Il giorno degli omicidi al tribunale di Milano mi ha chiamato una radio per sapere se potevo intervenire brevemente in un loro programma per parlarne: io ho spiegato che non mi sembrava una cosa su cui si potessero avere molte opinioni, e io in particolare non ne avevo. Ma per paura di rivelarmi come uno che non ha voglia, alla fine ho detto ok, sperando che qualcosa mi aiutasse poi a non suonare troppo banale.
Non è successo, e sono stato molto banale: mi sono limitato a dire che mi pareva che nei fatti la questione di sicurezza al tribunale non fosse risolvibile, e che il caso particolare fosse tragico ma molto eccezionale. E ricordo di aver detto, chiedendomi intanto se non fosse un’ipotesi troppo sprezzante, “ora per alcuni giorni ci saranno controlli meticolosi e insistenti, e tutti vi si disporranno partecipi e compresi, poi dopo un po’ qualche avvocato comincerà a sbuffare, e poi sbufferanno tutti, e qualcuno perderà un’udienza, ci saranno proteste, e richieste di abbassare le soglie dei controlli, e poi tutto tornerà nella precedente condizione di compromesso, inevitabile e che costringe ad alcuni rischi”.
Il tutto per dire non che non abbiano ragione tutti, nei tribunali, ma che noi che gestiamo e incentiviamo le riflessioni pubbliche forse dovremmo avere un po’ più di misura e non saltare a giorni alterni su ogni critica e sul suo contrario, a prescindere dalla realtà.
Ora vedo sui giornali che ieri a Napoli ci sono state proteste degli avvocati, per via di questo.
Aggiornamento coda dal Palazzo di Giustizia di Napoli. (cc @NiccoloZancan) pic.twitter.com/qgOP7CU4UJ
— Luca Watson (@DottorWatson) 13 Aprile 2015
p.s. e oggi è peggio.
Io partirei da un assunto perché esistono i tribunali, risposta colui che scrive da quale pianeta scende, oppure cosa si è fumato. No niente di tutto ciò. Una marea di leggi in questo ventennio sono cambiate, tante leggi, con il beneficio dell’ammissibilità di intelligenti menti giuridiche, hanno intasato i tribunali, con regole “d’ingaggio” da mercati popolani, non linea, con i paesi civili. Una soluzione ai grandi flussi di persone, tra imputati, testimoni, avvocati, cancellieri, giudici, è quello di creare, flussi flessibili, con un piccolo algoritmo, che tiene conto, dei fattori di indici di pericolosità ecc.ecc.