Che il Corriere della Sera celebri – dell’articolo dello Spiegel sulla crisi italiana – la lettura paradossale per cui l’Italia si è salvata dalla crisi finanziaria perché è in crisi permanente e si è abituata a vivere col debito pubblico e il fallimento perché tanto nessuno si fida dello Stato, la dice ulteriormente lunga sull’approccio rassegnato e autoindulgente verso il paese, il futuro e noi stessi.
Ehi, parlano di noi in Germania!
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.
Approccio autoindulgente e rassegnato? Stai scherzando? Vivere in Italia e’ giocare con carte truccate. Se vinci e’ perche’ sei un baro.
Beh, consolarsi del fatto che noi perdiamo poco perchè abbiamo poco da perdere direi che è abbastanza indulgante e rassegnato (soprattutto rassegnato) come approccio. Almeno anche a me pare così.
Magari, per tirarsi un po’ su si potrebbe ricordare che le famiglie italiane sono meno facilone di quelle angloamericane. Sono più restìe a indebitarsi per un nuovo modello di notebook o per una vacanza, hanno una certa diffidenza verso il mercato borsistico (sopportando sarcasmi modernistici quando le azioni tirano e fregandosi le mani soddisfatte per i loro BOT e appartamenti quando arriva un venerdì nero), e che insomma c’è una saggezza antica che, insieme a tanti limiti gretti e provinciali, talvolta ci fa comportare in un modo più saggio di altre nazioni.