Casabianca (meno diciotto)

Il personaggio del giorno è “Joe l’idraulico”, un elettore che aveva affrontato Obama qualche giorno fa a Toledo, Ohio, facendo obiezioni sulla sua politica fiscale, e che è diventato la versione americana della “casalinga di Voghera”. Ieri nel dibattito televisivo Joe è stato molto citato, e poi interrogato dalle tv ha detto di non aver ancora deciso con chi stare (ma è registrato al voto come Repubblicano), anche se Obama gli pare un po’ troppo socialista.
Al mattino dopo, la campagna McCain ha lanciato un nuovo spot, molto semplice: McCain è seduto di fronte alla telecamera, le pieghe della cravatta che riprendono le rughe sul viso, e dice “Gli ultimi otto anni non sono stati granché, vero? I prossimi quattro saranno meglio”. Ma la sfacciata presa di distanza da Bush non basta ad annullare l’effetto dello spot concorrente di Obama, in cui lo stesso McCain dichiara “ho votato con l’amministrazione Bush il 90% delle volte”.
Per la prima volta al dibattito di ieri si è parlato di aborto. McCain ha accusato violentemente Obama di aver tenuto posizioni estremiste e troppo tolleranti nei confronti dell’aborto. Ma Obama è stato bravo a mostrarsi ancora una volta il più moderato ed equilibrato. Ricordando che “le donne, ascoltando le loro famiglie, i loro medici, i loro padri spirituali, sono le più intitolate a prendere questa decisione”, ma annunciando che nel suo programma c’è “un terreno comune di intesa sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate, sull’aiuto alle madri single, e sulle adozioni”.
Intanto ieri notte McCain è andato ospite al Dave Letterman Show, a cui aveva dato buca venti giorni fa, scatenando un risentito Letterman in un vero massacro comico ai suoi danni. Se potete recuperare la puntata su YouTube, fatelo: e poi guardatevi quella di ieri notte.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro