Il Massimo d’Alema che mi piace.
“Le faccio un altro esempio, che sicuramente ha interessato più da vicino l’opinione pubblica: il testamento biologico. La vera forza di un partito nuovo non sta nella semplice giustapposizione di linee differenti. L’obbligatorietà della nutrizione e dell’idratazione forzata per persone che abbiamo perduto coscienza non è prevista nella legislazione di nessun Paese civile. L’idea che queste pratiche non siano “trattamenti sanitari” è assurda e antiscientifica. Io rispetto i cattolici, ma la libertà di scelta in materia di trattamenti sanitari è un principio costituzionale e di civiltà. Sia chiaro, non metto in discussione la libertà di coscienza. Ma un grande partito, su un tema come questo, non può non capire che deve discutere, deve rispettare la diversità, ma alla fine deve arrivare a una sintesi. Un grande partito non può non capire che, in un momento come questo, sostituire Ignazio Marino dalla commissione che discute di testamento biologico è un grave errore. Noi, in tutta questa partita, abbiamo dato un’immagine sbiadita”.
(se continuiamo a non farci venire delle idee, io quasi quasi glielo darei, ‘sto PD, e ne faccia quello che gli pare, che noi andiamo al mare)
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