L’Herald Tribune titola l’articolo “Giornalista risparmiato dai giudici di Kabul”.
Kabul, 21 ott. (Ap) – La Corte d’Appello di Kabul ha condannato Sayed Parwez Kambakhsh a 20 anni di carcere, annullando la sentenza capitale decisa in primo grado: il giovane studente di giornalismo è accusato di “blasfemia”, dopo aver scaricato da un sito in farsi e distribuito all’università di Balkh un articolo sui diritti delle donne giudicato “irrispettoso” nei confronti dell’Islam.
Il 24enne Kambakhsh si è sempre dichiarato innocente, spiegando che la prima confessione gli è stata estorta sotto tortura.
Dal procedimento del tribunale del Balkh, che in primo grado lo aveva condannato a morte, risultava che l’imputato avesse confessato di aver scritto e firmato tre paragrafi dell’articolo. Oltre a ciò, Kambakhsh è stato accusato di aver aggiunto la frase: “Questo è il vero volto dell’Islam. Il profeta Maometto ha scritto i versi del Sacro Corano soltanto a proprio beneficio”.