Superata – ne parlammo qui e anche a Condor – la discussione sulla liceità di tenere il colletto della polo alzato (solo in prossimità di una spiaggia o se si vuole sembrare pirla apposta, e soprattutto mai superati i trent’anni), potremmo parlare di quale sia la vostra polo preferita. Io amerei dire – per ragioni di età ed eleganza – la Lacoste, ma da qualche anno mi sono convertito alle Ralph Lauren. Hanno contro la vanità del nome, ma colletti più piccoli e taglio più comodo. Fred Perry ha sempre un suo fascino – malgrado l’adozione da parte degli skinhead – ma un’eccessiva ostentazione del marchio e delle righine. Il marchio Ralph Lauren è monocolore e pare più una macchietta insignificante che un signore a cavallo che gioca a uno stupido gioco che peraltro si chiama come la maglietta.
Vabbè, tutto questo per dire che da tempo non si vedeva prendere piede tra i Vanzina-people un capo così brutto come le nuove polo di Ralph Lauren col logo in forma di pataccone enorme (prima si correva il rischio che non si notasse abbastanza, evidentemente). Allora uno piuttosto digerisce la fila di italiani e spagnoli intorno al negozio di Abercrombie & Fitch sulla Fifth Avenue.