Io la vedo così. Da quando ha vinto risicatamente le elezioni, il centrosinistra è stato costretto in difesa continuamente. Il Polo, non avendo più nulla da perdere, ha piantato tutte le grane e i capricci del mondo mettendo spesso in difficoltà gli avversari, tra cui si annoverano diverse menti non finissime. È stata per un mese una partita tra la supplente sprovveduta che vuole fare lezione e una classe di teppistelli che la ignorano nel migliore dei casi. Vincono i teppistelli, per forza.
Quello che succede oggi, per la prima volta in un mese, è che i teppistelli sono nelle peste. La supplente ha chiamato il preside, ha sequestrato le sigarette e ha minacciato di informare i genitori. Il centrodestra si buscherà il candidato dell’Unione, dopo averne bocciato un altro, e non senza traumi interni (ammesso che il centrodestra sia traumatizzabile).
Il centrosinistra è riuscito a far passare tre giorni senza fare cazzate, e metterà per la prima volta nella storia di questo paese un ex comunista alla presidenza della repubblica; e ho l’impressione che i maggiori meriti di tutto questo vadano a Massimo D’Alema (che – se volete sapere la mia – non ha nessun bisogno di trovarsi un posto, a differenza di altri). Un altro, al posto suo, avrebbe fatto un casino
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