Ma altro altro altro

Dilaga già, tra una parte dei desolati del risultato del PD alle elezioni, il grido “bisognava candidare Renzi”.
Certo che bisognava candidare Renzi. E ci si è provato, a candidare Renzi: per candidarlo il PD ha indetto delle primarie e Renzi quelle primarie le ha perse. Non è colpa di Bersani né dei bersaniani né del PD, se il 60% degli elettori delle primarie ha preferito il leader che sarebbe stato perdente alle elezioni nazionali e non quello che con buone probabilità avrebbe vinto, convincendo più italiani. E peraltro, non si sceglie un candidato solo perché vincerebbe, ci sono altre priorità nei principi e nei progetti, ci mancherebbe: il 60% degli elettori si è riconosciuto in un progetto e una visione che non erano quelli di Renzi.
A candidare Renzi, quindi, ci si è provato ed è stato un regolare funzionamento democratico a bocciare quel tentativo. La scelta di Bersani è avvenuta secondo un percorso lineare e corretto: con qualche stupido inghippo nelle regole delle primarie, ma rivelatore di stupidità da parte di chi ha voluto mettercelo più che di inganni rilevanti. A quelle primarie ha votato un sacco di gente che poi non ha votato PD, e Renzi ha lo stesso perso malgrado il loro contributo.
Il problema è un altro.

Il problema è che l’Italia è una cosa – che i risultati delle elezioni di oggi descrivono – che la dirigenza del PD non ha capito, non capisce da anni, e non è in grado di capire: e con lei tutti quelli che l’hanno appoggiata tra gli addetti ai lavori, i commentatori, i giornalisti. Che ora – suggerisco, ma facciano loro – dovrebbero fermarsi un attimo prima di proporre altre soluzioni. Al posto loro io mi sentirei come uno che entrato in una cristalleria ha fatto cadere già sette vasi preziosi mandandoli in frantumi e allora piuttosto che cercare di raccogliere i pezzi si mette in un angolo e dice “scusate, cerco di non fare altri danni, ditemi se posso aiutare in qualche modo”. Sono tutte persone stimabili e di grande cultura e qualità, ma non sono capaci di capire e quindi di cambiare questo paese: i risultati lo hanno dimostrato per vent’anni e oggi lo dimostrano ancora di più (chi lo avrebbe mai detto, che avremmo visto ancora – da vivi – un fallimento ancora maggiore dei precedenti?). Nell’unica occasione in cui il PD si era affidato a una leadership e a una visione diversa e nuova – benché ancora troppo poco diversa e nuova – il PD fece il suo miglior risultato di sempre, ed era il 2008: molto meglio di oggi. Non ci tratteniamo oltre sulla dimensione del fallimento: stiamo parlando di non aver saputo eliminare Berlusconi, nel 2013. Stiamo parlando del più inatteso insuccesso della storia elettorale italiana. Stiamo parlando forse dell’unico pronostico sul primo partito capovolto della storia elettorale italiana.
Non ci tratteniamo oltre.

Il problema è che gli stessi elettori del PD che hanno scelto Bersani e la conservazione hanno dimostrato di non avere capito. Hanno pensato che il disastro altrui bastasse a fare spazio a una visione del paese, della sua gente e del mondo, che invece è anacronistica e non convincente. Non importa se fosse giusta o sbagliata, e di certo era benintenzionata: ma era perdente, non capisce l’Italia e non la convince. Si sono sbagliati: non era detto, potevano essere nel giusto, ma i fatti hanno dimostrato di no. E non sono meno nobili cittadini e meno elettori di sinistra per questo, e l’ultima cosa da fare ora è rinfacciarsi i diversi pensieri: quello bersaniano era fallimentare ma solido, strutturato e rispettabile. È solo ripensandosi invece un solo progetto – cosa che troppi non hanno fatto, nella campagna delle primarie – che si comincia a cambiare e a ricostruire qualcosa di convincente. Ma non ci giriamo più intorno inventandoci alibi o scusanti: quegli elettori, quei leader, quel modo di intendere il PD, la sinistra e soprattutto l’Italia hanno perso, sul campo.
Sono loro stessi i primi a capire che ci vuole altro di fronte a una violenta iniezione di realtà, come si dice. Ci vuole altro, scelto secondo percorsi democratici e condivisi, senza spacconate e rivalse. Ma altro altro. Non “dobbiamo riflettere sulle ragioni di questa sconfitta”. Non continuare a farsi ricattare dagli antiberlusconisti militanti che sono stati complici in questi anni dei successi di Berlusconi, e oggi lo sono di nuovo. E non D’Alema, non Bindi, non Bersani, che saranno preziosi solo se potranno aiutare questo altro. Ma altro altro altro.

Altro altro altro altro.

 

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76 commenti su “Ma altro altro altro

  1. unimaas

    Come sempre nel leggere i suoi post, dimostra grande capacità dialettica.
    Mi sento di dissentire su “Sono tutte persone stimabili e di grande cultura e qualità”
    Purtroppo molti italiani non sono d’accordo con questa sua valutazione, almeno su uno/due aggettivi a rotazione che lei usa e, forse proprio queste “persone stimabili e di grande cultura e qualità” che lei cita, per primi dovrebbero smettere di credersi meglio di ciò che sono e smettere di accusare altri che dissentono, di essere peggio di ciò che vorrebbero essere.
    E’ tutto nelle vostre mani “persone stimabili e di grande cultura e qualità”, se non le saprete usarle dovrete attendere di avere come avversario il signor nulla per vincere le elezioni, e anche lì saranno dolori.

  2. whiteyes

    Mi auguro che domani in Campidoglio atterrino gli elicotteri dell’FMI, della BCE e i Navy Seals, ci mettano sotto tutela e ci costringano a diventare una colonia tedesca.
    Forse ci salveremo dal disatstro economico irreversibile, imminente.

  3. ILSENSOCRITICO

    Guardi che siamo a cavallo, come dice Leonardo Tondelli “adesso si fa un bell’accordo con l’UDC e si potrà governare”, anche se avrà tipo 5 senatori. L’importante è aver difeso la propria identità, senza sottrarre nemmeno un voto ai partiti avversari.

  4. fp57

    LUCA SOFRI, tu scrivi “E ci si è provato, a candidare Renzi: per candidarlo il PD ha indetto delle primarie e Renzi quelle primarie le ha perse”
    Io penso, al contrario, che RENZI si e’ candidato da solo: le primarie sono state fatte per sconfiggerlo e ci sono riuscite. E’ colpa (per modo di dire) di Bersani e del 60 per cento dei bersaniani che si sono riconosciuti nella visione di Bersani (un progetto preciso, razionale, convincente non c’e mai stato).
    Sono gli stessi (di sinistra) che si sono esaltati per la vittoria di Bersani: tutta gente poco attenta, poco lungimirante, tutta gente chiusa in un “piccolo”, in tutti i sensi, mondo di privilegi, tutta gente che deride le FAVOLE e i SOGNI.
    E’ di questo PICCOLO MONDO DI PRIVILEGI che la gente si e’ stufata.

  5. uqbal

    Vediamo ora se questa legnata è stata sufficiente a far riprendere contatto con la realtà. Dai messaggi che Bersani posta su fb direi di no.

  6. Stefamondo

    Ciao Luca,

    Hai fatto una bella riflesione, che in parte riflette anche il mio pensiero.

    Ma io andrei oltre, oltre oltre. Come’ dice fp57, le primarie sono state fatte per far perdere Renzi. Qualcuno si riccordo l’amara indignazione dei fedeli nel PD, quando Renzi disse che voleva vincere le primarie? Non nascondiamoci dietro a eventi fatti a meta’. Questa e la verita. E la stessa verita di quando la Bindi non accetto il lavoro di gruppo (di commissione?) fatto al interno del PD sulle copie di fatto, esponendo una linea della leadership che non teneva conto dei contenuti voluti da molti della base.

    E la stessa verita della carte degli intenti, lunga 11 pagine (chi ha letto piu’ della prima?). E la stessa verita’ di dover firmare quel documento (di ricatto emotivo) per chi partecipava alle primarie che avremo dovuto sostenere il PD fino alla fine. Ma chi si credono di essere? Non hanno imparato nulla dal passato, dagli errori commessi quando avevano la possiblita di cambiare il paese, il conflitto d’interessi, la legge elettorale, e adesso ci si lamenta?

    E l’a verita’ dell’anzianita, della furbizia, di una cultura che si guarda nello specchio e vede solo cio che vuole vedere. Il potere e la dominazione a cui questo ha indoto; la cooptazione, la borghezia, il “abbiamo una banca”, i rapporti patetici fra partiti e sindacati.

    Basta, non se ne puo piu’. Serviva un progetto simile al New Labour per il PD. Invece, c’era il solito, “ma adesso tocca a noi”.

    Ah si eh? Beh guarda guarda.

    Ho partecipato alle primarie, ho creduto, ma veramente, che il PD potesse essere quel partito del cambiamento. Ma poi, diciamoci la verita, i vertici del partito, non vogliono il cambiamento. Volevano governare. E io non gli ho votati. Questa e la democrazia. Vuoi il mio voto? Meritatelo.

    Per una volta vorrei sentire un mea culpa, come fanno in giappone. Chiedere scusa per un risultato deludente. Chiedere scusa per 20 anni di fallimento. E vero, Bersani ha vinto le primarie, ma diciamoci la verita, nel PD, come’ per altro in tutti gli altri partiti, la leadership non viene mai contestata sul serio, i programmi non sono negoziabili. Io non sono d’accordo con le idee economiche di Zingales, ma nel suo commento pubblico sul perche’ si e’ dimesso, mi riconosco in quei principi. Accountability, trasparenza, onesta’. Mi riconosco perche’ ci credo. E per crederci bisogna lottare. E il PD non ha lottato, non ci ha creduto e ha fatto la vittima di se stesso. Il PD non ha proposto nulla di nuovo. Siamo nel 2013, non il 1996. Vediamoci chiaro. Dove sta la stima nelle nuove generazioni? Basta guardare come’ hanno denigirato Renzi. E vero, Bersani era un bravo ministro. E allora? Questo fa di lui un leader? Mi dispiace, ma non e’ cosi. Nulla di personale, sono sicuro che Bersani sia una persone eccezionale. Ma tutta la leadership del PD fa parte del pre-cambiamento. E questo non va bene. Non volevano sentire? Beh guarda guarda cosa si vede.

    Il voto per Grillo e una dimostrazione che oramai la gente vuole cambiare, ora, adesso, non domani, non accetta di aspettare. E se/quando si cambia la legge elletorale, se il PD non sa rinnovarsi, il movimento cinque stelle vincera le prossime elezioni con la maggioranza. Sono diventati il primo partito? Beh, adesso state a guardare cosa succede quando tutti i fedeli del movimento si galvanizzano.

    E ben venga, perche ne ho avuto abbastanza di tutti che mi vogliono raccontare come’ ci si sta in questo mondo. Basta. Grillo rappresenta il populismo? E il PD cosa rappresenta, l’elite?

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  8. Lazarus

    E’ vero, gli elettori del PD non hanno capito nulla di cosa stava accadendo preferendo Bersani e le sue battutine insulse e credendo davvero fino all’ultimo in una vittoria con largo margine.
    Però è anche vero che lo stesso PD, in primis nelle figure dei suoi antichi e stanchi dirigenti, ha fatto di tutto per evitare che gli elettori capissero. Hanno è vero indetto le primarie ma poi hanno fatto di tutto per metterlo fuori gioco e per neutralizzare la sua spinta innovativa, dalle regolette insulse alla campagna a tappeto sul territorio contro di lui (ho sentito cose assurde nelle assemblee in Toscana, Renzi paragonato spesso a Berlusconi, gli elettori invitati a non votarlo perché si sarebbe alleato con lui, cose così), ai gruppi dirigenti che compatti facevano outing a favore di Bersani. Come si poteva pensare che fosse Renzi a vincere? si sa che l’elettorato del PD è quanto di più tradizionalista e abitudinario esista, prima di fare scelte innovative ha bisogno di uno choc. Che puntualmente è arrivato. Ora vedremo, ma il danno ormai è fatto, e come sempre chi ha portato la sinistra all’ennesima continuerà a rimanere in sella invece di farsi definitivamente da parte. Che francamente sarebbe anche l’ora (se non ora, quando?)

  9. pirandolino

    ma era davvero così difficile prevedere quello che è successo? A settembre Renzi aveva descritto a Gramellini con una metafora calcistica quello ci attendeva: “Bersani è un centravanti che dopo aver guardato giocare i compagni e soprattutto gli avversari per vent’anni, adesso ha finalmente il pallone fra i piedi ed è in area, solo, a porta vuota. Muore dalla voglia di fare gol, ma nessuno ha il coraggio di dirgli la drammatica verità: “Pierluigi, a furia di aspettare sei finito in fuorigioco!”
    E’ inutile girarci intorno, cercare spiegazioni o peggio ancora giustificazioni. La verità, parafrasando un film piuttosto recente, peraltro del tutto resistibile, è che Bersani e questo PD agli italiani non piace abbastanza. Così come non piace a me, che nel 2008 avevo sperato in Veltroni, poi in Renzi e che domenica, per la prima volta dopo 30 anni non l’ho votato. Il motivo? le loro facce di bronzo. La faccia di una persona assume varie espressioni, diventa bianca dalla paura, rossa dalla vergogna ecc…, ma ci sono dei tipi che non si scompongono mai e se anche vengono rimproverati, sbugiardati, svergognati rimangono impassibili. Per questo si dice che hanno la faccia di bronzo, perché il bronzo resiste a lungo senza alterarsi per niente. Non si rendono conto che il mondo è cambiato, il paese è cambiato, le persone vogliono e si aspettano altro….un progetto, un futuro diverso, un film diverso….loro invece no, nonostante siano arrivati ai titoli di coda non vogliono alzarsi dalle poltrone e continuano a guardare un film ormai finito……….

  10. francescodisa

    Mea culpa caro direttore. Da fiorentino non apprezzo il lavoro che Renzi sta facendo a Firenze, né condivido molte sue posizioni, a mio gusto eccessivamente destrorse e retoriche – e questo rimane. Ma in effetti ho sbagliato, sottovalutando l’indescrivibile incapacità mediatica e non solo della dirigenza PD, e la debolezza degli elettori al carisma di chiunque. Mi dispiace per aver calcolato male il male minore. Ma sbagliando si impara, spero.

  11. tuffolo

    @Stefamondo e @Lazarus
    Sottoscrivo ogni parola.
    E aggiungo: la colpa di questo risultato elettorale è di chi alla primarie ha scelrto Bersani, dicendo che Renzi è di destra (in qualche scambio di commenti ho già detto che molti si meritano Berlusconi). L’elettorato medio del PD non si confronta mai con gli elettori di cd, se non per insultare e voler vantare una certa superiorità culturale; l’elettorato medio del PD si confornta solo con quelli che la pensano come lui, solo in “famiglia” con il risultato che tutti si danno ragione e non capiscono che al di fuori della loro cerchia di affini c’è tutto il mondo.
    Il mea culpa deve essere recitato in primis dagli elettori che hanno scelto Bersani.

  12. spago

    @ Stefamondo: bellissimo commento! lo sottoscrivo tutto. E ripeto con te “Questa e la democrazia. Vuoi il mio voto? Meritatelo.” Troppi non afferrano questo concetto.

    @francescodisa.. nooo… come hai fatto a sottovalutare l’incapacità mediatica e non solo della dirigenza PD???? era visibile a occhio nudo da Saturno.. : )

  13. francescodisa

    @spago sottovalutata nella bilancia rispetto a quanto non mi convince Renzi, grazie al cielo non sono così grave.

  14. splarz

    Nel 2008 non esisteva il M5S, per questo il Pd ha preso più voti. Senza contare che, rispetto a quei risultati lì, anche il Pdl è crollato. E buoni 5 punti percentuali di gente non sono andati a votare. Se la smeni ancora prendendotela con gli “antiberlusconisti militanti” non hai capito nulla manco tu.
    Renzi è l’unico ad aver capito l’importanza di alcune esigenze, ma non basta: nel 2007 Grillo ha promosso una legge in cui chiedeva voto di preferenza, 2 legislature, niente condannati; i politic han prima sbeffeggiato la cosa, poi le ha recuperate nel 2013 a ridosso delle elezioni. Come si fa a considerarla gente seria? Il Pd deve fare sul serio un cambio totale.

  15. spago

    Non essere riusciti a cambiare la legge elettorale – peraltro circolavano ipotesi nettamente peggiorative – è un altro merito del Pd di Bersani, che adesso si paga..

    altro! Altro! ALTRO!

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  18. giaimeddu

    Sofri, finalmente sono d’accordo. Faccio outing in un momento complicato: ho sostenuto convintamente Bersani fino a ieri pomeriggio. L’ho sostenuto perché cercava una strada europea per l’uscita dalla crisi, senza genuflettersi alla Germania, mentre Renzi ha sempre dichiarato fedeltà all’austerità. L’ho scelto perché provava a mantenere insieme le diverse anime del centrosinistra, mentre Renzi divideva (sebbene condividessi la necessità di rinunciare a D’Alema, Veltroni e Bindi. 2/3 del risultato comunque raggiunti. Credo che ora anche di Rosi possiamo dimenticarci).

    Ero, insomma, convinto che il suo progetto fosse quello di cui l’Italia aveva bisogno e si, pure che avrebbe vinto le elezioni in maniera piuttosto agevole, corroborato da tutti i sondaggi fino a ieri alle 16, quando la realtà ha fatto irruzione senza fare prigionieri.

    Ho sbagliato. E Bersani e il suo staff hanno sbagliato.

    Se veramente il PD vuole la meritocrazia, Bersani e la dirigenza dovrebbero trarre le necessarie conseguenze di questa Caporetto. Bisognerebbe avere il coraggio di dire basta alla fedeltà alla linea e cominciare a pensare che la linea viene dal basso (come peraltro è nello statuto del PD, mica niente di sconvolgente…).

    Poi tralasciamo per carità di patria lo staff comunicazione del PD.

  19. minimAL

    Come al solito, il Sofri capovolge la frittata, ad uso e consumo di chi non ha memoria. Basta leggere il presunto programma di Renzi per capire come stanno veramente le cose, e perché Renzi avrebbe rappresentato il peggio della sinistra salottiera e distante dalla realtà.
    Se bisogna andare a trovare colpe “nostre”, ce ne sono a iosa: l’elenco è lungo e imbarazzante.
    Una il nostro Sofri la dimentica volentieri (e con malafede): subito dopo la sconfitta alle primarie, quanto si è speso Renzi per il PD?
    E quanto si è speso per la sinistra ilPost di Gori (spin di Renzi), che invece per Renzi aveva addirittura avallato un cambio delle regole in corsa?
    La risposta è zero.
    Le persone adulte, una volta accusata la sconfitta, avrebbero comunque lavorato per il partito, per la sinistra, per quei valori che impugnano con le parole (ma non con i fatti).
    Questo post di Sofri, e l’attendismo permaloso e irresponsabile di Renzi, dimostrano ben altro: state assumendo il tono del “ve l’avevo detto io”, che sa solo di ripicca personalistica e non di una visione politica e responsabile della cosa pubblica.
    Pazienza, se fosse una riunione di condominio. Ma questo non è un condominio: è altro altro altro…

  20. cinziaopezzi

    io credo che tu abbia ragione, anche sulle cose che non capisco, ma su due cose, per una volta tanto, non puoi aver ragione.

    la prima è che renzi l’abbiamo già visto, sostenuto, candidato, votato e guardato vincere per un breve periodo o perdere rovinosamente: si chiamava prodi o sichiamava veltroni. scelto per gli stessi motivi e io penso che per continuare così si può tranquillamente chiudere il partito e andare a dare una mano al 5 stelle che ha certo bisogno di gente dotta che conosce tutti i trighi della politica.

    la seconda è un qualcosa che tu stai facendo proprio in questo articolo, che per me rappresenta uno dei peggiori vizi dell’area di sinistra e della sua cultura: fai come se avessimo perso, e invece abbiamo sostanzialemtne vinto.

    la destra starebbe correndo per strada con le donne nude sul tetto delle macchine e forse anche in questo momento sta cercando di far credere di avere vinto, la sinistra si ripiega su se stessa, non gode neppure per un minuto uno, e comincia a straziarsi di autocritiche e a fallire pur avendo vinto. non pensavo che tu condividesse queste brutte abitudini.

    abbiamo vinto, luca sofri, potevi tranquillamente titolare il post così: ABBIAMO VINTO.

    il resto è politica

  21. Massimo

    Mi sono turato il naso ed ho votato PD sia al senato che alla camera. Come azionista di minoranza ho però il diritto oggi di dire: via, fuori, andatevene, o non avrete mai più il mio voto.

  22. pifo

    E’ tutta da dimostrare, caro Sofri, la tesi per la quale “chi ha scelto Bersani” lo ha fatto da posizioni di conservazione e soprattutto convinto del fatto che “il disastro altrui” bastasse e fosse piu’ che sufficiente a vincere. Io ad esempio mi sentivo “saturo” di disastro altrui sin dal lontano 2008 e avendo avuto la possibilita’ di dare preferenze ho votato 4 persone che piu’ nuove proprio non si poteva. Eppure avevo convintamente scelto Bersani perche’ erano le modalita’ molto personalistiche del sindaco di Firenze a convincermi poco e questa grande voglia dei “nuovi associazionismi” (come il suo ad esempio) di accreditarsi gratuitamente per sfruttarne il successo, piu’ che favorirlo.
    E’ tutta da dimostrare la tesi per la quale la diffidenza mostrata da grandi fette del partito nei confronti della “modalita’ Renzi” sia spiegabile con la conservazione e la resistenza al cambiamento e non piuttosto con precise valutazioni politiche.
    E’ tutta da dimostrare e visto che e’ lei a utilizzarla dialetticamente e ripetutamente questa tesi, faccia il favore, una volta per tutte, prenda il taccuino (o se preferisce il suo Ipad) e la automobile e cominci ad inseguire i fatti, i numeri, i luoghi e le persone, piuttosto che i link e i blog e la dimostri, se ne e’ capace.
    Ma dove ‘sta scritta la certezza che la novita’, qualsiasi novita’, di qualunque genere, di qualunque genesi, di qualunque matrice, avrebbe fatto meglio di questi numeri? Dove sta scritto? Ce lo dica!
    Ci dica anche quale strategia avrebbe sviluppato, rappresentato questa “novita’” davanti alle attuali condizioni, fortemente mutate, rispetto a ottobre 2012.
    Ci dica come avrebbe fatto Renzi a mettere nell’angolo Monti e Grillo, ci dica come lo avrebbe fatto candidando Simoni, Tinagli, Ichino e Zingales, che come e’ noto hanno fatto “man bassa di voti”, ci dica come lo avrebbe fatto con i pensionati in fila per ricevere il rimborso IMU.
    Ci vuole “altro, altro, altro” ma dica “cosa, cosa, cosa”, se ne e’ capace
    Saluti

  23. Il Delatore

    Sono tutte persone stimabili e di grande cultura e qualità […] solido, strutturato e rispettabile
    Ma l’alternativa a tutto questo esiste. C’è Renzi, no?

  24. cinziaopezzi

    e se non ho capito male mettiamo un ex comunista al governo, dopo un secolo di lotte per eliminare questo terribile rischio che certamente avrebbe cancellato tutto quello che conosciamo

  25. salvot

    Per ció che mi riguarda, la tristeza più grande l’ho vissuta quando si è deciso di non candidare Renzi. È li che ho capito che si perdeva l’occasione storica di cambiare pagina. A Berlusconi non gli è sembrato vero, del resto ha sempre fatto un unico boccone di Bersani, D’Alema e company, perchè non farlo anche adesso. Il detto Chi nasce rotondo non muore quadrato vige sempre. E se Bersani, D’Alema e Company per 20 anni non sono stati capaci di tutelarci dalla politica più nefasta avutasi dal dopoguerra ad oggi, ed anzi in alcuni casi ci sono andati pure a braccetto, come era pensabile che ci fosseri riusciti adesso. Non hanno capito o vogliono far finta di non capire che hanno fallito da tempo, e con loro hanno fatto fallire una grossa fetta di questo Paese. Ancora mi ricordo quando qualche tempo fa d’Alema disse che non si era fatta una legge sul conflitto d’interessi – quando avevano i numeri per farla – perchè in quel momento non era percepita dagli italiani come la vera priorità. Ma chi glielo aveva detto? Il divino Otelma. Errore politico gravissimo, mancanza assoluta di lungimiranza. Sarebbe quanto meno bastato quello per fare mea culpa e mettersi da parte. E invece no, ostinati avanti tutta. Per ritornare al discorso iniziale, la tristezza più grande l’avevo già vissuta alle primarie, li avevo capito che era finita la speranza per questo Paese, adesso è solo un’amara constatazione di fatto. Non mi resta che pregare per il futuro dei miei figli.

  26. fafner

    La questione del candidare Renzi viene discussa come fosse una partita della Nazionale di calcio. Si cerca l’uomo della provvidenza anche per il Pd, visto che tutti gli altri partiti ne hanno uno. Ma è inutile spargere senno di poi a piene mani: Berlusconi modello Moneygram, Grillo stile The Master dimostrano che nemmeno Renzi sarebbe stato capace di competere, se il terreno di gioco è questo. Le poche volte che Renzi si è impegnato pubblicamente a sostegno di Bersani non è riuscito ad andare oltre il sarcasmo sulle televendite politiche che ti tolgono una tassa e ci aggiungono un paio di federe. E invece non c’era niente da ridere, almeno secondo sei Italiani su dieci.
    La gente rivuole indietro l’Imu e radere al suolo Equitalia, soluzioni semplici a problemi complessi. Non paga il contrasto di interessi, cioè la crisi vista da sinistra, ma una narrazione di destra per la quale sia il precario sia il piccolo imprenditore sono allo stesso titolo neoproletariato, alle prese con gli stessi problemi e beneficiari delle stesse soluzioni.
    Dialogare con la finanza milanese, proporre il Codice Ichino, sostituire il logo del partito con la mela smozzicata, spostare il partito al centro non avrebbe portato un voto in più.

  27. spago

    @ Pifo “Ma dove ‘sta scritta la certezza che la novita’, qualsiasi novita’, di qualunque genere, di qualunque genesi, di qualunque matrice, avrebbe fatto meglio di questi numeri? Dove sta scritto?”

    Perchè parli di qualsiasi novità? chi ha detto una novità qualsiasi purchè sia nuova? Renzi non era una novità qualsiasi, erano, persone, iee, programmi, modalità precise, concrete, argomentate, motivate. Magari a te facevano schifo. Ma non puoi dipingerti Renzi come vuoto di contenuti con solo un bonus di novità. Non era/è questo, e se pensi fosse/sia questo, non hai capito niente. Non hai ascoltato, non hai letto, non hai provato a comprendere le ragioni, i valori, le convinzioni di chi lo sosteneva.

    Chiaro che la certezza non c’è. Renzi avrebbe fatto meglio? avrebbe ridimensionato Grillo? boh. Magari no. Però non è o tutto o niente, qualcosa c’era. Sondaggi e indagini. Articoli di opinionisti e politologi.. Dichiarazioni di voto. Opinioni più o meno autorevoli. Giornali, trasmissioni, etc.. che si schieravano. Prese di posizione di politici di tutte le provenienze. E poi sensazioni, discorsi, fra amici, al pub, al lavoro, in giro.. sui blog anche, perchè no? l’impressione ascoltando trasmissioni radio di filo diretto, leggendo le lettere sui giornali, i commenti on line, le discussioni e gli articoli su blog anche di centrodestra. E ancora un 40% di votanti alle primarie in un eletterato selezionato per favorire Bersani.. E la mobilitazione, le piazze.. Non sono certezze. Ma non è neppure vero che non sono niente..

  28. Qfwfq71

    Un mio caro amico molto integrato nell’apparato (sin dai tempi del PCI), una volta mi disse:
    “purtroppo noi del PCI ci portiamo addosso questa croce di doverci sacrificare per salvare l’Italia”
    alludeva a tutte le volte che il suo partito si era prestato a scelte “di responsabilità” dai governi di unità nazionale ai governi tecnici; un servigio prestato ricevendo in cambio sempre diffidenza da quegli italiani che non gli hanno mai riconosciuto il merito del sacrificio.
    Mi ricordo che già allora l’immagine che mi diede fu quella della vecchia zia zitella che si sobbarca la cura della nonna, quella zia antipatica che nessuno vorrebbe in casa ma che, diciamocelo, fa tanto comodo perchè si suca tutte le fatiche e le rotture quotidiane dell’arteriosclerosi nonnesca.
    Quella zia alla quale ci guardiamo bene dal riconoscere alcunchè all’atto della suddivisione dell’eredità: “in fondo è stata una tua scelta, nessuno ti ha chiesto niente; e poi diciamolo, vuoi mettere la comodità di non pagare l’affitto di casa?”
    Ecco forse la lezione che dovrebbe imparare una volta per tutte il PD è questa, smettetela di essere responsabili; date agli italiani la possibilità di sperimentare fino in fondo il baratro nel quale si stanno cacciando; smettetela di salvare l’Italia; l’Italia sentitamente ringrazierà.

  29. steve76

    speriamo che adesso VADANO TUTTI A CASA!!!
    basta conquesti politici basta basta basta.
    Ieri sera guardavo la tv francese FRANCE 24 e c’era D’alema che commentava la vittoria del PD dicendo cosa avrebberofatto al governo…. ma ancora non vi vergognate…. ANDATEVENE!!! SIETE ANTIQUATI COME I DINOSAURI, L’ITALIA NON SIETE VOI

  30. antopicci84

    Spero di sbagliarmi ma credo che la sinistra italiana sia irriformabile, e non è solo una questione di dirigenti, è proprio la base a difendere strenuamente idee anacronistiche e minoritarie. Sofri ha ragione: Renzi ci ha provato, anzi ci abbiamo provato, milioni di elettori di sinistra ci hanno risposto picche.
    Del resto (lo noto dai commenti) anche dopo una batosta del genere sono in pochi ad essere capaci di autocritica. Berciano le solite accuse ai dirigenti, come se non li avessero scelti loro, come se non dicessero le cose che loro vogliono sentirsi dire. Il problema è che queste idee in Italia sono minoritarie. Il popolo italiano lo dice da 70 anni.
    Ora io dico, perché incaponirsi nel voler cambiare la sinistra? Non possiamo abbandonarla al proprio destino? Lo avessimo fatto anni fa probabilmente avremmo già costruito qualcosa di importante. Ci vuole altro, si, ma bisogna anche avere l’intelligenza (e il buon senso) di guardare altrove.

  31. gillo

    Oggi è una giornata di sole splendido a Milano. Questa luce e l’azzurro mi fanno felice, mi indicano le reali priorità e annullano ogni malumore. Resta che chi, nell’area PD, ha irriso e sbeffeggiato Renzi e i suoi sostenitori ai tempi delle primarie adesso è vivamente, e senza se e ma, invitato a scavallarsi dal.. razzo? Mazzo? Tazzo?

  32. Robdale

    Concordo sul fatto che nel PD hanno fatto il possibile per far perdere Renzi, come leggevo in qualche post.
    E quello per me è stato l’ennesimo segnale della cecità, e dell’autolesionismo del PD, anche questo menzionato in molti post. Ma a questo punto mi chiedo cosa dovrebbero fare gli elettori del PD insodisfatti a far capire che le cose dovrebbero cambiare, visto che questi dirigenti sono di coccio? Io non sono un membro del partito, nè un tesserato quinidi potrei dire eresie ma perché non si propongono nuove primarie, subito, adesso, anche per la segreteria del partito?

  33. michelelan

    Ho 26 anni, ho votato Renzi alle Primarie e a questa elezioni Bersani…
    Auspico che se non oggi, domani, la direzione del PD si dimetta in tronco, senza scuse e senza sotterfugi, andate via e trovatevi altro lavoro. Lasciate il partito ai giovani, alla gente, lasciate il partito a Renzi.

    Lo avevo detto quando m’incazzavo con i Bersaniani, senza nuovo non si vince, spero che anche i più ottusi abbiamo capito da questa batosta.. Abbiamo bisogno di un leader giovane, carismatico e oggi il nome suo è Renzi!

  34. Incrociatore

    Vedi caro amico, condivido tutta la tua analisi tranne la prima parte.
    Non dovresti sminuire ed in un certo senso sorvolare sulle Primarie del Pd perché da lì è stato lanciato un messaggio-promessa estremamente positivo ed un altro tremendamente negativo.
    Quelle primarie qualcuno ha voluto truccarle, mettere dei paletti come dire “questa è casa riservata”. Certo Bersani ha fatto delle primarie con l’apertura a Renzi e poteva farne a meno. Però, lui o chi per lui, hanno fatto in modo di fare l’analisi del sangue a chi non provenisse dalla sinistra o vicinanze. E’ onesto ricordare che con Prodi poterono partecipare tutti senza intoppi di nessun genere? Questa volta no! Renzi ha avuto un successo straordinario, date le condizioni, ma ha perso e molti suoi fan han capito che quella non era comunque la “casa” accogliente per tutti, ma solo per gli “eletti” e con candidati abborracciati come la Puppato… o Tabacci che rappresentava solo se stesso?!
    Ecco quelle persone in queste elezioni non potevano votare per una casa non accogliente e diffidente, al massimo si sono astenuti oppure votato Grillo che raccoglieva tutte le lamentele compresa questa.
    Già che ci siamo non possiamo dimenticare il trattamento riservato a Renzi in quelle primarie: amico di Berlusconi, degli evasori delle Cayman, un passato senza pedigree rosso, liberista e lo stupefacente D’Alema (che felicità che non si sia presentato…) che, ricordi, disse che se vinceva Renzi il Pd si sarebbe spaccato!!! Una cosa delirante in un partito democratico questa ultima affermazione. Ma il Pd che casa era? aveva dei proprietari oppure era un partito libero. Hai voglia di chiedere voti dopo un’immagine distorta così!
    Poi c’è il capolavoro di Bersani: l’alleanza con Vendola che pportava l’unica garanzia cioè l’essere di sinistra doc. E che sinistra. E mi fermo qui.
    Troppe cose avrei da dire in questo tumultuoso dopo elezioni e molte le hai dette giustamente tu.
    Io sono personalmente sensibile ai messaggi del PD, pur non essendo iscritto, ma faccio fatica a ritenere oggigiorno quella “ditta” come la mia ci vuole altro, altro altro e il popolo ha percepito che questo altro non c’era… ed ha votato Grillo.

  35. Il Delatore

    @antopicci84
    io ad esempio, a parte una certa timidezza nel distribuire legnate agli avversari, non ho molto da imputare alla dirigenza del PD. Se vivi in un paese in cui più della metà dell’elettorato vota Berlusconi, Lega e Grillo, c’è poco da fare.
    Il fatto che certe idee siano minoritarie, e lo sono (e da molto più di 70 anni), è un argomento che non sta in piedi. Se la gente chiede più bazooka, tastiere in cirillico e trombette di carnevale, cosa che per altro ha appena fatto, va inseguita su quel terreno? Si può correre dietro alle istanze più imbecilli e demagogiche per vincere? Vale la pena vincere a tutti i costi?
    Per le condizioni culturali (nel senso più ampio) in cui versa l’Italia a me pare già un miracolo che sia andata così. Altrimenti vogliono Grillo e Berlusconi? Che li abbiano. E’ la democrazia, baby.

  36. Massimo

    Quel che io temo di più è che non lo capiranno. Perché nell’elettorato PD di base le teste sono le stesse, e se non l’hanno capito un mese fa, perché dovrebbero capirlo oggi? C’era bisogno di una sconfitta così definitiva per vedere che Bersani non era l’uomo giusto? Che non aveva carisma? Che proponeva idee confuse e contraddittorie? Ma come hanno potuto lasciare il 25% di elettori, giovani e giustamente arrabbiati, preda di Grillo? Un partito di sinistra, che dovrebbe incarnare il cambiamento e le esigenze dei più deboli? Dicono, Grillo non si sa cosa vuol fare se non azzerare la attuale classe politica. Ma era proprio quello che volevano gli elettori. E si poteva fare, di più e meglio di Grillo, e usare poi quella stessa forza anche per riforme di minore appeal ma magari più importanti. Diceva Il Gladiatore, un popolo deve capire quando è sconfitto? Tu lo capiresti? Io lo capirei.

  37. Il Delatore

    P.S. – Dimenticavo un dettaglio: come dicevo anche altrove, ci sono ottime probabilità che i voti mancanti al csx e quelli in più che hanno determinato il botto di Grillo coincidano, e che parecchi siano proprio tifosi di Renzi delusi dalla mancata scalata del loro pupillo. Avrei pagato non so quanto per essere una mosca appoggiata sulla spalla di Renzi per vederne l’espressione. Mi sa che mancava solo il fumetto col fregarsi di mani.
    Bravi, complimenti, applausi. Siete proprio bella gente.

  38. wildtype

    sarei d’accordo con l’analisi se le primarie fossero state “vere”. pur riconoscendo che sono state le migliori primarie si sempre per il pd, e che ci sono state delle aperture sostanziali, non si può non ricordare che di fatto c’era un candidato di partito contro uno esterno, che le regole erano ridicole e fatte apposta per far votare lo zoccolo duro più vicino al candidato del partito e tenere lontano tutti gli altri.

  39. antopicci84

    @Ildelatore – Dall’alto della tua saggezza ti pregherei di rivolgerti agli altri elettori tuoi connazionali con un minimo di rispetto. Per il resto avevo già detto che tra noi (renziani e liberali) e voi (socialisti post-comunisti) non c’è dialogo possibile. Non resta che prenderne atto senza stare a rinfacciarsi alcunché. Voi avete (legittimamente) voluto un partito appiattito sulle idee della CGIl, noi abbiamo (leggitimamente) deciso di non votare per quel partito. Il voto è ancora libero se non vado errato, no?
    Direi che d’ora in poi ognuno vada per la sua strada. Voi, proprio perché migliori, fieramente all’opposizione per altri 50 anni, noi altri, benché peggiori, dovremo cercare di mettere in piedi un partito che possa andare a governare.

  40. Massimo

    Sì, però fateci pace con la logica. Prima dite che Renzi candidato non avrebbe fatto la differenza perché avrebbe preso qualcosa al centro ma perso a sinistra e quindi il saldo sarebbe stato lo stesso perdente, magari di più. Poi dite che se i renziani delusi avessero votato PD, si sarebbe vinto. Ma ‘sti renziani quanti sono, allora, se solo i delusi ti fanno perdere le elezioni?

  41. cataluccio

    Visto che stamattina c’è il sole (e ancora non abbiamo i risultati delle regionali in Lombardia), verrebbe voglia di azzardare che forse “non tutto il male vien per nuocere”. L’esperienza alla regione siciliana sta lì a dimostrare che un accordo, seppur limitato, tra M5S e PD, e SEL, è possibile. E il fatto che, in Sicilia, M5S abbia ulteriormente guadagnato sulle precedenti elezioni (+10%) fa capire che gli elettori del movimento di Grillo non vedono così male questa alleanza. Dei 20 punti del programma di M5S almeno 14 sono, almeno teoricamente, condivisibili. Partendo da quelli si può mettere in piedi un’ alleanza che, avendo i numeri, realizzi in cento giorni alcune riforme molto necessarie e sentite. Sarebeb questa una piccola rivoluzione, che toglierebbe anche spazio a Berlusconi.
    Il problema è chi dovrebbe essere il primo ministro di questa inaspettata coalizione. Con tutta la simpatia e comprensione umana che provo per Bersani credo che, amaramente, si debba constatare che la statura di un uomo politico si vede nella sconfitta. Ieri Bersani non è stato all’altezza: non si è fatto vedere e ha mandato avanti uomini che hanno fatto la pessima figura, a scrutini ancora in corso, di invocare nuove elezioni. Renzi ha gestito molto meglio la sua sconfitta (che è stata la prima nostra sconfitta: perchè alle primarie, non tutti purtroppo lo hanno capito, non era in gioco chi dovesse essere il segretario del PD, ma chi fosse il candidato migliore a vincere le elezioni).

  42. steamerbag

    E’ un bel post. Resta però il sorriso tronfio del D’Alema post primarie, il sorriso di un uomo che ha lavorato così tanto perché si arrivasse al risultato di ieri; resta questo sorriso involontario ma esibito, a dimostrazione del paradosso logico in cui il sorriso tronfio di un politico unanimemente giudicato intelligentissimo possa, in un secondo tempo, e senza possibilità di errore, essere definito come il sorriso di un infinito bischero.

  43. pifo

    Spago,
    a me Renzi faceva tutt’altro che schifo e solo Dio (oltre a mia moglie) sa quanti lunghi minuti sono rimasto davanti allo schermo del PC a chiedermi a chi dare la “croce”. Non ho parlato di assenza di idee anzi ho lasciato intendere che forse di idee, dietro a Renzi, ne correvano troppe e tutte in cerca dello stesso Messia del quale compiacersi come discepolo prediletto. Non mi hanno politicamente garbato certi personalismi del sindaco di Firenze, la sua limitata e discutibile esperienza amministrativa, troppo scarsa di sostanza per ambire a posizione di leadership in un governo nazionale, ho creduto che questa “inesperienza” avrebbe determinato il proliferare dei “guru” e i “guru” che si stavano candidando a circondarlo, non mi convincevano affatto, Sofri per primo e tra i primi. Non mi convinceva osservare come a Renzi si potesse guardare con fiducia tutti, ma proprio tutti-tutti: un ciellino come un … Ivan Scalfarotto!
    Non mi piaceva l’idea, lo ripeto, di congreghe estranee al corpo popolare del partito che si apprestavano a salire sul carro per indirizzarne gli spostamenti, sfruttando la sua massa d’ urto elettorale. Ero sicuro che la gioiosa armata renziana si sarebbe dispersa alla luce della prima sconfitta, del primo contrasto e certe operazioni successive (leggi quella Tinagli/Simoni/Ichino) mi hanno confermato in questa certezza.
    Non mi hanno convinto certe modalita’ troppo pragmatiche del nostro e, come non hanno convinto me, non hanno convinto alcuni suoi vecchi compagni (leggi Civati) ai quali non puo’ certo essere rivolta l’accusa di conservazionismo.
    No, non avevo affatto schifo del sindaco di Renzi al punto di pensare, oggi, che assolta l’unica funzione possibile che ci puo’ aspettare da questo parlamento (la nuova legge elettorale), dovrebbe subentrare lui alla guida del partito e senza primarie ma direttamente al congresso perche’ nonostante la sua armata gioiosa si sia dispersa lui e’ rimasto al suo posto, con spirito di servizio.
    Pero’ basta con questa retorica dell’ ‘altro, altro, altro” senza avere la minima capacita’ di dire “cosa”, basta con la retorica del rinnovamento frizzante, liquido, duttile, mobile. Il rinnovamento “mio” che puo’ essere sempre diverso dal tuo ma … “chissenefrega” (per il momento) e che soprattutto “chissa’” per quale automatismo, risulterebbe, ieri-oggi-domani, meno perdente.
    Saluti.

  44. Il Delatore

    @antopicci84
    La mia idea (e non solo la mia, fidati) è distantissima dalle tue favole su di voi aperti e liberali e “noi” (?) comunisti a tre narici. Finché campo farò il tifo per una socialdemocrazia di stampo liberale, della CGIL me ne strafrego e il vecchio apparato comunista l’ho sempre visto come una sorta di chiesa alternativa.
    Non siete “i buoni”, ficcatelo in testa.

  45. Il Delatore

    @Massimo
    facci pace tu con la logica. Un elettore del PD che preferiva Bersani a Renzi in caso di candidatura di quest’ultimo, facilmente si sarebbe piuttosto astenuto, non avrebbe votato per Grillo. Come a dire che a parità di voti del PD Grillo avrebbe preso diversi punti in meno. A meno che non consideri il botto di Grillo una buona notizia.

  46. spago

    @ Il delatore.. il tuo “c’è poco da fare” suona di un fatalismo che secondo me non è giustificato.. un partito diverso, con altri dirigenti, altri programmi e altra campagna elettorale avrebbe avuto un risultato diverso. I voti si spostano. Se il Pd di Bersani ha perso non è perchè “c’era poco da fare”.. dai! e dell’elettore di Bersani che si sarebbe astenuto senza votare Grillo.. che ne sai?

    @antopicci84 quale strada esattamente? no perchè per un liberale di sinistra se non sta col Pd e non “patteggia” dove può andare esattamente? i radicali sono allo 0,2% (e se lo sono meritato), Fare (che comunque è un po’ estremo) è all’1%.. anche prima del Pd c’erano Margherita e Ds.. beh mi dirai mica che la Margherita di Rutelli era liberale e di sinistra? se mai era clericale di centro. Se torniamo lì è da spararsi. Se andiamo altrove.. dove? come? il Pd è ancora la cosa più promettente s eguardi al resto.

    @Pifo capisco, tutto legittimo, avevo avuto l’impressione che etichetassi Renzi come nuovo e basta.. son d’accordo che ci voglia sostanza. Ad es. una riforma in senso universalistico del welfare, il sussidio di disoccupazione, formazione pagata, la riunificazione del mercato del lavoro, un progressivo riconoscimento di diritti sempre più ampli a tutti gli assunti partendo da un nucleo di diritti base, quote rosa, asili nido, sgravi fiscali per assunzioni di donne e giovani, semplificazione del diritto del lavoro, riduzione dei contenziosi in materia di lavoro, maggiore certezza del quadro normativo, superamento della divisione fra aziende sopra e sotto i quindici dipendenti, sganciamento dalla CGIL che rappresenta una ristrettissima minoranza di lavoratori (considerando la sindacalizzazione dei lavoratori, la percentuale fra questi di iscritti alla CGIL e la quota di pensionati in essa dominante), che non vuol dire fare per forza il contrario, ma parlarci con autonomia e priorità più generali, priorità assoluta alla diminuzione delle tasse sulla produzione e sul lavoro (cuneo fiscale), sburocratizzazione, semplificazione e riequilibrio del rapporto con il fisco, riportarsi in pari con i pagamenti da parte dello Stato, etc.. queste erano cose di sostanza più o meno ben articolate nel programma di Renzi, chiaramente volte a crescita, riduzione disoccupazione, tutela di precari, disoccupati, giovani e donne, tutela della PMI, miglioramento del rapporto stato-cittadino, etc.. cose a cui Bersani (Fassina, Orfini, turchi vari) opponeva dubbi, a volte sensati, ma non valide alternative. E su cui Bersani e il pd in campagna elettorale non hanno detto niente. I piccoli imprenditori veneti vien fuori che hanno votato GRILLO! lasciato Silvio han trovato più convincente lui di Bersani.. ma possibile che il Pd non riesca ad imparare a parlare con queste persone?

  47. jamesnach

    Bell’articolo, condivido quasi tutto.

    Ma, ahimè, a giudicare dai commenti il tuo invito ad andare oltre e a non recriminare non è stato raccolto.

    Mi tocca leggere ancora roba del tipo “le primarie sono state fatte per far perdere Renzi”, quando le primarie non erano nemmeno previste – da Statuto il candidato premier era Bersani – e sono state invece una concessione di Bersani stesso mirata proprio a sgombrare il campo da ogni incertezza.
    E Renzi quei venti punti li avrebbe potuti recuperare in un solo modo: vietando a Bersani di candidarsi, altro che le famose “regole”.

    Basterebbe un po’ di onestà intellettuale – ma proprio poca – per ammettere che le cose stanno così, ma ahimè mi pare che dalle parti dei Renziani prevalga il piagnisteo.

  48. antopicci84

    @Spago
    Non ho mai detto di essere un liberale di sinistra, ma solo renziano e liberale. Mi dispiace ma non ragiono più alla maniera di Michele Serra: destra, sinistra, centro. Un liberale per me è un liberale punto e basta. Giunti all’anno 2013 di nostro signore la sinistra dovrebbe accettare il capitalismo, punto e basta. Ma anche volendo riconoscere l’esistenza di questi liberali di sinistra, beh per loro non credo ci sia posto peggiore di questo Pd che blatera ancora di neoliberismo (qualunque cosa significhi).

    Se poi volete continuare a votarlo fate pure. Io ho smesso da tempo. Ho votato Fare. Non riusciremo a cambiare mai nulla? Può darsi. Ma voi cosa avete ottenuto turandovi il naso per 20 anni? Il risultato in termini di riforme è ZERO. Ripeto: ZERO. E vale a dire: ZERO. Ecco forse vale la pena di costruire qualcosa insieme. Ci sono milioni di elettori in libera uscita, molti di loro sono persone ragionevoli, ma chi è concentrato sulla vocazione minoritaria stenta a rendersene conto.

  49. piccoglio

    Condivido molto di questo post, ma non il giudizio positivo sul progetto del PD del 2008. Ricordo che
    – nel 2008 il PD ha perso
    – ha candidato persone lontane dalle sue politiche (Calearo capolista in Veneto)
    – ha sbagliato decisamente la scelta degli alleati (Razzi e Scilipoti in coalizione).
    Certo sono cose ovvie, ma gli elettori non dimenticano.

  50. caccapupu

    Mi pare che la prova delle urne abbia dato il suo responso, Sofri ha ragione e ben poco si può aggiungere. Tutte le analisi minuziose ora lasciano il tempo che trovano: politicamente il PD ha perso, e di brutto, ora si può pensare quello che si vuole della sua offerta politica ma per governare, so di dire una cosa non molto originale, bisogna prima vincere.
    L’unico modo per non farsi fagocitare dal M5S alle prossime elezioni, che potrebbero cadere fra un anno a meno di fatali governissimi, è un azzeramento dei vertici, per dare un’idea di rinnovamento che la gente, anche la più distratta e delusa, possa vedere e capire.
    Se il PD si ostinerà a mantenere la difensiva e dare la colpa a tutti quelli che gli hanno voltato le spalle per esprimere un voto di “pancia”, allora alle prossime elezioni correrà seriamente il rischio di sprofondare sotto il 20% e quel PDL che fino a meno di due mesi fa si dava per morto.
    Rivoluzione o morte.

  51. Pingback: Psicodrammi » Gianni Silei

  52. fbarto

    Concordo sull’articolo, eccetto l’importanza data alle regole delle primarie. Renzi ha perso perchè il partito ha avuto paura della sua vittoria. Leggittimamente, perchè avrebbe spazzato via buona parte della nomenklatura che ci ha portato a questo risultato. Renzi era l’unico in grado di recuperare consensi tra i delusi del centrodestra e sarebbe stato un argine al neo-grillismo, votato molto da chi non ne può più delle solite facce: D’Alema, Finocchiaro, Bindi e l’economista di riferimento Fassina.
    Renzi non è abbastanza di sinistra? Beh diciamo che è il massimo che ci possiamo permettere in Italia. Meglio un centrosinistra annacquato rispetto ad un PD perennemente perdente.
    E’ arrivato il momento di ripartire con il camper, senza regole demenziali, senza veti dei soliti noti. Tra sei mesi si rivota, ma bisogna iniziare ADESSO!

  53. ugopalmiro

    Io “altro altro altro” provo a sintetizzarlo così: se i grillini fossero la nuova sinistra? Se fossero loro “altro altro altro”?
    Io son vent’anni che voto PD o quello che era prima. L’ho votato domenica e probabilmente lo voterei domattina. Il mio più grande rimpianto di non aver mosso il culo ed essere andato a votare Renzi alle primarie. Quando l’ho capito, le regole assurde delle primarie mi hanno impedito di rimediare al mio errore. Ma rimane un mio errore, ed ora mi merito tutto questo.
    Detto questo, penso anche che il PD sia morto, per due ragioni, una tattica e una strategica: quella tattica è che domani o tra un anno (cioè dopo un eventuale governo di coalizione) nemmeno Renzi ce la fa ad arginare Grillo, che prende la maggioranza assoluta. Quella strategica è che il Pd è ormai un corpaccione vuoto, popolato di gente autocondannatasi a far politica a vita per mancanza di un mestiere. Quindi dietro Renzi il nulla o quasi. Un partito condannato a diventare in poco tempo una specie di UDEUR.
    La mia speranza è che alcuni valori della sinistra siano travasati nel M5S. Che depurato del populismo, dell’avversione all’Europa e all’Euro e di tanti altri aspetti che oggi mi spaventano, questi ragazzi raccolgano l’eredità della sinistra, siano la nuova sinistra. E forse lo sono già.

  54. steve76

    Ma dove volete andare con questa sinistra. Non avete capito che siete governati dalle lobby?? ancora che credete ai vostri ideali, pensate che Bersani lo abbiate votato voi?? è stato messo lì perchè era quello adatto ad accomodare i voleri dei potenti di sinistra… Le cose sono chiare, e avete fatto le primarie farlocche!!! adesso vi meritate quello che avete avuto e senza sconti, e il proseguio sarà pure peggio perchè tanto i vostri potenti non vorranno sloggiare e nonimporta nulla che a morire sia la popolazione… già ne hanno calpestati di cadaveri per arrivare dove sono….
    E ancora a dire Grillo è un male… dove sta scritto che è un male… a me sembra che il male siano i politici (di destra e sinistra) che fin ora hanno portato l’italia al baratro e la porteranno ancora per qualche mese dato che faranno nuovamente un inciucio.
    Uno come Dario Fò pensate che sia un cretino o uno di destra??? direi di no… ma mi sembra che le sue idee le ha espresse…. e per chi??!!! riflettete compagni … rilfettete…

  55. naino

    Caro Sofri..
    Ma ancora anche Lei non ha ben capito e compreso appieno il significato di questo voto.
    Qui non si tratta più di Destra o di Sinistra, per il 25% degli elettori e penso in fondo agli animi per molti altri altri altri, il vero fattore discrepante è la politica dell’onesta, del taglio agli sprechi, dei cittadini al governo contro la “vecchia politica”.

    Destra e Sinistra è un bellissimo trattato di Bobbio ma dovrebbe essere anche qualcos’altro ma altro altro, che in realtà non è. In fondo per l’elettore Berlusconi e Bersani, Bondi e D’alema, Letta e la Bindi rappresentano tutti la stessa cosa: una classe politica superata.

    Ho analizzato la mia scelta da elettore moderato per certi versi di destra e per certi versi progressista, patriottico e cristiano sempre antiberlusconiano. Penso sia la stessa analisi che altri milioni di elettori hanno eseguito. Cosa cambierà e soprattutto come cambierà il paese votando Bersani-Monti?

    Il paese ha bisogno di altro ma altro altro. Il paese ha bisogno di facce nuove, nuovi leader di una nuova politica e di un nuovo modo di farla. Il paese ha bisogno di onestà e di nient’altro. il movimento 5 stelle rappresenta pienamente queste necessità degli elettori,che intelligentemente, non si sono lasciati intimidire dalla figura sudata e urlante di Grillo, ma hanno visto oltre e molto lontano.

    Sfortunatamente questo è un paese anomalo, allo sbando, un paese in estinzione, pochi sanno la ricetta e pochi hanno la possibilità di esprimerla alle grandi masse:

    UNA COSTITUENTE!!!

    La nostra crisi è una crisi radicata nel sistema istituzionale del paese, “razza di vipere” come fate ha non capire o a non voler capire?

    Non servirà riformare le Camere , fare la legge elettorale, modificare la tassazione…non servirà a niente perchè tutto ricade in uno Stato malato con istituzioni vecchie, vecchi meccanismi superati da decenni, burocrazia asfissiante, statalismi e regionalismi e provincialismi e campanilismi e ancora caste e caste accatastate verso il declino….questo paese deve cambiare dal di dentro!
    Non certo modificando la prima parte della Costituzione ma riscrivendo tutta la seconda, attraverso la partecipazione e il desiderio dei cittadini.

    Un nuovo slancio e una nuova sfida nazionale afrontare finalmente il nuovo millennio, prendere di petto la globalizzazione, avere idee concrete per problematiche presenti e future. Un nuovo piano energetico, scolastico, culturale, Di impresa e via dicendo..
    Concludo qui….ma potrei blaterale altro ma altro altro

  56. Wizardo

    @steve76
    “ancora che credete ai vostri ideali”
    caro, un paese lo si migliora nelle piccole cose. e cominciare a scrivere decentemente in italiano sarebbe un buon inizio. tanti auguri a lei e a quelli che come lei. invece di mandarli a casa tutti avete riportato in parlamento cicchitto. siete riusciti a farmi rimpiangere perfino bertinotti.

  57. steve76

    Wizardo
    peccato che, se non ha capito, visto che forse era attento ad altro, io non ho votato cicchitto & c. nè bersani & c.
    vediamo se ora intuisce

  58. Wizardo

    @steve76
    caro steve, lei mi fa sorridere. e devo dire mi sembra un tipico rappresentate della lista che ha votato. per fortuna non sono un politico perchè anche solo l’idea di dovere convincere gente come lei mi da i brividi.
    vada a documentarsi e capirà cosa intendo.

  59. caccapupu

    @Wizardo

    Non conosco steve76, non voglio estrapolare troppo da come scrive, so solo che finché un partito come il PD riterrà inutile o addirittura dannoso provare ad attrarre il consenso di persone come steve76 che, qualunque sia la ragione (ma in primis credo ci sia un disgusto indifferenziato per la classe politica), hanno deciso di votare cinquestelle, allora è destinato all’eterna sconfitta, di cui quest’ultima è un segnale piuttosto chiaro.
    Per governare bisogna vincere, per vincere bisogna convincere, per convincere bisogna prima ascoltare.

  60. Il Delatore

    Grazie Steve, dico davvero. Ogni tanto anch’io vengo assalito da qualche dubbio, poi arriva uno come te e me li fa passare.

  61. spago

    @ Jamesnach “Mi tocca leggere ancora roba del tipo “le primarie sono state fatte per far perdere Renzi”, quando le primarie non erano nemmeno previste – da Statuto il candidato premier era Bersani – e sono state invece una concessione di Bersani stesso mirata proprio a sgombrare il campo da ogni incertezza.”

    Guarda io ti credo.. devi solo provarmi in modo inequivocabile che il fatto che non fossero nello statuto prova che le regole con cui son state fatte fossero le migliori possibili. Se tu riesci a dimostrarmi un nesso logico, non solo supposto, ma reale, fra queste due affermazioni: “Le primarie son state fatte anche se non erano nello statuto” – “Le regole erano corrette e non pro Bersani-anti Renzi”, io m’inchino.

    Per me, in attesa della tua dimostrazione, è logicamente possibile che uno” conceda” le primarie che non sono nello statuto e poi approfittando della sua posizione si scriva delle regole favorevoli. Siccome è possibile, e mi parebbe anche molto facile e prevedibile, si può discutere se sia accaduto. Alcuni pensano di sì. E tocca ascoltarli perchè il tuo ragionamento non funziona per escludere questa possibilità a priori.

  62. Stefamondo

    @minimAL Se ricambi la parola “Renzi” con quella di “Bersani” nel tuo primo paragrafo del tuo primo post, succede una cosa buffa. T’invito a rivedere quanto scritto. Per quanto al commento delle “persone adulte”, sai, e proprio questo atteggiamento che noi bambini troviamo offensivo nei nostri confronti. Noi non ti stiamo chiedendo la chiave, noi ce la prendiamo. E poi, e vero, Io ve l’avevo detto, che se vinceva Bersani, non gli avrei votato e non avrebbe vinto il PD. Se non l’hai capito la prima volta, siediti, pulisciti bene le orecchie e ascolta, che forse questa volta qualcosa capirai. Al prossimo turno ce la possibilita reale che il movimento 5 stelle vinca la maggioranza. Quando succedera, torna a questo post, che cosi sara piu facile dirtelo: te l’avevo detto.

    @cinziaopezzi Sai, l’orgoglio e una cosa pericolosa, ci acceca ai propri difetti. Personalmente penso che, in termini generali, visto dal estero, il popolo Italiano e molto orgoglioso, e come si diceva una volta per gli americani, si meritano di beccarselo bene e duro.

    @fafner certo che ti dimentichi lo sbarco di Renzi in Lombardia degli ultimo dieci giorni? La “gente” non rivuole L’IMU, etc, etc. La Gente vuole speranza e cambiamento. Bersani non offre tale merci, ma un ritorno del déjà-vu. E secondo me sbagli nel dire cosa avrebbe o non avrebbe portato voti, proprio perche, per esempio, il CIVIC AUDIT di Ichino (almeno leggiti i suoi libri prima di parlare e usare parole che non capisci), rappresentava qualcosa che rompeva gli schemi, e il PD mai l’avrebbe attuato con Bersani (se no perche Ichino se ne ando?), ma se venduto bene, sarebbe stato un modo di dialogare con chi era indeciso. La tragicita del PD con Bersani sta proprio nel non dialogare con chi la pensa diversamente. Come’ hanno detto altri, Renzi aveva un programma, e io non ne ero completamente d’accordo, ma rappresentava di base dei valori del PD ma con dei contenuti diversi, che parlavano direttamente a persone, delle loro paure, dando speranza e auspicando che il futuro potesse essere scritto diversamente. Se Bersani rimane a capo del PD e non ammette la sconfitta, Bersani fara la fine di Bertinotti e il partito comunista.

    @spago sono d’accordo, con Renzi non si sa se avrebbe fatto meglio o peggio. Il punto, come ha scritto @salvot, e che Renzi sarebbe diventato un icona del cambiamento. Nel rendergli la vita dura, la percezione, e qui sta la chiave di lettura, di gente non decisa e non fedeli ai riti feudali di logiche che, per quel che mi riguarda, non mi appartengono, ha visto che il PD non offriva un programma diverso dal passato. Poi, el’Bugiardo e un agente vendita, e bisogna riconoscerli questa qualita, senza uguali sul mercato politico Italiano. Lui ha semplicemente fatto il suo mestiere.

    @Il Delatatore e cosa proponi di fare? Prendere la gente che non e’ d’accordo con te e costringerla? Mi riccorda quel tale, come si chiamava, una volta socialista, poi diventato fasc… Fra l’altro, questo e uno dei punti cardinali. Bersani non ha dialogato con gli Italiani che non erano gia d’accordo con lui, ma solo con quelli che erano gia d’accordo, prendendo per scontato che tutti erano d’accordo con lui. Questa la chiami leadership?

    @Il Delatatore certo che non sai perdere. Peggio per te, la vita di tutti e piena di sconfitte. Il punto e un altro. Una volta che cadi per terra, ti rialzi, o stai li a piangere?

    @ ugopalmiro il movimento 5 stelle non e la nuova sinistra, almeno, si potrebbe dire, e la vecchia sinistra, quella di oltre cento anni fa. E un gruppo che non accetta la dominazione dei piu forti al di sopra dei piu deboli. Se vai a leggere cos’era la sinistra, tanto tempo fa, troverai che il movimento 5 stelle ha molte cose in comune con quello. Sta di fatto che oggi, in Italia, ma anche altrove, non pensare che l’Italiani siano cosi diversi o unici, ce una borghesia che si e’ abituata ai suoi privilegi, e non si rende conto che, nel difendere il giusto per loro, ha creato una diseguaglianza enorme. Basta pensare ai rapporti incestuosi fra il PD e il CIGL, a scapito di tutti i precari. Io seguivo Grillo su youtube tanti anni fa, quando faceva il whistleblower contro i poteri forti (mi sembra il 2006 o 2007? Forse sbaglio). In quel momento, dov’era la sinistra? Dov’erano i sindacati? Erano a bere il caffe, al bar, e darsi due pacche sulla spalla.

  63. Lazarus

    Infatti con le primarie (una concessione secondo qualcuno…) si è “sgombrato il campo da ogni incertezza”, i perdenti hanno pervicacemente voluto confermare la propria vocazione. Eliminato Renzi, l’unico che poteva farli vincere sul serio, sono rimasti i soliti perdenti. E allora teneteveli, e godetevi lo spettacolo delle beffe e delle umiliazioni.

  64. jamesnach

    Vabbè, mi tocca di ripetere l’ovvio.
    Le primarie sono state una concessione di Bersani, che gli fa onore.
    Lo Statuto del PD, del quale Renzi mi pare abbia deciso di far parte senza costrizioni esterne, dice nero su bianco che il candidato premier è il segretario, che in quel momento era Bersani.
    Bersani ha invece deciso di ascoltare la base e andare a rischiare la pelle. E ha vinto. Di 20 punti, peraltro.

    Si dice che le regole erano “contro Renzi”: bè, dovreste essere voi a dimostrarmi che è così, non io a dimostrarvi che non è così. L’onere della prova sta all’accusa, non alla difesa.

    Si dice che la famosa regola che ha impedito ai 16 enni di votare abbia favorito Renzi: faccio gentilmente notare che manco si fossero presentati tutti i 16-18 enni d’Italia uniti per votarlo (e per votare lui e solo lui), Renzi avrebbe recuperato i 20 punti.
    Poi la storia del doppio turno. Il sottoscritto non ha potuto votare perchè al primo turno era all’estero.
    Coglione io che non mi sono interessato troppo delle modalità. Ma non mi metto a frignare, come il Renziano medio. Voi date per scontato invece che chiunque non abbia votato al secondo turno avrebbe votato Bersani. Certo, come no.

    Infine.
    Se Bersani perde le elezioni è un imbecille perchè non sa alscoltare gli elettori.
    Se Renzi prende 20 punti da Bersani sono gli elettori che sono imbecilli perchè non lo votano.

    Un po’ di onestà, ogni tanto….

  65. Robdale

    @Stefamondo, Il Delatore, Jamesnach e a tutti gli altri che stanno discutendo delle primarie Renzi/Bersani.

    Mi sembra una guarra fratricida. Sono passate. Basta. Bersani ha fatto il possibile per vincerle. Ci teneva. Ha voluto portare lui la macchina al traguardo. Ma il successo non è arrivato. Con lo stesso spirito democratico con cui ha indetto le primarie, deve farsi un bell’esame di coscienza e trarne le conseguenze. Altrimenti, come diceva qualcuno, il rischio serio è che alle prossime elezioni anche il PD sarà spazzato via.

  66. Pingback: Fabio Malagnino | Pd, le ragioni di una sconfitta

  67. Incrociatore

    Jamesnach, le regole sono state messe solo in questa occasione!! Con Prodi nessuna di queste regole!!! Come mai? Obbiettività niente. Si voleva svolgere la gara dentro il circolo controllato delle mura amiche ma chi vota non è solo lì.
    Dimissioni, ma subito perché dopo sarà tardi.

  68. Il Delatore

    @Robdale (ma pure agli altri)
    Come non detto. Avevo scritto parecchie righe, poi ci ho ripensato. Si andava solo a litigare e non ne vale la pena. Fate pure dimettere Bersani e mettete l’iphonaro al suo posto, fate quel ca**o che volete, non mi importa più. Se volete vi firmo un foglio con su scritto che mi impegno a votarlo. Contenti voi.

  69. Wizardo

    la lagna renziana fa tenerezza. e in questo momento devastante quasi mi scalda il cuore. è evidente che andare alle elezioni senza SEL guadagnando al centro e perdendo a sinistra rischiava di dare anche la camera alla destra. dico rischiava perchè non sapremo mai come sarebbe andata.
    detto questo, massimo rispetto per chi, renziano o bersaniano, si è sbattutto e almeno ha impedito un nuovo governo corrotto e mafioso come i precedenti.
    per il resto, davvero, non ho più fiducia nei miei concittadini. non tanto in quel trenta percento di corruttibili che hanno venduto il proprio voto, come sempre hanno fatto. ma in quell’altro venticinque infantile e cazzone che pensa di potere salvare il paese con “un grande sogno”. faccia diversa della stessa medaglia. da domani battaglia, ma oggi per me è il tempo del disprezzo. e non mi rompete.

  70. Stefamondo

    @Robdale sono d’accordo.
    @Delatore scusa, errore battitura. Per quanto ai temi, io personalmente, non ce l’ho solo con Bersani, ma con tutto l’organico dirigenziale del PD. Bersani e il punto focale, d’altronde, non si puo fare il leader e poi sottrarsi alle critiche. Nel suo discorso di qualche ora fa, Bersani parla di moralita’ (etica?). E difficile prenderlo sul serio quando il gruppo che lui ha approvato ha preso delle scorciatoie. Una di queste sta nel modo in cui le primarie sono state gestite. Mi dispiace, ma il merito sta nel andare oltre il minimo richiesto. E il PD non e’ stato in grado di farlo. Stesso discorso in campagna elettorale. Il PD ha fatto il minimo, non ha fatto il massimo. Perche non ha fatto il massimo? E questo, a mio parrere, il punto di sofri e del articolo (altro altro altro ndr).

  71. Robdale

    @Il delatore
    Oggi siamo tutti un po’ sfessati. Hai ragione ad avvilirti. E forse alla fine le nostre posizioni potrebbero anche essere molti più vicine di quelle che sembrano.

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