Il messaggio di Elio e le Storie Tese sul loro rifiuto dell’Ambrogino è giusto, misurato, dignitoso, discreto, perfetto. Non si può andare a prendere un premio da gente di cui non ti piace niente, e che ha fatto finora tutto quello che pensi sia sbagliato nell’amministrare una città.
E la controprova è la brillante dichiarazione dell’assessore Matteo Salvini, un uomo con una tale dignità del suo mestiere da essere capace di accusare gli Elii di “essersi prestati ai giochi della politica”.
“Abbiamo ricevuto il vostro invito alla cerimonia per la consegna dell’attestato di Benemerenza civica in data 7 dicembre 200. Desideriamo in primo luogo ringraziare chi ha proposto il nostro nome. Vi comunichiamo altresì che non intendiamo accettare la Benemerenza, poichè siamo in disaccordo con la vostra decisione di non assegnare l’Ambrogino d’Oro a Enzo Biagi e la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, come riportato dai principali organi di stampa. Come abbiamo fatto in questi vent’anni, continueremo a rappresentare al meglio Milano, la città in cui siamo nati, viviamo e lavoriamo; che amiamo profondamente e che, proprio per questo, vorremmo vedere meglio trattata e rappresentata dalla sua amministrazione comunale”