Tappeto rosso

La mia posizione su Marchionne diventa da stamattina automaticamente di cieco appoggio senza se e senza ma, dopo aver letto il Corriere della Sera.

Agli investitori ha illustrato la nuova Fiat post scissione con una presentazione dal titolo: «From Genesis to Revelation: and then they were two»

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13 commenti su “Tappeto rosso

  1. ilbarbaro

    Io aspetto che presenti il piano industriale, qualcosa in più di un comunicato stampa e che dica qualcosa di coerente, cioè per due volte di fila la stessa cosa sullo stesso argomento. Ovviamente, se piacciono i Genesis…

  2. Andrea Pusceddu

    Quel diavolo di un CEO, sa come conquistare i blogger che fanno tendenza :-)
    Comunque con questa frase si è giocato Bordone.

  3. maxpanico

    ” Vedi, si da il caso che sia Boesson sia Steiner siano conosciuti come persone religiose. Boesson cattolico, Steiner ebreo; Boesson per la sua vita supermorigerata, la sua strettissima osservanza quotidiana, la messa ogni mattina, il digiuno il venerdì, eccetera, insomma, le cose che sanno tutti; e Steiner, benchè dissoluto, per il noto, storico impegno che si è assunto di ottenere la restituzione dei beni sottratti agli ebrei durante il nazismo. Ognuno a suo modo, dunque, i due grandi capi sono i campioni delle rispettive religioni. Due religioni diverse, mi spiego? Ognuna con un proprio canone: gerarchico e immutabile quello ebraico, elastico e complesso quello cattolico. Be’, secondo te a quale dei due modelli si ispira la fusione?”
    Si arresta, mi guarda, ma è chiaro che non vuole la mia risposta. Sta solo spizzicando un po’ prima di calare il punto.
    ” A quello ebraico, Pietro, non a quello cattolico.Quando Boesson sarà Dio in terra, pédégé del piu grande gruppo di telecomunicazioni del mondo, sarà il Dio del suo nemico. E allora avrà perso. Per vincere sul serio questa fusione doveva strutturarla in un altro modo, doveva seguire il canone cattolico”.
    ” E quale sarebbe?”
    Enoch si illumina, visibilmente soddisfatto della risposta che sta per dare. Poi unisce gli indici e li muove lentamente nell’aria, disegnando un triangolo.
    ” La Trinità, Pietro: Padre, Figlio e Spirito Santo”.
    Tocca con la punta dell’indice destro i tre vertici del triangolo, e ora e proprio come se il triangolo fosse qui davanti a noi, appeso a mezz’aria dai suoi tocchi.
    ” Per se non doveva progettare lo scranno più alto di tutti, quello del Dio vecchio e solitario degli ebrei. Doveva progettare tre scranni alla stessa altezza: uno per lo Spirito Santo, divinità neutra e senza poteri, che non conta; poi uno per il Padre e uno per il Figlio. E poichè sappiamo tutti che fine fa il Figlio ” qui Enoch allarga lentamente le braccia e reclina la testa di lato, mimando una languida crocifissione, “anzichè la propria onnipotenza Boesson avrebbe dovuto progettare la contesa con Steiner peril ruolo del Padre. Una contesa da consumarsi lentamente, ogni giorno, con pazienza, umiltà, disciplina, lasciando a Steiner la convinzione di poter prevalere, senza però dargliene il tempo: perchè ha settant’anni, Steiner, e tre bypass, ed è un bevitore, un donnaiolo, un fumatore di sigaro, mentre Boesson ha quarantacinque anni, è astemio e gode di ottima salute. Bastava sederglisi accanto, Pietro. Non sopra: accanto. Aspettare un po’, e un bel giorno al posto di Steiner si sarebbe seduto il figlio di Steiner. Il Figlio, per l’appunto…”
    Di nuovo allarga le braccia e mima una crocifissione, ma molto piu rapidamente di prima. Poi lascia cadere le braccia e sorride.
    “Allora si, che avrebbe vinto”.
    Sandro Veronesi, “Caos calmo”, http://www.tecalibri.info/V/VERONESI_caos.htm#fine

  4. Guido Baldoni

    Che poi “From Genesis to Revelation” in italiano diventa “Dalla Genesi all’Apocalisse”: che Marchionne sotto sotto sia d’accordo con le posizioni della FIOM?

  5. robbbberto

    Da Gabrielista convinto dico che ha scelto due dischi che lo rappresentano.. Il prossimo modello di Fiat si chiamerà Abacab?

  6. Br1

    Per correttezza, il titolo della presentazione è “From Genesis to Revelation: and then there were two”

Commenti chiusi