31 ottobre
Cose che mi ha detto Diego Piacentini,
il giorno dopo i risultati del terzo trimestre di Amazon
È il vice di Jeff Bezos alla guida di Amazon da tre anni.
Giovedì la società di e-commerce ha diffuso i risultati
del terzo quarto (si chiama così; e il prossimo, quarto
quarto), valutati positivamente da analisti e commentatori.
Wiitgenstein.it
Ancora noi in the middle
Ci sono quelli che la guerra no.
Poi ci sono quelli che la guerra a volte sì, che sono
contro quelli che la guerra no. Ecco quelli che la guerra a volte
sì, ma questa volta no, che sono contro quelli che la
guerra questa volta sì. Richard Goldstein contro Christopher
Hitchens (e persino Greil
Marcus)
Village Voice
Loredana senatore a vita
Vista la segnalazione di EmmeBi,
ho letto su RockOL il dialogo tra Loredana Bertè e Chiambretti,
e il commento di RockOL. Il pietismo nei confronti della Berté
è sgradevole e maramaldo quasi come il cinismo che denuncia.
Lei è fantastica
RockOL
Ma non starete esagerando?
Anche oggi il Riformista critica il governo da destra. Su Firenze
Il Riformista
Un onore per il Nobel
Non tutti sono così scandalizzati
per il premio a uno che si è sbattuto un po' per tutti,
e spesso ha avuto ragione. Jimmy Carter
New Yorker
Walk this way
Adesso hanno sparato anche a Jam
master Jay dei Run DMC
New York Times
Se avete un problema con Dave Eggers,
occupatevi d'altro
Salon difende un grande
migliorabile scrittore (di cui si discute anche su Slate)
Salon
Il duello
"E, caro Bush, mi saluti
tanto caramente il cast di Friends e in particolare Rachel: ho
saputo della bambina, felicitazioni. Suo affezionato, umile servitore,
Saddam"
New Yorker
Tirare a indovinare
William Safire difende il diritto
dei giornalisti a immaginare come andrà, e a sbagliare.
E ne immagina qualcuna
New York Times
Paninaro-o-o
Io e Andrew Sullivan abbiamo in realtà solo due cose in
comune: usiamo il miglior computer del mondo e andiamo matti
per i Pet
Shop Boys. Come lui ("the Pet Shop Boys, whose last
album, Release,
is firmly embedded in my iPod as a lyrical Xanax"), linko
James Lileks
per questo secondo motivo
Lileks
Giù le mani dal Canada
Anche
il National Post contesta "Bowling for Columbine",
ma gli argomenti sono in questo caso stupidi: infatti Charlton
Heston è un gaglioffo - malgrado sia orrenda la
trovata della foto da parte di Moore - e gli americani non sono
"il popolo più generoso del pianeta", semplicemente
perché è una frase stupida. Ma questo lo sottoscrivo:
"His journalism, in short, on the subject of Canada and
Canadians, is nothing short of shoddy, manipulative and untrue.
The same can be said for his journalism on his own country, and
indeed on the terrible and complicated issue he purports to adjudicate"
Più intelligente il
commento di David Denby: buoni temi e buone intenzioni di
chiarezza, confusi risultati. Al Washington Post sarebbe
piaciuto, se Moore non fosse stato così vanitoso e
ruffiano.
National Post, Washington Post e New Yorker
If he coulda he woulda, but he cain't
so he ain't
Al cinema, Eminem fa schifo. Fuori dal cinema, anche
New York Observer
A quell'ora sono quasi sempre via
Pare fosse imperdibile la puntata
di Cucuzza di ieri, con diretta fiume sulle nozze e i fichi secchi
di mldr e crdm. Paola Cortellesi infierisce, sul Resto del Carlino:
"È gravissimo che il pomeriggio, durante "La
vita in diretta", si scambino per giornalisti personaggi
con tanto di cintura dorata che fanno le interviste nelle case
della gente"
La Stampa
Film di montaggio militanti
Dicono che a Pansa non piacciano gli allegati del suo giornale
Il Barbiere della sera
Da quando sei a Roma
Ieri sera dopo Ottoemmezzo sono tornato a casa e mi sono fatto
un panino, come al solito. E chissenefrega di cosa fai la sera,
direte voi. Già.
La Stampa di ieri, cronaca romana, su un libro che boh (corsivi
miei):
"Adesso questo divertente "Tempo delle mele"
all'italiana, che racconta le ambizioni e le depressioni dei
rampolli della borghesia romana, apparso in libreria circa due
mesi fa, è già arrivato alla seconda edizione e
stasera Mario Andrea Vattani, consigliere diplomatico del
ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno, nella
sua casa che affaccia su via dei Fori Imperiali ha deciso
di festeggiare la straordinaria ascesa della ventottenne
Teresa. A brindare anche al film che verrà tratto, tra
breve, dal romanzo vi saranno: il produttore Sandro Silvestri
che ha tentato la scommessa, Alain Elkann, Carlo Macchitella
direttore di Rai cinema, Carlo Rossella, Giuliano Ferrara, Luca
Sofri, Maria Giovanna Maglie, l'ambasciatore Ortona
e tanti altri ancora".
Wheee.
Ancora per fatto personale
Visto che mi hanno registrato un dominio con il suffisso .es
invece che .it (hola, chicos!), che non rispondono alle mail
da una settimana e al telefono manco a parlarne, qualcuno può
mandare i vigili del fuoco alla sede di Register
per vedere se è successo qualcosa?
Register.it
30 ottobre
"Quand'è l'ultima volta
che avete sentito il Vicepresidente Cheney esprimere una qualsiasi
parola di preoccupazione per i poveri del mondo?"
Jeffrey Sachs è
"una delle maggiori autorità mondiali sui temi dello
sviluppo". L'Economist l'ha invitato a scrivere su quello
che i paesi ricchi stanno facendo per attenuare i bisogni del
mondo. Lui non si è tirato indietro, e non ha badato a
rischi demagogici. Dice che l'America, per quanto Bush teorizzi
la costruzione di un mondo migliore, non fa assolutamente niente
se non pensare agli investimenti militari (in effetti, della
parte stimabile della cosiddetta "Dottrina Bush", quella
sull'esportazione della democrazia e degli aiuti, nessuno ha
più fatto parola). Dice Sachs che le mancanze dell'ONU
sono un pretesto per calpestare l'ONU e che sono rese davvero
preoccupanti solo dalla sfiducia nell'ONU propagandata per interesse.
Dice un sacco di cose, Sachs, e alcune sono ingenue e facili.
Ma bisogna avere la coscienza pulita, per poterlo rimproverare.
Economist
Patto tra gentiluomini
Sharon dice che non farà
ammazzare Arafat: l'ha promesso a Bush. Sul Corriere della Sera
una intervista di due pagine, in cui il primo ministro definisce
"dolorosa concessione" la "divisione della nostra
terra"
Corriere.it
Il mio settimanale di sinistra
preferito
(lo debbo all'insegnamento
del professor Perazzoni, lettore di lunga data)
L'Economist di questa
settimana dice anche:
Le due "i" - Adesso anche delle ricerche scientifiche
dimostrano una cosa intuitiva: i computer a scuola non servono.
Si impara di più e meglio con gli insegnanti, e con i
computer a casa. Risparmiate i soldi, e usateli per aumentare
le classi e preparare gli insegnanti
La grande sòla di internet - Virus e hackers sono
un pericolo grave più nell'allarmismo dei media che nella
realtà. In realtà, quanti guai vi hanno mai creato?
(Libération due anni fa dimostrò che le presunte
perdite economiche attribuite al virus Melissa erano del tutto
inattendibili)
Abbuffarsi d'amianto - Tribunali maldestri e avvocati
sciacalli hanno reso le cause sull'amianto (come quelle sul tabacco.
o i medicinali, i "mass torts") un fenomeno ingestibile
e illegittimo. Regolare meglio, e far fuori gli avvocati.
Avoid weekends - La mostra di Mantova sui Gonzaga è straordinaria
e affollatissima
Crash test - Le SUV, i fuoristrada, sono piene di difetti:
l'unico motivo per comprarle è il senso di protezione.
Solo che non sono neanche sicure
L'unico difetto del mio settimanale preferito è che è
online a pagamento
Economist
Numeri riformisti
Qui a Wittgenstein ne siamo invidiosi, naturalmente: ma 2554
visitatori al giorno in tutto il sito non è proprio quella
straordinaria campagna di comunicazione via internet di cui si
era parlato. Complimenti comunque
Webtrends
Il Berlusconi-bis, come ai vecchi tempi?
Secondo il Riformista "l'epitaffio"
in prima pagina dedicato ieri dal Corriere della Sera al ministro
Tremonti, introduce un rimpasto. Ma dalla lista dei ministri
deludenti manca qualcuno
Il Riformista
Quei comunisti del New York Times
Se sono diventati così faziosi e di parte come la stampa
conservatrice va dicendo, come mai quelli del Times sostengono
due candidati repubblicani?
Tapped
Apprendisti presidenti
Martedì si eleggono senatori e congressmen, ma anche i
governatori di diversi grossi stati. Se i democratici incassano
parecchie vittorie, come pare, avranno una bella scuola quadri
per le presidenziali
USA Today
Apple pride
Non che il titolare qui, possa
vantare grandi curriculum e successi: non stupirà quindi
che la cosa che ha scritto che gli ha garantito i maggiori consensi
di sempre è un pezzo dedicato al miglior computer del
mondo, che perciò ripropone (squadra che vince), in garbata
risposta a GnuEconomy
Il Foglio
Il panino da tre anni
Prima, per dare una razione di cibo durevole ai soldati nel deserto,
la soluzione era un cavo lungo seimila miglia a cui attaccare
un congelatore. Poi è arrivato "il panino"
Salon
Togli quello stupido floppy da quello
stupido drive
"Messaggi di Windows riscritti da Scott, quello che mi tartassava
al liceo"
McSweeney's
I ghiacciai, il freddo, i fiordi, e
tutta quella roba lì
Detti tutti i luoghi comuni possibili, il nuovo
cd dei Sigur Ros è bello quasi come il precedente,
a cui somiglia assai (come il nuovo
di David Gray ): solo la confezione
è migliorata
New York Times
Cavanna Traslochi
Daypop - il motore di ricerca dei weblogs - è fermo per
due settimane, il titolare lo sposta nella Bay Area
Researchbuzz
29 ottobre
Le cause e le giustificazioni
Caro direttore, io penso questo: che l'argomento a cui il Foglio
ha diffusamente obiettato nell'articolo
in prima pagina di sabato sia un falso argomento. Non è
vero, cioè, che per alcuni "le istanze nazionali
represse giustifichino il terrorismo come variante delle guerre
di liberazione". O meglio, può essere vero per alcuni
squinternati non all'altezza di polemica. La tesi più
condivisbile - che io condivido, per esempio e a cui ti
chiederei di obiettare, prevede la sostituzione di una sola parola:
"le istanze nazionali represse causano il terrorismo
come variante delle guerre di liberazione". (Vedo che
oggi Francesco
Cossiga scrive sulla Stampa che "l'atto del terrorismo
ceceno è il frutto avvelenato della testarda attuazione
di una politica "neo-imperialista" dei governi di Mosca"
e che "suona pericolosa la solidarietà" concessa
da Europa e USA al governo di Putin)
Il Foglio
Ieri sera, a Ottoemmezzo, Marco Pannella ha detto una cosa
che mi ha fatto pensare, a proposito della presunta identità
tra tutti i "terrorismi". Ovvero che c'è differenza
tra i terroristi che si fanno saltare in aria e quelli che minacciano
di farsi saltare in aria. I secondi, che mi ricordi, non lo fanno
quasi mai.
TREMONTI
Risulta che nei giorni
scorsi il ministro Giulio Tremonti abbia offerto al presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi le sue dimissioni e che il Cavaliere,
dopo un lungo colloquio, abbia convinto il responsabile dell'Economia,
amareggiato per gli attacchi alla Finanziaria provenienti soprattutto
dalla rissosa Casa delle Libertà, a soprassedere, rinnovandogli
stima e fiducia. Tremonti, con l'intervista al Corriere di
domenica scorsa, ha difeso la linearità delle sue scelte,
in un contesto congiunturale difficile in tutta Europa, con toni
finalmente pacati e realistici. L'episodio delle dimissioni offerte
e respinte, che probabilmente riceverà oggi una rituale
smentita, è significativo e a suo modo istruttivo. Tremonti
ha ottenuto la fiducia totale del premier e ne siamo lieti (è
un nostro apprezzato ex editorialista, uomo di gran qualità).
Ma di fiducia (nel senso di voti anche in Parlamento) questa
Finanziaria di corto respiro ne avrà bisogno. Molto bisogno.
E la fiducia si recupera anche risparmiando sulle promesse che
non si possono mantenere e sulle stime troppo generose, come
quelle sulle entrate della legge di bilancio. E pure, se è
consentito, con un briciolo (ma solo un briciolo, per carità)
di arroganza intellettuale in meno. Buon lavoro, professor Tremonti.
Corriere.it
Ford, ragazzi, era Ford. Gerald
Ford, mi raccomando
Mi era sfuggita questa disavventura del Riformista (fu in Austria,
scendendo dalla scaletta dell'Air Force One sotto la pioggia:
Ford cadde e disse che sua moglie lo aveva spinto. Dopo si fece
la fama di non saper scendere le scale e masticare il chewing-gum
assieme)
Il Riformista
Stamattina
È agli arresti domiciliari
Vittorio Cecchi Gori
Repubblica.it
"Guai nel settore israeliano"
Ancora l'insuperabile Trudeau
sull'Iraq che verrà
Doonesbury
A rimorchio
C'erano due buoni mensili di musica. Uno, Q, sta sbracando sul
giovanil-cazzone, seguendo il trend di FHM, e ora ha un nuovo
direttore che viene dal nu-metal. Resta il fin troppo paludato
Mojo (segnalazione di EmmeBi)
Guardian
Carbonari
Dal Barbiere della Sera giunge la seguente garbata e anonima
spiegazione, con successivo dibbattito: "Caro Wittgenstein-Luca,
mi spiace deluderti ma non sei il mio ispiratore.
Anche se il tuo precedente intervento su
Condoleeza è in linea con quello che penso. Non è
però di questo che volevo scriverTi. Ti chiedi perché
il barbiere usi l'anonimato? "Critica ancora anonima, c'è
bisogno?". Beh, io non conosco ancora un Direttore felice
di leggersi note e noterelle -magari poco piacevoli - sul quotidiano
che dirige. Anche se tutto vero. Non credo (esperienza) che sia
cosa gradita. Quindi, per evitare problemi (leggi portare a casa
la pagnotta) ecco la scelta dell'anonimato. In barberia c'è
anche chi ha fatto outing ma non può essere (ancora) il
mio caso. Ciao, Shampoo"
Grazie. C'è qualcosa che non va, comunque, nella situazione
che spieghi. In più, anche se legittimato da cause di
forza maggiore, l'anonimato libera troppo le mani e solleva le
coscienze. Si finisce per approfittarne, anche senza accorgersene.
Come con le manette, detto con senso delle proporzioni.
E io penso che se le cose si devono fare nel modo sbagliato,
è meglio non farle. Ciao, L.
Concordo: se bisogna fare cose in modo sbagliato meglio non
farle. Ma - parere condiviso anche dagli altri 'barbieranti'
- il Bds è un sito che controlla quello che pubblica.
Quando si tratta di notizie sul mondo dell'informazione si verifica
quello che si scrive: come tutti (quasi) i giornalisti dovrebbero
fare. E se si sbaglia il diritto di replica va in home page.
Sempre. Il rischio di cui tu parli (anominato che libera troppo
le mani e che solleva la coscienza) è reale. La scelta
è però di dare voce a tutti: ecco le sezioni di
desk politico, di sempre meglio che lavorare ecc. Voce libera
a tutti ma con un solo divieto: il pettegolezzo, la voce che
s'insinua e via dicendo. Un esempio? In un pezzo feci dell'ironia
da coglione, dando corpo e sostanza ad una voce sui vizi di un
giornalista. Beh, mi sono vergognato. Ho chiesto scusa. E mi
sono ricordato che sul mio giornale non avrei mai scritto quella
vigliaccata. Questo vuol dire - e non è per darmi un merito
che non ho - avere coscienza anche con le mani libere e con l'anominato
che protegge. ciao. Shampoo
Christopher, a un certo punto fermati
Con Hitchens, il lavoro di demolizione
della sinistra a cui pensava di appartenere si incarognsce sulle
macerie. Oggi è intervistato su Salon: "Come la sinistra
è diventata irrilevante". (Serve abbonamento)
Salon
E ora diteci che babbo Natale non esiste
Laika era morta, quando andò
nello spazio
Repubblica.it
Pivati a babovdo!
Stiamo per essere attaccati dal professor Grasso e i suoi sovversivi.
Mercoledì (sempre che prima non
ci compri un disegnatore di calzoni)
Corriere.it
C'è qualcosa nell'aria
Pierluigio Battista oggi fa un
bel punto sull'uso dei gas nella storia dei conflitti
La Stampa
I tre Bush
Uno è George padre, due sono George figlio
Newsweek
Tutti addosso a Mondale
Continua la convinta
campagna di Wittgenstein per riportare alla memoria degli italiani
il nome del nuovo candidato al seggio senatoriale del Minnesota.
Lo calunniano
un
po' tutti, ma solo uno ammette
l'errore e chiede scusa
Tapped e Talkingpointsmemo
Un
altro eroe, un altro aeroplano
Da morto, ti vogliono bene tutti. Ma il senatore Wellstone in
America era davvero una leggenda
Cursor
Peppino, una quattro stagioni
al sette!
Prima di criticare
un articolo di Affari e Finanza avremmo dovuto controllare
meglio in che condizioni è fatto il giornale. Il povero
Giuseppe Turani scrive tutto: un pezzo in prima, quattro articoli
su quattro a pagina due e tre, uno a pagina sette e uno a pagina
dodici. Probabilmente anche Agnese
Ananasso è lui
Affari e Finanza
Harry Potter 2 fa paura
Meglio, così magari mi
sveglio
Time
Da
capo
Con un brutto titolo, Guanda pubblica la raccolta di articoli
musicali curata da Nick Hornby l'anno passato. Fantastiche le
voci "Alt-country" e "Nick Drake" del dizionario
di Vanity Fair. Intanto, in America è uscita la
versione 2002, messa insieme da Jonathan Lethem
Guanda.it
Io farei anche un concertino insieme
Mariah Carey mette una cover dei Def Leppard nel nuovo cd
Yahoo News
28 ottobre
Se
il blog è un blob, la pagina è una chiavica
Leggo le lamentele di ManteBlog
prima ancora di Affari e Finaza, e mi incuriosisco a un pezzo
sui weblogs di una pagina intera. Ha ragione ManteBlog, ahimé.
I bloggers guardano sempre con un misto di speranza e diffidenza
quello che esce sui giornali a proposito dei weblog, e si entusiasmano
se si fanno dei passi in avanti in comprensione. Oggi, superpassone
indietro. L'articolo di Affari e Finanza non è semplicemente
profano per gli iniziati stinfi, è proprio pieno di sbagli,
anche divertenti ("il Salon"; "il primo blogger,
Andrew Sullivan", che poi era direttore di New Republic;
leggete poi quale brano è tradotto dal Wall Street Journal,
e dite se vi
ricorda niente). Alla povera autrice messa in questo guaio
dal secondo quotidiano italiano, la nostra solidarietà.
(Sempre sui blogs, circolano pubblicità di un
nuovo servizio per giornalisti, che però pare una
sòla)
Affari e finanza
"Ma mi avete visto?"
Michael Moore risponde a modo
suo alle critiche sul suo "Bowling for Columbine".
La segnalazione viene da Giovanni De Mauro di Internazionale,
che ringrazio, a cui non erano piaciute le mie
obiezioni al film
Entertainment Weekly
L'Iraq che verrà
Garry Trudeau sospende i suoi
cartoon sui weblogs, e torna al vecchio Duke: oggi si inventa
il primo trailer cinematografico dedicato a una striscia, e immagina
come saremo messi l'estate prossima
Doonesbury
Orgoglio e dignità
Qualcuno con il senso della misura e della vergogna c'è,
grazie al cielo. Il presidente del CCD Marco Follini definisce
"uno
spettacolo penoso", la storia dei "pianisti"
parlamentari. Roman Vlad poi difende i pianisti - anche quelli
di piano bar - da questa avvilente associazione
Repubblica.it
Qualche riformina
Oggi Antonio Polito - spinto dalle agitazioni suscitate da una
sua dichiarazione d'amore per il capitalismo a Ottoemmezzo- apre
un forum sul tema. Che il cielo lo protegga dai forum. Ma adesso
che abbiamo detto che siamo contenti che ci sia, che condividiamo
molte delle sue opinioni, che il direttore è simpatico,
eccetera, possiamo fare qualche obiezione al Riformista? Anche
perché se ha davvero venduto cinquantamila copie del numero
uno (davvero? avete contato bene? siete sicuri sicuri? va bene),
che gliene frega delle critiche?
Sabato
avevano in prima pagina un pezzetto sulla Cecenia vecchio per
qualsiasi altro quotidiano italiano: le notizie sono la fusione
tra nazionalismo e fondamentalismo religioso, e il fenomeno delle
donne kamikaze. I brevi commenti spiritosi alle notizie di spalla
non sono spiritosi. No, davvero, con tutta la buona volontà.
In terza c'era un pezzo sull'errato confronto tra le risoluzioni
dell'ONU nei confronti dell'Iraq e quelle verso Israele. Solo
che traduce un lungo e più chiaro articolo dell'Economist
uscito tre settimane fa.
A pagina quattro c'era un articoletto sul fatto che il New York
Times è rimasto da solo a gestire l'Herald Tribune, estromettendo
il Washington Post. La notizia è stata data e commentata
dai maggiori quotidiani italiani la settimana scorsa.
Oggi, più idee: Oriana
Fallaci è un'apocalittica di sinistra.
Il Riformista
Test anagrafico sui lettori di questo weblog
Sta tornando Walter Mondale
MSNBC
I terzi saranno i primi
Quando Giuliano Ferrara se la prende con quelli che stanno nel
mezzo - li chiami Amleti
o terzisti - sette o otto egomaniaci si convincono che stia parlando
di loro. Io
anche, naturalmente
Panorama
Brutti segni
Ieri notte si sono concluse spettacolarmente
le finali del baseball, e ho visto solo l'ultimo inning. Bravo
cretino, direte voi. Ieri sera invece ho visto "Signs".
Bravo cretinissimo. La storia è questa: gli alieni decidono
di invadere la terra e il loro primo obiettivo è una famiglia
di contadini della Pennsylvania. Il capofamiglia (Mel Gibson)
è un prete che ha abbandonato la tonaca dopo che sua moglie
è stata investita e uccisa da un auto, che l'ha spezzata
in due consentendo però alla metà superiore di
vivere e non soffrire per qualche minuto, il tempo necessario
per dire delle insulsaggini al marito accorso sul luogo. Dopo
aver trovato un alieno nel ripostiglio dei vicini e averlo lasciato
lì senza dir niente a nessuno, l'ex prete e la sua famiglia
decidono di sconfiggere gli alieni inchiodando delle tavole di
legno alle finestre e anche ad alcune porte malgrado queste si
aprano sul lato opposto. I poveri alieni naturalmente non riescono
ad entrare, e tantomeno sanno abbattere una porta il cui pomello
viene bloccato da un accetta. Intanto pare che l'invasione si
stia propagando in tutto il mondo, ma dopo una notte quelli si
stufano e vanno via. Ma se ne sono dimenticati uno, che sequestra
il bambino di Gibson davanti ai suoi occhi e gli tiene gli unghioli
sul viso per una mezz'oretta, il tempo di permettere a Gibson
un po' di ricordi e una conversazione col fratello lì
accanto. Dopo tanto esitare, l'alieno le busca: un po' come i
sequestratori ceceni di Mosca ("Sembra che avessero un gas
tossico. Molta gente è morta", è una battuta
del film). Viene massacrato a colpi di mazza da baseball, e il
prete ritrova la fede perchè il bambino viene salvato.
Morale: Dio, patria (la mazza da baseball) e famiglia, sconfiggono
la paura e l'attacco della civiltà feroce e diversa, se
vi dice qualcosa. Incontri ravvicinati raccontava una vicenda
e una situazione simili, ma solo a metterli a paragone mi vengono
i brividi.
Quanto alla forma, si cerca di far paura tutto il tempo costruendo
tensioni per cose che non succedono. Il trucco di farvi vedere
lo sguardo del terrorizzato per un minuto buono prima di mostrarvi
cosa lo terrorizza, è ripetuto una decina di volte. E
i dialoghi sono cretini. L'anno prossimo guardo il baseball,
quello vero.
A chi sbaglia a fare le strissie
Marco Belpoliti è uno dall'occhio allenato. Le zebre pedonali
colorate non gli piacciono
La Stampa
Si parlava di una rivoluzione
Tracy Chapman fa cd da autogrill, da un pezzo. Ci sono voluti
quattordici anni e John
Parish, ma ora ha pubblicato di nuovo un bel disco.
CNN
Asleep at the wheel
Ci sono poche persone che se scrivono
di essere a favore di un attacco all'Iraq mi fanno venire dei
dubbi che possano avere ragione loro. Una è John McCain
La Stampa
Opinione Generale
Vasco Rossi pubblicherà
la sua versione di "Generale", e mi pare dica cose
più sensate di quelle che si fanno passare: "Esattamente
quello che pensiamo tutti: chi può affermare serenamente
di essere a favore della guerra?". Non è neanche
vero che sia una canzone "pacifista", come ha titolato
qualche giornale. È una canzone sulla guerra vista da
quelli che la devono combattere contrapposti a quelli che la
decidono, quelli che vanno dritti a casa "senza piu' pensare
che la guerra e' bella anche se fa male". E Vasco aggiunge
che "è compito dei politici mediare per evitare".
Che è diverso da dire "siamo contro sempre e comunque".
Repubblica.it
26 ottobre
Cose che ho sentito per
radio, in un viaggio in autostrada, ieri dalle 18 e 30 alle 21
La Pina e un'altra invasata su Radio Deejay che cercavano di
farsi Luca Zingaretti per telefono. L'altra imitava molto, ma
un po' male, Luciana Litizzetto. Poi ho realizzato che forse
era Luciana Litizzetto (ultim'ora: EmmeBi mi fa sapere che era
"la Laura")
Il GR1 e il GR2 di mezz'ora dopo che sono identici, con gli stessi
servizi. Tagli dei costi, credo che siano.
Un concerto dei REM su Radio Capital, bello, ma rovinato da una
mediocre registrazione.
Un programma su Radio Due (credo sia quello che si chiama Zapping)
in cui Sandro Curzi spiegava che no, non è giusto porre
l'accento che il cecchino di Washington sia musulmano. Quello
che sideve fare è porre l'accento sul fatto che era un
soldato dei corpi scelti che avevano combattuto nella guerra
del Golfo.
La trasmissione di Giancarlo Santalmassi che cercava di spiegare
a un pubblico ormai abbrutito che no, se sei un parlamentare,
votare
per gli assenti non è una cosa tanto corretta.
Uno di Radio Popolare con il solito tono di voce che favorisce
gli incidenti stradali (quando ti fermano i vigili, dopo la prova
palloncino dovrebbero controllare se ascolti Radio Popolare:
è pericolosissimo), mettere di seguito un pezzo della
nuova band di uno degli Arab Strap e un pezzo della nuova band
di uno dei Deus. Tanto di cappello.
25 ottobre
Coloni
Lo smantellamento degli insediamenti
"illegali" da parte dei militari israeliani ha fatto
gridare al tradimento i rabbini ultraortodossi, che hanno incitato
i soldati all'obiezione di coscienza "rischiando di minare
le fondamenta dell'esercito", e annullando la distinzione
tra legalità e illegalità. Tre opinioni su Haaretz
di oggi
Haaretz
Banana Boat
Andrew Sullivan oggi ce l'ha,
ce l'ha, ce l'ha... con Harry Belafonte! Un bell'applauso! Anzi,
no. Naturalmente ce l'ha con la-sinistra-che-difende-Harry-Belafonte
Volare-oò
Ma la mia rubrica preferita di Salon resta "Ask the pilot",
dove un vero pilota di aerei di linea spiega tuttoquellocheavrestevolutosapere
eccetera su aeroplani, aeroporti, turbolenze e sacchetti per
vomitare
Salon
Chiamatemi Amleto
Mi permetto una dissociazione shakespeariana. "Gli stati
hanno una loro logica. Esistono i confini, esiste la sovranità
politica codificata dalla storia". Lo
scrive in un editoriale il direttore del Foglio. Bene, la
Russia ha ucciso decine di migliaia di suoi cittadini, dentro
i suoi confini politici. Ha usato la sua sovranità politica
per codificare la persecuzione dei ceceni. La sua sicurezza nazionale,
quella dei suoi confini, dipendono anche dallo spazio che ha
offerto al fondamentalismo islamista per invadere la guerriglia
cecena e permettere che se ne impadronissero terroristi e criminali.
Essere dalla parte degli ostaggi del teatro di Mosca e delle
persone di Groszny bombardata, non essere da quella dei carri
armati russi e dei bombaroli fanatici. Vorrei discutere con il
plotone (con cui però concordo: anch'io penso che solo
l'America e la sua pressione possano liberare gli iracheni da
Saddam, e i ceceni da Putin)
Il Foglio
Su cosa è diventata la Cecenia, e sui fallimenti di
Putin, cito Pietro Veronese e Sandro Viola su Repubblica di oggi
(online a pagamento):
"In nessun altro luogo al mondo - con l'eccezione forse
del Congo - i diritti dell'uomo vengono violati in maniera così
sistematica e bestiale come in Cecenia. I russi praticano sistematicamente
la tortura, lo stupro, l'assassinio. I combattenti ceceni rapiscono
e uccidono senza pietà"
"La responsabilità del disastro ceceno e l'incapacità
di trovare una soluzione pesano sulle spalle di Putin"
Vizio
piccolo, maggiore virtù
Il Barbiere della Sera (mi piacerebbe pensare ispirato
da Wittgenstein, vista la consonanza di temi, termini e citazioni,
ma non presumo tanto dato che non lo citano) ospita una critica
- ancora anonima, c'è bisogno? - al pezzo forcaiolo pubblicato
qualche giorno fa
Il barbiere della sera
È tornato, è tornato!
Mamma mamma lo sai chi c'è,
è tornato Arts and Letters
Daily, dotto weblog di culto caduto in mancanza di fondi
dopo anni di ispirazioni per noialtri girovaganti
Arts and Letters Daily
Si chiamavano newsmagazine
L'Espresso oggi allega
la requisitoria di Ilda Boccassini contro l'imputato Previti.
Bene. Nessuno scagli più una pietra contro Panorama e
i suoi volumetti sulle "toghe rosse" o i suoi periodici
di Dell'Utri. Anch'io mi ritiro dalla anacronistica polemica.
Le due maggiori fanzine italiane hanno il loro spazio. Magari
l'anno prossimo qualcuno inventa un newsmagazine
L'Espresso
Le leggi che non votai
Quella qui sopra è un'evoluzione
spiacevole. Questa è fantastica, rivoluzionaria, di buon
auspicio. Il paese va a rotoli: yeaaah!
Repubblica.it
Autosmentita (chiamo anche
Rasmussen)
Una vita di scemenze, e ti rovini con poche parole: sarà
stato il rumore del traffico intorno al bar dove è avvenuta
al fugace intervista, sarà stato che mi spiego male. Ma
non ho detto a TVSette "L'unica libertà che posso
giudicare è quella che sento dentro di me". Giuro.
Un po' inflazionato, il genio
Ancora su Dave Eggers e i They
might be giants, per voi collezionisti
Washington Post
Un soldino per le tue canzoni
Listen.com conclude un accordo
con due majors discografiche e comincia a vendere canzoni online
per 99 centesimi. Forse è la volta buona che comincia
qualcosa di serio e legale
CNN
E che vuol dire?
Garry Trudeau impietoso sui deliri
sui bloggers
Doonesbury
Quelli che ce la fecero
Amazon presenta i suoi risultati
del terzo quarto: sono buoni. Domani qui, Diego
Piacentini
New York Times
Il processo del secolo
Se Previti si fosse difeso così,
li avrebbe stesi
Independent
Piuttosto i Metallica
Le ardite domande di Mario
Luzzatto Fegiz a Marianne Faithfull: "canterebbe con
Pavarotti"?
Corriere.it
La
rete ti segue
sofri is a man of great intelligence
who used to be a true extremist
sofri is an italian columnist and reporter
sofri is yellow
sofri is a prisoner in pisa
ferrara is quite serious
ferrara is an associate professor of law at george mason university
ferrara is an award
ferrara is the first province within the european union to receive
a direct loan from the european investment bank
ferrara is on top of world after being named giant starter
ferrara is the director of the university of oklahoma opera theatre
ferrara is a circuit court judge in wayne county michigan
ferrara is actually a trained wrestler
Googlism
Neanche a Piersilvio?
Il capo del governo vieta il motorino
ai suoi figli
Il Nuovo
Max e Tux de noantri
A me e a Rocca la Canalis non
ce la fanno vedere neanche da lontano, quelli di Max
Max
Sei forte papà
Un sondaggio inglese categorizza
i padri per come si comportano con mamme e bambini. A parte
che i casi studiati sono sessantaquattro (peggio dell'Auditel),
ma il
libro di Giacomo Papi è molto meglio (lo presenta
a Milano, sabato alla Feltrinelli di Piazza Piemonte)
Observer
24 ottobre
La destra che vogliamo
Cioè, che vogliono loro. Ma anche noi di sinistra ne saremmo
lieti. Invece abbiamo questa, che
non piace neanche a Paolo Mieli (oggi, molto Paolo Mieli:
vedi sotto)
Il Foglio
Il gioco si fa duro: "una sgradevole
impressione di rancore e di disprezzo"
Il Riformista, un giornale diretto da un uomo che "ama il
capitalismo", gliele ammolla a Cofferati. Fassino
rincara su Repubblica
Il Riformista
In
galera?
Al Barbiere della Sera hanno dei meriti: hanno avuto un'idea
nuova che - piaccia o no - ha funzionato; come il Grande Fratello
e la Rabbia e l'Orgoglio. Non scherzo. Spesso hanno notizie -
che Wittgenstein cita e linka - e hanno un pubblico per professione
assetato di notizie, e per autoreferenzialità e corporativismo
assetato di notizie su se stesso. Quindi bravi. Poi c'è
la cosa dell'anonimato degli autori. È ovvio che è
una condizione saliente per il funzionamento della parte pettegola
del meccanismo, ma è una condizione sgradevole e un po'
codarda. Permette per esempio di non assumersi responsabilità
e non dover mettere la propria faccia e il proprio nome dietro
a pezzi come questo
(il cui inglese maccheronico presunto spiritoso arriva peraltro
un due tre anni dopo "Nove colonne" del Foglio, che
nel frattempo ha smesso e almeno lo usava a proposito sulle cose
americane). Pezzo che oltre al mediocre sarcasmo nei confronti
di Paolo Mieli, mostra un lato forcaiolo - a proposito di Mario
Tuti, di cui si giustifica la detenzione perché sono passati
solo vent'anni dal delitto per cui è in galera - che vabbè
accontentare le masse, ma anche educarle una volta era ben visto.
Nel merito, gli risponde il
pezzo di Luigi Manconi sull'Unità di ieri
Il Barbiere della sera e l'Unità
La Cogne degli americani
Le televisioni stanno dando il peggio sulla storia del cecchino
di Washington
Washington Post
Merchandising presidenziale
Se Berlusconi fosse il grande imprenditore che si dice, ci avrebbe
già pensato (ora verrà fuori che ci aveva
pensato e hanno venduto già un milione di tazze da caffellatte
con la sua faccia)
Georgewbushstore
Jenny's blog
Il Garry Trudeau quotidiano, a
sfottere gli interessi privati dei bloggers
Doonesbury.com
Domani è un altro giorno/3
Rossella sempre più malvisto
dalla redazione di Panorama, stavolta per l'allegato di Dell'Utri
Corriere.it
Ka-wammo
Josh Marshall legge
il blog di Andrew Sullivan, non si spiega perché,
ma gli vengono delle idee: una è che l'Iraq crolli da
solo, come il blocco comunista
Talking Points Memo
Unz-unz-unz
Nasce M2O, la radio dance del
gruppo Espresso (finalmente un automarchettone di Repubblica
interessante, ma potevano farlo scrivere a qualcuno che non dicesse
"missati")
Repubblica.it
Hmmmmm
Iracheni legati all'attentato di Oklahoma City? Ci sono motivi
per diffidare di questa indagine in questo momento, ma stiamo
a vedere
Evening Standard
Brutto
Dove non arrivano i links, bisogna spiegarsi a parole: a pagina
24 di Repubblica c'è una videocassetta che gronda sangue.
È la pagina pubblicitaria dell'Espresso e del suo vhs
sul G8 di Genova: Vedete voi
Repubblica.it
Altro che Hemingway
Oriana Fallaci va forte. Facciamocene una ragione
The Juice
Il senso della misura
A chi manca di più, agli autori del nuovo episodio del
"Signore degli anelli", o ai suoi contestatori?
Twotowersprotest
Letteratura pop
Dave Eggers va in tour con i They might be giants, e i giovani
romanzieri si godono il successo (la top
ten di Nick Hornby è un po' deludente, ma mi informo
sui Marah)
New York Observer e The mixture
Una mela al giorno
Wired riprende da un vecchio
blog il racconto di una signora a cui hanno rubato dalla
macchina un adesivo della Apple, quelli con le righe colorate
(pensare che io li butto sempre), per costruire un pezzo sul
presunto culto di quegli adesivi. Con tutta la devozione, mi
pare una stronzata, ma so che a voi melomani là fuori
queste cose piacciono (vabbè, anche una cosa seria: come
sta andando Apple?)
Wired e Business Week
23 ottobre
Il presidente dice le bugie e ha
le idee confuse
Tra una balla e l'altra, Bush dice che Saddam sarà disarmato
con la diplomazia e le Nazioni Unite, poi si corregge, lo correggono.
Does it ring a bell to anybody? Avrà visto Putin?
"I believe the free world, if we make up our mind to, can
disarm this man peacefully"
"However, if he were to meet all the conditions of the United
Nations, the conditions that I've described very clearly in terms
that everybody can understand, that in itself will signal the
regime has changed."
Commenta il NY Times: "Those were the last words of the
brief Oval Office appearance, and aides shooed reporters out
before they could ask follow-up questions". Josh
Marshall si lambicca su come gli sia venuta fuori, ma più
che altro ride
Washington Post e New York Times
Ecco
ecco 'o riformista!
È uscito 'o primmo nummero, dedicato a Bjorn Borg. Giuro.
"Difenderemo
il bipolarismo" e "c'è sempre una terza via
da percorrere", non mi è chiarissimo. E se uno
dovesse giudicare dalla cravatta (e dal collo riformista della
camicia) di Polito al Costanzo Show di ieri sera, la partita
del riformismo italiano sarebbe chiusa. Vedremo stasera a Otto
e mezzo
Il Riformista
Promemoria per l'azione
di governo/Troppa
grazia
Quelli di GnuEconomy hanno la
tecnologia, e mi sollevano dal ricordare al viceministro Miccichè
la questione
della sua falsa
docenza sul sito del Ministero
GnuEconomy
Siccome che sono cecata
A me D'Alema piace, chiaro? E poi ha detto che vuole bene al
mio papà. Non saranno certe sue dichiarazioni forti di
ieri sera a farmi cambiare parere.
"Penso che è un bel libro"
"Ho rapporti di amicizia umana con molte persone"
"Penso che la guerra preventiva all'Iraq è un tragico
errore"
Il record di persone in una cinquecento
Il professor Grasso e la sua allegra combriccola sono più
audaci di Gianni Morandi. Devo trovare qualcosa da mettermi
Corriere.it
Agatha
Notizie della vostra Precog preferita. Time ha un articolo sulla
regista di culto Lynne Ramsay, sul suo prossimo film,
e su Samantha Morton che ne è protagonista
Time
"Ti sentirai un dio!"
Garry B.Trudeau infierisce per
il terzo giorno su di noi piccoli blogalomani
Doonesbury.com
La grande truffa nigeriana
Avete già ricevuto i messaggi
delle wannemarchi equatoriali?
Slate
Conflitto di interessi
Basta con questa tv
spazzatura: aridatece il Grande Fratello
La resa dei conti
Domani Amazon diffonde i risultati
del terzo quarto: all'ultimo giro sembrava
l'avesse sfangata, ora vedremo.
Sono la dimostrazione più unica che rara che la new economy
ha vinto, che l'e-commerce funziona, eccetera. Venerdì
Wittgenstein sente il numero due di Jeff Bezos, Diego
Piacentini, e riferisce
Amazon.com
David Miliband
Chi accidenti è? Secondo l'Observer è il successore
di Tony Blair. Ha 37 anni. Vedete un po'
Observer
Domani è un altro giorno/2
Il Barbiere della sera pubblica la risposta di Rossella al cdr
di Panorama, che criticava Rossella e il Barbiere della sera.
Vabbè
Il Barbiere della sera
La perfida perfida Albione
Quando un arrampicatore di grattacieli francese viene
sconfitto da una pioggia inglese, all'Observer ridono parecchio
Observer
21 ottobre
Il mucchietto selvaggio
Milano, libreria Feltrinelli, conferenza stampa per l'uscita
del nuovo
cd di David Gray. Una ventina di giornalisti musicali, i
più saputi e cinici nelle file davanti, i giovani e timidi
dietro, in attesa di diventare saputi e cinici. La responsabile
dell'ufficio stampa ottiene a fatica un po' di attenzione e chiede
se per favore si possono evitare domande sulla morte del padre,
che è una cosa dolorosa di cui Gray preferirebbe non parlare.
Un ritardatario diretto alla prima fila fa una battuta che non
capisco, molti ridono. La ragazza ripete la richiesta, "dico
davvero, per favore". Un altro dellla prima fila risponde
compreso: "Eh, ma le canzoni sono sulla morte del padre,
come facciamo a non chiederglielo?". Altri ridono e consentono.
Poi arriva Gray, quello a cui è morto il padre, che è
simpatico.
Repubblica Affari e Vitaminic
Oggi il supplemento di Repubblica ospita:
pagina uno - una nuova puntata della benintenzionata ma stanca
serie sulle donne in carriera dedicata a Paola
Mastromarino di Vitaminic
pagina dodici - un'intervista
dalle nuvole di Giuseppe Turani - "Ma non avevano chiuso
Napster? Adesso ne sono spuntati altri?" - a Gianfranco
Dettori di Vitaminic (che ha capito quasi tutto della musica
online, ma pensava che capissero anche gli altri)
pagina tredici - una ricerca della Bocconi per
conto di Vitaminic sui compratori di cd
pagina diciannove - un box che ripete i risultati della ricerca
di pagina tredici, commissionata da Vitaminic
Repubblica.it
Tempi di chiusura
Antonio, che è un fan di Springsteen ed è stato
al concerto, segnala la "curiosa" recensione del Messaggero,
"che fidandosi ciecamente della scaletta consegnata in sala
stampa (che poi, ahimè, bruce ha rivoluzionato in progress)
include chicche irripetibili come
"il grande solo di chitarra su prove it all night"
(non suonata)
"Il tributo al passato di darkness on the edge of town"
(non suonata)
"la struggente my hometown per solo pianoforte" (non
suonata)
e va concludendosi con:
"il finale con land of hope and dreams" (veramente
ha finito con thunder road, ma indovina con che pezzo finiva
la scaletta della sala stampa...)
forse ce ne erano altre, ma me lo sono perse fra le risate".
Le
Disney series
Uno a uno dopo due partite, nelle
finali del baseball. Oggi mi è arrivato un pronostico,
da Federico Strada: "vinceranno gli Angeli di Anaheim, troppo
facile: hanno Topolino come lanciatore, pippo in terza base,
e la squadra gliela finanza zio paperone!"
MLB
Demagogie
Il film di Michael Moore, "Bowling for Columbine",
combatte una battaglia giusta - quella del pericoloso rapporto
tra il potere di una nazione e le sue paure - con i mezzi sbagliati.
È spiritoso, inventivo, efficace, ma è anche fazioso,
ruffiano, demagogico e finisce con il rischiare in credibilità.
Complessivamente, uno Striscia la notizia di due ore. Dell'ultimo
libro di Moore, il weblog anti-retorica Spinsanity
aveva scritto:
"This isn't satire, it's paranoid propaganda". E già
alcuni anni fa Salon annunciava: "For most people on
the left, Moore is welcome news. Some of us, however, have had
enough". Sul film, Slate
centra la sua peggior ruffianeria - "The ways in which Moore
tries to equate gun ownership and an imperialistic U.S. foreign
policy (stand by for a montage of North Vietnam, Chile, El Salvador,
etc.) are flatfooted and seem calculated to shore up anti-American
sentiment in leftist European countries. (No wonder this movie
was such a sensation in Cannes.)" - e sintetizza il suo
contraddittorio valore, a partire dalla sgradevole trovata finale:
"It's an insult to his own movie, which at its considerable
best transcends his thuggish personality".
Dio
li fa e poi li attripla
Ariel Sharon è entusiasta
di George W. Bush, e lo dice a William Safire, che ne è
entusiasta e ci tiene a ripeterlo
New York Times
La
storia di Boda
L'Observer pubblica per primo
i diari di Kurt Cobain
Observer
Indiziario
Persino Peppe D'Avanzo sembra esitare qualche millisecondo sulle
dure richieste del "pubblico ministero al processo indiziario"
contro Previti, nella sua pagina di accurata ricostruzione delle
accuse: ma poi cede e sostiene che per una sentenza si debba
decidere se sono più credibili le ipotesi dell'accusa
o quella della difesa. Ci sarebbe quella questione della presunzione
di innocenza, e dell'onere della prova
Repubblica.it
Domani
è un altro giorno
I giornalisti di Panorama ce l'hanno
con Rossella, pare
Il barbiere della sera
Ino-ino-ino-ino...
Tradotto in inglese, l'ultimo
romanzo di Umberto Eco sembra non piacere a nessuno: dopo il
Guardian
e l'Economist, ecco il New York Times
New York Times
Rinnovare
le agende
Al professor Grasso il programma
di Gad Lerner è piaciuto, ma ha da ridire sui palinsesti
de La7 e vorrebbe ospiti diversi da quelli delle-altre-trasmissioni
Corriere.it
Spiegate a Kagan
che gli americani non sono migliori di noi
Conquistati
da Las Ketchup pure loro
CNN
Noi
nel mezzo, ma più di là che di qua
Christopher Hitchens riafferma
il suo sostegno alla conquista dell'Iraq, e gliele ammolla alla
sinistra già pestata
da Ron Rosenbaum la settimana scorsa
Washington Post
L'Auditel
è una sòla
Lo dite sempre ma non sapete motivare?
Eccovi serviti (via EmmeBi)
Megachip
19 ottobre
Differenze
"Gli americani
l'hanno fatto con il Giappone, possono farlo con l'Iraq",
ama ripetere il direttore del Foglio a proposito dell'affidabilità
del nation building americano: sì, potrei mandargli un
fax, ma con un link a questo
articolo di David Greenberg faccio prima
Slate
Forse si riferiva ad Adelio
Moro
Si spara sulla Croce Rossa, sì:
ma la notizia che il capogruppo di Forza Italia al comune di
Roma avrebbe tenuto un elogio di Tommaso Moro pensando di parlare
di Aldo Moro - commentata da Michele Serra su Repubblica - è
troppo divertente per trascurarla
"Il compagno Orfini"
Oggi il Foglio ci sghignazza
pro domo sua, ma la lettera del segretario della sezione diesse
Mazzini di Roma, Matteo Orfini, pubblicata sull'Unità
merita comunque: "Le riflessioni di Gianni Vattimo sono
sconcertanti e irricevibili. Il disprezzo che Vattimo mostra
per i Ds è a sua volta sconcertante. Screditare le loro
scelte in base a una presunta non corrispondenza tra base e vertice
si fonda su un assunto falso". "Sono stufo di vedere
la mia partecipazione alle manifestazioni, e quella di tanta
gente, strumentalizzata da te, Flores D'Arcais, Pardi e dagli
infiniti autonominati leader dei movimenti. Vedi, Vattimo, pretendere
di parlare a nome di milioni di persone senza averne titolo mi
pare poco serio. E insinuare sospetti dimostra la tua cronica
mancanza di argomenti". "Sai, Vattimo, il mondo negli
ultimi anni è un po' cambiato. Un gruppo dirigente ha
il dovere di provare a mettere in discussione gli schemi, se
si naviga in mare aperto. Criticaci, ma risparmiaci il tuo campionario
di insinuazioni e falsità".
Il manifesto
sulla piaga
Le obiezioni moderate faticano sempre a farsi sentire quando
tutti strillano: un poster che sta facendo il giro del mondo
e teme semplicemente che attaccare Saddam aumenti il rischio
terrorismo invece di diminuirlo, e
favorisca Al-Qaeda, dà a "quelli nel mezzo"
un po' di voce. Ne
scrive Salon, per gli abbonati: per gli altri, ecco una parte
della storia.
Creating oSAMa
The "I want YOU
to invade Iraq" campaign offers war protesters an alternative
to "Mao more than ever!
By Michelle Goldberg
David Fenton, owner of the
public-interest advertising firm Fenton Communications, and John
Moyers, editor of the liberal policy magazine TomPaine.com, have
conjured up an image that realists can use to compete with the
"Mao more than ever!" crowd. A takeoff on the old "I
Want You" recruiting post from World War I, it features
Osama bin Laden pointing at the reader Uncle Sam-style, with
the headline "Uncle oSAMa Says: I Want YOU to Invade Iraq."
First published Sept. 24 on
the New York Times Op-Ed page, it's become a phenomenon. Jann
Wenner printed it for free in the new Oct. 31 issue of Rolling
Stone, as did the German newspaper Der Spiegel and other newspapers
in Europe. A Greek anchorperson held it up on the nightly newscast,
while 20 people throughout America have asked Moyers for permission
to publish it in their local papers -- at their own expense.
College kids are handing it out on campus flyers, or blowing
it up and making posters. On Sept. 25, Sen. Max Cleland, D-Ga.,
held it up at the Senate Foreign Relations Committee and read
it verbatim into the Congressional Record. Last Monday, a group
of foundations and individual donors paid $46,000 to have it
run in the New York Times again, this time as a full-page ad.
"I've never seen anything take off as much as this,"
says Fenton, who has been creating public-interest advertising
for 20 years.
The reason it's hit such a
nerve is clear. It's a striking image that makes the only case
likely to sway most Americans: Attacking Iraq will make them
more vulnerable to terror, not less. "Go ahead," it
says. "Send me a new generation of recruits. Your bombs
will fuel their hatred of America and their desire for revenge.
Americans won't be safe anywhere. Please, attack Iraq. Distract
yourself from fighting Al Qaeda. Divide the international community.
Go ahead. Destabilize the region. Maybe Pakistan will fall --
we want its nuclear weapons. Give Saddam a reason to strike first.
He might draw Israel into a fight. Perfect! So please -- invade
Iraq. Make my day."
For Moyers, (the son of PBS
star Bill Moyers, whose foundation is a major funder of TomPaine.com)
it was important to create a stark critique of the administration
rooted in concern, rather than contempt, for the people it purports
to represent. "I believe that liberals can be patriotic,
too, and I think it's good for critics of the administration,
left or right, to keep their head about them. I'm a liberal but
I'm also a realist. It's possible to be idealistic and have your
feet on the ground. It's possible to aim high and have the facts
on your side."
"The happiest place on earth"
Anaheim, avete una pallida idea
di dove sia? Stasera
cominciano le finali
del baseball
(e il mio abbonamento a telepiù non funziona), ma Slate
dice che sono la peggiore
squadra della storia
MSNBC
Elogio della lentezza
Io me lo ricordo: era un computer
Apple molto lento. Oggi "Performa" è il profilattico
più venduto dalla Durex
CNN
Cos'hai al posto del cervello, ragazzino?
Lavori in corso, spiega New Scientist:
ecco perchè gli adolescenti sono un po' fulminati (e hai
voglia a prenderli a calci in culo)
New Scientist
Poi dice vince internet
Le discussioni sulla prevalenza di internet sulla cartastampa
o sulla prevalenza della cartastampata su internet sono fragili
e noiose. Ma alcuni fatti sono interessanti. Il numero zero del
Riformista - che la
si consideri una notizia o no - era online l'altroieri e da subito
in rete è circolato e se ne è discusso. Qui lo
abbiamo linkato la sera di mercoledì. Nessun giornale
se ne è accorto o ne ha parlato il giorno dopo. Giovedì
qualcuno ne ha portato una copia di carta in giro ed è
arrivato in parlamento. Ieri tutti i quotidiani maggiori lo citavano
e mostravano di ritenerla una notizia molto appetitosa. L'hanno
bucata di ventiquattr'ore, aspettando che qualcuno gli telefonasse
per avvertirli.
18 ottobre
Sondaggi
Segnalato da Emmebi.
Poi vi meravigliate degli iraniani
Il Gazzettino
Bologna to run
Classifica di recenti
fortune per fans:
Primo - Essere a Bologna
stasera
Secondo - Aver visto il
concerto di Barcellona su MTV, mercoledì
Terzo - Leggere l'articolo
in prima pagina sul Wall Street Journal di oggi
Novantanovesimo - Avere comprato "The
rising"
Il Nobel per la mela
Non tutti sono scontenti del premio
a Jimmy Carter: Apple
non vedeva l'ora
Wall Street Journal
Terrorismo
Ora sono diversi
quelli che con
mille cautele e girandoci intorno legano il cecchino di Washington
al terrorismo islamico: ieri sul Washington Post, il romanziere
Caleb Carr (intanto, c'è chi
vuole andare a prenderlo con le sue mani; gli altri, la
polizia consiglia di zigzagare)
Washingrton Post
Deterrenza e contenimento
Basta con questa storia che la
fine della guerra fredda ha cambiato tutto: le politiche che
hanno fermato Stalin possono fermare Saddam, secondo Morton Halperin.
Dimostrano che non c'è solo la guerra. Ed
ecco cosa regge e cosa no nel paragone tra Saddam e Hitler
("Avremmo dovuto fermarlo a Monaco", eccetera), mentre
oggi sul New York Times tornano i confronti con Hitler: ma parlando
di Bush
e della sua politica economica
American Prospect e National
Review
Ho visto gente più coraggiosa
Aperta la strada da Repubblica
qualche giorno fa, anche il Corriere ospita la sua dura critica
nei confronti dei "ciecopacifisti" e di Gino Strada,
firmata da Giovanni Sartori. Forse potevano pensarci prima, ora
comincia a essere facile
Corriere della Sera
Mai andati così bene
La Rai va fortissimo, è
tutto sotto controllo, dice Agostino Saccà
Corriere della Sera
Schiena dritta!
Caso più unico che raro
o inversione di tendenza, Repubblica - salvo dedicare una pagina
a un cd che definisce brutto - si avventura in una critica negativa
di un dinosauro del rock - nella fattispecie Carlos Santana -
per mano di Ernesto Assante. Tenetevela stretta, non capita spesso
Repubblica.it
Non solo Remondino
Stia tranquillo Aldo Cazzullo:
anche gli americani hanno problemi con i reportage dei loro inviati
a Baghdad
New Republic
Addio a tutto questo
Che ci piaccia o no,
ci sono delle ragioni per cui le persone si stufano di stare
a sinistra. Ron
Rosenbaum ne ha da vendere (Michael Tomasky di New York Metro
gli risponde qui),
come Christopher
Hitchens (e anche in America, gli estremi si toccano: secondo
il Boston Globe le
rivendicazioni di un nuovo giornale straconservatore sono le
stesse della sinistra chomskyana)
New York Observer e Boston Globe
Domenica, a mezzogiorno
Il primo ministro australiano
convoca la giornata nazionale per ricordare delle vittime di
Bali, ognuno come vuole, e lo fa con un messaggio triste e bello
Australian Government
La
mappa delle notizie
Aggiunge chiarezza? Incasina tutto?
Il tentativo non è male, comunque
Mapreport
Sotto la notizia
Carl Bernstein e Bob Woodward
tengono un'affollata lezione all'università del Maryland
e negano responsabilità nel giornalismo cialtrone di questi
tempi: "una volta si diceva 'non puoi capire un uomo in
un pomeriggio', oggi i giornali in un pomeriggio pretendono di
spiegare tutti gli uomini del mondo" (ieri, 4
americani su 10 volevano annettere il Canada)
Newsline
17
ottobre
Promemoria per l'azione di governo/2 (la matematica non è un'opinione)
Non per seccare il professor Micciché, che avrà
da fare esami, ma oltre al fatto che sono passati quattro giorni
dalla sua promessa di intervenire sulla
sua docenza, carriva oggi un contributo internazionale al
dibattito accademico che lo coinvolge - un po' solerte come capita
agli accademici e ai tedeschi - che riporto: "la biografia
di Micciche' sul sito del ministero del tesoro si conclude col
proclama che il viceministro ha persino trovato il tempo per
occuparsi di (cito dal sito) "aspetti di ottimizzazione
degli investimenti pubblici ed alle politiche di intervento nelle
regioni in via di sviluppo. Fra gli articoli pubblicati, in tale
contesto, si ricorda "On the choice of alternative projects
of investiment for public works: the proposal of a mathematical
model for the fluxes of global utility's analysis", ospitato
nella prestigiosa rivista universitaria tedesca "Seminarberichte
aus dem Fachbereich Mathematik der FernUniversitat Hagen"."
Fine della citazione. Ora, che tra gli altri articoli pubblicati
dal dotto viceministro si ricordi essenzialmente questo fa un
po' pena per questo questo e quest'altro motivo.
1) perche' la "FernUniversitat" (si scrive "FernUniversität",
o "FernUniversitaet") e` una universita` a distanza,
un gradino sopra radioelettra e diversi gradini sotto le normali
universita` tedesche (e italiane, se e` per questo).
2) perche' quasi ogni dipartimento di matematica in germania
pubblica un volumetto di preprint (che raccoglie cioe` gli articoli
in versione preliminare dei ricercatori che ci orbitano attorno)
e in attesa di pubblicazioni su riviste scientifiche 'vere'.
in particolare, la pubblicazione avviene senza alcuna revisione
da parte di altri matematici
3) perche', se solo si cerca su google, le pagine che menzionano
la "prestigiosa rivista universitaria tedesca" sono
una ventina, un po' pochino. tanto che i due principali cataloghi
mondiali di articoli di matematica pura e applicata, zentralblatt
der mathematik (www.emis.de/ZMATH) e mathematical reviews (www.ams.org/mathscinet/search)
non sembrano sospettare l'esistenza della rivista stessa
Delio Mugnolo, Tubinga"
Oggi, rassegna stampa come
ai vecchi tempi
Ce n'è per tutti i gusti: Bono
che scrive a Giuliano Zincone e smentisce tutto quello per
cui si è parlato di lui nei giorni scorsi (un po' come
l'estinzione delle bionde), un buon pezzo di Riccardo Stagliano
(che non
è piaciuto, con qualche ragione, a ManteBlog) di Repubblica
sui blogs e sul sito
di Jim Romenesko, Santoro
che sulla Stampa se la prende con il Corriere, e Rutelli
che risponde a Sartori
sul Corriere e gli dice che ci vuole un
sacco di Ulivo, ma proprio un sacco. Non sarà mai
online, ma merita una citazione il prodigioso dilemma in copertina
su Sette di oggi: "Massimo Cacciari è bello o brutto?"
Capisci internét?
Intervistato dal Guardian, Noam Chomsky teorizza alcuni luoghi
comuni su un mezzo che racconta di non usare
Guardian
Amati e temuti, o temuti ed amati
Fareed Zakaria, editorialista interventista di Newsweek, scrive
sul New Yorker degli oneri e degli onori dell'unica superpotenza
mondiale
New Yorker
"Dio ci aiuti"
Il generale Anthony Zinni - che fu mandato a trattare in Israele
e se ne tornò sconsolato - si aggiunge da oggi alla schiera
dei "militari disfattisti" e mette in discussione,
molto in discussione, l'attacco all'Iraq e le sue conseguenze
(più idealistiche e convenzionali le
ragioni dell'attore Woody Harrelson)
Salon e Guardian
Numero
zero
Esce tra sei giorni, e sul
sito c'è un numero zero in PDF: apertura contro lo
sciopero CGIL, così per prova, pagina due contro Travaglio,
pagina tre contro Asor Rosa, pagina quattro su Whitney Houston.
Io dico che sfondano (segnalando una comunicazione ancora in
ritardo, il capo di Clarence lo aveva chiamato "Il riformatore",
ieri sera, poi
ha corretto)
GnuEconomy e Il Riformista
Strabiliato
Il direttore del Foglio ce l'ha con il capo del governo, oggi
Il Foglio
La pena non è estinta mai
Negli Stati Uniti, molti detenuti a condanna finita mantengono
l'interdizione al voto. Il New York Times mette la pratica in
discussione, mosso da buone intenzioni e semplici calcoli
New York Times
Sarei stato contento
L'uomo a cui non hanno dato il Nobel parla dell'11 settembre,
di Bush, e del Nobel che non gli hanno dato. Che non hanno dato
a Philip Roth, cioè
Independent
Armi di commozione di massa
Hanno scoperto perché ci fanno piangere e ora produrranno
delle cipolle inoffensive
Nature
Il grande dittatore
Se avete pensato a Saddam, le cose si stanno mettendo male: in
Francia esce una riedizione del film di Chaplin e Libération
ne racconta la storia
Libération
Esto es un robo
Il bel reportage western di Alexandra Fuller non è di
grande attualità, ma qualsiasi pezzo abbia nel titolo
le parole Butch e Cassidy troverà sempre spazio in questo
weblog di fans (per correttezza, qui
ce n'è anche per i fans di Jese James)
Slate e New Republic
Termineranno il mandato
Altro che il Papa: 168 anni in tre e i Led Zeppelin vanno in
tour
The Sun
16 ottobre
Maneggiare
con cura
James Fallows, autore della più
accurata
inchiesta sui possibili scenari di un dopo-invasione dell'Iraq,
è intervistato sul sito dell'Atlantic Monthly, e ribadisce
i suoi dubbi sulla completezza della visione delle conseguenze
Atlantic Online
Promemoria per l'azione
di governo
Con tutte le cose che
il ministero dell'Economia deve correggere, capisco che ci siano
delle priorità. Ma l'altra
sera a Otto e mezzo si è ricordato al viceministro
Miccichè questa cosa, che riporto dalla sua intervista
al Foglio del 7 agosto: "che sul sito Internet del ministero
si spaccia per docente universitario e invece non ha nemmeno
uno straccio di laurea. "Ecco, per questo sì che
provo vergogna. Quando l'ho saputo, e l'ho saputo purtroppo dai
giornali, ho cominciato a gridare. Tanta era la rabbia. Perché
chi ha scritto quella cosa l'ha fatto certamente male interpretando
la parola docenza e comunque credendo di farmi piacere. Ma mi
ha fatto un danno enorme. Io odio i millantatori e se avessi
voluto diventare un professore avrei fatto di tutto, intanto,
per laurearmi. Comunque questa storia della finta docenza mi
ha mortificato perché qualcuno del mio staff ha fatto
un errore ben preciso e io me ne assumo per intero la responsabilità.""
Visto che la sua "docenza" lunedì era ancora
al suo posto, Miccichè ha gentilmente ri-promesso
"domani la faccio togliere". Ma se ci tiene così
tanto, non importa
Ministero dell'Economia
Dividere la sinistra
Sul Corriere della
Sera cominciano a pesare le autorevoli
opinioni a favore di una presa d'atto: la sinistra, unita,
non ci sta. Paolo
Mieli ieri sera in tv ha ripetuto che il tabù dell'unità
va rivisto. Gli ulivisti dicono che così si torna al proporzionale
(cielo!)
Corriere della Sera
Rispettosamente
Proserpina ha deciso di sospendere
il suo blog. Pone una questione interessante e controcorrente:
che il blog crei troppi rapporti e responsabilità con
il resto del mondo online. Lei non ci tiene. Spero non abbia
fatto traboccare il vaso il messaggio critico che ho ricevuto
e citato ieri. Nel dubbio, lo tolgo di mezzo, forse ho fatto
male. Se ci ripensa, meglio, sennò buona fortuna
Princess Proserpina
4 novembre, un piccolo buon giorno
per Israele
Entra in parlamento il primo deputato
gay della storia di quella democrazia, professore di chimica
e ufficiale in pensione: ma non è stato facile ("bisogna
difendere Israele dagli ipocriti, e incalzare Israele",
spiega
Thomas Friedman oggi sullo stesso giornale)
New York Times
Fermate i fondamentalisti religiosi
Ma quelli del paese nostro, scrive
Fareed Zakaria, editorialista di Newsweek. Lui parla degli americani,
ma ci sono orecchie per intendere anche da noi
Newsweek
Iraq, quel che c'è da sapere
Non lo ha capito nessuno, c'è
spazio per le ipotesi ("Il presidente, va bene, ma nemmeno
Saddam è così pazzo da attaccare Barbara Bush")
Washington Post
Il mio peggiore amico
Arriva sul New York Times la lite
tra Martin
Amis e Christopher
Hitchens, accesa due mesi fa dal libro
di Amis sui crimini di Stalin
New York Times
Non voglio finire come i REM e i loro
stupidi fan
Dave
Eggers spiega perché dopo il grande successo del suo
primo
romanzo, ha deciso di sottrarsi alle regole del marketing
e dell'editoria
National Post
C'è del nervosismo
Il direttore del Nuovo
si è arrabbiato con il Barbiere della Sera, che si era
occupato assai criticamente
dellle vicende
del suo giornale online: "Il Barbiere è un sito di
lettere anonime e le lettere anonime le mandano tre categorie
di persone: gli speculatori, i frustrati e i vigliacchi".
La principale è ingiusta e discutibile e viene ben contestata
- anonimamente - dai destinatari, ma sulla subordinata mancano
le obiezioni (nel frattempo ManteBlog
esprime delle riserve sulla correttezza del Nuovo quando
racconta
con entusiasmo di bande larghe e Fastweb)
Il Barbiere della Sera
L'uomo che non c'era
Barry Bonds è il più
grande battitore degli ultimi campionati e uno dei più
grandi della storia del baseball: la settimana prossima giocherà
le prime finali della sua vita. Mike Celizic dice che le perderà
MSNBC
Mi tocca pagare
Vittorio Zucconi ce l'ha con Rai
International che invece delle partite gli fa vedere "sua
eccellenza il Ministro per i Pirla con la bandierina, pardon,
per noi Connazionali all'Estero, Mirko Tremaglia sfilare lunedí
scorso sulla Fifth Avenue a cavallo di una Cadillac scoperta
nel giorno di Christopher Columbus"
Repubblica.it
Difendere i bambini da Pinocchio
Time racconta del lavoro di editing per il pubblico americano
sul film di Benigni
Time
Uno bravo
Lunedì a Milano, David
Gray presenta il suo nuovo disco:
quello di tre anni fa fece il botto
(nel frattempo, i discografici si prendono una
sonora dose di insulti nientemeno che da Joni Mitchell)
VH1
Ikea alla conquista del mondo
Volete sapere come fanno? Volete
sapere perché abbiamo tutti in casa la libreria Ivar?
Business 2.0
15 ottobre
Peracottari veri
C'è un rapporto
di proporzionalità inversa tra lo strapotere di Microsoft
e la sua capacità di comunicazione? Dopo aver spiegato
pochi giorni fa che Outlook ha dei buchi di sicurezza "ma solo se lo
si configura per la gestione della posta elettronica",
adesso sono costretti a ritirare
una pubblicità anti-Apple perchè il testimonial
che dice
di essere pentito di essere passato al Mac è falso:
forse è un'impiegata dell'azienda, forse una
modella d'agenzia
Yahoo News
Mogol-Polito-Mogol
Affiorano i primi barlumi di organigramma
dell'atteso Riformista
Barbiere della Sera
Affettuosità giornalistiche
Non si dovrebbe parlar
bene dei vicini, soprattutto il primo giorno: ma tra le poche
povere cose che il Foglio mette online oggi c'è un illuminante
commentino di Andrea Marcenaro sulle passioni di Giuseppe Turani
per la Fiat, mentre non c'è (se non in PDF, in
archivio) la meritata risposta al delirio di onnipotenza
di Vincenzo Cerami (pestato anche dalla Stampa)
A proposito di Pinocchio, posso dire una banalità che
però non vedo in giro? Se fai un film tratto da Pinocchio
"fedelmente", non può non essere noioso. O lo
rendi visonario, lo cambi ("Romeo + Juliet", per esempio),
oppure l'unica cosa che i grandi apprezzeranno sarà la
scena iniziale del ciocco, che infatti non era nel libro. Ai
piccoli piacerà, come "Hook". È "Hook"
Il Foglio
Danni collaterali
Sapete cosa è insopportabile? Quelli che ora disquisiscono
improvvisamente di terrorismo internazionale, obiettivi e strategie,
perchè una volta sono stati a Bali e devono spiegare a
tutti quali posti e quali no, e pare che l'hanno scampata per
un pelo, eccetera
Ma
che vuol dire "è opera di Al-Qaeda"?
Significa che c'è un legame
pratico e operativo tra gli assassini di Bali e quelli di New
York, e quelli afghani, o che sono ispirati l'uno dall'altro,
mossi dalle stesse ideologie? Fa la sua differenza, quando poi
si deve decidere chi e come colpire (sulla relazione tra Osama
e Saddam, resta valida la
considerazione di William Saletan su Slate: "Uno ce
le ha date, al prossimo le diamo noi")
Repubblica.it
Chi
diavolo sei?
Il cecchino di Washington può farvi venir voglia di non
saperne niente: ci manca solo che se ne occupi Bruno Vespa e
poi siamo al completo. Ma se ce la fate, c'è un affascinante
articolo sul Washington Post di Stephen Hunter, critico cinematografico,
autore di romanzi sui serial killers e tiratore da poligono (Joshua Micah Marshall ha
scritto delle riflessioni
interessanti sulla "sottocultura del cecchino",
che forse coinvolgono Hunter)
Washington Post
Un
altro motivo per attaccare l'Iraq
William Safire lavora troppo. Adesso sostiene che il cecchino
di Washington potrebbe essere di Al-Qaeda
New York Times
Tutto
il web ne parla
La causa portata alla Corte Suprema da Lawrence
Lessig tiene l'industria artistica e tuttii critici degli
abusi del copyright con il fiato sospeso. Lessig la racconta
nel suo blog
New York Times
Dio
c'è?
The
Onion è un giornale
satirico americano, specializzato in geniali falsi: è
opportuno saperlo, visto che spesso i giornali internazionali
riprendono ignari le deliranti notizie che trovano sul suo sito.
Ma ha anche una sezione "seria" dedicata alle arti
e allo spettacolo, in cui questa settimana chiede a decine e
decine di personaggi di rispondere a una domandina da nulla (per
quelli più concreti, adesso viene fuori che non c'è
nemmeno Plutone: il
New York Times di oggi spiega che forse forse il nono pianeta
non è un pianeta)
The Onion
Le due peggiori
squadre della storia
Una sono i Mets del '62 e l'altra il team di economisti di Bush:
"viene da chiedersi se leggano almeno il Wall Street Journal"
Slate
Chi è
causa del suo mal
Da quando la discografia mondiale
ha cominciato a essere informata che doveva cambiare politiche
per non perdere la guerra con le nuove tecnologie, non ha mosso
un dito nella giusta direzione: e quindi la sta perdendo
MSNBC
14 ottobre (oggi, chiacchiere)
Capita, un vostro amico vi manda il
libro che ha scritto. Lo tenete lì, girandogli intorno
per giorni, temendo che possa essere brutto: e poi come glielo
dite? Poi una notte che avete bevuto troppi caffè e in
tv non c'è niente, provate a cominciarlo. Beh, è
il libro più divertente che ho letto negli ultimi anni.
E sono solo a pagina 120. La cosa imbarazzante è che è
un libro sul fare bambini. Ma sto ancora ridendo
(il libro si chiama "Papà", Pratiche Editrice,
di Giacomo Papi)
Un grande paese
Inserzioni pubblicitarie sul Village
Voice della settimana scorsa: "Cerchiamo sognatori:
diventa un donatore di embrioni", "Ammettilo: la tua
palestra fa schifo", "Ti serve un commercialista? Chiama
il centro servizi ebraico", "Smooth, rimuoviamo tatuaggi",
"Lezioni originali di teosofia", "Non perderete
più le vostre chiavi, con il vibratore portachiavi Good
Vibrations"
Village Voice
La
famosa identità europea
Sul New York Times, prova a spiegarla
A.S. Byatt
New York Times
La
fate facile, voi
Kevin Barbieux è homeless,
e cura il suo blog
da dove capita
Salon
Mi
devo essere addormentato
George Winston suona la musica
dei Doors con Ray Manzarek (è come se Enya facesse un
disco di covers dei Rage against the machine)
Variety
Posso
dire una cosa demagogica?
Chiamare "in offerta" i cd a 10 e 15 euro merita che
vi sputino in faccia, pusilllanimi del marketing
Lietiricordi
Scovato da Brodoprimordiale
Lietiricordi
13 ottobre
Fottuto dalla Danette
Ma non vado male, come boicottatore
involontario di Berlusconi: cado anche sull'acqua Panna e il
tonno, di tanto in tanto
CoRe
Pigghilu,
pigghilu, pigghilu, 'cchiappa la fiocina, accidilo, accidilo
Il pescespada del Nord Atlantico torna a prosperare
New York Times
Si parla assai, nella stantia categoria "nuovi
napster" di questo Blubster.
Mi pare un altro Gnutella, e poi funziona solo sul PC. Vedete
voi
Blubster
A JM Marshall ieri è piaciuto questo libro,
anche se ne
ha letto solo un pezzo. Io ho letto solo il titolo, e non
è male: "It's Still the Economy, Stupid: George W.
Bush, The GOP's CEO"
Talking Points Memo
Vai
col blawg
Ora che il blog ce l'hanno tutti,
non vi sentite più così fighi? Fate un blog di
cose legali: un blawg. (fioriranno blawg sulla Cirami e sui processi
Imi-Sir? Sai che palle)
Abanet
Rispettare
le idee di tutti
Con fatica: ma anche le pettinature?
(e come si chiama la signora?)
CNN
Microsoft
come Previti
Peggio sono messi, e più
si danno le zappe sui piedi: adesso pare che Outlook abbia un
guaio di sicurezza, e passi. Ma Microsoft spiega che il guaio
in realtà "si manifesta solo se si configura Outlook
per ricevere la posta elettronica". Se ci scolate i fusilli,
nessun problema
CNet
12 ottobre
Beh, so che questo
prende un po' una piega da weblog dei cazzi miei, che in genere
qui cerchiamo di evitare, con alterni risultati: oggi ho visto
una partita del Brera calcio, per caso, e ho eletto a mio magazine
di riferimento "Brera Fottball News" (assieme alla
rivista dell'aeroporto di Copenhagen, ma questa è un'altra
storia), che questa settimana apriva in prima pagina così:
"Incredibile: Abbiamo perso!". Testo testuale: "Domenica
a Broni (peraltro dov'è Broni? Metà dei tifosi
si sono persi tra i vigneti) il Brera è incappato in un
evento che, più che raro, vorremmo definire unico: la
sconfitta".
Brera Football News
Lei
è una curiosa persona, signor Chao
Cosa succede quando a intervistare
una popstar non è il solito critico musicale assonnato
e servo degli uffici stampa
Panorama
Poi dice
con Benigni esageriamo
A New York stanno litigando per ammettere i Sopranos alla parata
del Columbus Day, con due sindaci coinvolti nella polemica
MSNBC
Improvvisamente, il Foglio piace ai bloggers
Al Foglio capita spesso di pubblicare commenti devoti ma
duri e sarcastici contro il Capo del Governo. Quello di ieri
aveva un attacco memorabile: "Non rompa il cazzo, cavaliere".
Chi lo linka, chi
se
lo incolla integrale nel sito, chi lo cita:
alla bisogna i bloggers
scoprono che il Foglio ha cose spiritose e frondiste e persino
ringraziano Ferrara (che non ha scritto il pezzo)
Il grafomane
Ma chi è Gianni
Mereghetti di Abbiategrasso? Vuole entrare nel Guinness?
Ricatta qualcuno? Perchè ci sono decine
di sue lettere
pubblicate
ogni mese
su tutti i giornali (questa settimana sul Foglio, sul Corriere
e sull'Espresso)?
Magari vi interessa
Magari qualcuno arriva qui cercando "Madonna" su
Google: la
nuova canzone di Madonna per la colonna sonora del nuovo
007
MTV
Puntuali
sulla notizia
Sta finendo il 2002 e il nuovo
Espresso ha un "reportage" sul cambiamento di Berlino,
"piena di cantieri". La settimana prossima, qualcosa
sul nuovo Louvre? E sull'expo di Siviglia, niente?
Espresso
Vengo in
pace
Organizzate dimostrazioni pacifiste
da anni e non lo sapevate
Masturbateforpeace
11 ottobre
Il
Carter a Nobel
Repubblica.it
"Cavaliere, non rompa il cazzo": mirabile
invito del Foglio al presidente del Consiglio (non l'ha scritto
Giuliano Ferrara, come dice qualcuno). Lo stesso Foglio, in ultima
pagina affida a Antonio Socci la seguente considerazione: i ragazzini
uccidono perché sono posseduti dal diavolo.
Il Foglio
Israele come l'Iraq, balle. L'Economist
smonta, risoluzioni alla mano, la tesi per cui Israele disobbedirebbe
all'ONU come fa Saddam.
Lo stesso Economist si dimostra ancora sprovveduto sulle cose
italiane, scrivendo che "i maggiori guai per Berlusconi
vengono dal regista Nanni Moretti". Cambiare corrispondente,
potrebbe essere un'idea
Economist
Traggo dal solerte Christian Rocca due
links irrinunciabili: Vittorio
Zucconi decide di arrendersi al dilagare degli stronzi sul
suo forum (e sulla maggior parte dei forum), e il
Riformista di Antonio Polito ha già un suo sito, che
annuncia l'uscita per il prossimo ventitré.
"Un insulto a noialtri americani": il
fondatore di Slate ce
l'ha con Bush e il suo modo da ubriachi di convincere il
paese a far guerra all'Iraq
Slate
Malgrado una cospicua crescita di visitatori, Wittgenstein.it
ricorre alla trovata dei giornali in crisi di vendite: sesso.
Ma alla lettera
Del nuovo libro di Zadie Smith si sarebbe già detto.
Ma non si può non linkare una
recensione che inizia così: "Ma Zadie Smith è
uno pseudonimo di Dave Eggers?"
The New Republic
Benvenuti al Westin
Hotel, il
più brutto grattacielo di New York
The New Yorker
"Ma noi conservatori siamo gente per bene"
dice
il direttore della National Review dopo che il suo giornale
aveva scritto che tra i conservatori "c'è anche gente
per bene" (non vi perdete la nota introduttiva, almeno:
potrebbe tornare buona)
National Review Online
Come l'Amiga, Tivo
è destinato all'estinzione: prima che noi in Italia
abbiamo capito esattamente cosa sia
Slate
O è una figata, o un incubo: un
Google per la posta elettronica
Oreillynet
A-hem: forse dire a Colin Powell che è
come uno schiavo delle piantagioni con il suo padrone bianco
non è stato elegantissimo, anche se glielo
ha detto Harry Belafonte
CNN
10 ottobre
Ecco,
appunto
Il Nobel per la Letteratura a
un ignoto (e si immagina bravo, anche se la motivazione assopisce:
"la sua scrittura sostiene la fragile esperienza dell'individuo
contro la barbarica arbitrarietà della storia") ungherese:
ma finiranno, prima o poi, e si troverà un grande romanziere,
o no? Proposte che arrivano: Ellroy, DeLillo, Roth
Repubblica.it
Di servizio
Qualcuno di voialtri bloggatori non si è ancora registrato sul motore di ricerca
di Daypop? Ci renderebbe tutto più facile, a noialtri
consultatori
Daypop
Andrew Sullivan ha difficoltà a capire
il suo computer e chi
chiama la guerra "imperialista"
Salon
Qualcuno salvi Filippo Facci,
impelagato in polemiche
portinaie sul sito di Sabelli
Sabelli Fioretti Blogspot
Ma il Nuovo fa schifo? Imperversa la
polemica, e l'azienda ne approfitta
Il Barbiere della Sera
Oggi assegnano il Nobel
per la Letteratura: sarà una roba terzomondista, tipo
un compositore di limericks capoverdiano, o un romanziere vero?
Reuters
Saddam è come Hitler? Bush è come Hitler?
Israele usa metodi nazisti? Finiamola con questi paragoni idioti,
ha scritto l'altroieri Matthew
Engel sul Guardian. Le parole "Hitler" e "nazismo"
siano bandite dal vocabolario con la sola eccezione dei discorsi
sul periodo storico a cui appartengono.
Guardian
Ron Rosenbaum è andato a una manifestazione
pacifista in Central Park, e non sa ancora cosa pensare della
guerra all'Iraq. Ma si è convinto di aver
passato un pomeriggio in mezzo a degli idioti che non sanno
distinguere il bene dal male
New York Observer
A Jonathan Yardley del Washington Post il nuovo
libro di Martin Cruz Smith, ambientato alla vigilia di Pearl
Harbor, è piaciuto.
Washington Post
La pubblicazione dell'autobiografia di Oscar Peterson,
grande pianista jazz, fa riflettere il Commenatry
Magazine sul suo grande successo presso i fans e sulle riserve
dei critici.
Commentary Magazine
Josh Micah Marshall sul suo
ottimo blog segnala "The
case for invading Iraq": siate d'accordo o no con il
titolo e la sua tesi, dice, è un ottimo libro. La settimana
prossima, da noi, esce per Donzelli "The case for not invading
Iraq" di Lucia Annunziata. Il titolo vero è "No",
ma la tesi è quella.
Talking Points Memo
Lavoce.info è il sito in cui alcuni capaci
economisti italiani si prendono la libertà di scrivere
cosa pensano, che sui giornali non è sempre possibile,
quando si tratta di economia o di musica. Tito Boeri è
drastico
e chiaro nel giudicare la Finanziaria proposta dal Governo
Lavoce.info
9 ottobre
Più
cretini del re
La Rai fa fuori un blob su Berlusconi,
"per non favorire il capo del governo"
Repubblica.it
Il
mondo alla rovescia
Temo sia solo per gli abbonati,
ma il Wall Street Journal di oggi spiega come rapinare una banca
Wall Street Journal
Nostra
signora culona?
La madre di tutti gli svarioni
di traduzione
Daily Evergreen
"Uno ce
le ha date, al prossimo le diamo noi"
Il legame tra Al-Qaeda e l'Iraq
è tutto lì
Slate
Non
svegliate il can che dorme
Secondo la CIA Saddam non è
pericoloso, a meno che non si attacchi l'Iraq
Washington Post
Fa'
il matto, ma non esagerare
Thomas Friedman consiglia Bush
New York Times
Il guaio con Britney
È
passata di moda? Ce
ne frega qualcosa?
The Juice e New York Times
Una
canna per farmi ricordare
Il primo ministro canadese liberalizza
prima di andare?
Guardian
Per
piccolo fatto personale
Per ringraziare quelli che hanno
scritto cose per bene laggiù. Questione
per me chiusa
Gnueconomy
8 ottobre
Dividere
la sinistra
Ha ragione Sartori: ognun per
sé, e ci rivediamo in campagna elettorale
Corriere della Sera
Discriminato
per il mio aspetto
Protesto: il figlio di Morandi
non è male (a parte questo, leggete gli altri messaggi:
credo sia il peggior forum di tutta internet, e ne ho visti)
Blob
In prova
Per gli orfani di Arts
and Letters Daily, diamo un'occhiata a questo
Philosophy and Literature
Sbagli
a monte
Il blog di EmmeBi
è il mio preferito (assieme a quello del mio compare),
anche quando protesta
EmmeBi
Tra
moglie e marito
A Modena, la battaglia antigovernativa
le prova tutte
Gazzetta di Modena
Aggiornamento
Il pezzo di Filippo Facci su Previti
ora è anche online sul sito di Sabelli (i pezzi di Facci
contro Sabelli, non ancora)
Sabellifioretti Blogspot
La
guerra contro Kazaa
La musica online si rafforza:
è il darwinismo
New York Times
Il
New Jersey non è ancora perduto
L'ex baldanzoso ex candidato unico
Forrester teme il successore del dimissionario Torricelli
New York Times
Dave Eggers
su Newsweek
E Grease in DVD
Newsweek
Il
nuovo progressive rock
Pare che esista
National Review
Io
sapevo fare una macchinina
Con il lego, si sta esagerando
ASL
Zucche vuote
contro Saddam
Un po' bassina, lo so: ma almeno
graficamente sono bravi
Peace Pumpkin
Da ridire
Su Previti
Wittgenstein.it
7 ottobre
Sempre
lì a giocare con gli aeroplanini
Altro che videogames
Workman
Mai
parlare con i giornalisti italiani
Spielberg costretto a correggersi
Salon
Gente
di coraggio e calendario
Il prode Gianluca Neri di Clarence,
dopo aver arditamente combattuto Lauretta Masiero, se la prende
con i figli per attaccare i padri, con eleganza. Ma un giorno
diventerà buono
GnuEconomy
Barbra,
lascia perdere
La Streisand litiga con Matt Drudge
del Drudge Report
New York Times
Arts and Letters Daily
ha chiuso
Per noi che lo conoscevamo bene, è come se avessero chiuso
Blob
Arts and Letters Daily
You
shone like the sun
L'Observer racconta Syd Barrett
Observer
Buon
sangue
Jeb Bush dice di avere dei "loschi
piani", poi scopre che c'è un giornalista ad ascoltarlo
Tampa Tribune
No,
My sweet lord no
Le 40 canzoni di destra?
Bartlettpapers
6 ottobre
Blog,
il convegno
Per i giornalisti che stanno scrivendo
articoli sui blogs: ci saranno Mickey
Kaus, Glenn Reynolds
e Josh Micah Marshall.
Fatevi mandare a Yale, il 22 novembre
LawMeme
Tony
Blair, Colin Powell e John McCain
L'opposizione a Bush secondo Thomas
Friedman è fatta di tre persone e nessuna di loro è
un Democratico
New York Times
Gli
Yankees, a casa
A questo punto le World Series
imminenti perdono assai di interesse, ma per i profani ci sono
degli autorevoli Bignami qui e qui
New York Times
La
Zastava di Mirafiori
Bertinotti vuole nazionalizzare
la Fiat
Repubblica.it
Non è Salinger, non è Dave Eggers
Marco Belpoliti controcorrente e contro Jonathan Safran Foer,
sull'Espresso che a oggi non ha ancora aggiornato il sito
Espresso
5 ottobre
Ognuno
ha chi si merita
Un capo di stato che fa battute
da camionista, ce l'hanno anche in Florida (per carità
non si offendano i camionisti, eccetera)
Salon
Un maleducato su Clarence si prodigò in volgarità
contro la famiglia Dorelli - come Sgarbi con Ida Di Benedetto
- e un tribunale ora ha detto che poteva: libertà di satira.
Io li trovai dei porci vigliacchi, se posso permettermi della
satira
GnuEconomy
Winona nei
guai
Un capro espiatorio, per Slate
Slate
Gli Yankees
nei guai
Stasera rischiano di uscire
MSNBC
Da
papà di Napster a papà di suo fratello
La nuova vita di Shawn Fanning
Wall Street Journal
Rolling
Stone fa schifo
Ancora sul recente cambio di direzione
Observer
Munch,
crunch
Tina Brown debutta sul Times di
Londra
Times
4 ottobre
In
otto anni l'Ulivo non ha prodotto nulla
Un ottimo Ezio Mauro auspica a
sorpresa l'azzeramento delle capriole quotidiane della sinistra:
ricominciare daccapo
Repubblica
Ci sono alcune cose
che condivido con Andrew Sullivan
Ma una la stiamo perdendo, e ha
una mela sopra
Andrew Sullivan
Io
quest'uomo non lo capisco
Piero Fassino spiega secondo lui
la questione degli alpini in Afghanistan
Corriere della Sera
Forse ci
liberiamo degli Arizona Diamondbacks
Noi Yankees certe cose ce le leghiamo
al dito
MSNBC
Il caso
Rosie O'Donnell si infittisce
Per appassionati di americanate
MSNBC
Quando
c'era lui
Bill Clinton entusiasma i liberals
di qua e di là dall'oceano con il suo discorso al congresso
del Labor
Salon
Il
candidato blu
Per riconoscerli, potrebbe essere
un'idea
CNN
Bloggers
di sinistra, dove siete?
Le preoccupazioni del New Stateman
New Stateman via Workfoundation
Assicuriamoci
che sia morto
La barzelletta migliore del mondo
secondo la scienza
New Scientist
Googlefight
Assolutamente inutile (e in più,
Sofri perde contro Rocca)
Googlefight
3 ottobre
Era
una supercazzata
Anche il Washington Post sulla
falsa estinzione delle bionde
Washington Post
Apple
tiene duro
L'unica tra i grandi a non introdurre
tecnologie che controllano l'uso dei software da parte degli
utenti
Siliconvalley.com
"Non
siamo un marchettificio"
A Punto.com arriva Crespi e se
ne va il direttore Barbieri
Il Barbiere della Sera
First they
took New Jersey
I Democratici la spuntano e avranno
un candidato senatore al posto di Torricelli
MSNBC
Sputare il
vino da campione
Pare sia un must della degustazione
Slate
Mezzanotte
Il 28 ottobre esce il nuovo cd
di David Gray, che l'ultima volta fece il botto
Amazon.uk
Santi
ne fanno parecchi, edifici così no
Il Guardian va matto per la basilica
di San Giovanni Rotondo di Renzo Piano
Guardian
Era
una cazzata, pensa un po'
Le bionde non si estinguono più,
ora chi lo spiega a Vespa che ci ha fatto Porta a porta?
AZ Central
Il
meglio di New York
La guida 2002 del Village Voice
Village Voice
Webcontagio
Ora sono malati
un po' tutti
Morning News e Christian Rocca
2 ottobre
Il signor Cesare
Il girotondo del Foglio intorno
a Previti: si consigliano caldamente i pezzi di Facci e Maglie
Il Foglio
La
grillizzazione di Sgarbi
La tv l'ha fatto e la tv lo disfa
Repubblica.it
Fermi
là!
New
Jersey, ora i Repubblicani vogliono vincere a tavolino
Washington Post
Il
dilemma con l'Iraq
Lo chiamiamo Saddam, o Hussein?
LA Times
Oplà, il
blog di destra
Da cosa lo si capisce? C'è
scritto.
Didestra
Ho detto
strike!
Le nuove tecnologie del baseball
esautorano gli arbitri
MSNBC
Forse mi stanno prendendo
per il culo
Il gioco più stupido del
web
Holdthebutton
1 ottobre
Stiamo perdendo
il New Jersey, e il Senato
Il candidato Torricelli si ritira
MSNBC
Ieri
Il parere
di Grasso su Sgarbi
a Otto e Mezzo
Il Corriere della Sera
Uno
che scrive roba tosta
Intervista a Chuck Palahniuk,
che ha chiesto la pena di morte per l'assassino di suo padre
New York Times Magazine
I
buoni e i cattivi
Sergio Segio contro Persichetti
e Scalzone, e gente vigliacca e piccola contro di lui (se preferite
risparmiarvi questi ultimi, sulla Stampa
c'è solo Segio)
Indymedia
Avete
un libro nel cassetto? Tenetecelo
Date retta, lasciate perdere
New York Times
Posso dire una cosa impopolare?
Quello
di Claudio Sabelli Fioretti, non è un blog. È
un forum.
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