Il modulo Gasparri

L’alleanza tra Maurizio Gasparri e i media italiani delle ultime 24 ore è stata un ennesimo e plateale esempio di un meccanismo di autoconservazione del disastro italiano e dei suoi principali responsabili, la politica e l’informazione. Una stampa che avesse una propria autonomia e indipendenza sulla gerarchia delle notizie, o una stampa che avesse caro quanto sostiene un cambiamento di modalità nell’andamento della politica italiana, non prenderebbe sul serio il comunicato delirante di un esponente politico privo di ruoli di governo e che deve la sua visibilità soltanto a un lungo curriculum di sparate da tabloid.

Ricapitoliamo: Gasparri non è nessuno, non è un ministro, non ha poteri di nessun tipo rispetto alla sua proposta, e dice una cosa che non viene raccolta concretamente da nessun esponente politico e anzi criticata o snobbata da tutti. Gasparri che dice che bisogna arrestare gli studenti è come Moira Orfei che dice che si deve salvare il circo. E nelle redazioni lo sanno: sta dentro a un deterioramento della politica fatto di dichiarazioni a chi la spara più grossa che rimpiazzano la politica, e sta dentro a un innalzamento del livello dello scontro che serve solo a far sopravvivere i protagonisti dello scontro.

Un’informazione degna di questo nome, all’arrivo del comunicato di Gasparri, sarebbe quindi attraversata da due pensieri. Uno che dice “cazzata” e torna a fare il suo mestiere su cose più importanti. Un altro che dice “gli reggo il gioco? continuo a essere complice di questo meccanismo e della sopravvivenza di questo regime? No, ci dev’essere altro da raccontare”. Sia di etica giornalistica, o sia di visione politica, la conclusione è “non lo pubblico”.

Invece nella prevalenza dei media prevalgono altri due pensieri: uno è “wow, vai col titolone, l’orco Gasparri vuole arrestare gli studenti” (etica giornalistica). L’altro è “vergogna, noi li fermeremo mobilitando i nostri lettori, e stavolta l’hanno fatta grossa, e con questo perdono le elezioni” (visione politica). Il risultato è che schiere di direttori, giornalisti, commentatori che fingono (o credono davvero?) di fare argine a prepotenze e berlusconismo ne sono quotidianamente servi e alleati: o qualcuno pensa che Gasparri salti sulla sedia a leggere gli editoriali che lo criticano? C’è una deliberata, cieca e scellerata complicità nella conservazione di questa maggioranza e di questa pessima politica da parte di quei giornali che fingono di combatterla e da anni non guadagnano a questa causa un elettore in più, un consenso in più, un argomento in più. Nel loro campo sono lontani dal mostrare un’alternativa tanto quanto lo sono i partiti di opposizione, e preferiscono lisciare il pelo ai loro lettori con demagogie e terrorismo: le ultime copie le vendono così.

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39 commenti su “Il modulo Gasparri

  1. ro55ma

    Perchè non una terza opzione: Proposta indecente ma non per il motivo che piacerebbe a Gasparri; problema (la violenza) vero che si affronta con coerenza e a viso aperto: non ci sono giustificazioni di sorta e per nessuno.
    Ma hai probabilmente ragione tu su tutto.

  2. animabella

    Caro Luca, non hai tutti i torti a sostenere che il sistema mediatico spesso regge il gioco di esponenti politici mediocri che non contano granché (mi sono sempre chiesta perché i comunicati che gli uffici stampa dei politici sfornano continuamente siano presi così in considerazione dai giornalisti. E la risposta che mi do è: pigrizia). In questo caso però, la dichiarazione – sebbene non provenga da un ministro (anche se Maroni con l’idea dei Daspo c’è andato vicino) è del presidente dei senatori del partito più importante (ancora) d’Italia e credo fosse stavolta davvero una notizia. Soprattutto perché il rischio è che l’ingenuo Gasparri dica apertamente quello che, altri politici “un po’) più scaltri non dicono ma pensano, e magari tentano di fare. Ti segnalo il mio breve commento, molto preoccupato, sul mio blog: http://cinziasciuto.blogspot.com/2010/12/arresti-preventivi-fascismo-alle-porte.html

  3. nicolacolella

    Sottovaluti un rischio: che di fronte all’assenza di reazioni, possano pensare che, tutto sommato, la cosa si può fare e nessuno si straccerebbe le vesti per qualche ‘arresto preventivo’; e ci ritroveremmo in un Paese un pò più fascista di quanto non sia.

  4. Luca

    Non lo sottovaluto, è un vecchio e sensato argomento ma che di fatto ha molto meno valore di quel che pare: quasi niente in Italia è stato scongiurato da insurrezioni di stampa, e soprattutto in questo caso parliamo di una proposta che arriva da uno che non ha nessuna voce in capitolo nel metterla in pratica.

  5. Hytok

    Ragionando così berlusconi è andato al potere, cioè tolleran do ogni giorno un pezzettino di porcheria in più.

  6. Kekko66

    Sottoscrivo parola per parola quello che ha scritto Luca. E lo dico da sostenitore di questa maggioranza, quindi vale di più, perchè se uno della “mia” parte spara una “ca**ata” io lo dico e penso anche che non si dovrebbe dar peso a una “ca**ata” di uno che in quel momento non può nemmeno realizzarla. Bravo Luca, un post veramente riuscito.

  7. Luca

    Berlusconi è andato al potere con ben altro che le fanfaronate di Gasparri, con iniziative assai più concrete e meno estemporanee portate avanti fregandosene con successo di indignazioni ed editoriali. A forza di elezioni vinte, mentre noi ci indignavamo di Gasparri.

  8. Urlo

    Secondo me anche nel caso specifico stiamo parlando di uno che, anzichè non contare nulla, siede in parlamento ed ha potere decisionale. Proprio pochi giorni fa abbiamo visto che anche quelli che anche secondo Sofri non sono nessuno, in realtà poi al momento della chiama contano moltissimo e possono decidere le sorti di un intero governo.

    Dovremmo indignarci di più di fronte a queste frasi anzichè bollarle superficialmente e snobisticamente come semplici stupidità. E’ proprio a causa di questo atteggiamento superficiale che ancora c’è Berlusconi al governo.

    Dovessimo lasciar passare sotto silenzio tutte le porcate dette dai nostri governanti, non parleremmo più di politica e non abbiamo una controprova che ci dimostri che staremmo meglio di come stiamo oggi.

    Infine, non dovrebbero essere solo i giornali a decidere quali siano gli argomenti degni di discussione, ma i cittadini a votare o meno con a disposizione la maggior quantità di informazioni possibile.

  9. brandavide

    Perfetto Luca, anche io alle ultime politiche sono stato elettore di Berlusconi, ma non è una cambiale in bianco, mi è capitato di votare Prodi, e alle regionali e comunali ho votato csx dove la proposta è quasi sempre pragmatica.
    Le politiche sono un’altra cosa e mi preoccupa una classe dirigente che cavalca i sentimenti di un elettorato con le idee di Kekko66.

  10. Urlo

    “Berlusconi è andato al potere con ben altro che le fanfaronate di Gasparri”

    E’ andato avanti con un concerto di fanfaronate sue e di tanti Gasparri.

    “fregandosene con successo di indignazioni ed editoriali”

    I cittadini avrebbero dovuto indignarsi, se non è successo la colpa non è dei giornali i quali peraltro fino a ieri non si sono indignati come stanno facendo in questi ultimi anni.

    “Berlusconi è andato avanti a forza di elezioni vinte”

    Bè è tautologico. Il punto è: perchè ha vinto? Non credo a causa delle indignazioni (poco frequenti tra l’altro, ripeto).

    “Mentre noi ci indignavamo di Gasparri”

    Non è vero: il Berlusconismo (che include le dichiarazioni di Gasparri) è stato sempre sottovalutato come stai facendo tu ora.

  11. andrea61

    Analisi perfetta. Aggiungerei che Gasparri in questo modo fa anche il guastatore a sinistra perche’ chi dovrebbe lavorare alacremente alla costruzione di un progetto vincente puo’ benissimo rincorrere l’ovvia e travolgente indignazione che certe dichiarazioni suscitano. E intanto il cavaliere vince le elezioni quasi senza dover partecipare.

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  13. Elvetico

    Sì ma è il giochetto che funziona in tutto il mondo, mica solo in Italia. In Svizzera l’ex segretario dell’UDC (destra xenofoba) amava raccontare che quando pronunciava la parola “negro” aveva le telecamere e i titoli di giornale per lui.

  14. max6419

    Dottor Sofri, ho sentito dire che Flaubert quando per sbaglio scrisse una frase tipo “Gasparri che dice che bisogna arrestare gli studenti è come Moira Orfei che dice che si deve salvare il circo” voleva suicidarsi.

  15. Fabio

    Se il tuo discorso si regge sul fatto che Gasparri non è nessuno, allora sbagli perché Gasparri è Capogruppo alla Camera del Popolo della Libertà. Carica parlamentare molto importante, degna di nota. Gasparri non è nemmeno un senatore tra gli altri ma parla a nome di tutti i senatori del Popolo della Libertà.

    Se il tuo discorso si basa sul fatto che le sue sono dichiarazioni isolate, allora sbagli perché il Ministro degli Interni, nonché esponente di punta della seconda gamba della maggioranza che sostiene il governo dell Repubblica da cui dipendono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ha appena sostenuto che occorre guardare ai manifestanti come se fossero tifosi di calcio.

    Se il tuo discorso significa che i giornali debbano setacciare le notizie escludendo quelle che sembrano troppo stravaganti, allora di per sé penso sia un errore. Il Post ha potuto fare il titolo naif “Cos’è successo il 7 Aprile” solo perché gli altri avevano già dato la notizia in modo completo aderendo o all’eccezione giornalistica o a quella politica.

    Il discorso sull’alternativa politica o culturale mi sembra come sempre pretestuoso. Questa affermazione merita oppure no una indignazione unanime? A mio avviso la meriterebbe anche solo se fosse di un politicante qualsiasi, figuriamoci se a pronunciarla è stato il Capogruppo del partito di maggioranza relativa in perfetta continuità con il milieu culturale e politico cui appartiene.

  16. johndoe

    Io concordo con la sostanza del post di Luca, il comportamento della stampa non è diverso da quello di qualche estate fa, quando tutti i cani mordevano tutte le persone….poi, improvvisamente appagati, hanno smesso.

    Per chi dice che non si possono ignorare le notizie la mia risposta è che non è necessario ignorarle, basterebbe pesarle. Se questa merita il titolo di apertura da 2 giorni vuol dire che la bilancia è rotta o truccata, e che gli scopi da perseguire sono diversi dall’informazione.

  17. fabio franceschi

    Finalmente dopo tanti anni un giornalista che mostra aver capito il cosiddetto berlusconismo. Modo di essere e di esprimersi assai difficile da capire e da combattere perchè la critica a questo presta il fianco, apparentemente, a varie critiche che possono apparire, ad una analisi non attenta, snobbistiche o altro. Invece sono il vero modo di affrontare “il berlusconismo”. Infatti il “meccanismo di questo regime” come dice Sofri, non si basa sui fatti concreti, ma su altro che appare come il vero soggetto. Provo a spiegarmi come spesso ho fatto con un esempio(si prenda l’esempio non alla lettera): se il bambino, furbo e cinico, dice alla madre ansiosa, guarda che io non mangio perchè tu non mi dai la cioccolata e pertanto se io muoio tua è la colpa. Se la madre (presa dall’ansia e non capendo il tranello) accetta di discutere tale argomento così posto (cioè il non problema), ha già perso la battaglia e la sua autorevolezza. E’ ricattabile sempre e recuperare l’autorevolezza sarà per lei una fatica enorme, sempre che ci riesca. Certamente è molto più difficile parlare d’altro, come dovrebbe, poiche il piccolo furbastro cinico non solo non morirà, ma sarà lui costretto a iniziare un nuovo approccio. Purtroppo la sinistra tutta (assai ansiosa) è caduta nell’errore iniziale ed ora ancor non sa cosa fare. Bene fa Sofri e tanti come lui ci vorrebbero. Il vero problema non è la cioccolata ma l’alimentazione ed educazione alla vita (cosa assai più difficile da accettare del piacere qualunque esso sia, senza nulla togliere al bene che il piacere dà, ma quale condimento della vita). Parliamo dei veri problemi dei cittadini a cominciare dal lavoro e dalle tasse e smettiamola di prestar attenzione agli inesistenti, seppur con potere che noi gli abbiam dato (cosa di non poco conto)! Il condimento è qualcosa che si aggiunge. Ma non c’è nulla su cui mettere il condimento?

  18. farfallagranata

    Sì ma Gasparri è il capogruppo al Senato del PDL, il maggior partito della coalizione che appoggia questo Governo.
    Non puoi definirlo signor Nessuno.
    Stai dicendo che queste cariche non hanno alcun senso e non comportano nessuna responsabilità? Chiaramente no, lo so perché la tua analisi è sul personaggio.
    Ma i media perché non dovrebbero considerare le sue esternazioni in qualità di portavoce del gruppo PDL al Senato della Repubblica Italiana?

  19. patgarret

    Io credo che all’analisi lucida di Luca manchi un pezzo importante relativo ai motivi che spingono i media ad agire in questo modo.
    Ovvero il soldo e la supina sottomissione al gusto per il sensazionale che il consumatore ha sviluppato.
    Il tutto figlio di una società che premia il clic più del content…e la politica non fa eccezione…e perchè dovrebbe farlo? Sono riusciti a trasformare l’arena politica in una sorta di “Campionato Italiano di Serie P” in cui il pubblico ormai si schiera per tifoseria…
    Perchè allora, seguendo questa logica, non bisognerebbe commentare un autogoal clamoroso come quello del terzino Gasparri? Impossibile…l’autogoal da pippero fa audience, fa clic, soprattutto se condito anche da strafalcioni storici. Daje al pippero.
    Ci possiamo aspettare una logica diversa dai nostri media?
    A 36 anni non ho alcuna speranza che questo succeda.

  20. johndoe

    @ farfallagranata: ok, la prendo un po’ alla larga…
    Gasparri è il capogruppo del pdl al senato, giusto. Ma è Gasparri, non è una cosa irrilevante, concordi? Perchè altrimenti anche la Pivetti è stata addirittura presidente della camera, e Scalfaro addirittura della repubblica. Questo rendeva più decente ciò che dicevano? No, secondo me.

    Cerchiamo di vederla dalla parte giusta e non al contrario: non è la carica che nobilita ciò che fa l’uomo, ma al contrario è l’uomo che può rendere onore alla carica, oppure screditarla come nei casi citati.

    Ciò premesso, concordi sulla assoluta irrilevanza di ciò che ha detto Gasparri? Perchè ci vuole autorevolezza (e non c’è), e ci vuole la possibilità di tradurre la cazzata in atti concreti, e non c’è neanche questa. Quindi di nuovo, il tutto è pressochè irrilevante.

    Ma se è irrilevante, perchè ci fanno le aperture da 2 giorni? Ognuno avrà il suo parere, il mio è che siano delle teste di cazzo che perseguono interessi diversi dall’informazione.

  21. amaryllide

    Le sparate hanno un ruolo, ovvero far passare da moderato chi propone una legge che è bestiale la metà della sparata. Insomma, come quando si sta contrattando il prezzo e chi deve vendere inizia chiedendo il doppio di quello che vuole davvero…
    Nel caso specifico, il Daspo per le manifestazioni è stato di polizia bello e buono, però appare più moderato rispetto agli arresti preventivi. L’unica stonatura nella vicenda è che perchè la recita funzioni la sparata dovrebbe venire prima della proposta “moderata”, ma Gasparri non è una cima, e probabilmente è merito suo se è riuscito a sbagliare i tempi di un copione già recitato mille volte.

  22. Ozkar

    Secondo me la notizia va data. Magari non ci apri la prima. Ci fai un basso. Lo metti in occhiello. Ma la notizia la dai. Il nostro dovere e’ scrivere cio’ che accade. Anche quando un politico facesse una affermazione palesemente per alzare la polvere. Poi, accanto, il collega potra’ scrivere un bel commento, se il direttore lo ritiene.

    Ma, Luca, se scrivi: ”Gasparri che dice che bisogna arrestare gli studenti e’ come Moira Orfei che dice che si deve salvare il circo” stai cadendo nell’abisso per cosi’ dire ‘culturale’ che tu stesso segnali: cioe’ che affermazioni cosi’ pesanti, dette dal capo dei deputati del partito di maggioranza, siano o possano essere considerate solo aria fritta. (Per intenderci: direi lo stesso se Di Pietro inneggiasse al patibolo per il premier). Non e’ aria fritta. E’, appunto, una presa di posizione molto, molto netta. Qualcuno direbbe gravissima. E’ una presa di posizione politica. Non e’, per intenderci, l’ennesima barzelletta raccontata dal Cavaliere, quello si’ un meccanismo oliato (e infatti i giornali non ci cascano piu’).

    Se non continuano i giornali, la stampa, a mettere nella ‘giusta’ proporzione cio’ che accade, allora si’, e’ finita davvero.

  23. Luca

    Rispondo all’obiezione sul ruolo istituzionale di Gasparri: certo che è il capogruppo del PdL, ma questo non ha nessuna rilevanza nella fattispecie. Non esiste nessuna intersezione tra quel ruolo e la concretezza della cosa che ha proposto. Nè rispetto al merito, né rispetto al potere: la parola di un capo di deputati è irrilevante rispetto a una possibilità del genere (ancora meno lo è con un parlamento da tempo svuotato da poteri legislativi). Peraltro, carica o no, non ricordo niente – se non epurazioni e maneggi in Rai, dove ancora conta – in cui sia stata decisiva una volontà di Gasparri in questa legislatura. E come si vede, non gli è andato dietro nessuno.

  24. Fabio

    Non può non contare, perché senza la premessa che Gasparri è un signor nessuno, rimane solo il criterio contenutistico. Cioè un giornalista dovrebbe pubblicare solo le proposte di legge sensate, quelle cantierabili, quelle realizzabili. Questo non è possibile, perché per esempio non avremmo dovuto parlare del Lodo Alfano – legge non realizzabile per la Corte Costituzionale – che però ha tenuto bloccato il dibattito e ha prodotto lo stralcio della posizione di Berlusconi dal processo Mills. Non avremmo dovuto parlare nemmeno delle parti della legge 40 che sono sempre state bloccate dalla Corte Costituzionale. Oppure non avremmo potuto parlare del Processo breve che rischiava di tagliare processi reali di persone reali. Non avremmo potuto parlare dello scudo fiscale, era pensabile organizzare un rientro dei capitali di quel tipo?

    Sostenere che bisogna arrestare i malviventi possibili non porterà mai a nessuna legge regolare – sicuramente la Corte la boccerebbe. Questo significa che non porti da nessuna parte?

    Per quanto riguarda l’irrilevanza di Gasparri mi sembra proprio una sottovalutazione eccessiva. Davvero si può credere che si diventi Capogruppo dei Senatori se non si ha nessuna carta da fare valere? Mi dispiace, ma la posizione deve essere pensata meglio.

    1) Si deve accettare che Gasparri non è Neri Marcorè.
    2) Il criterio di sottovalutazione della notizia deve essere specificato meglio in modo da togliere la possibilità che un giornalista possa decidere di non parlare delle leggi che si sono ricordate appena sopra.

  25. Massimiliano Marsico

    Luca, sono al 10000% d’accordo con te. E’ una non-notizia e come tale andava trattata.

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  27. giach

    Ciao. sono contento che qualcuno parli di questo meccanismo perverso di stampa+politica, ma Gasparri è solo un piccolissimo esempio.

    La corresponsabilità dei media, anche quelli apparentemente progressisti nel degrado italiano è evidente ed il sistema dei giornali e delle televisioni italiane è chiaramente un unico carrozzone autoreferenziale, dove presunti grandi giornalisti obbediscono consapevolmente o meno a chi decide in modo molto interessato una gerarchia delle notizie dove il fumo e le sparate da curva sud oscurano totalmente i fatti.

    Faccio un paio di esempi:
    feltri e co.: fanno un titolo o una campagna diffamatoria e per tre giorni non solo non si parla d’altro, ma l’osceno individuo o i suo i sodali sono invitati a dire la loro in tutti i tg e trasmissioni di approfondimento, specie a la7 e in altri media non presumibilmente governativi, cosicché ottengno attenzione, credito, anzichè il doveroso oblio.
    Papa: se dice una cosa ovviamente insensata, ma in linea con il suo ruolo, vai coi titoloni: perché? Perché repubblica e altri media che dovrebbero essere laici se, che so il vaticano protesta per il nobel ai padri della fecondazione artificiale (cosa dovrebbero dire dal loro punto di vista?) scatta il titolone? Un giornale intelligente dovrebbe fare il titolone sul premio nobel e dedicare un trafiletto alle critiche vaticane ai premi nobel, come fanno all’estero.

    Perché sparare un titolone su una affermazione infelice del papa e aprire i commenti o le raccolte di firme, non è affatto combattere per la laicità: è fare caciara calcistica per i esasperare le contrapposizioni e vendere copie senza far capire nulla a nessuno.
    Un gionale laico, piuttosto, fa un articolo su critiche dei premi nobel sulle ultime beatificazioni

    Devo dire che i vari repubblica la7, ecc. sono molto molto corresponsabili di questo degrado, cadendo in pieno in questi giochi, forse per vendere copie e acquisire pubblico, forse per pura stupidità.

  28. stefano b

    Se il capogruppo al Senato del maggior partito italiano invoca provvedimenti fascisti questa è una notizia. A prescindere dal fatto che sia una proposta concreta piuttosto che l’ennesima sparata tanto per buttarla in caciara.
    Il problema non è tanto dei media, ma come al solito del livello di coscienza civica di questo paese, che una volta di più si dimostra piuttosto basso. In molti paesi occidentali le continue sparate di Gasparri, non ultima questa degli arresti preventivi, provocherebbe un’ondata di sdegno popolare che andrebbe ben al di là delle consuete critiche degli avversari politici. E costringerebbe il Gasparri di turno come minimo a rinunciare al suo ruolo di capogruppo, per arrivare in alcuni casi alla stroncatura totale e definitiva della carriera politica.
    Invidio moltissimo quei paesi in cui politici nazionali e uomini di governo si assumono la piena responsabilità di quello che dicono e fanno, e sono pronti a dimettersi per qualche frase incauta o per aver approfittato di un rimborso spese di cui non avevano diritto.
    In Italia un politico può dire e fare quasi tutto, tanto passata la bufera di un paio di giorni di critiche su giornali e tv tutto rimane come prima.
    Che gli arresti preventivi al reato siano irrealizzabili in Italia non rende meno grave quello che Gasparri ha detto.
    Vorrei ricordare che Gasparri è un fascista, e ben orgoglioso di esserlo come il suo camerata La Russa, che infatti l’altra sera da Santoro ha detto chiaramente che non si sente minimamente offeso se gli danno del fascista.
    Io non sottovaluterei la pericolosità di certa gente. E’ ovvio che il rischio di tornare al ventennio nell’Europa del 2010 è inesistente.
    Ma il rischio di portare l’Italia più vicina al modello di democrazia della Russia c’è, ed è sempre bene tenere gli occhi aperti.

  29. dre.sca

    Il discorso non fa una grinza, e però ricorda in qualche modo – facendo le debite proporzioni, naturalmente – la faccenda del “pubblicare o no i comunicati dei terroristi che sennò gli si fa pubblicità”.
    Il vero problema è un altro, e cioè se le sparate di Gasparri sono o meno condivise dagli elettori di Pdl e Lega, vale a dire da quella che allo stato attuale rappresenta la maggioranza dei votanti. Nel qual caso sarebbe sì grave davvero, conferma (ennesima) che i basilari concetti alla base di una concezione liberale dello Stato sono ormai del tutto dimenticati, in nome di un dibattito politico che riesce a raggiungere livelli di rozzezza degni del peggior barsport.

    E comunque, se così fosse – mi dicono che su Radio Padania Gasparri è stato entusiasticamente commentato – se così fosse, ecco il motivo per cui i giornali filo-governativi gli danno spazio: per vendere il giornale.

    Considerazione ovvia. E però riflette il motivo per cui a Gasparri viene dato spazio anche sui quotidiani d’opposizione: perché, in molti di questi, l’antiberlusconismo – nel senso più generale del termine – resta l’argomento principe, lo snodo primcipale da cui far partire il discorso, e spesso anche concluderlo. Nel senso, andando di paradosso (ma neanche tanto): Gasparri rappresenta la molla che fa salire le vendite anche di Repubblica.

    http://notiziedanessundove.blogspot.com

  30. wizzo

    Io sono d’accordo sulla miope malafede di certa stampa. E, di pancia, sarei anche d’accordo sul lasciare Gasparri al proprio destino senza prenderlo in considerazione. Il problema è che quel tipo lì, non è il nessuno che tu dici, ma è presidente dei senatori del più numeroso gruppo parlamentare. Confutare efficacemente e seriamente le sue sparate potrebbe voler dire aprire un varco nelle teste di chi magari tende a seguirlo Gasparri (ce n’è di quella gente eh!). Ho utilizzato il condizionale perché, appunto, il tuo giudizio su certa stampa lo condivido tutto.

  31. Lazarus

    Quei giornali sono gli stessi che in realtà amano la pessima politica come ama la pioggia chi vende ombrelli.

  32. Frankchi70

    Per me Luca ha colto il segno.
    Un politico ora può chiamare a raccolta dei giornalisti per rilasciare una dichiarazione veloce fatta di una frase, senza che questa abbiano un ragionamento dietro o addirittura abbia un senso. Più il politico è conosciuto e più la frase è una cazzata e più verrà riportata dai media MA SENZA UN CONTRO COMMENTO CRITICO. Al più si dirà: l’opposizione non è d’accordo. Il giornalista non prende quasi mai posizione (nei tg questo è lampante, ma anche nei giornali spesso).
    Questo meccanismo è sfruttato anche dai giornali di “propaganda”. Sanno che più il titolo è scorretto e più sarà riportato dai vari media. Quindi riescono a far arrivare il loro messaggio non tanto ai loro pochi lettori ma a tutti gli altri.

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