Archivio Weblog

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30 aprile

Panico, terrore, raccapriccio!
Non so se sono perseguibile, ho appena comprato lo yò-yò assassino per tre euro e mezzo (sono un giornalista, devo documentarmi sui fenomeni sociali, mi sono detto dopo aver visto uscire dal negozio una frotta di ragazzini che mulinavano yò-yò di tutti i colori): è bellissimo, fa anche una lucetta. Se Wittgenstein non torna dopo il ponte del primomaggio, mandate un'ambulanza

Sta diventando un vizio, o una dottrina
I soldati americani hanno appena sparato di nuovo contro gli iracheni che protestavano perché ieri i soldati americani gli avevano sparato
Associated Press

Responsabilità morale
Mi pare che su Previti sia stato scritto tutto e anche di più, quindi mi astengo (e leggo Paolo Franchi - che è di sinistra - sul Corriere). Spero che nessuno lo metta in galera, comunque, e qui lo scrivo. Nel di più però mi pare ci sia questa considerazione di Peppe D'Avanzo, in prima pagina di Repubblica oggi: "Silvio Berlusconi dovrebbe perlomeno avvertire, anche se imputato salvato dalla prescrizione, la responsabilità morale della condanna di Previti". Già le responsabilità morali sono una cosa viscida da gestire e attribuire, ma passi. È questa cosa che uno che si dice innocente debba sentirsi colpevole se glielo dice una sentenza di tribunale, su cui almeno D'Avanzo dovrebbe fermarsi
Repubblica.it
(questo commento, invece, comunque la si pensi, mi pare il più spiritoso)
The Petunias

Cannadese
Jean Chretién conferma: il Canada decriminalizzerà il possesso di droghe leggere
CBC

"Una certa Pialuisa Bianco"
Ora, io non ho ragione di dubitare che l'attuale direttore dell'Istituto di Cultura Italiana a Bruxelles sia una brava e competente persona. Ma i belgi si stanno un po' allargando, e questi dovrebbero abbassare un po' la cresta e imparare l'educazione. Fossi io il responsabile della sostituzione, mi avrebbero bell'e convinto. A farla, naturalmente
Le Soir

E la sua faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro
Ricevo e condivido la seguente domanda: ma è possibile che non solo non prendano Saddam, ma nemmeno un suo straccio di sosia? Pareva ce ne fossero decine. Dove sono finiti? Nemmeno uno che gli somiglia, si trova? Vedo già i titoli: "Preso uno che da dietro pare Saddam"

Shine on you
Recensioni complessivamente molto favorevoli al nuovo MusicStore di Apple - Canossa dove prima o poi verranno tutti - ma quelli di Salon sono proprio entusiasti
Salon

Chi semina metàfe raccoglie tempesta
Andrea Marcenaro me le suona e me le canta, con i miei stessi argomenti: me ne faccio una ragione (one, one, oooneee), sarà il barolo, o il nebiolo, o il collepicchioni (oni, oni, oooniiii)
Il Foglio

Dichiarazioni di voto
Ieri sera a Ottoemmezzo sembrava presuntuoso dare una qualche importanza a come voterò io, e ho glissato sulla domanda. Qui, nel mio piccolo, dico che non credo che andrò, e aderisco all'invito di Cappellini per l'outing referendario dei bloggers
Cappeblog

Journalistic affettuosities
Adula oggi, adula domani, Camillo è riuscito a farsi notare all'estero: complimenti
National Review

Moroder
Io non sono all'altezza - ci vorrebbe FFWD - ma ho scoperto i Lali Puna che rifanno Together in electric dreams
FFWD

29 aprile

Se sapevo che c'era Massarini facevo meno lo schizzinoso
AI Sigg. Finalisti
Italian Web Awards 2003
PREMIO WEB ITALIA
A seguito della comunicazione delle nomination per l'assegnazione degli Italian Web Awards 2003 vi comunichiamo alcune informazioni utili per la serata di Cerimonia di consegna dei Premi.
Il vostro rappresentante alla cerimonia.
E' necessario che ci comunichiate, via email entro domani (30 aprile), il nominativo del vostro Rappresentante che, in caso di vittoria, ritirerà il Premio.
Luogo e Orari.
La cerimonia di consegna si terrà a Francavilla al Mare (Ch) nel Palazzo Sirena con inizio alle ore 18.
Presenta Carlo Massarini.
I rappresentanti dei siti finalisti devono confermare la loro presenza alla reception entro le ore 17.
Al termine della cerimonia è previsto un cocktail in terrazza, sul mare.
Programma.
La cerimonia di consegna degli Awards è inserita all'interno del New Media Festival, manifestazione ricca di eventi d'incontro del quale in allegato trovate il programma.
Invito.
Alleghiamo un invito in formato digitale che è a voi riservato ma che potete inoltrare a vostri conoscenti come meglio riterrete opportuno.
Convegno di Chiusura.
La vostra presenza sarà particolarmente gradita anche nella mattina di domenica 4 maggio per il convegno di chiusura sul tema: Premio Web Italia. Da progetto a prodotto, da prodotto a progetto. Il convegno è l'occasione per fare il punto sul Premio e sulle Eccellenze del web italiano. Grande spazio sarà riservato agli interventi dei protagonisti vincitori e finalisti dell'edizione 2003 del Premio.
Premio web Italia

Non dire gatto
Breaking news: la gatta di Paolo Valdemarin è sull'albero e non sa scendere. Stiamo seguendo l'evolversi dei fatti. Dei gatti
Paolo Valdemarin

Il senno di noi
Chi abbia torto e chi ragione, lo si dimostra in due modi: o continuando a esibire all’infinito le ragioni proprie e i torti altrui a piacimento, oppure cercando di stabilire finalmente dei criteri, laddove ci possono essere. Sto scrivendo un pezzo da Alberoni? Boh.
Il Foglio

Nano-nano
Anch'io ho letto il romanzo di Crichton sui pericoli dell'imbizzarrimento delle nanotecnologie, ma siccome non sono il principe Carlo, non ho chiamato la Royal Society perché facessero qualcosa
Guardian

Basta con lacci e lacciuoli
Il Riformista si scopre un'anima sovversiva e si butta finalmente senza e senza ma contro il potere: sugli yò-yò
Il Riformista

Il caso Santorum
Christian Rocca racconta la destra illiberale americana
Il Foglio

Chi è causa del suo mal
Lo speciale di Pagina12 sulle elezioni argentine
Pagina12

Cent'anni di sòle
Tre anni fa circolò in rete una presunta poesia di Garcia Marquez in fin di vita che salutava amici e lettori. La cosa commosse molto e fu ripresa, malgrado i versi imbarazzantemente infantili e melensi. Era un falso, come fu dimostrato rapidamente e annunciato dallo stesso Garcia Marquez, probabilmente il più imbarazzato che gli venissero attribuiti rose, petali, piccoli pugni e bambini con le ali.
Beh, adesso ci è cascata la Fondazione Di Vittorio
Fondazione Di Vittorio, CNN (grazie a Sandro G.)

Non so se vi ho mai parlato di Apple
Beh, ecco qua l'ultima. Fortune ha tutto uno speciale sull'ambaradàn, con intervista esclusiva a Steve Jobs
Apple, Fortune

Questa, poi
"Le termiti hanno un problema.
Flatulenza.
È un problema serio: rischiano di restarci secche"
Pfaal, New York Times

28 aprile

Mezzi, fini e risultati
Tommaso Padoa-Schioppa sulle ragioni che si possono giudicare dai risultati e su quelle che no, a proposito dell'Iraq
Corriere della Sera

Di Galloway, e della sinistra
David Aaronovitch parla del caso politico Galloway: che non è che abbia preso i soldi da Saddam. È che gli fosse amico
Observer

Lei sta peggiorando le cose, signor Presidente
Qui si linka Andrew Sullivan solo quando ci piace: come sul caso Santorum (no, non Michelum)
Andrewsullivan

Dire Straits, assicurazioni e Zadie Smith
"
Caro Christian, il tuo accanimento nei confronti di Phil Collins merita che la tua chioma abbia la sorte della sua"
Max

Ciube!
In Episodio Tre torna Chewbacca
Starwars

Le TDK verdi
In giro c’è un grande rimpianto per quelli che qualcuno su internet ha chiamato “i nastroni”. Ognuno le chiamava come capitava, le cassette-compilation autocompilate, spesso a fini di corteggiamento, oppure solo per uso personale, che si facevano soprattutto da ragazzi, con tutto un rituale legato all’oggetto cassetta.
Donna

Kinderszenen
Simply Red, Lisa Germano, Richard Hawley, Damien Jurado: i cd preferiti di una bambina di tredici giorni
Donna

Sacro e profano
Oggi Apple presenta il suo servizio di musica online: tra i molti che seguiranno tutto quanto, c'è pure don Diego (non è De La Vega, è meglio)
Macity e Lo spillo

Cat people
La prossima versione di Mac OSX, dopo Jaguar: Panther
Apple

Colazione a ripetere
Perché certi blogger dopo un po' non ce la fanno, e anch'io non mi sento tanto bene
Giovani Tromboni

Uh?
Blog-it è stato hacckato? E perché? La gente è strana
Blog-it

25 aprile

Secondo me sono solo un po' cretini
Posso dire la mia sul tricolore cambiato di colore? Non è uno scandalo, l'integrità nazionale e la storia patria non ne verranno demoliti, dormiremo bene lo stesso - ammesso che dormissimo bene - , insomma anche se la bandiera italiana diventasse gialla a stelle blu non mi strapperei i capelli, ma qualcuno mi vuole spiegare:
che accidenti di bisogno c'era?

Mondi paralleli
Mentre noi ci facciamo le nostre vite convinti di sapere quel che succede al mondo, ci sono picoli mondi in cui si consumano eccitazioni e passioni che nemmeno immaginiamo. La casa del Grande Fratello, per esempio, o il forum di Sabelli: oggi Natalino Russo ha annunciato il suo addio
Claudiosabellifioretti

Lunedì
Grosse notizie che riguardano Apple e la musica online saranno annunciate lunedì, pare. C'è un bell'articolo sul Wall Street Journal, temo solo per gli abbonati. Dice che Jobs è stato bravo bravo e ha convinto persino gli Eagles a vendere la loro musica con lui. Il servizio dovrebbe funzionare per ora solo per gli utenti Mac, congiuntamente a iTunes. Si parla di un dollaro a canzone, e di tutele alle copie non drastiche; di pochi frizzi e lazzi e un'interfaccia molto semplificata. Lunedì vediamo
WSJ
Ne parla anche Billboard
Billboard

Democraticamente eletto
Anch'io una volta non avrei definito Arafat un dittatore. Poi ho passato una mattina all'università Al-Quds di Gerusalemme, e i ragazzi e i professori mi hanno spiegato che è un dittatore, come gli altri capi arabi
Il Foglio e Leonardo

Innocente o traditore?
Il consumismo occidentale ha una risposta per tutti, anche su mr. Galloway
Freedom Matters

Piovono apaches
Vi ricordate la storia del contadino iracheno che aveva tirato giù un elicottero americano con una carabina? Beh, era una balla (a meno che non abbia ragione l'acuta ricostruzione di Pfaall)
BBC News e Pfaal

Arci gola/2
L'inchiesta su Deep Throat ora ha un sito
Deepthroatuncovered

Ohi for food
Bisognerà ricontrollare i conti dell'ONU sull'Iraq
New York Times

Affettuosità giornalistiche
A Tina Brown è piaciuto il nuovo giornale del suo ex vice
Times

Ho a casa il librino
Neomadre quarantenne in cerca di istruzioni sul da farsi
Atlantic Monthly

Camera con vista, a Reggio Calabria
Il diario italiano di Michelle Orange, destinazione matrimonio fiorentino di cugino
McSweeneys

Il re di coppe
Ma dov'è finito Christopher Hitchens? C'erano due suoi articoli al giorno, fino all'inizio della guerra. Ha avuto ragione e tace, signorilmente? (no, questa non è una risposta)
The Onion
Ah, no, eccolo, eccolo: chiedo scusa
Slate

Quanti ciccì?
La cosa che vorrei capire di Francescamazzuccato è: con quante ci?

Preferirei di no
La provincia di Chieti è vittima di un dilemma dilaniante: premiare me o Leo Gullotta? (o il terzogode?)
Premio Web Italia
P.s. vogliono premiare anche Quintostato: ci dev'essere dietro Annamasèra, benedetta figliola

Il mio pubblico
Oggi mi fermo a un semaforo rosso, in bicicletta. Accanto a me, sul marciapiede, un signore in camicia bianca a quadri mi scruta. Poi fa: "Lei è Sofri?". Io sorrido imbarazzato e tengo d'occhio il semaforo: "uh, sì". "Me piace 'r programma che fate, lei e Costanzo".

24 aprile

Voci chiare ed argentine
Come ci si spartirà il potere a Buenos Aires dopo che tutti avranno votato
Noticias, American Prospect e Pagina/12

Datemi una I, datemi una R...
Lunga analisi di Fareed Zakharia su cosa l'America deve fare e cosa non deve fare in Iraq, adesso
Newsweek

Eccone un altro
La pazienza di Andrew Sullivan nei confronti delle uscite discriminatorie del Partito Repubblicano viene messa a dura prova ciclicamente. Dopo Trent Lott e i neri, due mesi fa, adesso arriva uno che ha un problema con i gay
Salon e CNN

Arci gola
Deep Throat era Fred Fielding, secondo certi studenti dell'Illinois
University of Illinois News Bureau

Nothing compares 2 me
Sinead O'Connor annuncia sul suo sito (non ufficiale, magari è una bufala) che non ne vuole più sapere, e per favore nessuno la cerchi
Sinead O'Connor (grazie a Paolo Cosseddu)

Sleeples
BlogOltre intervista Sonia Cassiani
BlogOltre

23 aprile

Mr. Galloway
La torbida storia del deputato pacifista pagato da Saddam, forse
Guardian e Daily Telegraph (che oggi rincara)
P.s. come tutti i banditi, Galloway ha una bella faccia

A chi sbaglia a fare le strissie
Quattromila pedoni americani sono andati sotto una macchina nel 2001, e sono morti
MSNBC

L'unico blogger buono
Cosa succede ai weblog quando i loro titolari non ci sono più?
Wired

Era già tutto previsto
"Il mio lavoro consiste di due parti: di quello che ho scritto ed inoltre di tutto quello che non ho scritto. E proprio questa seconda parte è quella importante".
Wittgenstein : lettera a Ludwig von Ficker
(grazie a Saltodelcanale)

Le parole sono importanti
Il titolare qui, ha avuto un accidentale incontro stradale con nannimoretti in persona, e nel giro di venti minuti di laconica conversazione è riuscito inavvertitamente a citare per ben due volte delle battute di nannimoretti. Una figura da cretino, doppia. Il titolare qui si è quindi reso conto che tre quarti del suo manuale di conversazione risalgono a:
- nannimoretti
- blues brothers
- alto gradimento
- peanuts
Dimenticavo!
- frankenstein jr.
- fantozzi
- woody allen

Siccome che sono cecato
Con libertà di congiuntivi, Benedetto Vecchi si ribella all'essere stato preso in giro per le sue fumose teorizzazioni sui weblog. Mal gliene incoglie (Wittgenstein si astiene dal tornare sulla sostanza, che poi Vecchi si dice perseguitato)
Quintostato, GNUEconomy, Brodo Primordiale

22 aprile

Al-Qaeda non è l'Unione Sovietica
Sgonfiare la bolla del terrorismo, dice Thomas Friedman
New York Times

My baby
È morta Nina Simone
Associated Press

Diffidate delle imitazioni
Pare quindi che il nuovo Dave Eggers debba essere questo James Frey
Salon

Rock/Ti ho vista piangere nel coro quacchero
"
A via delle Botteghe Oscure, il dibattito sugli avvenimenti e sul quadro generale delle uscite discografiche è tutt’ora molto acceso. Tutto viene vagliato, elaborato, commentato, spesso con la partecipazione di aderenti e simpatizzanti. Ci sono momenti, in cui la discheria del Bottegone pare il negozio di Alta Fedeltà di Nick Hornby"
Il Foglio

A un certo punto bisognerà occuparsene
Quelli che hanno TiVo vogliono evangelizzare il mondo. Does it ring a bell?
New York Times

Perché non sei, una mela?
Dice che il 28 aprile Apple avrà una sorpresa
MacCentral

La differenza tra me e Giuliano Ferrara
È che lui è un signore
Il Foglio

19 aprile

Oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooops!
Aggiungere altre "o" a piacere, per avere l'esclamazione di Piero Fassino appena qualcuno lo avrà informato, come ha fatto con Wittgenstein una fedele e fidata osservatrice di Ottoemmezzo, delle sue parole di mercoledì sera (vedi sotto):
"...questo signore dice cose patentemente prive di senso, perche' dovrebbe sapere che in Bosnia dal 95 ad oggi i militari che sono li' non sono dell'ONU, sono della NATO, che cosa dice? e anche in Macedonia non ci sono i soldati caschi blu, ci sono i soldati della NATO e adesso anche dell'Unione Europea..."
(per completezza, io ricordavo Kosovo invece di Macedonia, ma questo ha poca importanza. Ecco la frase di Fassino oggi sul Foglio: "non ho mai detto che l’Onu non sia stata e non sia in Bosnia")

Quale gobba?
Massimo rispetto: Wittgenstein annulla ogni perplessità nei confronti del Partito Democratico di Michele Salvati, dopo che costui - al decimo articolo in una settimana sullo stesso argomento - mette in campo a sostegno della sua tesi lo "schwanzstueck" di Frankenstein jr. (l'enorme schwanzstueck, per capirsi). Viva viva il Partito Democratico: d'ora in poi da rinominare Partito A-B-Normal
Il Foglio (in PDF)

Recidivo
Allora, prima incollo una cosa che scrissi su Wittgenstein il 6 novembre scorso, poi spiego:
"Diamo i numeri
Lunedì sera a Ottoemmezzo Piero Fassino ha citato le percentuali del voto di Pisa del mese scorso, con grande soddisfazione. Io gli ho fatto presente che un sacco di gente non è andata a votare, e che in numeri assoluti l'Ulivo ha perso voti. Lui ha detto di no, e l'abbiamo piantata lì. Adesso ricevo da Pisa quest'ultima parola:
"Nel collegio di Pisa ha votato il 38 per cento degli elettori contro l'86 di un anno fa. Le percentuali quindi non hanno nessun senso. Sui voti si può dire che l'Ulivo ha perso quasi 40 mila voti; il Polo più di 35 mila, Rifondazione quasi 3.000. Insomma, è stato eletto un senatore con circa il 20% del consenso degli elettori""
Bene, Piero Fassino è tornato gentilmente a Ottoemmezzo mercoledì scorso: a un certo punto, come spiega Camillo, ha obiettato a un'esposizione invero delirante di Mauro Suttora sull'ONU, sostenendo che né in Bosnia né in Kosovo ci sia oggi l'ONU, piuttosto contingenti della Nato e della UE. Io sono stato colpevolmente distratto dalla sua fermezza nel dirlo, e dal fatto che in quel momento chiunque mettesse a tacere Suttora mi sarebbe parso degno di ascolto, e come un cretino non ho realizzato di aver parlato con dei miei amici dell'ONU a Pristina appena due settimane fa, e di sapere benissimo che l'ONU c'è eccome. Qualcun altro però si è accorto della topica, e il giorno dopo Christian Rocca ne ha scritto sul Foglio, appunto.
Due volte a Ottoemmezzo e due granitiche certezze di fatto che si rivelano assai incerte, sarebbe già divertente: ma il meglio è venuto con questa lettera al Foglio, oggi.
Magari siamo stati tutti vittime di allucinazioni e ha ragione lui: non si diventa segretario dei Diesse per niente. Dopo Pasqua, satolli, la trascrizione esatta della registrazione che in questo momento sonnecchia ignara presso la redazione di Ottoemmezzo
p.s. per sovrammercato - ma almeno questo l'ho contestato già mercoledì sera - è falso anche l'argomento per cui Srebrenica non fu fermata dai soldati dell'ONU perché erano pochi: non fu fermata perché non avevano mandato di fermarla, e furono ligi al mandato
Il Foglio

18 aprile

Vi ricordate quel 18 aprile/ di aver votato democristiani/ senza pensare all'indomani/ a rovinare la gioventù?

È uscito Pasquale
Il Guardian risponde esaurientemente a un diffuso bisogno di informazione su un evento recente e su cui c'è molta curiosità: la resurrezione di Gesù
Guardian e Selvaggia Lucarelli

Divergenze
A suo tempo qualcuno ironizzò sulle similitudini tra il Foglio e il Riformista. Oggi Michele Salvati riprende sul Riformista il discorso che aveva iniziato sul Foglio, e si rivolge congiuntamente ai direttori dell'uno e dell'altro giornale. Ma a giudicare dai due editoriali paralleli su Berlusconi ad Atene, i punti di vista non sembrano così comuni
Il Foglio e Il Riformista

Con tutto il rispetto per la provincia di Chieti
Non avendo nessuna speranza di vincere, malgrado le grandi promesse e bannerini che sta ricevendo in questi giorni come altre migliaia di siti, Wittgenstein ritiene di non correre rischi nel dire che:
i web awards e simili sono una stronzata (fulminante conclusione che mi ha raggiunto mentre riempivo il modulo di partecipazione)
Premio web Italia

Siamo noi a far ricca la terra
Io la versione nuova di "Ho visto anche degli zingari felici" non la voglio sentire. Ci sono cose che, punto.

Abbottonati il paltò per bene
Alla vigilia della tournée, Claudio Baglioni, di cui si diceva fosse assai indispettito per le inquietudini generate dalla sua famosa foto biondo e con camicia attillata tipo Velvet, l'ha chiusa lì con una buona battuta, su Repubblica ieri: "ho diramato un decreto, come i dittatori" (la caduta delle dittature: oggi è tornata sui giornali un'altra versione della foto platinata)
Repubblica

(Oggi Wittgenstein si è svegliato tardi, e gli è piaciuto: dovrebbe farlo più spesso)

17 aprile

Volver
In Argentina si va a eleggere il presidente, e le cose non sono cambiate da un anno fa
Newsweek, Il Foglio

El Puma
Slate torna sulla questione dellla falsa pubblicità Puma: buono per chi se la fosse persa, il mese scorso
Slate

Auspici
Si chiami Partito Democratico, o Alleanza per l'Italia (santi numi!), Stefano Cappellini si è ricordato dove l'avevamo già sentita: "Ad, che fantastica comitiva! Creatività, duttilità, fantasia. Più ci ripenso, più la stagione di Alleanza democratica (evocata dalle proposte di Michele Salvati) mi appare irripetibile. Alle elezioni del 1994, pur col suo misero 1,2 per cento, Ad si guadagnò 21 deputati. Cosa fanno oggi quei pionieri incompresi? Il capogruppo Mario Segni , dopo aver varato l'elefantino insieme ad An, sta per fondare un nuovo partito collocato nel centrodestra, ma più probabilmente a cavallo dei poli, Willer Bordon eGiuseppe Ayala  si sono sistemati nella Margherita, Giorgio Bogi fa (da solo) la corrente repubblicana nei Ds, Luciana Sbarbati fa (da sola) la fronda di sinistra nel Pri di La Malfa, Gianni Rivera fa l'assessore a Roma con Veltroni, Enrico Boselli ,Ottaviano Del Turco eGiovanni Albertini c'hanno un partito tutto loro (lo Sdi), Carla Mazzuca sta nell'Udeur. Ai deputati si aggiungano l'ideologo Ferdinando Adornato , oggi in Forza Italia, e Giovanna Melandri , pasionaria no global del correntone ds.
Straordinario. Per completare l'arco partitico manca solo uno che sia passato clandestino con le Br-Pcc. Tempo al tempo.  Ci manchi, Ad."
Cappeblog

Una SuperSIAE
Una proposta per risolvere la questione della musica online
Daily Princetonian

Un grafomane per amico
Wittgenstein ne aveva scritto l'anno scorso: ora Il Riformista racconta meritoriamente gli scrittori compulsivi di lettere ai giornali. Il pezzo sarà online con i soliti tempi sbilenchi del Riformista. Spero si siano ricordati di Gianni Mereghetti di Abbiategrasso, oltre che di Luigi Castaldi
Il Riformista

Sgradevoli per tutti
Ho fatto un fioretto: passata la sbornia BlogAge cercare di parlare meno di blogs. Ma sono ancora quelli di Quintostato a indurmi in tentazione. Sempre più mi convinco che ci prendano in giro: non possono essere veri, è che li disegnano così
quINTOSTATO
Vedo che poi la vicenda si è infittita, e forse non è andata proprio come era sembrato. Meglio

Tra il Grande Fratello e i suoi censori, Wittgenstein sta con il GF
Ma il Comitato Tv e Minori e Quintostato saranno le stesse persone?: "Il programma - recita la delibera - propone una presenza dei protagonisti piatta e a volte torbida, in cui gesti si mescolano alle parole in un ibrido di sconfortante grigiore, impedendo anche una semplice reazione critica, indispensabile per lo sviluppo psichico dei minori, perdipiù con espressioni, atti e gesti non di rado scurrili".
Repubblica.it

Questo è un blog degli anni Ottanta
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
"Sei figlio degli anni '80:
- se almeno una volta nella vita ti sei chiesto cosa fosse di preciso un "razzomissile" e come funzionassero i "circuiti di
mille valvole"
- se almeno per una volta ti sei chiesto per quale misteriosa legge fisica, Mimì riuscisse a far scomparire il pallone e a farlo
riapparire a cazzo sul campo di pallavolo... e sempre rigorosamente dentro la linea.
- quando ti sei chiesto almeno una volta quanto fosse alta la rete di suddetto campo. O quanto fosse lungo il campo di
Holly&Benji dal momento che si vedeva la linea dell'orizzonte.
- se ti ricordi di Licia Colò che, al posto di parlar con gli orsi bianchi, parlava coi cani rosa.
- se ti ricordi di quando Gerry Scotti era ancora un dj.
- se hai ballato almeno una volta Reality (del tempo delle mele) a distanza di sicurezza e sotto la sorveglianza di un insegnante o genitore che sia.
- quando ti sei incazzato almeno una volta perchè tua madre non ti ha comprato l'Allegro Chirurgo.
- quando hai constatato almeno una volta che Barbie Rockstar era vestita da baldraccona più che da punk.
- quando le Barbie non subivano ancora mutazioni genetiche bagnandole con l'acqua calda o fredda.
- se ti ricordi di giocattoli geniali come il Forno Harbert, la Macchina per lo zucchero filato Harbert, la Gelatiera Harbert, la
Macchina dei popcorn Harbert...
- quando il tuo idolo a colazione era un malato di mente romanista con il fantasioso nome di Mago Galbusera.
- quando a furia di biscottini del malato di mente Galbusera anche casa tua sembrava un covo romanista: a colazione indossavi una tuta rossa e gialla, prendevi i biscotti da una biscottiera rossa e gialla, li inzuppavi nel latte in una tazzona da 3 litri rossa e gialla...
- quando non sei mai riuscito a completare il Cubo di Rubik.
- quando baravi staccando le etichette colorate del Cubo di Rubik.
- quando baravi staccando i cubetti del Cubo di Rubik perchè le etichette non si incollavano più.
- quando le sorpresine non erano dentro gli ovetti, ma nelle merendine. E non si collezionavano. Si perdevano.
- quando al piccolo MugnaioBianco Clementina (comprensibilmente) dava il due di picche (sarà per via delle dimensioni? Una generazione di uomini con l'incubo delle misure per colpa dei pubblicitari?!).
- quando a scuola si spacciavano le gomme profumate.
- quando ogni volta che pigli un traghetto ti viene in mente Gopher e ti metti sul ponte a canticchiare: "...mare profumo di mareeee...con l'amore io voglio giocareeee..."
- quando hai creduto almeno una volta in vita tua che i Righeira fossero davvero fratelli.
- quando Paolo Rossi era ancora il nome di un calciatore.
- quando il Milan era in serie B e l'Inter vinceva ancora gli scudetti.
- ed infine...quando sei in grado di completare la seguente frase: "Luisa arriva presto, finisce presto e di solito non pulisce il...""

È molto semplice
Bignamone sugli RSS: se non sapete cosa significhi RSS, e siete abituali frequentatori di blog e news online, lo si consiglia
Faganfinder

Outing
Sarebbe scorretto nascondervelo: ieri ho comprato Erozero

16 aprile

"Anche Nancy Brilli non ha resistito al gusto dolce-piccante del gorgonzola"

Impegno aggressivo
Con Sharon, con Arafat, con la Siria: la dottrina Thomas Friedman
New York Times

Non parlare al conducente
Della proposta di Michele Salvati - il Partito Democratico - si parla ancora oggi sul Foglio, su Repubblica e sul Riformista. Wittgenstein aggiunge una perplessità: non è un po' fragilino un progetto che mostra di dipendere con tutto se stesso dalla partecipazione di un leader designato? Ovvero, se Prodi non ci sta, non è che Salvati si sfila e tra un due anni ne inventa un'altra?
Il Riformista

"L'uomo è 'na bbestia! E la donna? Due volte bbestia!"
Causa conflitto di interessi Wittgenstein non può dilungarsi sull'inchiesta di Amica sulle sagome e le dimensioni predilette dalle donne (sic), ma suggerisce una imbarazzante similitudine con la questione trattata a suo tempo da Selvaggia Lucarelli
GNUEconomy

Din Don
Paolo Mastrolilli intervista Dondelillo sul suo nuovo romanzo
La Stampa

Lo chiamavano Maccarthismo
Geniale sommario della Stampa sul "rock psichedelico", in cui si dice che "Nasce con Lennon e McCarthy il mito di Lucy in the sky with diamonds"
La Stampa

Se ce lo dicevate subito, che c'era il case for war
Niente armi chimiche, ma qui si sostiene che ci fossero dei film porno con Saddam protagonista. Vabbè
Yahoo

Chi va al mulino
Quella dell'incendio allo Stucky è una notizia triste assai
Repubblica.it

Non tutti i mali
Gli americani arrestano Abu Abbas in Iraq
MSNBC

La guerra siamo noi (nessuno si senta escluso)
Krishnamurti sulla guerra
Krishnamurti Foundation of America e Diario

Vabbene difendere gli americani, ma anche loro collaborassero
Questi hanno arrestato un dodicenne che era saltato in una pozzanghera schizzando i suoi compagni
CourtTV

I'm in a New York state of mind
I 50 migliori bar secondo New York Metro (visto su Leibniz)
New York Metro

Nano-nano
Se siete a pochi metri da uno con il computer acceso e in rete wi-fi, potete:
a - ignorarlo saggiamente
b - andargli incontro e far due chiacchiere da persone normali
c - guardargli nell'hard disk
Per questi ultimi deragliati, hanno inventato questo
Trepia

Beatles con la bi, o The Beatles con la ti?
Come mettere in ordine i cd
Radishbeet (via FFWD)

Ma va'?
Massimo Bernardi mi ha rivelato che Rosanna dei Toto era Rosanna Arquette. Magari voi lo sapevate e nessuno mi diceva nulla
Massimo Bernardi

Se semo giocati GNUEconomy
C'è questa contesa tra Carlo Formenti e Gianluca Neri: più il primo è involuto, teorizzante, ipnotico, più il secondo sbraca, per fargli dispetto. E ieri ha stravinto
GNUEconomy
P.S. C'è un dettaglio su BlogAge che è stato rispettosamente trascurato: c'era la ragazza di Neri, e sembra così una persona perbene...

15 aprile

Andare oltre, ma molto oltre: al di là di oltre, insomma
Io sono arrivato a questa conclusione: che quelli di Quintostato stiano prendendo in giro tutti i bloggers d'Italia, compresi quelli che ritengono di prenderli in giro (tra le due versioni, la parodia vera - non me ne vogliano i clonatori - è senz'altro la prima). L'ambiguità - tra il serio e il delirio - mantenuta fino a oggi, è stata superata in questo intervento, di cui non auguro a nessuno la lettura e al tempo stesso non posso che rimandarvi per avere un'idea di cose che io non saprei sintetizzare e descrivere in nessun modo. Se non, parzialmente, con la seguente citazione originale, di grande enfasi "oltrista": "ma al di là del racconto della loro esperienza non si riesce ad andare oltre". Aridatece Formenti
Quintostato
(qui su Wittgenstein tira un venticello anni Ottanta che nemmeno ve lo immaginate: spazza via tutta la fuffa e lascia i Cock Robin e Howard Jones)

Bravo, ma era il meno
Congratuliamoci della caduta di Saddam, e diamone credito a Bush. Ma la storia lo giudicherà per quello che succederà d'ora in poi
Washington Post

Scandalo
La storia dei silenzi della CNN sulle torture irachene si sta ingrossando
Glenn Reynolds

Un uomo solo al comando della corsa
John Kerry è il candidato Democratico più ricercato su Lycos
Lycos

"Mi manca Ronald Reagan"
Al comando della corsa per il più pericoloso presidente della storia, invece...
American Prospect

Readers' digest
Piccola guida ai quotidiani americani
Brodo Primordiale

La fuffa sotto il naso
Tornano di moda i baffi, pare
Salon

Ve la meritate, Microsoft
In Bahrein hanno da ridire sulle batterie israeliane dei un Apple G4
Gulf Daily News

Album cover album
Le copertine di dischi più sexy della storia
Retrocrush

Destini paralleli
I bloggers ne vengono tartassati per giorni, se ne lamentano, ma decidono di andare a vedere di cosa si tratta, parlandone male, e rischiano di appisolarsi mentre aspettano di vedere quando si parla di loro e poi dicono di essere rimasti delusi, ma lo dicono un migliaio di volte e con dovizia di riflessioni personali, e poi altri bloggers scrivono che non se ne può più, eccetera, e i titolari dell'iniziativa gongolano della pubblicità. Di cosa si parla?
A - BlogAge
B - Il libro della Mazzuccato

Quando uno capisce di televisione
Se qualcuno mai mi farà rifare un programma in tv, voglio che vada in onda a metà settimana a ora di cena, e si chiami "Un mercoledì da leotto"

Zzzz...
Questo weblog sta diventando noioso (salvo che per Brontolo)

14 aprile

Il signore sì che se ne intende
A guardare le hit-parade, sembriamo un popolo dal palato musicale fine. La spiegazione è un'altra
Il Riformista

Tib e Tab
La nuova versione di Safari ha il tabbed browsing (ma come parlo? già)
Apple

La terza o la quarta
Siamo dentro a una guerra mondiale, comunque, e le regole sono cambiate (o invece è finita, e ora si torna alle buone?)
Washington Post, National Post e New York Times (grazie al professor Perazzoni)

Quello che non vi avevamo detto
Brutte storie irachene taciute dai giornalisti occidentali in tutti questi anni
New York Times

L'iracheno più amato nel mondo
Sapete già di chi si tratta
Welove...

Voci
Nel weekend si è detto che Apple volesse comprare Universal, e forse anche Microsoft avrebbe le stesse intenzioni, ma la borsa non ha reagito bene. Forse non era vero, poi
New York Times, Reuters, New York Post, CNet

Come lacrime nella pioggia
Quanto al convegno milanese di bloggers, Wittgenstein aderisce al verbale di Mantellini, a quello di Granieri e a quello di Valdemarin
Manteblog, Blognotes, Valdemarin

Kabul
Stasera a Ottoemmezzo c'è Alberto Cairo

12 aprile

Il coraggio uno non se lo può dare
Con sprezzo del pericolo, al Riformista dedicano un'intera rubrica di prima pagina all'unico portavoce di leader politico - Cofferati - che si limita a mandare degli SMS in giro, dandogli del cretinetti e del giudice del popolo. Lui ha mandato un SMS, loro rispondono con una rubrica in prima pagina. Lui non lo conosce nessuno, loro sono un quotidiano. E con una battuta degna di Emilio Fede - "il tal Gibelli" - pretendono di fare dell'ironia su uno che non lo conosce nessuno, però a cui dedicano terrorizzati - dai suoi SMS - una rubrica in prima pagina. Forti con i deboli, per colmo di ardimento aggiungono anche che se invece Cofferati gli avesse scritto una lettera, "ne avrebbero dato conto". Chi è causa del suo tal, pianga se stesso
Il Riformista

11 aprile

800 giorni
Verifica la tua preparazione sulla presidenza Bush
New Yorker

Predicare ai convertiti
Torno su Michael Moore, perché dopo molte cose segnalate nei mesi scorsi, da un'intervista a Bill Maher su Newsweek di questa settimana viene la sintesi che più condivido su ciò che è peggio delle cose di Moore: "My point with him, and he’s a friend, is [his acceptance speech] turned off the undecideds and that’s, to me, the cardinal sin of any political movement. Don’t turn off the people on the fence. It’s easy to preach to the converted. That doesn’t change anything or move your position forward. It’s similar to how in [Moore’s] brilliant movie—and it was brilliant—I literally felt sorry for Charlton Heston. And that’s not easy. He really sandbagged and badgered an old man with a failing memory. And, yes, Charlton Heston is on the wrong side of that issue, but you can make anybody sympathetic. Hey, we’re losing a popularity contest with Saddam Hussein. That’s like losing a school-board election to a pedophile".
Aggiungo solo che l'obiezione non vale solo per Michael Moore, ma è la debolezza maggiore di gran parte degli opinionisti, bloggers, televisivi e comici di sinistra italiani, mi pare: cercare il consenso dei propri, chiamare l'applauso della claque, e allontanare gli altri
Newsweek

Vivi per miracolo
"A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!! 
Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag. 
... E viaggiare nel cassone posteriore di una station wagon, in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale.
I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari. Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia.
Che orrore!!
Andavamo in bicicletta senza usare un casco.
Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo". Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!! 
Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; I nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo.
Non esistevano i cellulari. Incredibile!!
Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o denti... e non c'erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa" 
Pagine di Iaia

E se non hai i soldi, ròbiola!
Prodigioso incidente di traduzione raccolto da Giovani tromboni
Giovani tromboni

10 aprile

Quante divisioni ha la sinistra?
Prenderne atto, inventare il Partito Democratico, e via verso nuovi orizzonti: la proposta di Michele Salvati in una pagina del Foglio
Il Foglio (pdf)

Tutto per una bandiera
Ma secondo voi, al caporale Edward Chin lo stanno ancora tenendo per un orecchio, o no?
New York Times

Il passato che ritorna
Ognuno ha degli scheletri dell'armadio, e prima o poi paga gli errori e i compromessi a cui è stato costretto in tempi che sperava nessuno ricordasse. Invece arriva il lettore di Wittgenstein, e ti precipita in un incubo che credevi seppellito:
"Caro Wittgenstein; oggi, su Sette, non era in posa da figo, i suoi polsi non sostenevano il suo volto, ma erano appoggiati ad una scrivania che sopportava anche il peso di un calcolatore di una famiglia che credevo a lei distante o, perlomeno, antipatica. Forse il suo potere mediatico non è tale da permetterle di censurare certe immagini compromettenti, ma non poteva farsi ritrarre vicino ad un Mac? Cordiali saluti. Dario Bovio"
Ma è una foto vecchia! Giuro! Ho dovuto chinare il capo per ottenere il praticantato!

"Beh, almeno non ce l'hanno con noi"
Thomas Friedman - l'editorialista che ognuno cita quando gli torna comodo - è in Iraq e racconta delle mutate aspettative americane rispetto all'entusiasmo dei locali
New York Times

Joe Klein
"The military campaign has been a success, but it is far from clear that victory in Iraq will be a net positive in the larger war on terrorism or even, ultimately, that it will be seen as an American foreign-policy success. Indeed, two of the basic rationales for the war—that Iraq had weapons of mass destruction and that the Iraqi people were eager to be liberated—have proved more complicated on the ground"
Time

Miscela arabica
La Reuters sulle reazioni dei paesi musulmani alla giornata di ieri
Reuters

Morti civili, morti incivili
Del voler distinguere gli uni dagli altri
New York Times

Rilievo statistico
Reazioni in Italia alla presa di Baghdad:
45% contenti perché gli altri 45% sono incazzati
45% incazzati perché gli altri 45% sono contenti
9% contenti che magari gli altri 90% la piantano
1% iracheno

Make love post war
Le guerre dei film avevano un sacco di storie d'amore e sesso
Salon

Altro che armi chimiche
E se Al-Qaeda decide di attaccare i chioschi degli hotdog?
Channel4000

Palach
34 anni dopo, i cechi si danno fuoco
Le Monde

Jump
David Lee Roth pubblicherà un cd di covers
Blabbermouth

The track of my tears
Filologia delle tracce nascoste
Stylusmagazine (via FFWD)

Ieri, è stato un buon giorno

9 aprile

Che palle
Allora: scrivo una cosa che è antipatica perché è difficile che non attiri indulgenza e comprensione per seccanti quanto generosi motivi di compassione. E poi io sono il più grosso, nella fattispecie. Sono cose che legano sempre un po' le mani, e uno di solito lascia perdere, soprattutto di fronte all'importanza delle cose. Anche questa è di nessun conto, davvero, ma è esemplare. Per me è esemplare di quindici anni (a luglio), ma ognuno potrà trovarci qualcosa.
Vengo al dunque. Su un weblog che non avevo mai visto - ma faute - trovo un lungo pezzo contro Adriano Sofri e un suo articolo sulla guerra comparso su Repubblica dello scorso 3 aprile (e tradotto da Le monde poi). Il weblog si chiama Carmilla, e il loro pezzo secondo me è bruttino al di là della sostanza, ma questo non è ovviamente rilevante. Tralascio quelle che ritengo stupidaggini, presunzioni, ignoranze e trombonerie dell'argomentatore: il problema è che dice balle. O è cretino. O ambedue. La tesi gira intorno al fatto che l'articolo attaccato sia "guerrafondaio" e "giustifica la guerra", fino ad attribuirgli un virgolettato inventato di sana pianta, bugia che l'autore - lo vedo che pensa "sono furbissimo" - ritiene di mediare con un "come a dire": «come a dire “non è mai buona cosa la guerra, ma si doveva fare… sì gli Usa usano le maniere forti, ma dobbiamo semmai augurarci che vincano, che si ridisegni un dopo Saddam democratico”». Ora, non solo questo non è mai detto, ma l'articolo parla proprio d'altro: parla di cosa possa fare ora che la guerra è cominciata "chi ha ritenuto con angoscia e convinzione che la guerra all’Iraq (senza ma anche con la ratifica dell’Onu) fosse un gravissimo errore morale e politico". Il virgolettato è originale, stavolta. Lo riscrivo: "chi ha ritenuto con angoscia e convinzione che la guerra all’Iraq (senza ma anche con la ratifica dell’Onu) fosse un gravissimo errore morale e politico". Cioè, quello che pensano alla "redazione" di Carmilla, bontà loro. Poi dice, Sofri il vecchio: "Bisogna opporsi alla loro guerra (degli USA), proponendo un’alternativa efficace alla fondata questione cui essa crede di rispondere". Poi dice: "Si può pensare che gli obiettivi dichiarati della guerra –specialmente da parte di Blair, che rischia di essere da noi meno disprezzato di Bush ma più odiato, perchè si odia appassionatamente il vicino di stanza- siano solo la copertura di altri e inconfessabili, il petrolio, la venerazione del dominio, l’affarismo... Sia". Un'insospettata adesione alle rivelazioni di Carmilla, addirittura.
Non dovrei infierire, ma oggi mi devo essere svegliato male (e guardate che poi sono persone così che scrivono le vostre sentenze di condanna): quindi cito la chiusa del pezzo. "Non riuscirete ad imbrigliarci perché siamo la società civile, quella vera. Non quella raccontata nelle vostre veline e nei vostri studi televisivi. Quella vera, caro Sofri. Siamo consapevoli di essere solo all’inizio. Ma ormai è inevitabile… per riprendere un leit motiv che hai gettato nel fango, lotta continua sarà"
Carmilla e Repubblica
Chiedo scusa: avevo scritto che il pezzo fosse anonimo. Vedo che un autore c'è.

La fine giustifica i mezzucci
A Ottoemmezzo dovremmo prendere lezioni da Antonio Ricci, se avessimo care come dovremmo le nostre cifre: Gianluca Neri spiega oggi un inventivo escamotage per far crescere Striscia la notizia sull'Auditel
GNUEconomy

La situazione è critica
Paul Krugman contro chi ha attaccato John Kerry per le sue critiche al presidente Bush
New York Times

La spada de che?/2
L'intervento di ieri su Sergio Cammariere ha ricevuto diversi consensi e due obiezioni, che riporto:
"giustissimo non paragonarlo a Paolo Conte e simili (anche se di simili non ce ne sono), per la sola
ragione che lui non è un cantautore. E' un cantante/ compositore - o meglio un cantacompositore o ancora un cantamusichiere e via dicendo - se si vuole restringere la parola "cantautore" a chi compone anche i testi delle canzoni. I suoi infatti sono scritti da Roberto Kunstler". Valentina
"a me il contrasto "cuore di donna" / "spada di re" pare avere una sua logica. Io ci leggo il conflitto, nella canzone appena accennato e forse immediatamente risolto, tra amore e ragione, ovvero tra due chiavi d'interpretazione dell'esistenza in grado di dare ad essa un senso. Per il resto concordo con la tua opinione. Diversi sono i passaggi del testo che mi hanno lasciato perplesso, tuttavia quello sul quale concentri la tua critica a me è parso bello ed assai evocativo". Laudanum

La grande bouffe
Mi trovo all'improvviso con una quantità soffocante di cd nuovi da ascoltare: vorrei scriverne diffusamente, ma non senza averli ascoltati per bene. Quindi mi limito a citare bruscamente come miei preferiti - molto preferiti - di questi ricchi tempi i seguenti: Damien Jurado, Mountain Goats, Songs: Ohia, Simply Red, M.Ward, Richard Hawley, Minus 5, Jayhawks
Amazon

Chi va all'ost perde il post
Segnalo a chi legge Wittgenstein via BlogNews che malgrado l'ottimo lavoro di perfezionamento compiuto, alcuni post vanno persi (quelli senza fonte in corsivo, in coda, che cercherò di mettere più spesso possibile, a questo punto). Naturalmente lo segnalo anche a BlogNews
BlogNews

La cena del liceo
Riassunto: alcuni volenterosi hanno organizzato una cosa che si chiama "Blog Age", a Milano, venerdì. Tra i bloggers è cominciato un gran giro di riflessioni, se andare, non andare, mi si nota di più se vengo e sto da una parte, vicino alla finestra, eccetera. Alcuni cominciano a fare annunci, altri studiano gli orari dei treni. Io vorrei dire che andrò, poco e tardi, uscito dall'ufficio, e mi dispiace di quelli che non ci saranno: vado per i motivi che spaventano EmmeBi, per darsi due pacche sulle spalle con persone di cui sono curioso e affezionato e vedere - di nascosto - l'effetto che fa. Del dibattito e delle riflessioni "alte" non sono all'altezza, ma seguirò diligente
EmmeBi, Leonardo, Paolo Valdemarin, Quintostato

8 aprile

"Grazie, lei è stato come sempre molto chiaro"
Giuro che ho sentito con le mie orecchie - accidentalmente, giuro ancora, sintonizzate su quella stazione - la deejay di Lattemiele concludere con queste parole il collegamento con tale dottor Bosco di tale AdiConsum (si scriverà così?) a proposito delle truffe su internet. Il dottor Bosco ha tra l'altro spiegato che "bisogna stare attenti ai siti che finiscono con exe", che "ci sono costi per gli utenti che raggiungono gli otto euro al minuto di valore aggiunto", e ha confermato con un "esatto" alla domanda della deejay "quindi i nostri computer possono diventare delle mine vaganti?"

Definizioni
Ultimamente a Michele Serra capita di scrivere cose un po' più demagogiche del solito, ma oggi imbrocca una frase che mi parrrebe conclusiva, se ritenessi che possa esistere qualcosa di conclusivo (si chiuda un occhio sull'espressione-cliché "uomo bianco"): "la guerra preventiva è il jihad dell'uomo bianco".
(vergogna, vergogna! Paragoni Bush a bin Laden!)
Repubblica

About violating a woman
"
On the evening of April 19, 1989, a young woman, out for her run in New York’s Central Park, was bludgeoned, raped, sodomized and beaten so savagely that doctors despaired for her life and a horrified nation cried out in pain and outrage. We’ve heard so much about the crime, yet know so little about the victim — a word, incidentally, she refuses to use. For the first time, in an exclusive interview with NBC’s Katie Couric, you’ll learn the name, see the face, and witness the indomitable spirit of the Central Park Jogger"
MSNBC

Dicono che la BBC sia come al Jazeera
Una texana alla guida di Al Jazeera-english
New York Times

Contro tutte le dittature
Comprese quelle dei bambini
Le Monde

Ruoli
Secondo il Riformista, ora che è segretario dei diesse, Fassino vorrebbe dare un giornale ad Adriano Sofri. Sarà una balla. Ricordo che Fassino fu ministro della Giustizia

La spada de che?
Adesso, con calma, Wittgenstein vorrebbe dire la sua: che la canzone di Sergio Cammariere era forse la migliore del festival di Sanremo. E va bene. Ma che paragonare a Paolo Conte o a qualsiasi compositore di versi di un certo livello, uno che fa girare tutta la sua canzone intorno all'espressione - letterale - "Io non ti lascerò fino a quando vivrò" e che fa culminare una serie di dissennatezze narrative nel seguente passaggio - Ed il mondo mi appare per quello che è un oceano da attraversare per un cuore di donna o la spada di un re - con una spada di re che francamente non si capisce che cavolo ci stia a fare, beh, a Wittgenstein, qui, è parso un po' forte

Per me, numero uno
Il miglior titolo di post della settimana, è di EmmeBi
EmmeBi
I permalinks di EmmeBi si sono assopiti: il titolo è ("a venn, a dé, a trì: il titolo è") "Il compromesso store", a proposito di un centro commerciale congiunto tra Coop e Medusa

Bloping
Da appassionato di numeri, dati e classifiche, seguo con passione le statistiche di BlogNews e cerco di venirne a capo e capire cosa attrae l'attenzione dei lettori di blogs. Temo però di aver capito che quei dati siano dopati dalla permanenza in home page di alcuni post segnalati, legata agli orari della loro pubblicazione, e alla loro crescita in classifica dei più visti, che quindi si autoalimenta. Comunque è istruttivo
BlogNews

7 aprile

Land of the free
A Guantanamo non si sta poi così male, per le abitudini dei prigionieri, dicono: è se sei un ingegnere elettronico americano di origine palestinese a Portland, Oregon, che essere arrestato per due settimane in violazione di ogni legge e norma sui diritti civili, comincia a diventare seccante
New York Times

Dove osano gli scoiattoli
La legge della giungla newyorkese dice: tra pollice verde e piccola belva, vince la piccola belva
New York Times

Bush in quarantena
Il presidente non può farsi vedere in giro per il mondo, scrive Jeremy Mayer. E allora l'Ulster? È perché là hanno altro a cui pensare?
American Prospect

La Palestina nell'ONU
Invece di chiacchiere
Arab News

Regime change
Il Boston Globe sul discorso con cui John Kerry ha attaccato Bush e si è buttato a sinistra
Boston Globe

Barre, sbarre
"RE-CODE.COM is a free web service that allows its customers to share product information and create barcodes that can be printed and used to re-code items in stores by placing new labels over existing UPC symbols to set a new price - participating in an act of tactical shopping". Non so se è legale, ma è un bel progetto
Re-code

The hand that feeds
Il Washington Post spiega cosa sono gli RSS, e perché chi ancora non lo fa dovrebbe usarli, prima di affogare tra le news
Washington Post

Il suo libro peggiore
Sull'ultimo romanzo del più grande romanziere
American Prospect

Vertigo
Bello: le location di La donna che visse due volte, ieri e oggi
Basichip

We will root, root, root for the Yankees
Malgrado il linguaggio un po' sboccato, è pur sempre il primo blog italiano sul baseball
Moneyfornothing

Blague
Sul Riformista, i blog di guerra e la segnalazione della rimpatriata tra bloggers in programma a Milano
Il Riformista

5 aprile

Paraculo
Se il titolo vi pare troppo sfacciato e volgare rispetto al contesto, provate a immaginare se avessi messo una bandiera della pace accanto alla mia faccia sui cartelloni di mezza Roma, per farmi eleggere alla Provincia

Kerry, lo sguardo di Satana
Salon lancia il candidato Democratico alla presidenza
Salon

Tom was waiting
Su Alias di oggi, la Island si scusa con un'intera pagina con Tom Waits, Tommaso Pincio racconta di Zadie Smith e McSweeney's, e si parla anche di Barbara
Il Manifesto

Being America
Books, la rubrica di libri americani del Foglio, con il nuovo libro di Jedediah Purdy e la raccolta di recensioni del critico del New Yorker, a cui è piaciuto I ponti di Madison County (ma Armageddon no, che diamine)
Il Foglio

4 aprile

Tu chiamale se vuoi, tre mozioni
Geniale attacco del pezzo sulle comiche del centrosinistra
Il Foglio

Si trasforma in un razzo missile
I 25 anni di Goldrake (ma non lo trovo online, pazientate)
La Stampa

Non ho paura
Il New York Times racconta un giovane soldato iracheno ferito e prigioniero
New York Times

È stato Blair a voler fare questa guerra
Bush la voleva fare un anno e mezzo fa
BBC
(intanto i Royal Marines perdono sul campo)

Codice etico
"L’obiettivo principale riconosciuto e perseguito dalle Società del Gruppo Espresso è la creazione di valore per gli azionisti”
Il Barbiere della sera

There are known knowns
Slate trova un poeta in Donald Rumsfeld
Slate

È la quarta guerra mondiale
E la terza? C'è già stata. L'ex direttore della CIA brucia le tappe
CNN

Il duello
Andrew Sullivan e Josh Marshall, sulla guerra
Il Foglio (via Camillo)

I'm a believer
Dave Eggers ha una nuova rivista (e una fidanzata)
Salon

Mia moglie dice che sono un idiota
Tutti stanno uscendo pazzi, con questa guerra, scrive Neal Pollack
Portland Mercury

Il prossimo presidente americano potrebbe essere un fan di Umberto Eco
Ma è molto difficile
Washington Monthly

Una vita intensa
Dell'essere la moglie di James Ellroy, dell'amare Titanic e dell'aver scritto un romanzo
Salon

War! What is good for? (Absolutely nothing)
È morto Edwin Starr
BBC

La molecola del mese
Il ricino è la mia preferita, finora
University of Oxford

Da primato
Avete presente quando uno ha vinto la gara di salto in alto, e continua a cimentarsi, senza più rivali, per battere se stesso, e il pubblico è tutto con lui? Beh, Paolo Zaccagnini è a quel punto lì nella sua scalata alle virgole: "Lui, Jackson Browne, statunitense nato a Heidelberg, Germania, dove stazionavano i genitori, militari Usa, il 9 ottobre ’48, la sua parte per la guerra la farà cantando gratis per i militari Usa di stanza a Houston, Texas, ma questo improvviso impegno al fianco delle truppe Usa non ha certo scalfito il suo cristallino impegno che sarà, come è da quando lasciò la Nitty Gritty Dirt Band al centro dello show in programma stasera all’Auditorium"
Il Messaggero
"Gentilissimo Luca Sofri, il caso Zaccagnini appassiona anche me. E come potrebbe essere altrimenti? Costui è un genio: ha notato che, nel pezzo segnalato su Wittgenstein, è riuscito a separare con una virgola anche il nome e il cognome della stessa persona. Legga un po':
Collaboratore e amico di Tim, padre di Jeff, Buckley, Nico, Byrds, Linda Ronstadt, Joni Mitchell, Eagles, Browne ha la sua cifra stilista più alta nelle ballads dove racconta, con occhio steinbeckiano e cuore kerouachiano
Jeff, Buckley. Chapeau.
Maurizio Zoja"

Mettete dei floppy nei vostri cannoni
Come trasformare un dischetto nell'astronave Enterprise
Misterbonnie

Magia!
Pare che la scopa vibrante di Harry Potter vada forte non solo tra i ragazzini
New Scientist

Premetto che io
Siccome tocca sempre premettere qualcosa, sull'ultima questione discussa tra i blogger discussori Wittgenstein premette che le categorie dei blogger e dei giornalisti non hanno senso se non linguistico, e che quindi i rispettivi risultati si equivalgono, nel bene e nel male
BlogNotes

Premetto che io/2
Sul rapporto dei bloggers con la propria età e il proprio pronome
Occamproductions

Lowedges
Ne scriverò qualcosa di più, ma vorrei ringraziare chi mi segnalò il disco di Richard Hawley (ex dei Pulp), che è molto bello (tra i nuovi dischi mi piacciono molto anche, ma è più questione di gusti, i Minus 5, Damien Jurado e i Mountain Goats)

3 aprile

Il futuro del centrosinistra
Si fa una puntata di Ottoemmezzo. Tema: le divisioni nei diesse e il futuro del centrosinistra. Presenti: due parlamentari diesse illustri, due notisti politici competenti dei maggiori quotidiani italiani, un direttore di giornale d'opinione ed ex ministro, e un presunto giovane blogger di nessuna rilevanza sulle scene della politica pubblica. Non uno del giro grosso, insomma. A un terzo della puntata, assai confusa fino a quel punto, quest'ultimo prende la parola e piuttosto leggermente e senza le espressioni che le circostanze dibattimentali di solito impongono, dice: A - che "bisogna piantarla con lo spauracchio della scissione e della divisione, che l'unità a tutti i costi non porta da nessuna parte", B - che "la parte riformista dei diesse aderisce pubblicamente a cose che in realtà non condivide e ha paura di dire cose impopolari, perché è sotto ricatto demagogico da parte della concorrenza interna". Nessuno raccoglie, lipperlì, e la trasmissione prosegue con l'ospite maggiore che cerca invano di tirarne le fila. Dopo un'ora di espressioni caute e paludate, tutti gli ospiti arrivano infine a dirsi d'accordo su questo: A - che "bisogna abbandonare la mistica dell'unità", B - che "la parte riformista dei diesse deve uscire allo scoperto, distinguersi, battere un colpo".
Wittgenstein, qui, ne trae due conclusioni: A - che il cerimoniale dialettico ha delle regole e delle parti piuttosto faticose, B - che siamo messi male (C - che devo cambiare mestiere, lo so)

L'ormeggio del buon senso
Sofri, quello saggio, sulle cose da auspicare
Repubblica
(qui Cacciari, sul Manifesto dell'altroieri, grazie a Blogorrea)

"Sono vittima di una manipolazione insopportabile"
Sergio Cofferati, ieri: "Ho detto che è necessario fermare la guerra e che considero sbagliato auspicare una fine rapida del conflitto. Qualcuno ha tolto la prima parte della mia frase e ha lasciato la seconda. Da qui è apparso che sono per una guerra lunga". Capito? Io no. Non auspica una fine rapida e non auspica una guerra lunga? C'è una lunghezza media? O auspica una fine rapida, ma lo ritiene sbagliato: fa autocritica sui suoi auspici, insomma? Boh
Repubblica

Ah, ecco
> Dai che non e' difficile capire, vuol dire che la guerra deve fermarsi ora,
> senza aspettare una vittoria degli americani, anche se rapida.
> Si puo' non essere d'accordo, io non lo sono, si puo' dire che e' una pia
> illusione, ma capire cosa vuole dire mi sembra facile, se si vuole.
> Ciao Giancarlo
Evidentemente hai ragione: io non l'avevo capito. O io sono cretino - cosa assai plausibile - o l'auspicio è ragionevolmente inconcepibile. Ciao, grazie. L.

Ulteriore postilla su piterarnétt
Si prega il buon Michele Serra - che oggi ha pure lui fatto finta di non capire perché Arnett è stato licenziato (plurilicenziato) - di valutare la seguente domanda: posto che Serra e molti altri scrivono che Arnett è stato licenziato per aver detto alla tv irachena - vista solo dagli iracheni - cose che invece diceva liberamente alla tv americana - ascoltato da tutto l'Occidente in guerra - l'espressione "censura di guerra" non ne viene esattamente smentita?
Repubblica

Gli ottanta giorni che cambiarono il mondo
Tra cui il primo aprile 1976, quando nacque Apple
Time

Miamo tutti
Su Lisa Germano, che fa dischi sempre uguali e sempre belli
Salon

2 aprile

Oggi qui si fa del disfattismo

Vedete, con la guerra non si sa mai
Repubblica

Peter, sta' attento che ti spiego
Il neolicenziato Arnett usa per protestare contro il suo licenziamento lo stesso argomento diversivo che hanno usato altri, forse più in buona fede di lui. Se legge Wittgenstein, come immagino, questo è per lui: "Peter, the point in "I stated the obvious to Iraqi television" is NOT "I stated the obvious": it is "to Iraqi television". Got it? It makes a difference, can you get it? Got it? Okay. Good luck"
Daily Mirror

Quanti
La contesa sulle vittime civili è stata il metro su cui misurare i rischi della guerra prima che cominciasse, e i suoi risultati ora che è cominciata, dato che nessuno pensa che gli americani non la vincano. Io a un certo punto ho chiesto che si superassero i moralismi un po' ipocriti e ognuno dicesse quanti sarebbero stati i morti innocenti tollerabili per l'abbattimento di Saddam. Chi temeva le troppe vittime civili spiegasse dopo quante sarebbero state "troppe", e chi diceva che sarebbero state poche - comparate con le vittime future di Saddam - spiegasse prima di quanto sarebbero state "poche". Nessuno lo ha voluto fare, per timore di veder smentite le proprie certezze. Io non ne avevo e sarei stato lieto di essere smentito nei miei dubbi sui rischi. Ho provato a pensare che per me quel numero fosse cento: l'obiettivo dell'abbattimento di Saddam per via militare (via che non condivido) si sarebbe dovuto ammettere raggiunto da parte dei suoi fautori se la guerra non avesse fatto più di cento morti tra i civili. Forse quei fautori avrebbero detto di più, sono ancora in tempo: ma tengano conto che siamo a cinquecento, pare

Due
Comunque, i casi sono due: o questa guerra non sta andando bene per gli Stati Uniti, e per Bush è una sconfitta. Oppure questa guerra sta andando bene per gli Stati Uniti, ma il mondo si è invece convinto di no, per le ragioni che si vuole. E per Bush è una sconfitta
New York Times

Né con Saddam, né con Ballarò, né con Vattimo
Il Riformista fa le pulci a un paio di pensatori
Il Riformista

First we take Bassora, then we take Baghdad?
Scordiamocelo, ecco cosa succederà, dice un graduato americano in una mail a Josh Marshall
Talking Points Memo

Bandiere
È giunta a questo uffico la seguente segnalazione: all'angolo di via Silvio Pellico a Roma, qualcuno ha esposto al balcone una bandiera del Giappone

Fulminante, esplosivo
Giovani Tromboni è uno dei miei weblog preferiti: oltre a continuare ad aggiungere materiale alla delicata discussione sulla Brikka Bialetti, aperta quaggiù mesi addietro, infila fulminanti osservazioni come questa: "Ricordatevi che stanotte scatta l'ora legale. Se è legale o legittima non ricordo bene, ma è ugualmente fastidiosa. Poi, una volta scattata, dicono che a quel punto è inutile discutere: ci dobbiamo adeguare"
Giovani Tromboni

Kinderszenen
Il sito per ragazzini della San Francisco Symphony è piuttosto divertente
SFS

1 aprile

Molto prima che arrivassero Diaconale, Libero, e tutti gli altri
"
L'America era allora per me i GI di Roosvelt, la quinta armata
L'America era Atlantide, l'America era il cuore, era il destino
L'America era Life, sorrisi e denti bianchi su patinata
L'America era il mondo sognante e misterioso di paperino
L'America era allora per me provincia dolce, mondo di pace
Perduto un paradiso, malinconia sottile, nevrosi lenta
E Gunga-Din e Ringo, gli eroi di Casablanca e di Fort Apache"

Un cretino
Prima che comincino a circolare opinioni scandalizzate e vesti stracciate, Wittgenstein segnala che: hanno fatto bene a licenziare Peter Arnett (appena più sfumato, il parere di Walter Cronkite)
New York Times

Chi è senza peccato
Il centrodestra è insorto indignato quando si è saputo che il giudice Colombo aveva cenato con Luciano Violante e Peppe D'Avanzo. Ma la notizia non era esatta: si trattava del giudice Nordio, di Lino Jannuzzi e di Cesare Previti
Corriere della Sera

Il signore è servito
Mi ero pubblicamente lamentato della difficoltà di conciliare l'uso di iPod e quello di un telefonino (troppo poche orecchie), ed ecco qua, in attesa dell'iPod che telefona, una scorciatoia
Skullcandy

Travolgente
Repubblica, il quotidiano di Gino Castaldo e Peppe Videtti, il quotidiano di Musica!, oggi, mezza pagina: "Shakira, una danza contro la guerra. È partita da Parigi la travolgente tournée europea"
Repubblica

Rummy, Timmi e Tommi
Dopo il boccone Perle, Seymour Hersh parte alla volta del pesce grosso, che comincia a buscarne persino dalla National Review, ma il professor Perazzoni mi prega di segnalare di nuovo anche quest'altra campana
New Yorker, National Review e Brookings

Vivo, morto o waghd?
La National Review si lambicca su Saddam e sugli epiteti destinati dagli iracheni al nemico
National Review

Ma benedetti ragazzi...
Animato da buone intenzione - la presa d'atto della divisione della sinistra, e basta con l'accanimento terapeutico - Peppino Caldarola ha lanciato ieri sul Riformista e in un'intervista a Repubblica la sua proposta di movimento che bilanci gli ardori cofferatiani. Purtroppo, per il nome si deve essere consultato con Mariotto Segni, o Irene Pivetti. Poi dice che perdiamo le elezioni
Il Riformista

Il mago Otelma
Grazie a una segnalazione di Beppe Giuliano, Wittgenstein si onora di riportare questa ennesima infallibile previsione del professor Luttwak, un uomo una garanzia (chissà le palle che starà raccontando ai kuwaitiani):
Iraq: Luttwak, Sara' La Guerra Dei Sette Giorni
Washington, 19 mar. (Adnkronos) - ''Le truppe angloamericane entreranno in Iraq dal Kuwait, mentre gli aerei bombarderanno senza pausa. Bassora cadra' dopo 24 ore, Baghdad dopo 96. La capitale non diventera' una nuova Stalingrado. E Saddam non usera' armi chimiche. Entro una settimana il paese sara' liberato. Il difficile viene dopo''. Queste le previsioni della vigilia del consulente del Pentagono, Edward Luttwak, che in un'intervista al 'Quotidiano Nazionale mentre e' in partenza per il Kuwait, afferma che la guerra durera' ''una settimana al massimo''
Adnkronos

"Una bellissima kermesse"
Speriamo che la stampa estera non veda questo
La Padania (grazie a jans)
p.s. ma c'è una parola più cretina di kermesse?

Momenti di aggregazione
La corsa alla segnaletica stradale per weblogs e al loro sminuzzamento procede verso nuovi orizzonti: 4Banalitaten adesso ha inventato Recensioni
Recensioni

Zimbello
Non facciamo scherzi