Ginger
Luca Sofri
Il Foglio, gennaio 2001
Re:
No Subject
Rock
e altro
Webpensieri
Links
|
Ginger è un monociclo
di dimensioni ridotte e velocissimo, un auto indossabile, un
mezzo di locomozione minimo e rivoluzionario, insomma. La trasformazione
della vita contemporanea sulla terra, per tenersi bassi. Il prodigioso
e misterioso progetto su cui la stampa mondiale si sta lambiccando
da alcuni giorni costruendo articoli criptici e al limite del
ridicolo, potrebbe essere stato svelato ieri dal Washington Post
che ha raccolto pareri, indiscrezioni e notizie che dalla Silicon
Valley al New Hampshire camminano in equilibro su un filo di
Arianna di links sospeso sulla rete. Ci sono diversi punti interrogativi
nella rivelazione, che però sembra soddisfare le indicazioni
che erano circolate finora.
Il borboglio mediatico è
stato sollevato da una presunta fuga di notizie. Il sito Inside.com
è venuto a sapere che la Harvard School Business Press
aveva anticipato 250 mila dollari per la pubblicazione di un
libro di cui non sapeva niente. Se non che parlerà di
Ginger. Di cui non sapeva niente. Nel giro di qualche giorno
Inside.com ha scoperto che Ginger e un progetto di cui
il libro dovrebbe narrare la storia - ideato dall'inventore Dean
Kamen, che ha tra i suoi investitori un venture capitalist di
comprovata esperienza, John Doerr, e tra i suoi sostenitori Jeff
Bezos di Amazon e Steve Jobs di Apple. E che, stando alle fumose
informazioni fornite, "sarà più rivoluzionario
di internet" e "cambierà il modo in cui le persone
vivono". Costerà circa 2000 dollari e sarà
pronto nel 2002. E ancora, "sostituirà prodotti
sporchi, costosi, a volte pericolosi e spesso frustranti, in
particolare per chi vive in città" ("forse si
tratta di un'alternativa al sesso, allora", ha commentato
il Post).
Il web si sta sbizzarrendo da qualche giorno in illazioni e ipotesi
tra l'astruso e il delirante. E la scuola di pensiero più
solida, per ora, è quella che sospetta la bufala. Agli
scaltriti saputelli che il mondo contemporaneo ha fatto di noi
viene assai facile smontare le modalità di costruzione
della vicenda Ginger, e in cuor nostro sperare nel maldestro
ruzzolone di chi se la beve. Eppure.
Eppure Kamen è davvero
un ingegnere, un inventore stimato e di ricco curriculum. Ha
49 anni e vive in una villa su una collina progettata da lui
a Manchester, New Hampshire, poco lontano dalla sede della sua
società. Ha brevettato alcuni attrezzi medici eccellenti,
tra cui un apparecchio mobile per l'insulina e una sedia a rotelle
versatilissima e computerizzata, che sale le scale e affronta
disinvoltamente le curve. Ha ricevuto un premio della Casa Bianca
e ha presentato la sedia davanti al vicepresidente Gore. Il libro
già venduto per tutti quei soldi avrà un autore,
un giornalista che ha pubblicato su autorevoli riviste scientifiche
e ha curato un ritratto di Kamen sullo Smithsonian nel 1994.
E né Bezos né Jobs hanno smentito le dichiarazioni
di ammirazione per un prototipo loro attribuite e riportate da
tutti i media. Anche se dopo le illazioni del Post resta da capire
che accidente possa capire il titolare di un negozio planetario
di un nuovo mezzo di locomozione. "Una specie di asta, con
sotto una ruota, una scopa volante da 90 chilometri all'ora",
fondata su un avveniristico giroscopio usato già per la
sedia a rotelle mirabolante. Se fosse vero, la nuova frontiera
del lambiccamento mondiale andrebbe avanzata: e come diavolo
funzionerà? Non si faranno degli incidenti spaventosi?
E quando piove? E come si fa a portarci le ragazze (e reclinare
i sedili, soprattutto)? Ci staranno gli adesivi con la faccia
di Jim Morrison?
E poi, è dalle frizzanti qualità dello zenzero
che prende il nome, o dal ruotar di caviglie di Ginger Rogers?
Non ci dite che è una sòla, per favore, ci stiamo
divertendo.
|