Domani è un altro giorno

La verità è che, come tutti gli scandali e le cialtronerie italiane, i presunti brogli sono diventati parte dello scenario, per le primarie: “Massì, i soliti brogli, ok, ci sta: alla fine ha vinto quello”. I cinesi, i video, gli elettori del centrodestra, sono tutti accessori rituali di una cosa diventata rumore di fondo, insieme agli editoriali, ai titoli indignati, ai perdenti che protestano e ai vincenti che minimizzano. Ed è insieme – tutto questo – una conseguenza e un fattore di un sistema politico-mediatico-civile che si indigna di tutto e digerisce tutto senza mai cambiare niente: come certi genitori ansiosi che dettano tutto il tempo ai figli regole su regole che poi non sanno far rispettare – solo per rassicurarsi di non essere assenti -, l’Italia ha come approccio ai suoi fallimenti e alle sue difficoltà quello di stracciarsi le vesti e puntare il dito immediatamente e fragorosamente, e immediatamente passare ad altro senza nessun intervento conseguente. E come certi figli abituati ai richiami routinari che entrano in un orecchio ed escono dall’altro, l’Italia ignora le accuse e le raccomandazioni, rumore di fondo, consapevole che passeranno tra un momento e incapace di comprenderne sostanza e allarme. Siamo una famiglia disfunzionale, ordinariamente disfunzionale.

Già leggiamo meno gli editoriali indignati, guardiamo solo il primo dei video, saltiamo le interviste agli sconfitti che chiedono riconteggi: domani è un altro giorno.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

7 commenti su “Domani è un altro giorno

  1. Julian B. Nortier

    Mi sa tanto di giustificazionismo questo post.Il fatto che non si provveda,come dato generale,non deve far rifuggire da punto base:il “grande” rottamatore,ormai uomo delle Istituzioni appieno,non è capace-e forse nemmeno vuole-far pulizia nel Pd,a tutti i livelli,primarie comprese.Troppo facile prendersela in gnerale,con approccio qualunquistico,senza entrare nel problema specifico,sul caso napoletano,sul fatto che la vittima dei voti defraudati è Bassolino,un d’alemiano,un nemico del Premier toscano,che-si sa è a sua volta-un tuo amico,e della tua consorte.Meno faziosità,suvvia.

  2. donkishotte

    Tutto vero. Ma anche il tuo post non si sta distinguendo molto. Qualcuno le responsabilità etiche le deve pretendere e anche avere. Nel tuo piccolo, che è immensamente meno piccolo del mio, perché non poni la questione. Rivolgersi o parlare del popolo italico, è come non dar fastidio a nessuno. Di cosa vorresti dal PD in questo caso. Per me dovrebbero rifarle; anche se gli episodi non saranno niente, se uno si pone a modello, non si può permettere niente di tutto questo.

  3. gfranco

    nella confusione, indotta e cercata, io solo una certezza ho. le primarie, con tutti i suoi difetti, vanno nella direzione opposta all’immobilismo e alla stagnazione e sono l’unico segnale democratico forte dato in questi anni al paese.

  4. zipo

    Boh, sembra una montatura, personaggi di destra che si fanno filmare a dare un euro.
    Quello che è peggio sono le reazioni poco composte di alcuni dirigenti

  5. tanogasparazzo

    Titolo preso in prestito da un film, domani è un altro giorno. Aggiungerei, per finezza oppure per lineare discorso, nella capitale dell’arte di arrangiarsi, nella città di Totò, Troisi, in queste primarie, si è materializzato il “Pacco e contropaccotto, addirittura un triplo contropaccotto” Le conseguenze di questi avvenimenti, e documentate addirittura da filmati, vengono da molto lontano. Vorrei ricordare che pagare al di fuori dei gazebo durante le primarie, 1 € era già stato denunciato in passato anche nella sabauda Torino, per eleggere il segretario del PD, il denunciante fu allora il noto commissario e assessore Esposito della ex giunta Marino, a Roma. La notizia scomparve come neve al sole. Ora è chiaro che al Bassolino, la risposta della commissione è stata quello di respingere il ricorso, spianando cosi la via ad una lista civica, anche perché, la risposta data allora alla sua candidatura alle primarie, dalla dirigenza, era di non candidarsi, ponendolo in seguito alla berlina politica mediatica, ecco il contropaccotto, che si materializza. Infine il triplopaccotto, si materializza, perché prima erano tutti contro De Magistris, ora la sua rielezione a sindaco,forse, è più vicina ad essere realizzata. Il sindaco uscente, in queste elezioni prossime venture, è, l’unico candidato ad non avere, dietro di lui, perché non esiste più (un) il partito, di riferimento, di appoggio.

  6. andrea61

    Ma di cosa discutiamo ? A Napoli le primrie sono solo uno scontro tra truppe cammellate in cui vince il miglior “organizzatore” di consenso interessato. La notizia è che Bassolino si è fatto battere dall’allieva.
    E poi, diciamocela tutta: le primarie nascono in Italia come trucco propagandistico per dare l’investitura al candidato unico senza partito. Difficile che un albero con le radici taroccate dia frutti sani.

Commenti chiusi