Immagino che molti si stiano fregando le mani per la notizia che De Magistris sia indagato dalla procura di Roma e che le candidature alle europee del partito Di Pietro nascano con questa “macchia”.
Io ci tengo a segnalare la contraddizione contraria: che a meno che la coerenza dei dipietristi non li spinga a pensare che con lo sviluppo di oggi De Magistris non vada candidato, questo dovrebbe invece convincerli della assurda rigidità della pretesa che l’essere indagato per qualcosa (o essere stato condannato) debba essere una pregiudiziale universale sul candidarsi.
Le cose sono più complicate.