Quando si fanno citazioni dotte, si rischia di non essere capiti dai profani. Frequentando Winnie the Pooh quotidianamente per ragioni di famiglia da tempo, mi potrebbe capitare di dare qualcosa per scontato e dar luogo a fraintendimenti.
Quindi il minimo che è necessario sapere lo cito dall’inizio di questo recente articolo della Stampa:
“«Pensa pensa pensa». All’orsetto giallo con la maglietta rossa e il barattolo di miele stretto al cuore pensare costa una gran fatica, «sciocco e un po’ goloso» com’è”. Winnie the Pooh – orsetto “non molto intelligente” per definizione del narratore – è solito svegliarsi la mattina senza avere niente da fare, e allora si mette lì e pensa a cosa potrebbe fare oggi. Ecco
La Stampa