Babele

Sto cercando di capire cosa succederà dopo le primarie del PD. Ci sono due bizzarrie che generano incognite e contraddizoni. La prima è l’elezione di un’assemblea di 2400 membri: e che fanno? Come decidono? Parlano tutti? La seconda è che l’assemblea è delegata a creare un partito che ancora non c’è e quindi non esistono regole né precedenti né ruoli all’interno dell’assemblea (è prevista, quarta bizzarria, la presidenza temporanea di Romano Prodi). La terza è che l’assemblea costituente si trova però vincolata alla nomina di un segretario secondo modalità decise a priori e non dall’assemblea.

Quindi, immaginiamoceli insieme: il 27 ottobre si trovano tutti e 2400 in un qualche palasport. Votano e ratificano la nomina del segretario. E poi che fanno? Sul sito del Partito Democratico lo si spiega con un salto piuttosto notevole:

“Il 27 ottobre, convocata e presieduta da Romano Prodi, si riunirà per la prima volta l’Assemblea nazionale nella composizione eletta il 14 ottobre.

Se il 14 ottobre un candidato a Segretario avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea Costituente nazionale, Romano Prodi lo proclamerà Segretario nazionale. Diversamente, indirà in quella stessa seduta un ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati più votati e proclamerà Segretario nazionale il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti validi da parte dell’Assemblea stessa.

L’Assemblea approverà quindi il Manifesto e lo Statuto nazionale del Partito Democratico”

“Quindi”? Mi sono perso qualcosa? da dove saltano fuori il manifesto e lo statuto? Come sono stati costruiti, da chi? Non dai 2400 tutti insieme, di certo. Andrà creata una commissione apposta: ma come si vota e sceglie, tra 2400 persone? Succederà che Veltroni – formalmente segretario, ma con ruolo e prerogative tutti da definire – manda tutti a casa subito e prepara proposte e commissioni per un successivo appuntamento, chiedendo di approvarli senza fiatare? E se una trentina di eletti su 2400 chiede di intervenire e dire la propria, o di obiettare? Si vota tutto quanto?

Certo, ci metteranno una pezza, in qualche modo. Ma non può che essere una pezza

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro
SUL SITO DEI “MILLE” LA PAROLA AI CANDIDATI