I foglianti e l'America
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Come quando qualcuno non c'è più, qualcuno che
non si notava, e ora vedi ovunque le sue tracce a cui prima non
facevi caso. Adesso capita con i film, e le Torri gemelle. Avrò
visto "I tre giorni del condor" venti volte, venti
davvero. So le battute a memoria. Ma avevo rimosso dove si trovano
gli uffici della CIA di New York, nel film, sotto le mentite
spoglie di una società di import export.
Eppure le torri sono inquadrate da tutte le parti, molte volte;
ed è dalla lobby del piano terra, dove partono gli ascensori
e dove si trovava il grande arazzo di Mirò, che Robert
Redford sorveglia Faye Dunaway quando va a stanare Cliff Robertson
per suo conto. Robert Redford, Condor, retto e di sinistra come
è Robert Redford in un film di Sidney Pollack. Ma di fronte
alla chance di sfuggire ai suoi killer andando in Europa, dice:
"Io in America ci sono nato. E mi sento male appena mi allontano
un po'".
Beh, sul New York Times di domenica scorsa leggo questa notizia:
"Uffici segreti della CIA distrutti l'11 settembre".
Stavano al 47mo piano del numero 7 del WTC, uno degli edifici
minori. Gli impiegati si sono salvati.
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