A casa sua

Un argomento baldanzosamente e fieramente usato dai difensori di Silvio Berlusconi su questo puttanaio (citazione) è quello per cui si tratterebbe di “vicende private”, che “uno è libero di fare quel che vuole a casa sua”, che “la vita privata”, eccetera. Confrontati con queste ragioni, i critici di Berlusconi ricorrono non senza accusare il colpo alla pur giusta tesi che nel caso del Presidente del Consiglio la sua vita privata non può essere quella di un qualunque cittadino, altrimenti non doveva fare il Presidente del Consiglio, e che ci sono maggiori responsabilità, maggiori attenzioni etiche e all’esempio e alla dignità, eccetera.

Ma è un argomento di retroguardia e che si fa mettere in difesa da un’assoluta scemenza: perché non è vero manco per il cavolo che “uno è libero di fare quel che vuole a casa sua” e che “la vita privata” sarebbe una terra di nessuno di deregulation e liberi tutti. A casa propria la gente picchia i bambini e violenta le mogli, a casa propria la gente fa telefonate oscene e persecutorie, nella “vita privata” siamo in grado di mettere in pratica turpitudini deplorevoli e veri e propri reati.

E quindi Berlusconi non “fa quello che vuole a casa sua”, no. O meglio, lo fa, ma come per ogni altro cittadino – adesso sì – il giudizio su di lui che ne discende è pessimo e di totale condanna: come quello che avremmo per il nostro vicino di casa settantenne che usi i suoi amici e i suoi soldi per ottenere che gli portino a casa minorenni e maggiorenni a cui toccare il culo con assiduità e dipendenza e vada a raccontare balle in questura per poter tornare a pagarle per andare con lui. E persino lo stesso Berlusconi lo sa e saggiamente non usa l’argomento “a casa mia faccio le porcate da vecchio arrapato che voglio”, ma dice che quello che avviene avviene nel più assoluto decoro.

Negare tutto è l’unico, tra gli argomenti: o meglio lo era, una volta.

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41 commenti su “A casa sua

  1. maurom

    Quello che mi stupisce è che noi non ci si provi più.
    Se si ripartisse con una grande mobilitazione su Internet, se uno o due o più milioni di persone dicessero esplicitamente basta?

    Mi sembra che negli ultimi mesi ogni tentativo di fare finire questa imbrazzante e pericolosa farsa con un’onorevole ritiro (magari protetto da un gentlemen agreement giudiziario) sia stato lasciato alla politica parlata, e sappiamo quanto poca cosa essa ora sia….

    mauro

  2. Broono

    Bisogna anche vedere quanti sarebbero quelli disposti a concedere quel gentlemen agreement giudiziario in cambio della reale e definitiva conclusione di quest’incubo.
    A spanne e guardando un po’ in giro negli ultimi anni, temo meno di quanti ne servirebbero per dirla condivisa al punto da far partire il percorso per renderla praticabile, certi che nessuno si metta di traverso a un passo dalla fine per impedirlo.
    La voglia di vendetta è ancora predominante rispetto alla voglia di ritornare a respirare e sono molti quelli che preferirebbero altri dieci anni di incubo piuttosto che saperlo impunito a concludere la sua vita col sedere al caldo su una sdraio di tope.
    Io stesso non riesco a darmi una posizione certa, in merito.
    Vale davvero la pena di mettere sul tavolo l’impossibilità da quel giorno in poi di dire che la legge è davvero uguale per tutti, se solo questo significasse andare oltre lui?
    Non lo so.
    Anche perché ho una discreta paura di quanto ci sarà oltre lui.
    Non lo so se sarà davvero meglio.
    Certo è che una fase storica così penosa un termine dovrà averlo, prima o poi.

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  5. maurom

    Ok – dimentichiamo il gentlemen agreement – ma ottenere le sue dimissioni con una mobilitazione non potrebbe restituirci un po’ di fiducia, e anche dare un segnale sia a noi stessi che a chi ci guarda da fuori che qui c’è vita pensante? Se anche i lettori di Libero danno forfait, perchè nessun giornale più indipendente chiede “DIMISSIONI” a 8 colonne? Se metà dei giornali lo facesse? Se tanti siti lo facessero? Se si tappezzasse la rete di banner DIMISSIONI?

  6. Massimo

    Un momento, però. Ospitare zoccole in casa e pagarle non è reato, picchiare la moglie sì. Nemmeno avere rapporti sessuali con diciassettenni è reato e dimostrarne l’istigazione alla prostituzione è piuttosto difficile. Forse l’unica cosa davvero grave è la telefonata in questura. Il paradosso è che l’azione penale poco potrà contro B. come nulla ha potuto quella politica. La via che si sta delineando è, invece, l’insostenibilità della ripercussione politica di un nulla di fatto penale. Intendiamoci, sarebbe assai opportuno che B. si dimettesse, ma le modalità con cui forse ciò avverrà non sono di un paese normale.

  7. Luca

    Massimo, la tua versione implica che a un Primo Ministro sia concessa qualunque cosa che non configuri un reato. Va bene, eh, ma diciamo che una volta non pensavamo esattamente questo.

  8. Massimo

    Luca, dico che non dovrebbe essere processato per cose che non costituiscono reato, ma che dovrebbe dimettersi perché tali cose sono inconciliabili con il ruolo che ricopre. Che si dimetta solo perché processato per accuse inconsistenti mi sembra una scorciatoia un po’ pericolosa. D’altra parte è pur vero che il discredito politico da noi non sembra avere mai un livello tale da giustificare le dimissioni. Diciamo che può anche andar bene così, ma mi piacerebbe vivere in un paese in cui politica e giustizia avessero un rapporto più sano.

  9. dan.galvano

    Non sono d’accordo, caro Luca.
    Tu ne fai una questione morale, e in quanto tale si presta al giudizio personale di ciascuno.
    Se il tuo vicino fa porcate (ma non commette reati e non picchia la moglie), tu non lo frequenti.
    Se il tuo premier fa le stesse porcate, non lo voti, se la cosa ti dà fastidio.
    Evidentemente ancora a molti la cosa non dà cosi’ fastidio.

  10. t_floyd

    Tutto bello, tutto giusto quello che tu dici Luca. Io concordo si dimetta, però il giorno dopo – per essere consequenziali – si dia il via ad una riforma della giustizia che impedisca che le libertà individuali siano violate in maniera scandalosa(e ce ne sono a bizzeffe in questa storia, e in minima parte contro Berlusconi). La vera inciviltà, la vera barbarie è questa, siamo un paese Kazako in quanto a protezione delle libertà individuali costituzionalmente garantite, altro che contratto dei metalmeccanici FIAT! O vogliamo davvero spargere l’idea che questa Italia qui, sia davvero una democrazia? Quindi onore alla nazione, che si dimetta per opportunità politica, perché è vero che questa storia fa scempio del buon nome del paese. Però guarda che Bocassini & C sono una sciagura ancor più grande.

  11. FauVital

    La sconfitta politica di Berlusconi dovrà arrivare per causa politica. Ossia, per una nuova proposta, una nuova idea di nazione, di convivenza, di civiltà e perfino di estetica. Temo che la cacciata con ignominia che, tuttavia, tutti sogniamo non sarà sufficiente per garantirci un “dopo” migliore.Anzi, potrebbe portare a peggio. Che cos’è successo dopo le monetine tirate in testa a Craxi?

  12. Massimo

    Luca, mettiamola così. D’accordo tu non hai detto esplicitamente che B. debba essere processato per queste vicende, ma è proprio dalla raccolta di prove nel tentativo di processarlo che sta discendendo ulteriore discredito su di lui. Cioè, non è che queste cose non siano vere, ma si sanno perché intercettate e rese pubbliche. Ti faccio un esempio. Metti che un pm voglia colpire Il Post. Mette sotto controllo i telefoni di tutti i tuoi collaboratori per sei mesi. Vuoi che non trovi un comportamento, una richiesta, un commento, non penalmente, ma anche solo deontologicamente censurabile? E se i testi delle intercettazioni le passasse alla tua concorrenza? Insomma, ripeto, B. si deve dimettere perché non è da tempo in grado di governare, ma l’azione dei giudici di Milano, alla luce della separazione dei poteri, è assai pericolosa.

  13. ro55ma

    Massimo, credo che un sacco di gente (come me) la pensi come te, ma ci sarà un motivo se questa impostazione non emerge, se è annichilita (socialmente) dai Torquemada dè noartri (presente quello che sta succedendo sulla “provocazione” di Facci ?)
    Non è che dipende dal fatto che la nuova proposta, la nuova idea di nazione, ecc. (FauVital) non esce, non sembra aggregarsi attorno a qualcuno in modo esplicito.

  14. alex

    Scusa Massimo, ma andare con prostitute minorenni (non con delle minorenni, genericamente) è un reato per il codice penale, così come lo è telefonare in questura e, servendosi della propria autorità come presidente del consiglio, fornire informazioni false per aiutare qualcuno. Di questo è accusato Berlusconi, di due reati. Se è innocente lo può dimostrare al processo. Oppure può fare l’ennesima legge ad personam che depenalizza il reato in questione. Ma finiamola con la storia della persecuzione giudiziaria: se uno commette reati a ruota libera (o si circonda di persone che commettono reati) è ovvio che abbia la magistratura sempre alle calcagna. La stessa magistratura che, se non sbaglio, sta indagando anche su Fassino e D’Alema per la storia di “una banca tutta nostra!” o Renzi per gli sprechi alla provincia di Firenze, tanto per dirne due. Non mi sembra così cieca a sinistra, insomma. La separazione dei poteri non deve divenire un assegno in bianco per i politici, ma mi sembra che da più parti si stia invocando proprio questo: un politico può fare di tutto e a giudicarlo deve essere solo il popolo, alla faccia dello Stato di diritto e della Rule of Law, come dicono gli anglo-sassoni.

  15. Barbara P

    Massimo, concordo con alex e ti chiedo: c’è un motivo specifico per il quale Berlusconi non dovrebbe essere processato per due reati indicati nel codice civile, come invece verrebbe processato il mio vicino di casa? Dimostrare l’induzione alla prostituzione è difficile, è difficile in tutti i processi, anche in quelli degli sfruttatori albanesi, buon per lui, ne uscirà innocente. Ma ripeto, mi sfugge perché la legge non dovrebbe essere applicata nel suo caso.

  16. alex

    Un’ultima osservazione: siamo proprio un paese alla rovescia! Un governo di sinistra che taglia le spese e pensa ai bilanci (Prodi 1) e uno di destra che apre voragini nella spesa pubblica (Berlusconi 2, quello dal 2001 in poi). La sinistra che invoca Law and Order e la destra che attacca la Giustizia e invoca la libertà di violare la legge (vedi il sostegno morale di SB agli evasori fiscali o quello concreto ai produttori di latte che sforano i tetti di produzione obbligandoci a pagare fior di multe). E se ti lamenti, zac! Sei un Torquemada. Proprio un mondo alla rovescia…

  17. ro55ma

    @Barbara, forse perchè, se la “prostituta minorenne” nega, non c’è il reato, e, a differenza dei papponi albanesi, lui non è accusato di essere un pappone e di campare sulle prostitute ma di essere un biscaro di Presidente del Consiglio, molto sguaiato e anche un pò cafone, che non riescono a fare fuori da 16 anni.
    Che lo sia (sguaiato, cafone e politicamente con molte idee confuse) non c’è dubbio, ma se si dovessero mettere al gabbio tutti gli italiani con quele carateristiche…. ;-)

  18. Massimo

    Ruby una prostituta? E come lo si dimostra? Mica batteva i marciapiedi. Perché lo dicono i giornali? Attente a voi, donne, allora. E come si distinguono i regali dai supposti pagamenti? E così via. Questo tipo di prove in un dibattimento reale fanno ridere, ma non importerà, perché il risultato sarà stato raggiunto. Io questo contesto, che non è la magistratura ma sono la stampa e l’opinione pubblica a dover censurare i comportamenti di un politico quando tali comportamenti non sono reato ma lo rendono, comunque, indegno di ricoprire la carica di Presidente del Consiglio.

  19. odus

    Tra quello che afferma Berlusconi (dice che quello che avviene avviene nel più assoluto decoro) e quanto sostenuto dai suoi difensori (“uno è libero di fare quel che vuole a casa sua”), bisogna stare con quello che dice Berlusconi che è il diretto interessato.
    A ‘sto punto, l’onere della prova è della magistratura accusatoria e la magistratura giudicante, a suo tempo (fra quanti anni?) e luogo (il tribunale e non i giornali ed i blog), escussi tutti i testimoni in carne ed ossa, dell’accusa e della difesa, che hanno visto e sentito e ci dovranno essere altri testimoni che confermino che i primi testimoni hanno effettivamente visto e sentito, allora, dicevo, la magistratura emetterà la sua sentenza.
    Tutti i processi, da quello per la bomba alla Banca dell’Agricoltura a quello per l’omicidio Calabresi, per citarne solo due perle migliaia di processi che si sono celebrati e si celebrano in Italia, non insegnano niente?
    Quanto alle sue dimissioni ed alla mobilitazione su internet con qualche milione di adesioni per chiederle come suggerito da qualcuno dei commentatori, rammento che alle elezioni politiche del 2008, alla Camera, i voti validi ottenuti dal PDL sono stati 14 milioni (13,957,573). Togliendo un 30% di pertinenza ex AN (4.200.000), i voti dati all’ex FI sono 9.800.000. Fagli un baffo.

  20. Barbara P

    @ Massimo e Ro55: per caso, mi occupo da diversi anni di prostituzione anche minorile, per cui, ecco, trovo persino imbarazzanti frasi come “E come lo si dimostra? Mica batteva i marciapiedi”, penso che ormai si sappia in giro che gran parte della prostituzione avviene al chiuso. Ma lasciamo stare. Noto una certa allegria di fronte all’indimostrabilità dell’induzione o del favoreggiamento della prostituzione di minori. Attenti a voi uomini, allora.

  21. ro55ma

    @Barbara P, scusa, ma non c’è nessuna “allegria da indimostrabilità”; per quello che mi riguarda pare solo poco realistico che B. possa essere incastrato come un qualsiasi pappone albanese, con una minorenne, a dir poco, consenziente. Io non ho competenze giuridiche in materia, ma mi pare che argomenti sulla “fragilità” dell’impianto accusatorio ce ne siano parecchi in giro e che il problema vero sia proprio se, “liberarsi” di B. in questo modo, sia una furbata alla “fisco per Al Capone” o una puttanata da “Torquemada politico”

  22. cella32

    @ Massimo et @ Ro55 (ciriciao!)

    a sentire S.B., tutta Italia e tutto in Italia è suo (v. mammaRAI, che, in quanto mamma, si sa…è un po’ di tutti e soprattutto sua,ché lui sa come funziona la tv meglio di Homer Simpson), ergo: a casa sua, lui può..

    Scusate, ma io già altrove lo scrissi. Al di là della prostituta, minorenne, e delle altre, maggiorenni, al di là dell’atteggiamento “mucho-macho” e penoso (nel senso che il pene ce l’avete e allora, a casa vostra, si può usare sempre, basta avercelo, no?)che pare emergere da alcune delle vostre sottili argomentazioni.
    Al di là di questo, dicevo: la concussione non è reato Massimo? Specie se il pres. del cons. chiama e dice sono S.B. e quella lì che avete voi è la nipote di Mubarak… Oppure siccome lo fanno tutti i potenti, e non c’è un’alternativa politica, e lo vogliono buttare giù con i processi, e il pallone è suo, ecc…
    ma chissà poi perché ci si trova sempre in mezzo lui, che è buono come il pen… pane..cazzo… volevo dire pane…

  23. cella32

    sorbole mi ero dimenticato

    a casa sua..
    Ricordo un Cappezzone Radicale che da Vespa ribadiva il concetto, A casa mia chi danneggio?, A casa mia chi danneggio?… allora si parlava di marijuana et cannabis in genere (io&la mia piantina domestica, ormai morta e sepolta, eravamo d’accordo!!! Oh, se lo ricordo…). La Russa e i soci del Pdl (Pene delle libertà?) non erano così d’accordo. Che non sia proprio Cappezzone l’ispiratore di Berlusconi? In fin dei conti Ghedini ha sempre parlato di “utilizzatore finale” che, come nel caso delle droghe, non è che poi lo si può mettere al gabbio, l’utilizzatore finale, dipende dal contesto…
    Come per le bestemmie….ecc…

  24. brandavide

    a quanto pare il principio attivo di quella piantina era a rilascio graduale e prolungato.

  25. Massimo

    La concussione è reato, ed infatti la telefonata è a mio avviso la vera cosa grave e dimostrabile. La storia della telefonata è però uscita fuori da mesi e non ha sortito nel frattempo alcun effetto, né politico, né giudiziario. Lo stanno facendo, al contrario, le storie a sfondo sessuale i cui connotati penali sono assai sfumati e frutto di intercettazioni a tappeto eseguite non sui telefoni dei poliziotti concussi ma delle ragazze festaiole. Ma guarda un po’.

  26. cella32

    @ brandavide
    magari…i suoi fiori non hanno visto la luce. Sono un pessimo giardiniere. E quella della piantina era solo una battuta Davide. Come la tua, spero ;-)

    @ massimo
    Io guardo, guardo. E’ che vedo una realtà diversa dalla tua. Nella mia gli umili poliziotti non si mettono contro il pres. del cons., perché sanno cosa rischiano. Forse nei film americani che si vedono al cinema, dove sono tutti eroi, invece… Ma in quelli, una trama fatta d’intercettazioni, non piace al pubblico. E in fin dei conti, tu forse guardi solo alla trama del film, e non la sostanza della cosa. E’ solo un appunto, perché vedo che almeno tu, sulla concussione sei d’accordo.

  27. Hytok

    Luca, cosa si prova ad essere per la prima volta dall’altra parte della barricata rispetto a Filippo Facci?

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  29. johndoe

    Non avendo una reputazione da difendere io avanzo la seguente ipotesi: il berlusca verrà prosciolto o processato ed assolto, e poi delle due l’una:
    chi dirà che ha corrotto e comprato testimoni e magistrati, e chi dirà che si faceva solo i cazzi suoi e non c’era nulla di penalmente rilevante.

    Ma forse non ha importanza, forse stavolta funzionerà quindi, come per tangentopoli, chi se ne frega se poi li hanno assolti. L’importante era levarceli dai coglioni senza votare, perchè se no li italiani mica lo capiscono.
    Il popolo va guidato dalle elites, perchè è bue.

  30. alex

    @johndoe
    Ma quelli di tangentopoli li hanno assolti tutti tutti? Per non aver commesso il fatto? Tutti tutti? O stai solo cercando di buttarla in caciara? Che poi ‘sta storia del golpe dei magistrati va avanti dal 1992 e se non sbaglio hanno pure indagato per vari motivi D’Alema, Fassino e pure Di Pietro, quindi evidentemente volevano far fuori anche la sinistra: possibile che non siano mai riusciti a mandare al potere chi volevano loro e che non si capisce ancora chi sarebbe? Che golpisti del piffero…

  31. odus

    A Massimo
    18 gennaio, 2011 alle 13:59

    Per me hai ragione tu.
    Ma per me c’è anche, oltre alla possibile malafede, anche l’incapacità professionale dei magistrati, per cui sono convinto che B uscirà indenne anche stavolta.

  32. johndoe

    Beh, nessuna caciara, è solo la mia ipotesi…
    E in ogni caso io non sono il berlusca, non penso e non dico che i magistrati giochino per la sinistra. Io dico che giocano per i magistrati, e che abbiano già vinto.

    A me risulta che non ci sia politico, giornalista, banchiere o alto prelato, in italia, che possa dormire tranquillo. Sono tutti mafiosi? Può darsi, io mi fido di quel vecchio sbirro che diceva: non importa che le prove esistano, se mi metto a cercarle….io le trovo.

    Golpisti del piffero? Sarà…io l’ho già detto e lo ripeto: per me hanno già vinto. Il berlusca era solo uno degli ostacoli da rimuovere. Credo di poter affermare, senza essere smentito, che si sono messi d’impegno.

  33. dan.galvano

    Caro Luca, tu definisci arogmento di retroguardia sostenere che ognuno a casa sua fa quello che vuole. Parti con un’invettiva e metti automaticamente altri dalla parte del torto.
    In ogni caso, credimi, sono l’ultimo difensore della terra di Berlusconi e non sono nemmeno un garantista tout court à-la-Facci o Cruciani.
    Ma alla fine della fiera, il punto è: a casa tua (sua) vengono commessi reati? Se si’, bene, e che vada dritto da un magistrato.
    Senno’ la discussione è semplicemente su un piano morale, ed è evidente che della morale gli italiani se ne fregano.

  34. dan.galvano

    Caro Luca, a me fa storcere il naso la facillità con cui il premier diventa ricattabile. Tutto questo (forse) ha meno a che fare con la morale e mi interessa di piu’. Piu’ gli eventuali reati.
    Che faccia la figura da vecchio porco mi interessa meno.
    L’obiezione naturale è dire che un premier non si dovrebbe comprtare cosi’, ecc ecc. E sono d’accordo.
    Probabilmente mi sento cosi’ assuefatto al personaggio che ormai non mi pongo piu’ la questione.

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