Save all your kisses for me

È stato un flash, si dice in questi casi: come quando incontri all’improvviso un tuo compagno di scuola che avevi completamente dimenticato. Non so se farà lo stesso effetto anche a voi, ora che ve lo dico. Ve lo dico? Siete pronti? Bene: sabato scorso c’è stato l’Eurofestival.

Pausa. Dai, che ci arrivate. Dai. L’Eurofestival…

Un aiutino?

Le canzoni, i paesi europei in gara…

Bravi, quello lì: visto che ve lo ricordavate? C’erano sempre certi svizzeri, e irlandesi, e danesi (vinsero gli Abba, con “Waterloo”, una volta). Beh, lo fanno ancora. Giuro. Quest’anno era il cinquantesimo, in Ucraina. Nei paesi neoeuropei va fortissimo. L’Economist ha sostenuto che l’Eurofestival è come l’UE: i paesi fondatori ormai lo snobbano, ma all’Est desta grande entusiasmo. L’Italia non concorre più da anni perché la Rai non vuole più sobbarcarsi i costi della trasmissione (e ancora non c’era Cattaneo). Peccato, che in cinquant’anni avevamo vinto due volte, con “Non ho l’età”, di Gigliola Cinquetti e “Insieme” di Toto Cutugno. Non fate quella faccia, ci andò anche Modugno, sapete? Con “Volare” e con “Piove”. L’ultima volta ci abbiamo mandato i Jalisse. Quest’anno c’erano quaranta paesi, e noi no.

Culturalmente superiori, finalmente.

Vanity Fair

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro
Fadista!