Adesso il blog dei Mille pare funzionare. Domani provo a spiegare qui alcune cose e a mettere nella giusta luce due scelte per niente drammatiche – la candidatura di Mario Adinolfi e la scelta dei Mille di sostenere Veltroni – che però per qualche lacuna comunicativa sono state lette da qualcuno in maniera scandalizzata e precipitosa. Io di solito applico a me stesso la regola che se qualcuno che stimo fa una cosa che mi pare molto assurda, probabilmente l’ho capita male. E mi trattengo da costruirci sopra castelli precari di ragionamento e scandalo. Le accuse di verticismo a un movimento guidato da quattro gatti che hanno altro da fare e che pure cercano di portare avanti un ottimo progetto, sono una sciocchezza per fortuna isolata.

Non c’è stato alcun litigio, né alcuna tensione: Mario Adinolfi ha deciso autonomamente di candidarsi, e la sua scelta è stata addirittura presa in considerazione come possibile candidatura dei Mille. Non l’abbiamo adottata ma speriamo che gli vada bene. I Mille sono esattamente dov’erano ieri, motivati e solidi, concentrati sull’obiettivo di arricchire di buone cose la costituente del PD. Con qualche proficua notorietà in più e avendo preso una decisione che credono buona. La prima di una lunga serie. E liberi finalmente di non occuparsi della noiosa questione delle primarie per la leadership, avendo scelto coerentemente di non mandare avanti nessuno in particolare e concentrare gli sforzi sull’elezione dei delegati. Io, almeno, sono lì: ma mi pare che siamo in parecchi. Buonanotte