L'uomo più divertente del mondo
Luca Sofri
Il Venerdì, 28 febbraio 2003
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Che le moltitudini abbiano ragione o torto è un dubbio millenario (pensate alla volta di Gesù e Barabba). Se milioni di persone manifestano contro la guerra, bisogna acconsentire o essere capaci di decidere indipendentemente? Se milioni di persone guardano Alda DEusanio bisogna dar loro quello che vogliono o salvarle dalla perdizione? A giudicare da come andò con Hitler, il grande consenso popolare dovrebbe mettere in guardia, ma come la mettiamo con David Sedaris che in America ha venduto un milione di copie della sua ultima raccolta di racconti?
Sedaris ha quarantasei anni e vive a Parigi con il suo fidanzato da qualche anno. Sul sito della sua casa editrice la pagina che lo riguarda inizia con una citazione di una rivista americana: David Sedaris potrebbe essere luomo più divertente del mondo. Si sa che di queste citazioni tagliuzzate, dei risvolti di copertina, degli uffici stampa, non bisogna fidarsi. Magari il giornale diceva David Sedaris potrebbe essere luomo più divertente del mondo, peccato che non lo sia nemmeno da lontano. Con i film lo fanno spessissimo. Ma questo non è il caso. Abbiamo controllato la fonte. E altre fonti. Tutti scrivono che si sono ammazzati dal ridere, a leggerlo. Qualche volta di più, qualche volta di meno, ma si sono divertiti un sacco. Me talk pretty one day, il suo più recente bestseller, si apre con il racconto delle fatiche del piccolo protagonista, a cui lestablishment scolastico e familiare vuole togliere il difetto della lisca pronuncia univerthità invece di università e così via che diventa esplicita metafora della sua precoce attitudine omosessuale e delle reazioni che suscita. Poi cè la storia di suo padre ingegnere allIBM e fanatico del jazz che tenta in tutti i modi di instillare una qualche passione musicale nei figli, con esiti comici e imbarazzanti. I racconti di Sedaris ne ha pubblicate tre raccolte dopo averli pubblicati su Esquire e New Yorker sono in gran parte autobiografici, anche se si intuisce una cospicua concessione alla fantasia nella ricostruzione dei ricordi, e descrivono uninfanzia e una giovinezza affollata da fantozziane figuracce, imbarazzanti relazioni con gli altri e ripetute dimostrazioni di inettitudini varie da parte del protagonista. Adesso Mondadori ne pubblica il primo volume italiano, di estratti dalle sue precedenti raccolte, intitolato Ciclopi. Contiene uno dei cult per i fans di Sedaris, I diari del paese di Babbo Natale, di recente messo in scena in un teatro newyorchese: racconta dellautore che viene assunto come elfo di babbo natale nel grande magazzino Macys durante le feste, e della sua eversiva indisciplina al codice comportamentale dellelfo.
Poco più di dieci anni fa Sedaris lavava i piatti e faceva le pulizie per mantenersi da vivere. La sua biografia ufficiale si mescola indistintamente con quella che esce dalle sue storie. Lavori bislacchi, manie compulsive, parenti squinternati tra cui la sorella Amy, oggi attrice di successo, con cui scrisse alcune delle sue prime cose dipendenza da sigarette, e le prime letture pubbliche di queste sue vicende. Fino a quando fu scoperto dalla National Public Radio e cominciò a raccontare ai radioascoltatori le storie dellelfo di Macys che fecero un botto sensazionale. Un milione di ascoltatori che ridevano a casa propria, nelle loro automobili, alcuni in ufficio. Gli editori pensano che le moltitudini abbiano sempre ragione e Sedaris potè pubblicare i suoi primi due libri: novecentomila copie vendute. Adesso dice che gli è passato qualcuno dei mille tic che lo colpivano da bambino, di cui racconta in Una collezione di tic: Ti piacerebbe sì o no se io venissi a casa tua a leccarti tutti gli interruttori, gli chiede linsegnante, esasperata. Forte delle pesanti autoderisioni di cui si fa vittima, Sedaris non si risparmia con i suoi prossimi, ignorando qualsiasi regola di buona educazione o correttezza politica. La raccolta italiana si apre con listerico testamento di una giovane suicida che farà leggere alla messa funebre i particolari più volgari sulle attitudini sessuali del suo fidanzato e della sua amante. Linsegnante di musica nano ed erotomane è protagonista di unaltra storia. Altrove Sedaris prende in giro lo spettro dellomofobia montando una campagna contro un suo persecutore intollerante che però lui stesso aveva fatto di tutto per portarsi a letto e ne era stato rifiutato. Quanto a babbo natale: È arrivato un bambino con la faccia piena di macchie, è salito in braccio a babbo natale e ha espresso il desiderio di guarire dalla varicella. Babbo natale è schizzato in piedi.
Milioni di fans possono aver torto? Me talk pretty one day è ancora tra i primi dieci paperback più venduti in America, da 35 settimane. Molti dei suoi racconti sono diventati attualissimi, perché prendono in giro le comiche relazioni tra gli americani e i francesi, di cui Sedaris è esilarante testimone da quando è andato a vivere a Parigi (un gran posto, ti permettono di fumare dappertutto: laltro giorno due americani in un ristorante hanno chiesto la sala non fumatori e hanno portato loro un portacenere). Vedremo come andrà il libro in Italia, dove le moltitudini hanno già un sacco da fare, si tratti di difendere la democrazia o guardare la tivù.
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