Il tuo articolo è sconfortante

10 luglio 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

Re: No Subject

Rock e altro

Webpensieri

Links

Caro Sofri,
il nome di McCartney prolifera nei gossip e su Amazon a caro prezzo
semplicemente perchè lui è lui e tu non sei un cazzo!
Matteo, 28 anni
e-mail omissis

Egregio Lucia Sofri,
le scrivo questa e-mail per replicare al suo articolo su Paul McCartney apparso su Musica di giovedì 10 Luglio.

Innanzitutto sono d&Mac226;accordo con lei per quanto riguarda il fenomeno „colonnino McCartney‰ e „l&Mac226;affaire Telecom‰, così come non posso non esser d&Mac226;accordo sulla generale delusione che attanaglia non solo qualsiasi fan dei Beatles, ma della buona musica in generale, quando si mette a confronto la carriera post-Beatles di Macca con quella puramente beatlesiana.

È altresì vero che gli anni &Mac226;80 sono stati, musicalmente parlando, imbarazzanti per il nostro e che la miriade di live che ha pubblicato negli anni &Mac226;90 sono per lo più inutili.

Ma in alcuni punti, che sotto elencherò, mi permetto di precisare:
Per quanto riguarda Yesterday, non è assolutamente giusto definirla „una supposta di glicerina‰. Non sono io che devo fare l&Mac226;apologia di questa canzone, ma basterà leggere il libro di Ian MacDonald, The Beatles &Mac246; L&Mac226;opera completa, pubblicato da Mondatori o i saggi di Wilfrid Mellers (Twilight Of the Gods) e di Deryck Cooke (The Lennon-McCartney Songs) per avere una recensione musicale competente e completa del pezzo in questione. Aggiungo solamente che i critici musicali sopra menzionati sono rigorosi e severi : non si fanno guidare dalla nostalgia e non lesinano giudizi duri verso molte canzoni dei Beatles, quando lo meritano.
Non è assolutamente vero che Paul McCartney non abbia fatto nulla di buono negli ultimi anni. Innanzitutto basterebbe un album come Band On The Run , anche se pubblicato nel lontano &Mac226;73 a giustificare una carriera musicale intera. Forse alla luce di ciò che ha fatto negli anni &Mac226;60 ci si aspetterebbe sempre qualcosa di più da Paul, ma se persino Lennon ha definito l&Mac226;album come riuscito (e a quei tempi non era certo tenero con McCartney) ...
Oltre a cò, se noi osserviamo quello che Macca ha prodotto negli anni &Mac226;90 ci accorgiamo che è stato comunque il decennio migliore, dallo scioglimento dei Fab Four.
Il progetto The Fireman e gli album „Liverpool Sound Collage‰, „Flowers In The Dirt‰ e „Flaming Pie‰ sono tasselli che non si possono ignorare.
Questi album tendono soprattutto a consolidare tre realtà anche poco riconosciute del nostro:
a. Quando Paul si apre a collaborazioni illustri che non durino l&Mac226;arco di una sola canzone (vedi Michael Jackson o Stevie Wonder), ma si possano esplicitare lungo un album intero come nel caso del lavoro con Elvis Costello di „Flowers In The Dirt‰, Macca è capace di dare ancora il meglio di sé, come in alcune produzioni del biennio Œ63-Œ65 in collaborazione con John Lennon
b. Quando Paul ritorna alle sue radici trova uno slancio nuovo che lo riporta a produrre ottime canzoni. È il caso di „Flaming Pie‰, scritto mentre metteva mano contemporaneamente alla serie di „Beatles Anthology‰.
c. Quando Paul decide di dedicarsi all&Mac226;avanguardia pop, è il caso del progetto The Fireman e dell&Mac226;album „Liverpool Sound Collage‰, ricorda a tutti che quando vuole è ancora quel curioso sperimentatore conosciuto nella seconda metà degli anni &Mac226;60 e che, nonostante non abbia nulla da dimostrare, permane un certa curiosità verso sonorità contemporanee e soprattutto la voglia di suonare
Concludo dicendo che anch&Mac226;io sono deluso nel complesso dalle opera post-Beatles di Paul McCartney, ma qualche perla c&Mac226;è e per questo non significa che necessariamente va buttata ai porci con tutto il pastone.
Un saluto da Andrea Navarin

Caro Sofri, ma che mi combina? Perché ce l&Mac226;ha tanto col povero (per modo di dire) McCartney? Mi riferisco, ovviamente, alla rubrica Potiomkin di „Musica‰. Perché titolare, sia pure scherzosamente, Macca ai tempi di Macca? Non è mica una colpa avere qualche primavera sulle spalle (se le porta bene, peraltro, il nostro). Io c&Mac226;ero, al concerto, e mi sono divertito. E ho visto divertirsi e ballare tanti ragazzotti (e dolci fanciulle) sui 18-20 anni.. Perché? Tutti ammaliati dal richiamo del concertone gratis targato Telecom? E se anche fosse? Comunque, era chiaro che si divertivano. Nulla di male né di strano, direi, se è vero, come ci ripetono fino alla nausea da tanti illustri pulpiti, che l&Mac226;arte (e la musica è un&Mac226;arte) non ha età. Il rock&Mac226;n&Mac226;roll, poi, è davvero musica transgenerazionale da una cinquantina d&Mac226;anni. D'altronde, anche lei ha ammesso che Macca ha avuto successo (come negarlo, visto che c&Mac226;era una marea umana, quella notte?). Sa qual è il punto, secondo me che ho 53 anni e che i Beatles me li sono "succhiati" giorno per giorno, a ogni disco nuovo che entrava in classifica? Il punto è che io, prima di ricomprarmi tutti gli album su cd, mi ero comprato quelli su vinile (e anche tanti 45 giri), mentre lei, per un ovvio motivo cronologico, essendo giovane, quelle canzoni le ha conosciute un paio di decenni dopo (nell&Mac226;articolo cita i numerosi cd, non lp, allineati sui suoi scaffali). Lei ha conosciuto i Beatles quando erano già entrati nel mito un po&Mac226; mummificato costruito anche per Hendrix e altri „eroi‰ delle 7 note. Li ha ascoltati su „supporto magnetico‰, come si dice oggi, senza il fruscio della puntina. Così, le mancano le „ragioni del cuore‰: quelle che mi fanno perdonare Macca se non è più &Mac246; e da un pezzo &Mac246; quello dei tempi dei Fab Four. E qui concordo con lei, visto che a me piacevano, e piacciono, i Beatles; dopo lo scioglimento, non li ho praticamene più seguiti, perché la magia, quando si cambiano le carte in tavola e muta il clima culturale, sociale, generazionale, non può più ripetersi. Come solisti, i nostri mitici liverpooliani non valgono nemmeno metà di ciò che valevano in gruppo.
Quanto a „Yesterday‰, magari riuscissi a scriverla io una supposta di glicerina come quella! Insomma, amico e collega (sono giornalista anch&Mac226;io), non spari sul pianista! Non se lo merita: il concerto di Roma è stato semplicemente perfetto.
Saluti da Fabrizio Ferrari (romano in esilio a Pordenone)

Egregi Signori,
mi chiamo Cristiana Bonfanti, da otto anni dirigo il fan club
italiano di Paul McCartney.
Ho letto l'articolo (vostro magazine n. 380 del 10 luglio 2003) a
firma Luca Sofri riguardante proprio Paul McCartney e mi sono chiesta
da quando la libertà di parola è diventata libertà di offendere e,
soprattutto, di parlare di qualcosa che non si conosce abbastanza.
Per carità, apprezzo il giornalista che spesso seguo su LA7, che se
non sbaglio fa capo proprio a "il maggior monopolista delle
telecomunicazioni", così come viene descritta la Telecom
nell'articolo.
Mi chiedo se il signor Sofri suona qualche strumento musicale o
conosce la formazione dell'armonia musicale vista la descrizione di
Yesterday come "una supposta di glicerina". Non credo proprio visto
che la "supposta di glicerina" è tutt'ora una delle canzoni più
riprodotte e più re-interpretate nel mondo. Una ragione forse c'è.
Come ci sarà una ragione dei centinaia di iscritti ai Beatles Club ed
anche al Paul McCartney fan club "Macca Planet" che dirigo da un
decennio con iscritti in tutta Italia. E ancora una ragione ci sarà
al tour di maggior successo dell'anno (secondo la classifica di
Billboard).
Lontana da me l'idea di non accettare le critiche, e sicuramente a
Paul McCartney se ne possono fare molte, sono io la prima ad
ammetterlo.
Però dal punto di vista musicale non si può offendere (perchè quelle
erano pure offese) un musicista che è stato, è e sarà sempre uno dei
più grandi armonisti mai esistiti, che raccoglie ancora migliaia di
fan di età, razza, religione, ideologia completamente diverse, di
cultura e di estrazione sociale assolutamente diverse, di nazioni
così lontane e così vicine. Se un musicista riesce a fare questo,
sicuramente ha una marcia in più; questo è ciò che differenzia il
grande musicista dal genio musicale.
Dire poi che non ne azzecca una...nella libreria ci sta anche quel
"Flaming Pie" descritto da quasi tutte le riviste internazionali come
un masterpiece...oppure "Tug of War", un altro masterpiece
musicale...non parliamo poi di "Flowers in the dirt" con la magnifica
collaborazione McCartney/McManus...e si continuerebbe ancora...penso
a "Band on the run", ai lavori del Fireman (e qui andiamo
nell'ambient music), ai lavori classici ed in particolar modo a
"Standing Stone", alla lirica con il Liverpool Oratorio.
Se poi riviste, "Musica" per prima malgrado la pubblicazione di
questo articolo, dedicano così tante notiziole all'artista, è perchè
sanno benissimo che ha un folto pubblico che comprerà quella rivista
anche solo per leggere un piccolo pettegolezzo e per ritagliare una
foto. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, e mi riferisco a
voi della redazione che sapete benissimo che questa è la verità.
Letto l'articolo, mi viene una sola domanda. Ma signor Sofri...che le
ha fatto Paul McCartney di tanto male? Perchè dall'articolo non
traspaiono critiche costruttive, non viene citato nemmeno un disco o
una canzone, è sottolineato solo un attacco ad un personaggio tra i
più amati al mondo. Per carità, è solo la mia impressione ma mi
piaceva l'idea di trasmettervela.

Cordiali saluti,
Cristiana Bonfanti
Macca Planet
The Italian PaulMcCartney fan club
casella postale 1582
20123 Milano

Sono una persona adulta ( ho cinquant’anni ben portati), nelle sue piene capacità e facoltà di intendere e di volere, sana ( sono da anni anche donatore AVIS) non ho mai amato, non amo e non amerò mai le supposte di qualsiasi genere, ascolto sempre e con piacere le canzoni di Paul McCartney e non condivido per niente la dissacrazione che si è fatta non solo di Yesterday ma di tutti quelli che hanno la ventura di ascoltarla (la canzone)
Ma come si permette di offendere, di insultare, di insolentire, di maltrattare, di biasimare, di disapprovare, di condannare con un giudizio cosi tranciante, tagliente, inopportuno, sconveniente, improprio per un inserto come “Musica”, tutta una schiera di persone che ancora sognano, credono, vivono si appassionano alle dolci e melodiche note e parole di un testo che ha fatto e sta facendo la storia della musica.
Lei ha avuto il coraggio di dirlo io ho avuto il coraggio di scriverle e spero che come me anche altri abbiano avuto la stessa forza.
Cordiali Saluti
Paolo Fiore

Caro Sofri,
Poteva almeno cominciare a scrivere di musica con un artista meno impegnativo !
....Su Yesterday, per carità, de gustibus...ma rimane la canzone più
interpretata al mondo dalle più grandi voci negli ultimi 40 anni
(da Elvis a Sinatra); tutti sciocchi ?
Per riunire 500.000 persone in un concerto poi, mi creda,
consideri pure McCartney un semplice paragrafo,
ma sappia che quel paragrafo è stato, attraverso quei talentuosi ed innovativi 13 cd nel suo "bravo scaffale",
così influente, da aver pesantemente condizionato la storia (per carità, musicale),
degli anni a venire.
con stima, Massimo '73

L'effetto delle supposte di glicerina è molto simile all'articolo di Luca Sofri.
Saluti da Marcello "Teofilatto" Bernacchia

Caro Luca, leggere il tuo articolo è sconfortante. Yesterday è una canzone
che sento da ventidue anni come se fosse la prima volta; non mi si è mai
"attaccata" all'orecchio come quelle di qualsiasi altro compositore, che
dopo un numero discreto di riproduzioni finisce con l'annoiarmi. Se per te
"Calico Skies" (Flaming Pie, 1997) o "From a Lover To a Friend" (Driving
Rain, 2001) non sono degne di nota significa che ascolti musica di qualcuno
di qualche altra galassia a noi sconosciuta....Col passare del tempo poi,
addirittura Robert Smith e i Clash hanno ammesso la loro (post) dedizione ai
Beatles. Paul Mc Cartney è la musica. E non quella di ieri, ma quella di
sempre.
La tua rubrica riporta "il coraggio di dirlo", io direi "il coraggio di
farti scrivere"..., magari con una supposta di glicerina pronta ad entrare
in funzione. Eppoi, scusami ma a me e a milioni di altre persone piace
sapere quello che Paul fa ogni giorno, quindi lascia perdere perché delle
tue parole veramente non ne abbiamo alcun bisogno!Ah dimenticavo: Radiohead
e Zwan sono il mio pane quotidiano, quindi non sono "nostalgico".... anche
se mi piacerebbe sapere dove saranno tra..... 35 anni! Saluti
dario 1969

Ritengo che 500.000 persone in via dei Fori Imperiali, fans in delirio dai
16 ai 50 anni, 3 ore di concerto, un ora di prove davanti al pubblico, siano
la dimostrazione della grandezza di McCartney
Yesterday ? Uno dei tanti capolavori !!
Gli articoli inutili ? Li scrivete voi mica Paul
luca livolsi

Egregio Signor Sofri,
Ho letto con grande interesse le Sue brillanti opinioni su Paul McCartney.
Anche il mio intestino ha sinceramente apprezzato manifestando tutto il suo irrefrenabile entusiamo per quell'acuta nonchè originale osservazione su Yesterday.
Cordiali saluti,
Alberto, 41 anni

La verità è che Paul è morto ed è stato sostituito da un sosia. Questo nel
lontano 1967. L'ho letto in un romanzo (Centomila atomiche su Liverpool di
Gino Armuzzi - Frassinelli 1997) ma non per questo significa che non possa
essere vero. Questo motiverebbe il suo accanirsi ad essere mediocre oggi:
sentirsi obbligato a dover interpretare un ruolo che apparteneva ad un
altro.
Ciao. Fabio.