Ci stiamo sbagliando, ragazzi?

Leggo il titolo dedicato alla convention di Beppe Grillo e i suoi – “Grillo: faremo eleggere 20 ragazzi in parlamento” – e resto a chiedermi cosa non mi convinca. In fondo, l’intenzione di ringiovanire la classe dirigente la credo più che buona (malgrado la stupidaggine dell’uso del paternalistico “ragazzi”), e credo davvero che molti giovani anche con poca esperienza possano fare cose migliori di quelli che andiamo eleggendo a ogni giro raccontandoci che “giovani in gamba non se ne vedono”: e intanto votiamo vecchi pigri e mediocri (non tutti, non tutti).

Cosa non mi convince della prospettiva dei giovani grillini al potere? Diverse cose di contenuto – irrilevanti, ognuno ha il suo pensiero – e una di metodo. La mancanza di umiltà, l’esibita assenza del timore di sbagliare. La autocompiaciuta convinzione di essere nel giusto e di essere migliori degli altri. Occhio, che non sto dicendo le solite banalità che di solito alcuni complessati di destra indirizzano alle persone di sinistra di solidi principi: pensare di dover essere nel giusto non solo è legittimo, ma è anzi indispensabile. Io parlo del convincersi di esserlo, dell’evidente sforzo motivazionale “aziendale” di Grillo e dei suoi che allontana il dubbio (che c’è, siamo tutti insicuri), che sventola l’essere popolo eletto, che ha come progetto politico “loro sono peggiori e noi li cacceremo”.

La differenza tra i giovani che vorrei io a governare questo paese e quello che mi sembrano fare i grillini – ma posso sbagliarmi – sta nella differenza tra pensare che quello che si fa sia giusto e pensare che possa essere sbagliato, ogni momento. Persino quello che si dice, persino quello che si scrive.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

45 commenti su “Ci stiamo sbagliando, ragazzi?

  1. layos

    “loro sono peggiori e noi li cacceremo”

    Ci sono due aspetti di questa cosa: da una parte è che hanno ragione (da vendere). I politici se sono corrotti (e non parlo solo di roba illecita o di denaro, anche di accettare compromessi al ribasso pur di tirare avanti la carriola) si guastano a stare a contatto col marciume che li circonda, per cui ci sono davvero talmente tanti mascalzoni e furbastri che anche a sparare nel mucchio difficilmente si sbaglia bersaglio.

    E’ altrettanto vero però che a furia di generalizzare ogni tanto si mette nel mezzo anche quello sbagliato, quello che invece qualcosa di buono e di nuovo lo porta. Io ad esempio ho letto degli attacchi a Nichi Vendola perchè ha messo l’eolico in Puglia. In pratica a far la gara a chi è più duro e puro (tipo il frazionismo della sinistra degli anni’70 “io sono più comunista di te) perfino l’eolico è diventato una roba che non va più bene. Forse sti ragazzi vorrebbero andare a dorso di cavallo e illuminare le case con l’olio lampante. O magari pensano che internet non abbia bisogno di (tantissima) elettricità per funzionare. Chissà.

  2. Fabio

    Sono contento di quest’apertura di credito di Sofri. Credo vivamente che dobbiamo tenere gli occhi aperti su cosa accade sotto l’ombra mediatica di Beppe Grillo.

    Come dice layos, a volte sono evidentemente peggiori. Troppe volte per resistete alla generalizzazione, mi verrebe da dire.

    Sull’energia gli attacchi fraticidi e frazionisti non hanno senso, ma si deve prendere, anche qui, in considerazione le ragioni.

    Quello a cui Grillo dice di ispirarsi non è certamente una sua idea. Quindi non butterei il bambino con l’acqua sporca. L’idea è quella della centrale reticolare in cui l’energia è prodotta e gestita dalla comunità.

    Giusto, sbagliato? Non m’interessa dirlo qui, ma è questo il punto di vista.

    Poi, Luca, quanti ragazzi c’erano a Cesena? Senza appiattirsi, però occorre prenderli sul serio. Alla (ipotetica) discussione ci andremo con la nostra etica del dubbio, ma ci dobbiamo andare.

  3. Saverio Fulci

    Mi sembra che le parole di Grillo, almeno come riportate dai giornali, siano state: “Sceglieremo una ventina di nomi da mandare in Parlamento”.
    “sceglieremo”, noi non gli elettori, in perfetto accordo con il porcellum.

  4. layos

    “sceglieremo”, noi non gli elettori, in perfetto accordo con il porcellum.

    Questo è molto ingeneroso. Se c’e’ una cosa virtuosa del modello “5 stelle” è proprio la trasparenza nella scelta delle persone.

  5. rafeli

    Mi insospettisce Grillo quando prende in giro i politici dicendo che parlano solo “del tre percento, della manovra, dell’inflazione” quando di ste cose in qualche modo si deve pur parlare, e attirando di conseguenza pubblici qualunquisti che vogliono solo sentir parlare di argomenti “alti”. Come reggera’ questo pubblico sul lungo periodo? Quali competenze hanno per diventare classe dirigente? Quale esimio economista si trova tra le fila di Grillo?

  6. Lorenzo C.

    Ah beh, io dubbi sul fenomeno Grillo ne ho a palate, fra tutti, come giustamente osserva Luca, una certa avventata baldanza nelle loro tesi. Faccio un esempio pratico: Grillo sul suo blog fa sparate del tipo “L’Idrogeno è l’energia pulita del futuro!”, e io, che sull’Idrogeno c’ho fatto una tesi di laurea, vi assicuro che questa è una bufala new age. Non ho problemi a supporre però che Grillo sia in buona fede.
    E comunque, come ha detto sopra, se dovessi prendere un parlamentare in maniera completamente casuale e sostituirlo con un grillino, è assai improbabile rimetterci nel cambio…

  7. prady

    @Lorenzo C.: se è per questo, io ho lavorato tanti anni sulle tematiche ambientali, e ti assicuro che anche in questo caso Grillo ha sparato spesso delle boiate pazzesche…
    La mia paura è proprio questa, che i “ragazzi” mutuino il “metodo Grillo”, ovvero il buttare tante cose sul piatto perché le si è lette su internet, senza conoscere realmente la tematica.

  8. Lazarus

    In tema di bufale ancora ci si ricorda della pallina da bucato pubblicizzata da Grillo e che non serviva a nulla. E ora questa dell’idrogeno.
    Insomma sono cose che fanno pensare, si può dar fiducia a uno che le spara così grosse?
    E poi anche ieri ha posto l’accento più che altro sul consumo informato, che va benissimo, ma se rappresenta il fulcro del suo programma politico (come pare), allora più che un partito sembra trasformarsi nell’ennesima associazione di consumatori (ne abbiamo già tante…).
    Anche perchè a sentirli mi pare che i suoi adepti di competenza in altri campi (dall’economia, al fisco, alla sanità) ne abbiano davvero pochina.

  9. Michele Luzzatto

    Credo che la cosa che mi lascia più perplesso del movimento grillino sia la forte sensazione di trovarsi di fronte a un imbonitore.

    Come quando ti telefona la Vodafone e ti dice “buongiorno, ci siamo accorti che il Suo abbonamento è vecchio e brutto e lento. Le offriamo di cambiarlo con questo nuovo che è molto più bello e più veloce e costa di meno” (ah sì, e perchè non mi vuoi lasciare contento a pagare di più per un abbonamento lento e inefficiente? Ti sei innamorato di me? Sei stato folgorato dalla divina luce della fraternità universale?).

    Oppure quando viene da te Berlusconi e ti dice “buongiorno, io ti chiedo di mettermi al governo perchè voglio fare il bene tuo e del paese e non mi interessa niente di me e dei miei patrimoni e delle mie aziende”.

    Non diciamoci panzane. La Vodafone vuole farsi pagare più soldi possibile, Berlusconi vuole mantenere ed aumentare la propria ricchezza e il proprio potere personale. Sarebbero contronatura se non fosse così.

    E allora, cari grillini, non venitemi a dire tutti in coro, come se foste appena usciti dal corso motivazionale aziendale: “Beppe non è il capo di un partito, è solo la miccia che ha acceso il nostro movimento” e “io non sono un politico, sono un cittadino attivo che ha deciso di impegnarsi per la comunità” e “io non mi sono candidato, sono stato candidato dal movimento perchè uno vale uno” ecc. Così mi dite cose contronatura. Non siamo in una polis graca, siamo in uno stato moderno e l’organizzazione politica è indispensabile per amministrare la cosa pubblica.

    Mi dite che l’acqua deve restare pubblica ora e per sempre? Sono con voi al 100%. Mi dite che per risolvere il problema dei rifiuti bisogna fare di tutto per produrne di meno? Mi piace, vi seguo. Mi dite che bisogna mettere pannelli solari su tutti i tetti d’Italia? Mi pare interesasnte, parliamone. Mi dite che siete migliori di quelli che sono al potere adesso perchè voi non siete politici e perchè il vostro movimento non è un partito? Alt, fermilà, questo non mi piace neppure un po’.

    La politica serve. Seve che pochi amministrino le cose di molti. E dove pochi amministrano le cose di molti, la tentazione di mettersi in tasca un po’ del molto che si maneggia è forte, ed è inevitabile che in una certa percentuale qualcuno lo faccia. Democristiani, socialisti, comunisti, fascisti, pidiellini, diessini e grillini. Tutti. E’ un effetto collaterale inevitabile.

    Volete essere veramente nuovi? Spiegateci queste cose e convinceteci che le vostre idee sono comunque migliori di quelle degli altri. Spiegatecelo con tutta la capacità comunicativa che Beppe vi può insegnare. Così ci trattate da elettori nuovi.

    Come dite? Così non vi vota nessuno? Per fare breccia bisogna smarcarsi dalla vecchia politica? Ma questo è il ragionamento più vecchio e biecamente politico (nel senso della politica che serve a sè stessa e non al paese) del mondo! Gli ultimi a farlo, prima di voi, sono stati (come ricorda giustamente Civati) i leghisti. E si è visto che bel rinnovamento hanno portato. Poprrio un’altra politica…

  10. pfra64

    bufale sono anche le tematiche sull’informatica, tipo skype che dovrebbe sostituire completamente il fisso nella PA. Bello e affascinante, ma sostanzialmente una stupidaggine.

  11. mico

    Però sempre più persone, affatto diverse, mi dicono “come non dargli ragione?”. Perché quello che dice Grillo corrisponde a una sensazione diffusa, quella di essere un paese occupato.
    Non sto a farti l’elenco delle motivazioni: personalismi, favoritismi, nepotismi, affarismo da ogni parte e in ogni circostanza, esattamente come in un paese occupato.
    In qualunque altro stato civile hai la sensazione che il governo e gli uffici statali si occupino di risolvere problemi, in Italia no.
    Il guaio è che non si può fare la rivoluzione contro i propri difetti o la secessione dagli italiani, ma se si potesse non si vede cosa aspettare ancora.
    Forse la proposta più forte di Grillo è levare i soldi alla politica, forse davvero farebbe sparire chi è lì per i soldi.

  12. Barbara P

    Mi sento di dire, andando parzialmente off topic, che io vivo in una regione dove molti politici e politiche (sindaci, componenti dei vari consigli, presidente regionale) sono giovani, diciamo nati non prima del 1966. Sfido però chiunque a vedere delle differenze di gestione, di visione, di linguaggio rispetto ai politici più vecchiotti.

  13. mico

    E poi, è un diritto dei giovani di essere spavaldamente sicuri di sé ed è un errore giovanile di chi non è ancora abbastanza vecchio pensare che sia un errore (non riesco a ritrovare la citazione di Nietzsche in proposito)

  14. piti

    “La mancanza di umiltà, l’esibita assenza del timore di sbagliare. La autocompiaciuta convinzione di essere nel giusto e di essere migliori degli altri.”

    Giusto, Luca, condivido in pieno questo rilievo. Ma, dimmi, hai mai notato in uno qualsiasi dei berluscones che infestano la politica, la tv, i giornali, i blog (ultima notata, Chiara Colosimo, ad Anno Zero) un atteggiamento diverso da questo? Hai mai notato niente di meno che torrenti di autocompiacimento, valanghe di soluzioni in tasca, muri di inscalfibile sicumera?

    E, scusa, anche nelle discussioni su questo blog si ha l’impressione che le cose funzionino così, da parte tua.

    Mi fa piacere la rivalutazione (che spetta a tutti, a partire da chi sta commentando questo post che sarà bannato) del possibile errore. Nostro.

    E, come si è detto anche sopra, a Grillo, al di là del metodo, imputo anche un silenzio totale sulle questioni sociali. Non abbiamo fatto tutti i soldi a pacchi con tv e serate. E quindi, a me, come credo a mln di altre persone, interessa sapere cosa pensa del lavoro, dei salari, delle pensioni, di cose di cui lui, Grillo, può disinteressarsene, ma noi no.

  15. massimo codognello

    Il successo delle “bufale”, così penso, è direttamente proporzionale al nostro livello minimo di conoscenza. Istintivamente o in piena consapevolezza molti che occupano o ambiscono a posti di potere utilizzano questo periodo di involuzione culturale, favorito dalla mortificazione della scuola pubblica e dai modelli di costume di successo, per attribuirsi geniali soluzioni ai problemi del mondo circondati dalla credulità più simile a quella all’evo antico che a quello che ci si aspetterebbe attuale.

  16. francescorocchi

    Mi sembra una critica debolissima, che dà un po’ l’impressione che tu non sappia dove altro attaccarti.

    E vabbé, sono baldanzosi e non ti piace. Poi, che altro?

    Perché se sul resto sei d’accordo, vuol dire che le tue idee sono piuttosto grilline.

    Ammettilo, e basta.

  17. Claudioz

    Perché si pensa al movimento di Grillo come al partito che domani prende in mano il comando e le sorti dell’Italia intera e non come ad un movimento, sostanzialmente di giovani persone, probabilmente destinate a crescere in numero, (si spera) in maturità e forse responsabilità?
    Perché giudicarli se si ritengono possessori di una qualche verità, quando la sinistra ha sempre fatto questo ed in parte continua a fare?
    Perché trattarli ancora con spocchia e superficialità facendogli le pulci su tutto come se loro dovessero comunque necessitare di una legittimazione da parte delle “intelligenze” di sinistra;
    Perché rifiutarsi di accettare il dato di fatto: ci sono e sono comunque una realtà;
    Riuscirebbe ora la sinistra a smuovere simili entusiasmi?
    Riuscirebbe ora la sinistra a mobilitare decine di migliaia di persone su proposte discutibili ma concrete.
    Di cosa si sta discutendo a sinistra?
    Così tanto per capire.
    Questo post meritava il primo premio “rosicone di sinistra 2010”

  18. makeroo

    L’atteggiamento da imbonitore di Grillo imho è scarsamente rilevante. Il fulcro del messaggio o meglio di ciò che significa il movimento è che ciascuno di noi si deve prendere delle responsabilità. Che delegare basandosi su spot televisivi non è ammissibile.

    La seconda cosa più importante è che ci si deve confrontare non con il movimento ma con le idee di cui si fa portavoce. Che non sono idee di Grillo: lui è uno che semplicemente se ne va in giro e racconta a noi quello che gli è piaciuto.

    Che sia incappato in bufale (la pallina lavatrice, l’idrogeno) è importante: quello è un calderone di idee. Bene, propone in continuazione e scarta quello che non funziona. La pallina è sparita da tempo, probabilmente sparirà anche l’idrogeno. Non ci sono interessi lobbistici che lo vincoleranno a qualcosa.

    Un esempio di confronto: Skype al posto del fisso. Non limitiamoci a quella soluzione, pensiamo al problema. È normale adesso che gli uffici siano in rete e avere un telefono VoIP che garantisca la privacy è una conseguenza pressoché immediata.
    Skype può non essere il prodotto opportuno, ok, vuol dire solo che la soluzione è errata. Ma intanto è stato identificato un problema, o no? Non fate i miopi, via!

  19. davide loreti

    Concordo in pieno con makeroo.
    Io dico guardiamo i fatti. I Consiglieri del M5S appena eletti si sono autoridotti lo stipendio a 2500 euro al mese (ben lontani dai 10000 mila lordi che percepisce il figlio di Bossi per fare un esempio..) lavorano sul campo e propongono. Vi potrei fare l esempio del comune di Menelago (dove le scuole hanno introdotto un sistema di raccolta dei rifiuti che permette al Comune di risparmiare dei soldi) oppure guardatevi gli interventi di Davide Bono consigliere regionale del Movimento in Piemonte, o di Favia in Emilia-Romagna.
    Senza contare che lo stesso Movimento HA RINUNCIATO a qualsiasi contributo pubblico cui aveva diritto ex lege.
    Perchè queste cose nessuno le dice??
    E’ l’idea che dovete prendere in considerazione, ovvero quella di intendere la politica COME UN SERVIZIO PUBBLICO AL SERVIZIO DEL CITTADINO.
    E’ poi.. criticare il modo di porci quando abbiamo senatori condannati per MAFIA o gente del calibro di Umberto Bossi che siedono nel Parlamento..
    A loro è concesso?
    Ci hanno pure definiti SQUADRISTI(ALLA FESTA DEL PD) perchè volevamo chiedere conto al Pres. Schifani dei suoi presunti rapp. con la mafia e dove erano finite le 350mila firme sul Parlamenteo Pulito.. questo “METODO” è piu lecito?
    Se Grillo è irruento nel suo modo di fare non significa che certe sue idee non siano condivisibili..e quella alla base del Movimento 5 stelle la trovo rivoluzionaria; è vero siamo agli inizi e c’è ancora tanta strada da fare ma io mi chiedo..che cosa avete da perdere ragazzi.. veramente.
    NON SIATE MIOPI

  20. prady

    @Makeroo
    Sono d’accordo con te su di un punto, con il movimento 5 stelle è entrata in politica una generazione che fino ad oggi la snobbava, proprio con lo spirito di assumersi le proprie responsabilità nei confronti della gestione della comunità.
    Invece, in riferimento alle proposte politiche, mi permetto di obiettare che il metodo alla Grillo va bene per i suoi spettacoli, ma se si parla di gestione della cosa pubblica non ti puoi permettere di buttar a caso un mucchio di idee nel calderone senza averle studiate bene.
    Non è facile, ma ci si deve provare.
    Mentre l’impressione è che sia passato il messaggio che il metodo “semplificato” sia corretto.

  21. vit

    Le critiche mosse dal Luca e dagli altri commentatori a Grillo sono in parte giuste ma in larga parte pretestuose e infondate.

    – “sceglieremo” noi non gli elettori, in perfetto accordo con il porcellum.”
    direi proprio di no, visto che l’ordine nelle liste lo decidono attraverso una votazione tra gli iscritti.

    – Le “bufale” di Grillo sono tampe (quella della pallina da bucato ad esempio) che son state smentite da componenti del movimento prima che da altri. Se ragionate in questo modo non capisco perché quando è un dirgente del PD a dire una boiata pazzesca la proprietà transitiva sul resto del partito (giovani inclusi) non si applichi.

    – Basta guardare il programma per capire che, per quanto Grillo possa aver sponsorizzato l’idrogeno, nei paragrafi “Energia” e “Trasporti” le proposte sono tantissime, ma dell’idrogeno non vi è traccia. Idem per quanto riguarda Skype.

    ve lo assicuro, non sono affatto un grillino, ma leggere la faziosità di certi commenti mi ha infastidio.

  22. makeroo

    @prady
    Sì sono d’accordo. Avere un qualsiasi ruolo nella pubblica amministrazione è una professione e non la si improvvisa (banalità). Come si concilia questo con il limite ai 2 mandati? Non lo so. Eppure, in Italia oggi soprattutto io temo a tal punto i meccanismi lobbystici che preferisco imporre un veloce rinnovamento a costo di perdere professionalità.

    Tornando al calderone, secondo me la corretta interpretazione di Grillo è questa: lui rappresenta il calderone, quello che vomita idee a valanga, che racconta esperienze. Ad altri il compito di valutarle e di progettare sistemi per metterle in pratica.
    In questo senso sono contento che lui non si candidi. Perché non sarebbe in grado, non avrebbe le capacità. Va bene quando si tratta di urlare da un palco, di incitare la gente. Ma niente di più.

    Quindi, per risponderti: spero che chi si organizza nelle liste civiche sia gente in gamba che sa quel che fa e non semplici entusiasti ma impreparati. In effetti qualche dubbio ce l’ho. Però mi sentirei in dovere di incontrarli e parlarci.

    È quanto pretendo dalla gente del PD: che discuta le idee e le proposte citate da Grillo. Ma non accade. Tutti scandalizzati dal primo vaffanculo…

  23. Hytok

    Luca, tu inviti Grillo ed i grillini a mettersi in discussione, ad avere il dubbio di non essere sempre dalla parte della ragione. Ma tu lo fai? Sempre? Mi viene in mente, ad esempio, il tuo integralismo velenosissimo verso Di Pietro.

  24. prady

    @makeroo:
    Io ho un’amica consigliere comunale per una lista civica vicino ai grillini. Lei e i suoi compagni sono gente entusiasta, che si fa il culo per gli altri, quando invece la dirigenza e parte dei militanti del PD locale è oramai gente sputtanata.
    Quindi massimo rispetto.
    Detto ciò, loro, come anche il movimento 5 stelle a livello regionale, riprendono lo stile Grillo, ovvero sono bravissimi a trovare le magagne e le incongruenze di chi ci governa attualmente, ma alle volte un poco sempliciotti nelle proposte.
    Inoltre trascurano completamente il settore delle attività produttive, se non per mettere limiti e paletti.
    Se questo fosse dettato solo dall’inesperienza, non ci sarebbe da preoccuparsi. Quella ce la si fa.
    Spero invece che l’imprinting di Grillo non sia più profondo…
    Staremo a vedere.

    p.s. Lui non si candida perché ha una condanna alle spalle… ;-)

  25. sara

    @davide loreti quella di Vedelago è la storia imprenditoriale di un’azienda del territorio di Treviso (azienda connotata politicamente, eh! ma non come credi…). Con il movimento a 5 stelle nulla centra se non che ogni tanto vi hanno organizzato delle gite,come fanno tante e tante scuole.

    Basta questo dettaglio non irrilevante a far capire perchè mi preoccupano abbastanza questi commenti? Questo non è il tempo delle approssimazioni e dei populismi facili. no, non dovrebbe esserlo…

  26. Luca

    @francescorocchi, ho scritto molto spesso quali cose mi piacciano di Grillo e quali non condivida dei suoi temi e contenuti (parecchie). Prima tra tutte la roboante campagna contro gli indagati o i condannati in parlamento.

    @hytok, può darsi che io sbagli spesso, appunto: ma tendo a metterlo in conto, appunto. Quanto a Di Pietro, dovresti mostrarmi una volta che ho espresso su di lui un pensiero che contraddicesse altre mie opinioni. “Integralismo velenosissimo” è espressione che puoi usare quando vuoi, ma non c’entra niente con l’avere argomentate e solide opinioni distanti da ciò che Di Pietro sistematicamente esprime (aggiungo che se avessi veleno in serbo lo destinerei a occasioni migliori). Quando dirà cose originali e intelligenti, secondo me, lo dirò volentieri e persino con sollievo. Se non l’ho fatto finora, è stata distrazione e non altro.

  27. franco

    Anche ammettendo che Grillo e i suoi raccontino frottole e siano degli incapaci a tutto tondo, non mi pare che da vent’anni a questa parte siamo stati governati da chissà quali menti illuminate o da geniali strateghi anzi! Quindi mi sembra inutile criticare a priori chi, bene o male, cerca di impegnarsi perchè non è quel “deus ex machina” che vorremmo anche perchè, non è affatto detto che quand’anche arrivasse le sue soluzioni ci poacerebbero.

  28. Massimo Seks

    prady, che i “ragazzi” mutuino il “metodo Grillo” (unito anche al “metodo Sgarbi”, secondo me).
    Beh, l’han già fatto.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/26/la-rivoluzione-costa-compagni/64935/

    Guardate il trattamento che han riservato a Claudio Fava.
    Quando scriveva post anti-PD, tutti ad applaudire.
    Ora che avanza una timida critica a Grillo, invece…
    I grillini arrivano addirittura ad infischiarsene delle sue lotte antimafia e a dire che sfrutta (e mangia su) il nome del padre morto per mafia.
    CHE BESTIE.

  29. pifo

    Ma non sara´che gli unici giovani dei quali tolleriamo le spavalde sicurezze e dei quali condividiamo le autocompiaciute convinzioni sono solo quelli che ci riconoscono come padri e come guide?
    Si chiameranno Grillini quelli di Grillo e magari “Millini” o “Piombini” quelli di Luca Sofri.
    Comunque … certe cose possiamo anche metterle in conto purche´, quando il conto arriva, si sia disposti a pagarlo.

  30. davide loreti

    A DIMENTICAVO SARA, LA DOTT.SSA CARLA POLI è VENUTA PROPRIO IERI A PARLARE AL WOODSTOCK 5 STELLE

  31. davide loreti

    Posso sapere perchè mi continuate a censurare il commento? Sto solo cercando di farle vedere intervista, interessante tra l’altro.

  32. sara

    @davide loreti la signora Poli viene anche alle iniziative contro il cementifico, e a vedelago ci sono stata. E’ un’imprenditrice e coltiva il suo mercato. Sa che se non trova consenso non trova clienti. Fa economia. Santificare senza conoscere però, eh, mi pare un azzardo.

  33. davide loreti

    sara sto cercando inutilmente da un ora di postare un link senza successo.. (me lo cancellano).
    E’ un intervista del blog di grillo di quest’inverno alla signora POLI, molto interessante.
    Quindi ti chiedo perchè il PD, invece di parlare di inceneritori, non da visibilità a questi progetti??
    Lo deve fare il Blog? (menomale!)

  34. Massimo Seks

    Mi sa che cancella automaticamente i post che contengono link.
    Ha cancellato anche il mio.
    Provo a dirlo senza link: i Grillini, come teme qualcuno, hanno GIA’ mutuato il “metodo Grillo” misto al “metodo Sgarbi”.
    Basti vedere sul sito del Fatto Quotidiano: Claudio Fava di S&L, amatissimo dai fattoni quotidiani quando spala letame sul PD, osa avanzare una timida critica a Grillo (nell’articolo “La Rivoluzione costa, compagni”).
    Il risultato? Un attacco senza precedenti al povero Fava, con una violenza verbale inaudita.
    Le cose più gentili che gli dicono? Che è un “servo pagato coi soldi dei contribuenti” nonchè un “lacchè di Berlusconi”. Tanto per capirci. Non solo insultano un uomo che ha lottato contro la mafia per gran parte della sua vita adulta, ma osano anche dire che egli sfrutta il (e mangia sul) nome del padre, Giuseppe Fava, ucciso dai mafiosi.
    Questi grillini sono feccia. E ora censuratemi anche questo commento.

  35. Hytok

    @Massimo Seks: tu che ci chiami bestie, invece, cosa sei? La squallida banalità che ha detto Fava non può e non deve essere risparmiata, solo perchè l’ha detta lui.

  36. Massimo Seks

    Non so cosa sono: so solo che non sono io a sputare su uno che si fa il mazzo per le battaglie antimafia dandogli del prezzolato manco fosse un camorrista.
    Nè sono stato io a dire che Fava sfrutta il cognome del padre.
    Ribadisco: bestie ignoranti.

  37. Hytok

    Dai per scontato che chi ha detto quella bestialità dello sfruttamento del cognome sia un grillino, invece è solo uno dei tanti che amano commentare il post di un blog con un insulto/cazzata qualsiasi. Un decerebrato, certamente, ma non necessariamente un grillino. Non che io sia un grillino, di certo non sono una bestia, e rivendico il diritto di rimproverare a Fava la sua cazzata senza ricevere sparate insultanti come le tue.

  38. Massimo Seks

    Veramente più persone lo han scritto.
    Non vuoi che si faccia di tutta l’erba un fascio?
    Allora forse voi grillini dovreste tenere al guinzaglio i vostri cani, o perlomeno chiamare un idraulico per farvi mettere un filtro tra c*lo e bocca, perchè “vi drena tutto”.
    D’altronde, i primi a fare di tutta l’erba un fascio e a generalizzare siete voi: che c’è, non vi piace assaggiare la medicina che voi stessi propinate agli altri?

  39. Anna

    Una domanda: ma oltre Grillo chi c’è? Il suo movimento è lui.
    E questo non è nuovo.
    Una riflessione: sono vent’anni che la scena politica è invasa da gente che trova nel suo non essere un politico la ragione della sua presenza in politica!
    Per Bossi e Berlusconi questa è da sempre la migliore ‘garanzia’ della loro capacità (?) di governare.
    Il fatto che la classe politica italiana sia ormai da troppi anni la peggiore d’Europa, non significa che non servano i politici.
    Personalmente auspico il momento in cui qualcuno (e spero che siano più di uno!) si affaccerà nel panorama politico nostrano e dirà: salve, io sono un politico, ho studiato per capire cosa significhi essere un politico, ho delle idee politiche cui ho intenzione di tenere fede anche se alla ‘gggente’ non piacciono e in tv faticano a ‘bucare’.

  40. Massimo Seks

    Hytok, frigna quanto vuoi.
    Io quando dicevo “bestie” mi riferivo ai grillini.
    Tu ti sei sentito chiamato in causa (“ci chiami bestie”). Ergo, sei un grillino.
    Ti lamenti per il fare di tutta l’erba un fascio?
    Non mi pare che voi facciate diversamente, quando parlate de “il PD” e “i piddini”…

Commenti chiusi