Notizie che non lo erano

“Dove andremo a finire signora mia” è una sezione sempre più ampia dei contenuti dei giornali. Uno dei suoi cavalli di battaglia è l’osservazione che non siamo più abituati a scrivere con la penna, usiamo solo la tastiera del computer, e così sparisce un’abitudine, ma sparisce anche l’uso del corsivo e tutta una cultura.
Che è vero, ed è anche interessante. Ma forse basterebbe constatarlo una volta sola. Repubblica ci ha fatto due pagine, martedì, ispirata da un articolo che era uscito su Time, domenica (l’articolo di Time era molto meno preoccupato). Titolo: “Addio alla scrittura: i ragazzi abbandonano carta e penna”. Ma sul sito di Repubblica si trova l’articolo del 23 ottobre 2006 “Il declino del corsivo: i ragazzi non sanno più scrivere”. E anche uno del 24 maggio 2006: “Corsivo, lo evita metà dei giovani”.
Altrettanto abusata la notizia “Morto in spiaggia, la gente continua a fare il bagno”, divenuta un classico estivo, soprattutto da quando è più facile documentarla grazie ai telefonini che fanno le foto (di coloro che col morto in spiaggia fanno le foto, nessuno parla mai). L’altroieri pare sia successo a Napoli, ma è una storia che arriva sui giornali almeno tre o quattro volte ogni estate. In qualche caso si è verificato che la verità fotografica fosse piuttosto discutibile, e che l’indifferenza della gente fosse stata forzata. E se è vero che molti di noi non resterebbero, indicare come campioni di spregevolezza quei signori anziani e quei bambini che restano a fare il bagno davanti a Napoli forse è un po’ troppo.

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