Un paese solidale

A fare gli sgamati, si può ricordare che il sottosegretario ed ex capo della polizia Gianni De Gennaro era stato condannato per istigazione alla falsa testimonianza, sulle questioni della scuola Diaz, prima che la Cassazione annullasse la sentenza. A fare gli sgamati, si può notare come le vicende e i ruoli con cui De Gennaro ha avuto a che fare, nella storia d’Italia recente, sono stati talmente tanti e rilevanti che non potrà mai avere con questo Stato i rapporti di un normale cittadino. A fare gli sgamati, si può far caso alla quantità di severi commenti sui giornali di oggi contro una critica al governo del capo di Confindustria e paragonarla all’indulgenza delle cronache nei confronti di quello che ha detto De Gennaro, riportato dai maggiori quotidiani molto laicamente, un’opinione come un’altra. A fare gli sgamati, si può immaginare che tacere su De Gennaro sia ritenuta sempre una buona idea, in Italia.

Invece, a voler fare uno sforzo di giudicare le cose come in un paese normale, succede che un ex capo della polizia e oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio si sia detto “solidale” con dei dirigenti di polizia condannati in via definitiva per aver mentito e cercato di occultare le violenze compiute nella scuola Diaz, e le cui responsabilità in quelle violenze non sono state sanzionate solo per prescrizione dei reati. Succede che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio si metta dalla parte di chi, invece di proteggere delle persone, si è occupato di aggredirle, picchiarle, e far sparire le tracce di queste aggressione, cercando di addossare la responsabilità ad altri.

Succede, insomma, che ci aspetteremmo che un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio oggi presenti le sue dimissioni, o che oggi lo stesso Presidente del Consiglio faccia in modo di ottenerle. Perché non è pensabile che si faccia come se fosse normale tutto questo, in un paese normale.

Se non fossimo sgamati.

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27 commenti su “Un paese solidale

  1. Giuliano Caruso

    “Sgamati”? Ma lo sgamato è quello di cui viene scoperto l’inghippo(“t’ho sgamato!”), non lo scopritore.
    Forse ho capito male.

  2. lorenzo68

    Questo è un paese che non ha vie di uscita. Sono tutte bloccate anche quelle di sicurezza.
    E’ pazzesco quello che stà accadendo.

  3. fausto57

    Praticamente viviamo in un paese dove il capo dei servizi segreti solidarizza con un gruppo di delinquenti condannati ad alcuni anni di carcere e interdetti per cinque anni dai pubblici uffici. Che bello, mi sento più tranquillo!

  4. suppamax

    Ho sentito la notizia per radio, mentre guidavo.
    Boh, avrò capito male, ho pensato.
    E invece no…

  5. Pingback: Solidali dalla parte sbagliata | GiulioCavalli.net

  6. lorenzo68

    E’ un discorso ad ampio spettro. Vale per De Gennaro ma uguale per un politico qualsiasi.
    Un esempio: il Comune di Alessandria è fallito. Ha accumulato 100 milioni di euro di debiti.
    Ne parla forse qualcuno?

  7. fausto57

    @LORENZO68 Beh, in linea teorica potresti anche avere ragione. Nel senso che ci sono tante cose che accadono e di cui i giornali non parlano. Poi credo si debba anche dare un peso alle cose. Nel caso: De Gennaro è a capodei servizi segreti. L’ex sindaco di alessandria che ruolo altrettanto importante ricopre?

  8. Pingback: Monti e la Diaz | [ciwati]

  9. Francesco

    De Gennaro e Manganelli sono usciti con queste dichiarazioni quasi ambigue anche allo scopo di facilitare il lavoro dei propri protettori ed evitare troppe richieste di dimissioni (andrebbero ovviamente cacciati con ignominia indipendentemente dalle dichiarazioni odierne e andava fatto già un decennio fa).
    Abbiamo un’intera catena di comando che si è scagionata dichiarando di aver firmato rapporti falsi e tutta ha fatto rapida e brillante carriera. Traditori, altro che storie.

  10. peppestamegna

    vero, tanto vero che che non si ha la forza di denunciare certi atteggiamenti arroganti. assuefazione balneare.

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  14. bobryder

    Sgamato:scaltro, rapido ad intuire(sia come aggettivo che come nome masch,).
    Diversa l’accezione “romanesca”(che non riguarda però questo post) dove lo sgamato è colui che è stato scoperto,colto in fallo.
    Ciò detto, credo che le sacrosante dimissioni del De Gennaro resteranno lettera morta.E’ da secoli(letteralmente) che in Italia e nel Mondo chi è(o era) a capo di una corporazione(tale è la polizia) la difende.Soltanto che mentre nei paesi più evoluti(un “più” anche superfluo,direi) dell’Occidente negli ultimi decenni si è avvalorato nei fatti il seguente modus vivendi nella Vita Pubblica:il reo(o presunto reo) di reati penali “senza saper nè leggere nè scrivere” ritiene di dimettersi dalla sua carica;qui da noi,invece,il presunto reo non solo NON si dimette, ma fa pure carriera.Ed essendo,oggi,Gianni De Gennaro ancora più potente di undici anni fa,il processo non poteva(almeno per lui) avere esito diverso.E siccome in Italia la maggioranza degli intellettuali,sempre più pseudo (a destra come a sinistra) è composta da conformisti e “amanti” dell’ordine tout court(o forse solo delle SENTENZE non molto chiare…) non ci si poteva non aspettare un comportamento omissivo e omertoso da parte dei mass media(o mass mediocri?!).De Gennaro, dorma pure sonni tranquilli:l’Italia è un paese dove la Legge(e quindi la Giustizia) viene applicata solo per i poveri cristi anonimi (traduco: chi non può pagarsi le parcelle di un principe del foro) o nei pochi casi di ex potenti poi caduti in disgrazia.Di certo,lei, De Gennaro,in disgrazia non è e,ecumenicamente, le auguriamo di non sprofondarvici mai.Oltre a ringraziare la prescrizione,però, ringrazi pure Mario Monti, che le ha permesso di “gustarsi” cotanto processo dalla posizione privilegiata di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, cioè braccio destro del premier.Ci augureremmo anche che,prima o poi,la Magistratura(perfino quella italiana) impari a giudicare i fatti e le responsabilità relative e sanzionare o meno i reati in quanto tali,e non sulla base di chi è l’imputato.Non mi risulta che all’art.3 si dica che ex caporioni della Polizia o sottosegretari in carica debbano essere trattati con i guanti bianchi.Eppure la costituzione materiale ha sancito (e il caso Diaz ne è l’illustre conferma, De Gennaro) questo obbrobrio etico e civico,prima ancora che giuridico.

  15. bobryder

    In fondo il sistema il suo giudizio su Giovanni, detto Gianni, De Gennaro, già l’aveva dato:
    nominato capo della polizia nel 2000(un anno prima del g8 di Genova) è poi rimasto in carica per altri 6 anni dopo quei fatti incresciosi.Non so se ha un senso ma a me viene in mente il sagace duo Petri-Volontè di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”.Chissà se l’assolto per prescrizione De Gennaro,l’ha mai visto…

  16. Pingback: Anonymous

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  18. lorenzo68

    @fausto57

    L’ex Sindaco di Alessandria, si chiama Piercarlo Fabbio e ricopre la carica di capogruppo
    Consigliere comunale (nel comune di Alessandria) dal maggio 2012.

    E’ un riciclo continuo. Non se ne esce. Un cubo di Rubik senza soluzione civile.

  19. lorenzo68

    @marquinho2

    La realtà di una testata giornalistica online non è paragonabile alle realtà televisive nazionali.
    Ne sono perfettamente a conoscenza che il Post, e la Stampa ne hanno parlato (quest’ultima in modo silenzioso e mi dispiace perchè il suo direttore è una persona che stimo moltissimo) ma vuoi mettere cenare e deglutire ascoltando RAI1 che crocifigge il comune di AL, oggi commissariato?

  20. lorenzo68

    Altro esempio: De Gennaro all’epoca dei fatti a chi ubbidiva? Chi era Ministro dell’Interno all’epoca della vergogna? Chi è quella persona che non ne indovina una tutte le volte che diventa ministro? Vi lascio una traccia: è di Savona.

    Un politico non ha mai responsabilità. Ne esce sempre pulito e in silenzio. Vero Scajola?

  21. marquinho2

    @lorenzo68
    Immagino che tu sia Alessandrino e che sia arrabbiato per la condizione della tua città, ma il dissesto finanziario finanziario di un comune con popolazione inferiore a 100 mila abitanti non è quasi mai la notizia del giorno a livello nazionale.
    Qui invece stiamo parlando di quella che Amnesty International ha definito “La più grave violazione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la Seconda guerra Mondiale” e dei successivi tentativi di inquinamento delle indagini.
    Piercarlo Fabbio era capogruppo (perché votato dal 18% degli elettori alessandrini) all’opposizione in un consiglio comunale che verrà ora sciolto, quasi certamente la sua carriera politica è finita. De Gennaro è e rimarrà sottosegretario alla presidenza del Consiglio e con deleghe importanti, malgrado le responsabilità, almeno morali, nella vicenda genovese e malgrado abbia solidarizzato con dei condannati.
    Non mi pare proprio che le due cose siano paragonabili.

  22. titta

    La strada è lunga.
    Quando saremo capaci di tifare civilmente come visto nella finale di Wimbledon fra Federer e Murray non avremo più casi come la Diaz, De Gennaro né Aldovrandi e nemmeno Pasolini.
    Casi che nemmeno hanno la dignità di un lucido disegno criminoso, sono solo degni di un paese straccione.
    Il giorno dopo le dichiarazioni di De Gennaro una delle prime firme di Corriere o Repubblica chiederebbe e otterrebbe immediatamente un’intervista a Monti. Il quale dovrebbe spiegare perché un personaggio così è ancora al suo posto, e dovrebbe convincere un’opinione pubblica cosciente dei propri diritti e doveri.
    Ma siamo lontanissimi e la finale di Wimbledon la dobbiamo vedere su Sky rinnovando un dolore e una frustrazione che durano da tutta una vita.

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  24. pifo

    In un paese normale un superiore diretto di quattro alti funzionari di polizia condannati “in quel modo” in via definitiva per quei reati, avrebbe lasciato ogni incarico pubblico il giorno stesso della sentenza, anche se in quella maledetta sera di luglio del 2001 lui se ne fosse stato ignaro in vacanza su un isola remota e irraggiungibile o in un letto di ospedale in preda ad una colica renale!
    La solidarietà maldestra che De Gennaro versa come un obolo svogliato nel barattolo di quei quattro condannati e’ invece proprio la somma con la quale crede di sdebitarsi per rimanere al suo posto.

    Saluti

  25. lorenzo68

    @marquinho2

    No non lo sono.
    La disamina di Alessandria è accaduta riavvolgendo il nastro dello scempio di questo paese.
    Nulla di più e nulla di meno.

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