![Il "male necessario" è necessario?](https://www.wittgenstein.it/wp-content/uploads/2024/07/netflix_yara-1024x655.jpg)
Nel documentario su Yara Gambirasio che è su Netflix – discusso nei giorni scorsi un po’ per ragioni promozionali e un po’ per irritazione dei colpevolisti – c’è una cosa che mi sembra esemplare a proposito del lavoro dei giornalisti.... Continua
Nel documentario su Yara Gambirasio che è su Netflix – discusso nei giorni scorsi un po’ per ragioni promozionali e un po’ per irritazione dei colpevolisti – c’è una cosa che mi sembra esemplare a proposito del lavoro dei giornalisti.... Continua
Il fatto – un fatto rimosso da gran parte delle opinioni progressiste in tutto il mondo – è che una eventuale vittoria di Donald Trump alle elezioni americane sarà una grande vittoria democratica, una dimostrazione di funzionamento corretto della democrazia,... Continua
È vero che è una piccola storia, una piccola questione. Ma è anche vero che bisogna avere rispetto per come le persone vivono le loro piccole storie e le loro piccole questioni, e prima di dire con sufficienza “ma l’esame... Continua
La prima volta che in Francia – e nei paesi come il nostro, attenti a cosa succede in Francia – è stata messa in scena la “resistenza compatta contro il pericolo di una vittoria elettorale delle destre” era il 2002.... Continua
C’è, tra noialtri italiani, una esilissima quota di persone che ha competenze e che ha seguito gli sviluppi, ragionevole abbastanza e capace di avere un’opinione bene argomentata sulla riforma cosiddetta del “premierato”. Poi c’è invece un sacco di gente –... Continua
Spiazzato dai celebrati successi dei due maggiori partiti (uno sempre secondo, ma vabbè), il bisogno permanente di prendersela con qualcuno si è dedicato nei giorni scorsi, dopo le elezioni europee, ai due falliti tentativi della divisa compagnia Bonino Renzi Calenda.... Continua
C’è un grande business, di soldi e di potere, intorno alle divisioni, alle partigianerie, e in ultima analisi alla stupidità. La nostra, di umani. Più siamo stupidi, ignoranti, più questo business prospera: ed è un business oculato e accorto, che... Continua
Le discussioni di questi anni sulla “cancel culture” hanno preso così tante pieghe e hanno mescolato così tanti argomenti diversi (solo per citare gli altri che hanno guadagnato un’etichetta anglofona: il politically correct, il woke, il metoo) che la voglia... Continua
Oggi Michele Serra è tornato a raccontare, nella sua rubrica su Repubblica, il suo spaesamento di fronte alle per lui misteriose ragioni di spartizione politica del “caso Chico Forti”. “Perché”, si era già chiesto Serra in sintesi, “Chico Forti è... Continua
Questo articolo è uscito sul quotidiano Domani lo scorso 12 aprile. C’è questa cosa che senti dire da tanto tempo nel mondo dell’editoria italiana, che “la saggistica in Italia si vende poco”. E con in testa questa cosa che senti... Continua
Stamattina, leggendo la Stampa, sono arrivato a due articoli a due pagine di distanza l’uno dall’altro. Uno era del direttore, che non ho mai conosciuto e di cui leggo alcune opinioni solo dal poco tempo in cui è direttore e... Continua
L’eterno e sempre vivace dibattito sull’influenza delle opere d’arte e cultura – soprattutto quelle in video, del cinema, della tv e dei videogiochi, dato il loro maggiore impatto – nei comportamenti delle persone, si rinnova spesso e di solito è... Continua
Suona come il senno di poi ma fidatevi che non lo è: chi era alle ultime rassegne stampa del Post può testimoniare che avevo già espresso dello scetticismo e dei timori sull’eccesso di enfasi ottimista che il PD, e i... Continua
(avevo scritto questa cosa quattro giorni fa, con un carico di esasperazione troppo inadeguato e personale, e ho accantonato: ma poi ogni giorno mi tornano da pensare le stesse cose, prendetene gli impliciti auspici più che l’esibita delusione) Il livello... Continua
Del merito dico solo poche cose velocemente, poi chi vuole si può informare: l’emendamento presentato dal deputato Costa sulla pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare non impedisce a nessun giornalista di “fare il suo lavoro”, anzi impone ai giornalisti di... Continua
Sono i giorni in cui faccio questa cosa, da 19 anni (ovvero questa è la ventesima volta), per mania statistica e per amore della prevalenza dei fatti sulle opinioni: che poi essendo fatti miei non gliene frega niente a nessuno neanche... Continua
Alla fine di una conversazione assai varia, che definire “intervista” sarebbe una sopravvalutazione o una sottovalutazione (ci arrivo), Natalie Merchant mi dice che della Toscana conosce soprattutto Poppi. Ora, io non sono mai stato a Poppi, e so solo che... Continua
Scusate una piccola cosa che suonerà in difesa di Zerocalcare – non voglio metterlo in imbarazzo, né intensificare le sue seccature – ma in realtà è in difesa di tutti noi dalla presuntuosa saccenza di alcuni dispensatori di patente di... Continua
Sta diventando al tempo stesso sia una storia che fa ridere che una storia illuminante sull’uso della propaganda in totale indifferenza nei confronti della verità o delle smentite delle versioni propagandistiche. La prenderò a partire da un commento di Paolo... Continua
«Grazie per il lavoro che fate, perché secondo me ci fate prendere un sacco di voti», ha detto polemicamente Arianna Meloni domenica a un gruppo di giornalisti che le stavano facendo una serie di domande indiscutibilmente cretine sulla separazione di... Continua