Andate e moltiplicatevi

Luca Sofri

Vanity Fair, 11 novembre 2004

Il mio consiglio è questo: fate un bambino. Sì, lo so, cosa pensate: sono diventato uguale a tutti quelli che appena fanno dei bambini cominciano a rompere le scatole a tutti gli amici, “E voi quando lo fate un bambino?”, solo per condividere il mal comune e il mezzo gaudio. Quelli che fino a poco prima erano delle persone normali e ora vi parlano solo del loro cavolo di bambino come se fosse l’unico bambino del mondo, e sai che ce ne frega a noi, e poi si finisce che si frequentano solo quelli che hanno dei bambini, per mutuo accordo implicito di sorbirsi le reciproche menate sui bambini.
Ma no, non è questo: è che con un bambino a portata di mano, hai l’alibi per vedere il Discovery Channel, e il National Geographic, e l’History Channel, e tutti quelli lì. Che di solito ci passi, vedi che ci sono delle cose meravigliose, ma ti sei convinto che hai molto da fare, oppure pensi che il documentario sull’incidente del Concorde lo puoi vedere un’altra volta, come quello sui leoni marini, o sull’assassinio di Kennedy (l’argomento più trasmesso in assoluto), mentre la puntata dell’Isola dei famosi o la vedi stasera o sei tagliato fuori.
Invece con un bambino, hai l’alibi. Al bambino piace, oppure tu ti convinci che sia meglio comunque che guardi i trichechi piuttosto che il Gioco dei Nove. E ti guardi i trichechi. E sono fantastici, i trichechi. E anche i dirigibili, e il Titanic, e la Patagonia, e le talpe.
Date retta. Oppure fatevelo prestare.