Casabianca (meno dieci)

“Non avete idea di quanto mi costi”, dice Ron Howard nel video diffuso ieri a favore di Obama. Il regista si rivolge ai ragazzi americani, spiegando che non lo devono fraintendere per uno dei soliti liberal hollywoodiani: lui non è di sinistra né di destra e in passato ha votato per tutti. Ma questa volta sente di dover fare una cosa che non ha mai fatto, e così nel video si fa truccare e ringiovanire e raggiunge Henry Winkler anche lui in abiti di scena, e assieme rifanno Fonzie e Richie Cunningham di Happy Days, e chiedono di andare a votare Obama. La cosa più divertente non è tanto la rimpatriata, ma l’evidente spirito di sacrificio con cui Howard la affronta. Ma l’impressione è che il video avrà più attenzione negli articoli di noi vecchi europei che presso i ventenni americani.
Sul Washington Post Kathleen Parker si è spinta a dire una cosa forte e ovvia allo stesso tempo: che la scelta di Sarah Palin abbia a che fare non solo con la sua avvenenza, ma addirittura con un’inevitabile eccitazione maschile di cui John McCain sarebbe vittima, al pensiero di avere questa donna attraente al suo fianco ad adularlo. “Lo vedo con mio marito, lo vedo con gli uomini in giro”, scrive Parker: “a McCain succederà quel che successe ad Antonio per via di Cleopatra e a Bill Clinton per via di Monica”. Clinton poi la sfangò, direte voi: ma Parker sostiene un po’ avventatamente che senza quella debolezza Gore sarebbe stato presidente e oggi Hillary candidata.
Sarah Palin intanto ha cercato di smorzare l’effetto della storia sulle sue spese di guardaroba in un’intervista al Chicago Tribune: “Oh, se la gente solo sapesse quanto siamo modesti!”.
Nel frattempo, faceva il giro di internet la cifra ricevuta dalla sua truccatrice, Amy Strozzi, per due settimane di lavoro a Ottobre: 22.800 dollari, la più pagata di tutto lo staff.

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