
Torno a suggerire in particolare l’intervista con Goffredo Fofi che ho citato spesso, negli anni. Ma metto qui una manciata di cose sue che erano valide quando le spiegò e restano validissime oggi. La prima, sul populismo e sul populismo... Continua
Torno a suggerire in particolare l’intervista con Goffredo Fofi che ho citato spesso, negli anni. Ma metto qui una manciata di cose sue che erano valide quando le spiegò e restano validissime oggi. La prima, sul populismo e sul populismo... Continua
I due uomini più potenti del mondo si stanno prendendo a pesci in faccia, pubblicamente, da imbecilli quali sono: e se mi sta leggendo qualcuno di quelli che ritengono che il “successo” dell’uno o dell’altro contraddica la definizione di imbecille... Continua
Quando ero ragazzino è capitato che conoscessi e incontrassi in più di un’occasione Elsa Morante. Un’altra persona che vidi spesso allora, anzi assai più spesso e con minor distacco, fu Pablo Echaurren, disegnatore e artista che fece molte delle cose... Continua
Certo che è una semplificazione, e tutto è molto complesso e con aspetti e variabili che hanno valori e importanze proprie: ma se proviamo a guardarla un po’ da lontano, quello che la presidenza di Donald Trump sta imponendo al... Continua
C’è poi un argomento di efficacia che pochi a sinistra tengono in conto quando si rallegrano della condanna nei confronti di Marine Le Pen: ed è che i precedenti di Berlusconi e di Trump dimostrano che gli interventi della magistratura... Continua
Il problema è che non sappiamo di cosa parliamo quando parliamo di democrazia. Come con molte altre parole intorno a cui concentriamo pigramente riflessioni che dovrebbero essere più complesse e non limitarsi a slogan, finiamo per usarla per indicare troppe... Continua
Da quando il Post esiste, e si è incuriosito un po’ a tutto e alla comprensione di tutto, abbiamo dedicato le nostre maggiori attenzioni sui libri “ai contenitori piuttosto che ai contenuti”, come dicemmo poi spesso. Un po’ perché non... Continua
Diversi anni fa al Post creammo una definizione per una particolare categoria di notizie: “chiamateci quando avete finito”. Il ciclo affannoso delle news sui media tradizionali produce un gran numero di temporanei aggiornamenti che non avranno probabilmente nessun valore poche... Continua
La manifestazione organizzata da Michele Serra è stata una bella cosa, bella abbastanza da far dimenticare la deprimente esibizione di vanità di tutti quelli che hanno ritenuto per giorni di dover comunicare che NON avrebbero partecipato alla manifestazione, senza che... Continua
Ieri sera leggendo i giornali ho scorso la prima pagina del Fatto e ho notato che l’editoriale quotidiano del suo direttore si concludeva con l’attribuzione a Charlotte Brontë della frase “Con amici così, che bisogno abbiamo di nemici?”. Mi ha... Continua
Il sequestro iraniano di Cecilia Sala ha creato una situazione eccezionale anche per i giornali, e in un suo modo ulteriormente particolare anche per il Post, che ci ha costretti a scelte anomale e anche a qualche mancanza di chiarezza,... Continua
Sicuramente l’aveva già detto qualcun altro nei decenni e nei secoli precedenti, ma io mi ricordo quando lessi quell’efficace argomento nei Barbari di Baricco: dico quello che ricorda che ogni epoca ha avuto i suoi allarmati o bigotti critici nei... Continua
Sono i giorni in cui faccio questa cosa, da 20 anni (ovvero questa è la ventunesima volta), per mania statistica e per amore della prevalenza dei fatti sulle opinioni, e ormai anche per timore di interrompere le tradizioni: che poi essendo... Continua
Un po’ di anni fa alcuni avvenimenti internazionali furono l’occasione di una riflessione preziosa e precoce intorno al valore della democrazia, valore che siamo abituati a considerare indiscutibile, pur con tutte le battute attribuite a Churchill o attenuazioni simili. Era... Continua
Ai tempi miei si diceva “terzo mondo”: e si diceva, “una cosa da terzo mondo”. Lo si diceva per segnalare eccezionali e inaccettabili circostanze in cui le cose non funzionavano dentro a un paese che invece era del “primo mondo”,... Continua
C’è un gran numero di persone di opinioni progressiste, in Italia, che sono tuttora incredule della prospettiva di una vittoria di Trump alle elezioni presidenziali americane, ovvero del fatto che così tanti elettori lo votino. Trump. Molte non se ne... Continua
Lo scandalo “a prescindere” per il rapporto di una commissione del Consiglio d’Europa (che non c’entra con l’Unione Europea) è uno dei tanti sintomi rivelatori di come questo paese e le sue istituzioni vivano in un mondo di tromboneria retorica... Continua
Il mio post di ieri su Israele e democrazia ha generato alcuni commenti su Twitter che mi suggeriscono di provare a rendere più chiare alcune cose, che a me lo sembravano ma evidentemente non lo erano abbastanza (trascuro, per senso... Continua
Le discussioni sulle parole e sulle etichette sono la peggiore cose che capita al dibattito pubblico, ammesso che questo termine – “dibattito pubblico” – significhi ancora qualcosa di serio di questi tempi. E spiego le due maggiori ragioni di questo... Continua
Qualche giorno fa il corrispondente da Israele dell’Economist si è domandato su Haaretz – il maggiore quotidiano progressista israeliano, il più autorevole internazionalmente – come sia successo che l’indulgenza degli alleati occidentali nei confronti della guerra di reazione avviata da... Continua