L’impegno annuale di Randy Newman

Randy Newman è uno dei più grandi cantautori americani di tutti i tempi. C’è stato un tempo in cui fuori dagli Stati Uniti nessuno sapeva chi fosse – e anche dentro gli Stati Uniti non era certo una rockstar – poi ha cominciato a essere candidato all’Oscar per le musiche nei film e ora qualcuno lo ha sentito nominare. Lui nel frattempo si è impigrito, ha smesso di fare dischi meravigliosi, e quelli pur belli che fa arrivano con frequenze molto scarse.
E quindi cosa fa? Scrive musiche per i film. Soprattutto canzoni. Soprattutto per i film Disney. Tutte uguali. E lo candidano all’Oscar sempre.
Stavolta è per Toy Story 3, la canzone si chiama “We belong together”. Negli ultimi trent’anni le sue musiche e canzoni hanno avuto la nomination venti volte, l’anno scorso erano sue ben due canzoni candidate. Ha vinto solo nel 2002 con la canzone di Monsters & Co. Da quando è iniziata questa catena di montaggio ha pubblicato solo due dischi di nuove canzoni “sue”. Ciascuno di quelli migliore di tutte le canzoni Disney fotocopiate che ha fatto nel frattempo. Ma che fareste voi al posto suo? Lui è facile immaginarlo in una camicia hawaiiana su una terrazza di Malibu che sfotte i giurati dell’Academy e i personaggi di Toy Story e si gode i soldi dei diritti. Che tanto la canzone di Cars 2, in uscita quest’anno, è già bell’e fatta.

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4 commenti su “L’impegno annuale di Randy Newman

  1. sergio62

    del resto,quanti scrittori di grande successo-italiani e non-hanno ormai pure loro cessato di attendere quello che Pennacchi chiama ‘il demone interiore’ che ispira e obbediscono a precise richieste editoriali del tipo ‘sfornami un libro ogni 12 mesi,magari sotto Natale’?idem dicasi per films,per le canzoni.vince il mercato con le sue leggi,purtroppo,a scapito della qualità.

  2. ilbarbaro

    I tempi di 12 songs e Sail Away sono lontani, ma il successo è linfa vitale per un artista, specie del calibro di Newman. Il mondo lo ha scoperto con Ragtime e lui, lì, ha scoperto di non avere l’appeal del crooner né quello del rocker.
    Anche quando fa colonne sonore e sigle, le sue stanno lì a dimostrare che la classe non è acqua, visto che riesce a entusiasmare anche Jungle out there.
    We belong together è una sorta di “etichetta del destino”: a me viene subito in mente Rickie Lee Jones, non certo Mariah Carey, ma sai com’è…

  3. Nanni

    Ricordo che una delle frasi che avevo apprezzato di più del tuo libro di recensioni musicali era
    “Randy Newman assomiglioa ad un fan di Randy Newman” , o qualcosa del genere; comunque estremamente azzeccata , un personaggio così poco personaggio

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