Dite quello che volete, Veltroni continua a saper dire le cose giuste, stavolta contro i turatori di naso che ci hanno portato in questo guaio:
“Il Partito democratico nasce per affermare un’idea diversa e nuova: quel che conta è governare bene, sulla base di un programma realistico e serio. E lo schieramento che si mette in campo deve essere coerente con questo obiettivo. Non si tratta solo di un ribaltamento dello schema tattico che ha dominato il bipolarismo italiano in questa lunga transizione. Si tratta di una rivoluzione culturale e morale. Si tratta di restituire moralità alla politica. Si potrebbe dire che si tratta di affermare una visione “antimachiavellica” della politica stessa: scopo della politica non è organizzare la forza necessaria alla conquista e alla conservazione del potere. Questo è semmai un vincolo strumentale, che non può e non deve essere trascurato. Ma il fine della politica deve essere un altro: deve essere il perseguimento dell’interesse del Paese, attraverso la costruzione del necessario consenso attorno a un programma di governo.”
Repubblica.it