadini e alle diverse generazioni. Chi molesta Firenze, punitelo. Chi le porta il bacione buonista no global, accoglietelo"
Il Foglio

Consenso unanime
Da stamattina mi chiamano tutti per dirmi che "Excalibur" era una roba da pazzi. Io non l'ho visto, ma gli argomenti concordano con quel che ne scrive Sebastiano Messina
Repubblica.it

Andrea Marcenaro alla volta di Luisa Corna
"Ricordo che un giorno avevo incrociato un amico con l'aria in bambola. Che hai, Paolo?, gli chiesi. «Ho appena visto una donna bellissima». Bellissima come? «Bellissima, ti dico bellissima». L'ho capito che era bellissima, ma adesso spiegami come, accidenti, descrivila. «E come faccio? Hai presente lo scaldabagno? Solo questo posso dire, il suo sedere era lassù, dove noi teniamo lo scaldabagno»"
Panorama

"Non ci vado"
A definitiva smentita anche delle cose scritte da Riccardo Orioles su GNUEconomy, Marco Tarchi scrive sul sito di Sabelli: "Può sembrare incredibile, ma la notizia del tutto falsa lanciata da "La Stampa" lunedì (oggi ha pubblicato la mia lettera di smentita) - Tarchi, Cardini e Zarelli previsti fra i relatori del Forum Sociale Europeo - ha tanto attecchito fra i no global da far sì che sul loro sito Indymedia ci sia ora un forum "Tarchi a Firenze, no" (o un titolo simile: non l'ho sott'occhio in questo momento), dove alcuni mi accusano di ogni ignominia possibile (uno, evidentemente piuttosto versato per idee naziste e/o per un comunismo à la Pol Pot, sostiene che quelli come me - fascisti, naturalmente! - non solo non dovrebbero avere diritto di parola, ma neanche diritto di esistenza) ma altri li accusano di settarismo e mi difendono. Per certi versi allucinante, per altri interessante. A dimostrazione del bene e del male che c'è in quell'ambiente ma anche del fatto che qualcuno comincia a capire che Diorama non è una mascheratura ma un serio tentativo di porre questioni rilevanti per tutti (soprattutto per chi non pensa affatto che questo sia il migliore dei mondi possibili).
Chi vuole godersi - si fa per dire... - lo spettacolo può digitare "Marco Tarchi" su www.google.it I primi due siti indicati sono quelli del forum sopra citato. Ci si può arrivare anche direttamente da Indymedia"
Sabellifiorettiblogspot

Poi c'è Palahniuk
Non esistono più romanzieri come Hemingway. La vita un romanzo, i romanzi la vita. La guerra, l'avventura, il coraggio, le passioni, quella roba là. I tempi sono cambiati.
Il Venerdì

"Vi ho mai detto che bisogna invadere l'Iraq?"
Leggere Christopher Hitchens è sempre un piacere. Anche rileggerlo. E rileggerlo.
Slate

Anche i Democratici, nel loro piccolo
Il muro del pianto postelettorale. Sbracato, ma istruttivo
Angrydems

E anche le formichine, tremano
La banconota che va spesa perché vale meno al passare dei giorni (100 dollari la prima settimana, 99,9 la seconda, 99,8 la terza...): ne parla Federico Rampini in prima pagina su Repubblica. Così imparate a tenervela lì

Naomi è in una fase così
Secondo l'Economist scrive bene, e crescerà
The Economist

Svegliatevi bambine
Sono a Firenze, non ci venivo da tanto, ci ho studiato per otto anni (beh, mai visto un fuori corso?). C'è una decina di negozi in via Tornabuoni e in via Calzaiuoli sprangati e blindati. "Meglio ave' paura che toccanne", e va bene, ma fanno un effetto comico, mentre la città intorno si gode il traffico ridotto e la vita normale. Fa solo un po' freddo. Da dietro quelle saracinesche si sente un digrignar di denti rancoroso e incazzato: stai a vedere che ho fatto una fesseria, a chiudere tre giorni prima della manifestazione. Alla fine, il clima di paura ha beneficiato quelli che non se ne sono fidati: i negozi aperti lavorano, pub e ristoranti fanno affaroni, e la gente che esce in macchina trova la metà del traffico. E poi questa cosa della città d'arte: la città d'arte se la sono venduta da un pezzo (oltre ad averla ereditata senza nessun merito: è mia quanto di Sartori o Fiamma Nirenstein). Liberissimi, nessun moralismo sul fatto che il gioiellino sia bruttato integralmente da negozi di pellame e stronzate da turisti o di roba più chic. È il mercato, baby. Ma poi non sostenete che la difesa delle vetrine ha a che fare con il gioiellino. Se volevate conservare il gioiellino, dovevate invitare il black block tanto tempo fa.
Io ad alcuni fiorentini voglio bene (compresa Fiamma Nirenstein), quindi segnalo loro, per il loro buon nome, che in giro per l'Italia si va diffondendo questo riprovevole mugugno: "ma che gliene spaccassero un paio, di 'sti monumenti, che non se ne può più di quanto rompono le palle con il loro gioiellino".
(intanto, tra i 100 monumenti più a rischio nel mondo, il Biancone non c'è)
World Monuments Fund

Discesa in campo
Ricevo, e aderisco all'ala riformista minoritaria:
"Questo è il programma politico di un comunista deluso, napoletano e un po' goloso. Sieti i primi a leggerlo:
1 instaurazione del comunismo
2 assegnazione dello scudetto al Napoli
3 scarcerazione di Sofri
4 foglio di via per Bertinotti
5 distribuzione gratuita della pastiera napoletana"

7 novembre

Italiani all'estero
Domani esce Panorama con uno scoop. Lo scoop intanto, se ne è andato (la notizia vera su Bali, invece, è altrove)
Repubblica.it

L'uomo che si piace davvero troppo
Coraggioso pezzo autobiografico di Fabrizio Rondolino sulla Stampa: "siamo diventati molto più belli e molto più eleganti"
La Stampa

Eminem? Quale Eminem?
Per convincere la gente a vedere il film con il rapper fallaciano, alla Universal fanno finta che lui non ci sia
Wall Street Journal

Chi è causa del suo mal
Dal niente viene il niente, e si perdono le elezioni. L'editoriale di Meyerson, direttore
American Prospect

Vi ci farei pulire con la lingua
Blair lancia una campagna contro gli sputatori di gomme da masticare e gli zozzoni, la destra liberale interviene a difesa della libertà di zozzoneria, la sinistra sta con Blair: legge, ordine e pulizia
Observer

Io oggi mi metto su una panchina, a Boboli
Firenze è assediata, Marino Groovy è pronto a intervenire
Samuele Venturi

Un movimento di giovani, per i giovani
Lunedì 18 novembre, a Milano, Gad Lerner guida la presentazione di "Libertà e giustizia" (MM2 - Lanza)
Libertà e giustizia

Pazzi per l'America
Come tutti sapete, gli iraniani adorano gli USA
Time

Oriana Fallaci ha vinto
E tutti le abbiamo dato una mano. Ogni risposta polemica, indignata, ironica, è un altro punto per la sua stravittoria (anche questa), molto più delle adulazioni e dei libri venduti. Ci siamo cascati
(invece, nessuno che protesti contro la feroce invettiva antilivornese - provocazione contro Ciampi - di quella cacchina di Sartori: hai a venicci, all'Attias, e ti si fa vedé noi, ir gioiello)
Corriere.it

Un'ora sola ti vorrei
L'ora solare ci deprime, dateci un anno di ora legale
Time

Ma se non mi somiglia nemmeno!
Questo Giacomo, non era il fratello di Gesù
Israel Insider

Io ci tengo il mio genoma
Tutto quello che si può fare con Apple iPod
Wired

La musica è finita, gli amici se ne vanno
Agonizza la dance culture e muore Ministry, la sua rivista. Anch'io, i Leftfield, non li ascolto da un sacco
Observer

Se semo giocati Rocca
Il mio socio ormai celebra successi epocali e parla di sé in terza persona, senza aver neanche vinto due scudetti a Napoli (gli segnalo che la fesseria a cui sobriamente allude è anche su Time)
Wittgenstein.it

"Are not to be referred as cagate"
Circola questa. È ovviamente falsa, ma speriamo forte di no.
"Questa è una lettera realmente inviata da un manager IBM alla filiale italiana di Roma, dopo una sua permanenza di qualche settimana presso la sede stessa:
'It has been brought to our attention by several officials visiting our establishment in Rome that offensive language is commonly used by our Italian speaking staff. Such behaviour, in addition to violating our policy, is highly unprofessional and offensive to both visitors and staff. All personnel will immediately adhere to the following rules: 1. Words like cazzo, porca puttana or mi sono rotto il cazzo and other such expressions will not be tolerated or used for emphasis or dramatic effect,no matter how heated a discussion may become. 2. You will not say ha fatto una cazzata when someone makes a mistake, or se lo stanno inculando if you see someone being reprimended, or che stronzata when a major mistake has been made. All forms and derivations of the verb cagare are utterly inappropriate and unacceptable in our environment. 3. No project manager, section head or administrator under any circumstances will be referred as figlio di puttana, coglione, testa di cazzo. 4. Lack of determination will not be referred to as mancanza di palle nor will persons who lack initiative be referred to as bradipo or cagone. 5. Unusual or creative ideas offered by the management are not to be referred as cagate mentali or idee del cazzo. 6. Do not say come rompe le palle nor ha rotto i coglioni if a person is persistent; do not add gli fa ancora male il culo if a colleague is going through a difficult situation. Furthermore, you must not say siamo nella merda (refer to item # 2) nor ci hanno aperti when a matter becomes excessively complicated. 7. When asking a someone to leave you alone,you must not vattene affanculo nor should you ever substitute May I help you? With che cazzo vuoi? 8. Under no circumstances should you ever call your elderly industrial partners vecchi stronzi. 9. Do not say me ne sbatto when a relevant project is presented to you, nor should you ever answer ciucciami il cazzo when your assistance is required. 10. You should never call partners as frocio or mignotta; the sexual behavior of our staff is not to be discussed in terms such as culattone or bagascia. 11. Last but not least, after reading a note please don't say mi ci pulisco il culo. Just keep it clean and dispose of it properly. Thank you. Regards, The manager'

6 novembre

Maddeché?
Date un'occhiata a questo pezzo di Paolo Zaccagnini negli spettacoli del Messaggero e ditemi:
se avete capito di che classifica si parli (ve lo dico io, sono i più potenti del music-business, quindi niente a che vedere con giudizi di qualità)
se, avete, mai, visto, un, rapporto, così, alto, tra, virgole, e, testo (27 virgole in mille battute)
se avevate mai sentito nominare "Marshall Matthews" (è Marshall Mathers, Eminem)
se avete capito che Kurt Cobain era 27enne
se non ritenete tanto scandalo degno di miglior causa che non la difesa dei dinosauri del rock dalle sciacquette contemporanee, in una classifica che parla d'altro
Il Messaggero

Spostatevi ragazzini, lasciateci lavorare
And the winner is, W.
New York Times

Uno dei peggiori governi nella storia di Israele
Quello che si è concluso (e si potrebbe votare prima del 28 gennaio)
Haaretz

Diamo i numeri
Lunedì sera a Ottoemmezzo Piero Fassino ha citato le percentuali del voto di Pisa del mese scorso, con grande soddisfazione. Io gli ho fatto presente che un sacco di gente non è andata a votare, e che in numeri assoluti l'Ulivo ha perso voti. Lui ha detto di no, e l'abbiamo piantata lì. Adesso ricevo da Pisa quest'ultima parola:
"Nel collegio di Pisa ha votato il 38 per cento degli elettori contro l'86 di un anno fa. Le percentuali quindi non hanno nessun senso. Sui voti si può dire che l'Ulivo ha perso quasi 40 mila voti; il Polo più di 35 mila, Rifondazione quasi 3.000. Insomma, è stato eletto un senatore con circa il 20% del consenso degli elettori"

Chirac, l'Iraq
La guerra non ci sarà, in Francia faranno di tutto per impedirla
National Review

Ricordi
Quando ero bambino, andavamo a manifestare al campo Darby (c'erano i daini, ci sono ancora)

Un grosso mal di testa
Il telefonino fa male? Ditelo alle balene
New York Times

"Il portellone si può spalancare totalmente"
Il Corriere e la Stampa ospitano un capolavoro di comicità involontaria: una recensione come-se-niente-fosse della nuova Fiat Stilo, con toni da conquista del mondo e delle sue strade. Nessuno li ha avvertiti di niente. Ha pure "bizona, fari allo xeno e Connect": ah, 'mbè.
(forse è quello che chiamano "il piano Fiat")
Corriere.it

Il colore figo
Sul perché gadgets e tecnologie privilegiano il blu
Business 2.0

E li ami e li odi
Un nuovo libro racconta come la gente non americana vede gli americani. Salon intervista l'autore
Salon

Zzzzzz...
Per i fans, in prima sul Corriere c'è un articolo di Oriana Fallaci che annuncia con evidente rammarico che forse a Firenze non succederà niente, e usa espressioni di originale letteratura come "imbrattare i monumenti", "abbassare le saracinesche", "una città offesa", "il denaro dei cittadini", "il patrimonio artistico". Perdìo. È lungo, noioso e scritto malino. Per i fans.

Gli islandesi di cui si parla
Quelli di Morning News trovano le parole per spiegare i Sigur Ros - "sono come i Godspeed you black emperor in una giornata di buonumore" - ma poi confermano: non avete mai sentito un disco come questo, se non il loro precedente
Morning News

5 novembre

"Ho detto anche tante cazzate"
Se tornasse indietro starebbe più attento. Andando avanti, un po' meno. Luca Casarini sul Foglio
Il Foglio

Provate a chiederlo a loro, cosa pensano di Milano Due
Oggi anche Michele Serra scrive cazzate, caso più raro: sostenere che in Molise bisogna tutelare le "facce da pastore" negando loro "rotatorie e videocitofoni", e salvaguardare per il nostro gusto un posto lontano con le muffe mentre il lindore svizzero ce lo teniamo per noi, non è diverso dallo scrivere che ci sono popoli che non sono ancora pronti per la democrazia, come fece Piero Ottone un paio di mesi fa sul Venerdì. La migliore risposta gli arriva dal Riformista
Il Riformista

A tutti i dipendenti/2
A margine della discussione di ieri sull'articolo stupidino di Umberto Galimberti dedicato alla dipendenza da internet, Fabrizio Pilotti segnala che l'attacco che io avevo trovato divertente non era farina di quel sacco: si trattava di una vecchia barzelletta che circola in rete, rimasticata alla bisogna
Eden News

4 febbraio, e il cielo ci aiuti
Si scioglie la Knesset, in Israele si vota
Haaretz

La figura dei cretini
Una volta la facevano quelli di destra. Ora i tempi sono cambiati
New York Times

Da cittadini a clienti
Passa un anno, e un paese che era compatto con le sue istituzioni nel momento drammatico, non va nemmeno a votare. Un lungo articolo del Washington Post su come è cambiato il rapporto tra gli americani e la politica
Washington Post

L'è Mondale!
William Saletan scommette sull'ex vicepresidente, in Minnesota (Joshua Marshall organizza un concorso pronostici: i primi votanti eccellenti non sono d'accordo per niente)
Slate e Talking Points Memo

Piove sul bagnato
Ci sono dentro tutti: il Riformista critica la Rossanda che attacca Veltroni, e le attribuisce una frecciata contro Scalfari
Il Riformista

Svuotare il mare con il secchiello
Molti complimenti al Tg5 , che sabato sera - unico - ha sbugiardato i sondaggi prezzolati commissionati ad enti senza niente di scientifico, che hanno nomi come "Istituto europeo di psicologia". Il pretesto a cui il Tg5 ne ha dette di cotte e di crude era un sondaggio sulla presunta aggressività delle donne italiane, superiore a quella delle altre europee. Cazzata, eh? Beh, era su una decina di quotidiani quel sabato, e su un'altra decina il giorno dopo, per non parlare dei siti web. Tra i quali, attenzione: TgCom. Oops.

Tori! Tori! Tori!
Il primo cd di Tori Amos mi piaceva molto. Poi me ne sono distratto, e non so se abbia fatto cose rivoluzionarie. Il nuovo disco di Tori Amos mi pare molto simile a quello là, quindici anni dopo. Ma piace molto, in giro
American Prospect

Way too gay to go away
Pare che sia vero, l'ha segnalato Andrew Sullivan. Preferisco pensare di no
Weekly World News

Zucchini
Adoro Vittorio Zucconi, e non vedo l'ora di leggerlo nel dopo elezioni. Due anni fa - in un delirio di devozione - mi convinsi persino di essere lui:
"Solo, nella roccaforte delle sue ambizioni scompaginate ormai ridotta a un vischioso pantano, Alistair Grant Gore, le truppe piegate ai piedi di ogni corte degli Stati Uniti, aspetta un sostegno, un conforto, da un paese smarrito come lo è lui, e che lui stesso ha voluto portare, invaghito di un sogno infranto, sull'orlo di un baratro istituzionale mai immaginato. Ma l'America ha fretta di dimenticare, con la stessa fermezza con cui invece rinnova ogni giorno il ricordo dei suoi miti, a cominciare da quei Padri Fondatori che incisero nella storia del paese i valori di una nazione ancora da costruire e che ora traballa, scossa nelle sue radici più care dall'incauto avventurismo di un uomo che non ha mai voluto riconoscere di poter essere, sempre e di nuovo, soltanto un numero due.
Non le giubbe blu che permisero al repubblicano Ebenezeer Richmond di conquistare il Campidoglio nel 1194, ma nove toghe nere hanno infranto questa volta l'ostinata illusione di Al Gore, bambino viziato e illuso dalla sua sprovveduta corte che quel che la Storia aveva consegnato al suo predecessore con contorno boccaccesco di caduta e redenzione, potesse essere dato anche a lui, ragazzone cresciuto dalla promessa del padre "Tu sarai presidente degli Stati Uniti", promessa la cui rettifica venne tenuta nel silenzio dalla premura rocciosa come le montagne degli uffici stampa. "Tu sarai residente negli Stati Uniti", aveva infatti ordinato l'anziano Rudolph Grosvenor Gore II al figlio pazzerellone che invaghitosi della bionda e scandinava Inga Gunnarson, figlia di un calafato di Malmoe, annunciò di volersi trasferire tra i fiordi, là dove le schede e le punzonature traditrici della Florida non avrebbero mai gettato alle sue calcagna il loro alito sepolcrale.
Ma la storia, si sa, segue percorsi tortuosi, e il destino di stelle e strisce cadute di questo vaudeville ha voluto che a decretare la maggioranza in seno alla decisione della Corte Suprema fosse proprio il giudice Linda Wedgeworth Collins, figlia del giudice Wedgeworth, colui che negli anni dei Beatles, di Robert Zimmerman e di Fragole e sangue aveva ordinato l'espulsione dal college di Rydell High della avvenente Inga, rea di aver perseverato nel tentare la morale bacchettona del baronato accademico con le sue toilette parche e provocatorie, ma questa è un'altra storia.
Ed ora che l'arbitro ha chiamato l'ultimo strike e il fuoricampo che avrebbe dovuto rovesciare la storia non è arrivato, è proprio la Storia che infligge l'ultimo colpo d'accetta a queste elezioni che l'America non avrebbe mai voluto vedere, che la Florida non avrebbe mai voluto decidere, che Gore non avrebbe mai voluto perdere e che io non avrei mai voluto perdermi, con tutto quello che ci ho tirato su a suon di bacchettate sulle lisce e rosee nocche del candidato democratico, sconfitto ­ gli occhi del mondo lo imprimano eterni ­ anche dall'essersi trovato contro un inviato che aveva già visto battuto un assedio di mesi di editoriali all'infantile eccitazione sessuale del suo predecessore, e che di certo, sotto i riflettori della Storia, due tranvate di seguito non poteva certo rooseveltianamente prenderle."

4 novembre

A tutti i dipendenti
Oggi in apertura di Cultura su Repubblica c'è una gran pagina di Umberto Galimberti sulla dipendenza da internet. Non che Galimberti ne sappia granché: come spiega lui stesso, si è limitato a leggere un libro sulla dipendenza da internet. Benché i sintomi citati all'inizio del pezzo siano divertenti, nessuno spiega dove sia il problema: non è che se uno sta molto davanti a internet e gli piace e gli viene vogllia di accendere il computer, poi picchia i bambini, investe i pedoni, muore di overdose, ruba le autoradio, gli viene il cancro, eccetera. L'associazione con le dipendenze "classiche" è un po' stupidina.
(altri pareri di Manteblog e Paolo Valdemarin)
Repubblica.it

Non poteva occuparsi delle didascalie?
Oggi Giuseppe Turani scrive solo quattro pezzi di Affari e Finanza (lo scorso numero, sette!), deve avere avuto da fare. Peccato, che se aveva un po' di tempo magari controllava che non venisse citato il film "Breathless" di Jean-Luc Godard (un po' come "Eight and a half" di Fellini)
Affari e Finanza
Ultim'ora: l'attento Rocca ha individuato sei articoli di Turani. Mi scuso con i lettori e con l'interessato

Olio
"caro luca, nell'articolo di fondo del riformista di oggi, a proposito di global et simila, si cita uno scritto di Soros in cui questi sostiene che "benché abbiano avuto in dono minerali preziosi come olio, damanti e oro, in Angola, Nigeria e Kazakistan e altrove, la gente comune sprofonda nella povertà mentre prosperano funzionari corrotti". Olio? Sì, poi gli ulivi del Kazakistan! Mi sa che hanno fatto tradurre il saggio di Soros da Babelfish. Oppure è il solito problema dell'Ulivo...
federico strada"

La posta del cuore
From: G. A., ashask3@libero.it: "Soffocare è un libro idiota e la tua recensione, il tuo giudizio ammirato, ripugnante. - Di cosa parla il tuo blog, e a chi ne parla? Anonimo!"

Dialogo tra un terzista e un venditore d'almanacchi
In disciplinata risposta al Direttore, che se la prese con i terzisti, e li chiamò pure Amleti: quelli che mentre il mondo brucia e le scelte si impongono si attardano in chiacchiere e distinguo
Wittgenstein

Ministri scadenti
Netanyahu accetterà di entrare nel nuovo governo solo se Sharon annuncerà elezioni anticipate. Haaretz contro Shaul Mofaz alla Difesa
Haaretz

Occhio al South Dakota
I dieci stati decisivi domani notte
MSNBC

L'uomo più cattivo del mondo
È Michel Aflaq, che creò l'ideologia che muove Saddam (già, lo muove l'ideologia, ealla Casa Bianca nessuno se ne è accorto)
Weekly Standard

Cosmopolis
Nella rubrica di Greil Marcus, il nuovo romanzo di Don De Lillo, e Ryan Adams che non ne può più di sentirsi scambiare per quall'altro. Quello con la B.
Salon

Ha venduto l'anima a Satana o al Bacardi
Un po' di moralismo sul marketing dei libri coinvolge il buon Chuck Palahniuk, di cui finalmente esce in Italia martedì dodici "Soffocare" (aspetto giudizi sulle differenze tra la mia brusca traduzione e quella ufficiale). Ho ricevuto le bozze: "Tanto, ringiovanire non ringiovanisci".
Athens Banner-Herald

Not my fault
Ricevo gentili segnalazioni di links dei giorni passati passati divenuti irraggiungibili. Purtroppo diversi siti cambiano la URL delle pagine dopo il primo giorno di pubblicazione (per esempio quelli della Stampa, del New Yorker e del New York Observer). Quando riesco, cerco di correggerli.

2 novembre

Hai chiuso il gas?
La rubrica Rock del Foglio ha una scadenza fissa: esce quando ci sono dei dischi buoni, altrimenti no. A questo giro: Beth Gibbons, Sigur Ros, Badly Drawn Boy, Tracy Chapman, Bright Eyes e Ani Di Franco
Il Foglio

Il direttore più popolare in circolazione
Piero Scaramucci lascia la radio che ha fondato in polemica con la cooperativa "che mette sugli stessi piani la politica editoriale e la politica imprenditoriale della Radio, suggerendo una saldatura tra politica dei palinsesti e politica promozionale". La redazione lo ringrazia, ma non si strappa i capelli. Io qui me ne sono strappato uno, simbolicamente
Il Barbiere della sera

La differenza tra riformismo e rivoluzione
Con la seconda si cambiano le cose, con il primo si prendono le cose, e si cambiano un pochino. Prendiamo per esempio queste poche righe che il titolare qui ha scritto per il Foglio sabato scorso, e già il venerdì dopo, oplà.
John B. Judis and Ruy Teixeira
The emerging democratic majority
(Simon & Schuster)
Nel 1969, un anno dopo la vittoria di Richard Nixon, fu pubblicato "The emerging republican majority", un libro che spiegava le dinamiche che avrebbero portato a un periodo di dominio del partito repubblicano. Allo stesso modo, un giornalista di New Republic e uno studioso della storia politica espongono i fenomeni sociali e storici che secondo loro stanno portando a un nuovo riallineamento in favore dei Democratici. La crescita demografica delle minoranze e il loro spostamento a sinistra assieme a quello delle donne, un tempo più conservatrici. La caduta di tabù e paure che dagli anni 70 avevano rafforzato la destra religiosa, e lo spostamento clintoniano verso posizioni più moderate della sinistra. La trasformazione in senso terziario e postindustriale dell'economia, e le sue conseguenze geografico-urbanistiche e sociali. Questi fenomeni hanno aperto la strada a una fase di transizione che si sarebbe già aperta se non fosse stato per la controtendenza imposta dall'11 settembre. "Ma quando la paura del terrorismo arretrerà, e gli americani potranno di nuovo concentrarsi sul lavoro, la casa e la famiglia, la ricerca della felicità, il paese tornerà terreno fertile per il centrismo progressista dei Democratici e per i valori postindustriali".

1 novembre

Sulla Cecenia
Strappo alla regola sulla separazione delle carriere: la lunga lettera a Marco Pannella di Adriano Sofri
Il Foglio

David chi?
Finalmente qualcuno che spiega che tutte le copertine, gli slogan, le fesserie, sul David in pericolo, dovrebbero sapere che il David di piazza della Signoria è una copia (quello vero è all'Accademia)
La Stampa

I pesci respirano con le borchie
Il grande timoniere con la emme? Mastella! Baldini e Castoldi fa libro di una seria meravigliosa di risposte ai quiz televisivi
La Stampa

La fiera delle vanità
Otto euro e trenta, niente versione online, quindi vedete voi. Ma io consiglio molto agli appassionati il numero speciale di Vanity Fair sulla musica. Dentro ci sono tra l'altro la terza puntata del "Dizionario dello snob rock" (la prima è stata appena tradotta in italiano dentro questo libro di Guanda) e una bella foto di Randy Newman. Se vi serve, c'è anche l'indirizzo del locale più figo di Sydney (vabbè)

In poche parole
Il nuovo cd di Beth Gibbons è molto bello (quello di Badly Drawn Boy, "carino")
Guardian