Laltroieri Le Monde ha raccontato Charles Ederlin, il giornalista che diffuse le immagini di Mohammed Al-Durra, e lo ha difeso dai veleni che circolano attorno al conflitto arabo-israeliano:
Pressions, insultes, menaces de mort : à l’automne 2000, après la diffusion des images du petit Mohamed Al Dura, mourant dans les bras de son père, lors d’une fusillade à Gaza entre l’armée israélienne et les combattants palestiniens, Charles Enderlin, qui a commenté ces images prises par l’un de ses cameramen palestiniens, devient la cible d’une campagne de dénigrement d’une violence inédite. Sur Internet, des sites juifs francophones l’accusent d’avoir mis en scène la mort du petit Mohamed. Une accusation que le gouvernement israélien se garde bien de relayer.
Quatre ans plus tard, le 18 novembre, la direction de France 2, solidaire de son journaliste, annonce qu’elle porte plainte contre X… pour “diffamation publique”. Un acte salutaire minimal : dans un contexte proche-oriental marqué par la montée des violences et des extrémismes, ce type d’accusation peut
Una pelle delefante
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