Altri buoni consigli

Pubblico un seguito a questo post di consigli e riflessioni sui modi migliori per proporre il proprio lavoro e le proprie offerte di collaborazioni, perché ho letto una cosa su Slate che ne confermava alcuni e aggiungeva altri – consigli e riflessioni – che condivido.

Molti giovani sembrano non avere idea di come presentare una candidatura per un lavoro. Quello che continuo a trovare tra i giovani aspiranti giornalisti non sono le classiche pregiudiziali, come refusi o errori, ma quella che sembra una fondamentale assenza di comprensione su come vendersi a un potenziale impiego.

Ho tradotto i consigli di Katherine Goldstein e li ho adattati e integrati con l’esperienza mia: ne è venuta una lista in cui parliamo un po’ io e un po’ lei. Ma ricordatevi che prima ancora vengono i consigli dell’altra volta, e che il Post in questo momento non sta cercando nessuno. Ma i consigli sono buoni a chiunque scriviate.

1. Concentrati sulla mail d’accompagnamento. Quando abbiamo bisogno di qualcuno non è raro che legga decine di mail al giorno, quindi sono continuamente in cerca di rapidi motivi per scartarle e non selezionare un candidato per un colloquio. Scrivere una buona lettera è il miglior modo di farsi notare. Se non mi interessa la lettera, non guardo neanche il curriculum.

2. Sii breve. Ho messo dei limiti di lunghezza alle lettere perché non sopporto, e non ho tempo di leggere, le lettere epicamente lunghe che ricevo. Alla tua lettera darò circa 30 secondi del mio tempo. Se sei in cerca di un lavoro nel giornalismo, devi essere capace di dirmi di te e di perché perché dovrei assumerti in meno di 1500 battute. Lo stesso per i curriculum. Nessuno che abbia meno di quattro anni di esperienze professionali a tempo pieno ha bisogno di più di una pagina per esporle. Il tuo lavoro estivo come bagnino non ha bisogno di cinque righe.

3. Evita frasi ingessate e tentativi di essere molto formale. Presentazioni come “Con la presente, avanzo il mio interesse nell’offerta di lavoro da Voi esposta sul sito” sono goffe ed è meglio evitarle, oltre che una dimostrazione di scarsa conoscenza del tuo interlocutore. Presentati in modo più semplice e adeguato.

4. Sei tu, il tuo migliore avvocato. Mi capita spesso di ricevere lettere che dicono “Sono certo che riceverete molte offerte più qualificate della mia”. Se non lo credi tu, di essere il candidato migliore, perché dovrei pensarlo io? Senza fare eccessivamente lo spaccone, ma sempre meglio sicuro di sé che fiacco.

5. Dimostrami che conosci il mio sito. Capitano diverse lettere che dicono “Adoro il Post”, ma non mi basta. Sii specifico. Cosa ti piace? Quali articoli ti sono sembrati interessanti? L’adulazione dettagliata ti porterà più avanti, perché mostra che ti sei impegnato. Il sessanta per cento delle lettere che leggo non hanno nessun riferimento specifico al Post (non dico di quelle in cui rimane nel testo il nome di un altro destinatario).

6. Spiegami cosa me ne viene ad assumerti. Su questo i candidati spesso scrivono le cose opposte a quelle attese: “Vorrei lavorare al Post perché penso che per me sarebbe un’ottima esperienza che mi consentirebbe di mettermi in gioco e aprirmi eccellenti prospettive per il futuro”. Lo so bene che il tuo curriculum ne sarebbe arricchito, o che impareresti delle cose. Ma io sto cercando uno che risolva un mio problema, non uno che voglia risolvere il suo. Il mio problema è che mi servono persone in gamba. Spiegami come pensi di risolvere il mio problema.

7. Non mi interessa niente di quello che hai fatto prima dell’università. Evita aneddoti tipo: “Fin da piccolo ho voluto fare il giornalista e ho vinto un premio in terza media per il miglior tema d’attualità della scuola”. Se non hai esperienze o interessi più solidi e competitivi, sappi che molti di quelli che scriveranno per la stessa offerta li avranno.

8. Quando leggo della tua laurea con 110 e lode, alzo gli occhi al cielo. Per quanto ti abbiano detto il contrario all’università, alla maggior parte della gente nel mondo reale non interessa. Non indugiare sull’oggetto della tesi e non allegarne un capitolo. Scrivere la tesi non ha niente a che fare col giornalismo. Non la leggerò, e non ti perdonerò di averla mandata.

9. E neanche mi interessa che corsi hai seguito e che facoltà hai fatto. Sono molto più interessato alle cose che hanno a che fare con il ruolo per cui cerco qualcuno. Un Tumblr interessante, una presenza vivace ed efficace su Twitter, un blog su un argomento su cui sai delle cose, sono 10 volte più convincenti per me dei tuoi studi universitari.
Se sei ancora all’università, dimmi dove e cosa studi. Ma più tempo è passato e meno voglio sapere che facoltà hai fatto e come sei andato.

10. Cancella quelle righe finali in cui cerchi di farmi sentire in dovere di risponderti. Quando le leggo l’unica cosa a cui mi fanno pensare è il tempo che avrai perso per scegliere una formulazione che ti sembrasse astuta ed efficace, invece di dedicarlo alle cose di cui sopra.

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8 commenti su “Altri buoni consigli

  1. Davide Bordiga

    Molto interessante.
    Puoi cortesemente fare un post anche su come ci si può proporre come “Sviluppatore web”?
    Pare che passati i trent’anni sei automaticamente tagliato fuori dal mercato!

    Comunque molto interessante davvero, non era ironico!

  2. piergiofra

    Un mix di: non sei nessuno ma se ti dimostri super ti prendo (alla Suits) e sei bravo ma non mi arriva (tipo Amici di Maria).

  3. hdr

    “Quando leggo della tua laurea con 110 e lode, alzo gli occhi al cielo. Per quanto ti abbiano detto il contrario all’università, alla maggior parte della gente nel mondo reale non interessa. …”

    Premesso che lavoro in tutt’altro ambito, è da quando iniziai l’università (ormai conclusa) che persone del mondo del lavoro ripetono questa cosa, spesso consigliando di non farla proprio, l’università. È un atteggiamento tipicamente italiano, e infatti non credo che la traduzione/adattamento da lei proposta rispecchi il consiglio dato nell’articolo originale (che sconsigliava di perdersi nel cv/lettera nella descrizione della tesi, ma non sminuiva la laurea o il voto — sfido a sostenere che negli US un blog conti più di una laurea ad Harvard).

    Da canto mio da quando ho finito l’università ho fatto un giorno uno da disoccupato, quindi direi che la mia scelta di fottermene dei consigli fino ad ora ha premiato.

  4. Elvetico

    Trovo che un sistema utile sia ragionare come se ci si candidasse a un lavoro manuale o tecnico. Tu scriveresti “Ho sempre ritenuto molto importante il ruolo della malta nell’edilizia civile” nella candidatura a un posto da capomastro?

  5. Federica89

    Fantastico e crudele. Mi piacerebbe convincermi del fatto che il mondo del fumetto non si rivelerà così malvagio, ma la verità è che credo che sia anche peggio. P.s. Mi sono piaciute molto le tue introduzioni alle graphic novels che ho letto. Blankets, gli stralci di fumetti usciti col Corriere 7. P.p.s. Non era un tentativo di adulazione. Buona giornata.

  6. Pingback: Uno stage al Post | TokNok Italia

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