A me le parole del presidente del “Forum delle associazioni familiari” (la portata della cui rappresentanza ancora non ho capito) che oggi molti giornali riportano con grande enfasi, non sono così chiare. Non si capisce se non gli vadano i comportamenti privati del premier – e in questo caso sì che “saranno fatti suoi” sarebbe per una volta una risposta legittima -, visto che di quelli pubblici non fa menzione, o se non gli vada che lo scandalo montante offuschi le questioni in discussione sulla famiglia: però allora i giornali avrebbero un po’ forzato le sue parole, nell’intento di aggiungere nuove dissociazioni al cumulo montante di guai berlusconiani. “Proteggere il valore della famiglia”, poi, è un’espressione che implica che esista “la famiglia”, singolare caro a certi assolutismi poco interessati ai contesti e ai problemi, e molto al “valore”. Resta che tutta la preoccupazione suona piuttosto fumosa.
“Se Berlusconi sarà capace di proteggere il valore della famiglia, sarà sostenuto da noi. Non ce la sentiamo di dire ‘non si deve presentare’ ma da qui a lunedì mattina, quando è in programma il suo intervento, deve mandare un segnale diverso da quanto ha fatto finora. Deve fare una dichiarazione di impegno forte di distinzione fra la vita privata e l’impegno pubblico”.
ho letto ieri da qualche parte la dichiarazione e anche a me e’ sembrata fumosa, anzi direi che l’ho trovata ipocrita, se le parole sono state riportate con esattezza: ti aspetti “un segnale diverso” da un signore che ha vissuto 74 anni in un certo modo e ne va fiero? se non e’ ipocrisia, allora beata ingenuita’
a me sembra chiarissimo: se concedi soldi e attenzione per la nostra agenda noi ti appoggeremo qualunque cosa tu faccia.