Notizie che non lo erano

Diversi siti di giornali sono ormai spiazzati dalla ciclica ricorrenza su internet della notizia della morte di Fidel Castro. È successo di nuovo martedì, la notizia è girata molto soprattutto su Twitter, non c’era nessuna ragione di ritenerla verificata o fondata, ma lo stesso molti siti di informazione l’hanno pubblicata, col punto interrogativo o come notizia non verificata. Ma una notizia non verificata, in assenza di ragioni altre per darle credito, non è una notizia.
Ieri mattina i toni dei titoli di molti giornali italiani sulla crisi dell’economia greca erano impressionanti per come rovesciavano la drammaticità della situazione che ci era stato descritta fino al giorno prima, quasi da boom economico. “La Grecia è salva”. E anche “Borse in festa”. Sulla sproporzione tra simili sintesi e la realtà vi basti sapere che formule simili non si trovavano sui maggiori quotidiani degli altri paesi (e meno che mai su quelli greci). Il ministro delle Finanze tedesco, per esempio, ha poi messo in guardia dal ritenere “finita” la crisi greca, mentre molte testate parlavano invece di “scetticismo dei mercati”.
Ha trovato spazio sui giornali italiani una nuova intervista di Silvio Berlusconi (alla stampa russa) e la sua dichiarazione che “non si ricandiderà” alla guida del Governo. Malgrado sia almeno la decima intervista in cui lo dice, da mesi.
Infine, c’è stata purtroppo una grande eccitazione nell’annuncio della liberazione di Rossella Urru, sequestrata in Algeria, sabato. Non era vero.

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