Il governo britannico ha ammesso che il trattamento a cui venne sotto posto Alan Turing fu “atroce”
Nel 1951 fu eletto Membro della Royal Society di Londra. Si trasferì all’Università di Manchester, dove lavorò alla realizzazione del Manchester Automatica Digital Machine (MADAM). Convinto che entro l’anno 2000 sarebbero state create delle macchine in grado di replicare la mente umana, lavorò alacremente creando algoritmi e programmi per il MADAM, partecipò alla stesura del manuale operativo e ne divenne uno dei principali fruitori.
Nel 1952 sviluppò un approccio matematico all’embriologia. Il 31 marzo dello stesso anno fu arrestato per omosessualità e condotto in giudizio, dove a sua difesa disse semplicemente che «… non scorgeva niente di male nelle sue azioni». Secondo alcune fonti Turing avrebbe denunciato per furto un suo amico ospite in casa sua ed ammesso la propria tendenza in risposta a delle domande pressanti della polizia. In quel periodo si dibatteva nel parlamento britannico l’abrogazione del reato di omosessualità e ciò probabilmente avrebbe indotto Turing ad un comportamento incauto. La pena inflitta fu severissima: fu sottoposto alla castrazione chimica, che lo rese impotente e gli causò lo sviluppo del seno; alcuni dei motivi che probabilmente lo condussero, di li a poco, al suicidio.
So on behalf of the British government, and all those who live freely thanks to Alan’s work I am very proud to say: we’re sorry, you deserved so much better.
Gordon Brown
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