Un paio di cose su Sanremo

La prima serata di Sanremo ha fatto i record di ascolti, e mi permetto di dire che me l’ero immaginato. Ieri sera, vedendone pochi sprazzi e leggendo i feedback su Twitter, capivo sì che era uno spettacolo straordinariamente deprimente e imbarazzante, ma capivo anche che lo stavano guardando quasi tutti. E mi veniva da pensare, dei miei amici quelli con l’alibi “Sanremo fa così schifo che va visto”, e che ora twittavano che non ci potevano credere, a quanto faceva schifo; mi veniva da pensare: ma non guardiamo la tv praticamente mai, l’abbiamo abbandonata con soddisfazione a un pubblico poco esigente o senza possibilità di scelta, o disabituato a qualunque qualità, e poi quando la accendiamo ci meravigliamo che quel che troviamo sia di totale mediocrità? Che vi aspettavate, Sorkin? Nanni Moretti?

Questo è il disastro dei contenuti editoriali italiani, dall’informazione all'”intrattenimento”: tutti si sono dedicati per anni a battaglie politiche sull'”indipendenza”, sulla “libertà”, sul “pluralismo”, come se ci fossero i cattivi da una parte e i buoni sconfitti dall’altro. Protestavamo contro l’eliminazione di Santoro e accettavamo le trasmissioni pomeridiane, Miss Italia e la povertà di Porta a porta. Protestavamo contro gli editoriali di Minzolini ma ci limitavamo a sorridere dei servizi sui cagnolini o i banchetti di natale al telegiornale. E intanto infatti il disastro vero era lo scadimento della qualità delle cose da ogni parte, compresa quella dei “buoni”, il fine che giustificava i mezzi, l’informazione fatta male da ogni parte e l’intrattenimento idem, con poche eccezioni. Là fuori è pieno di combattivi difensori della democrazia e della libertà che fanno le cose male, con metodi e risultati pessimi e diseducazione di tutti. Con la straordinaria sanzione di ieri sera: quando i temi presunti della difesa della libertà, dell’indipendenza e della democrazia popolare sono diventati oggetto del peggiore prodotto di intrattenimento televisivo mai visto: scopa. Nel senso del gioco di carte. E noi tutti lì a guardare e dire che schifo.

 

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39 commenti su “Un paio di cose su Sanremo

  1. fracca55

    Non proprio tutti. Dopo il 1971, anno di ‘Che sarà’ di José Feliciano, non guardo più Sanremo, e ogni anno mi continuo a chiedere perché amici e parenti tutti lo guardino con avidità, per poi ripetere che fa schifo.
    Dato che la risposta non ce l’ho, lo chiedo ai frequentatori di Wittgenstein: perché così tante persone dotate intellettualmente, in possesso di profonde e variegate esperienze emotive ed esistenziali, guardano Sanremo sapendo in anticipo che farà schifo?
    Grazie (sempre in anticipo).

  2. Pingback: L'inesauribile attrazione dell'irrilevante (se Sanremo fa schifo, perché ne parli?) | Farsi leggere

  3. iRob

    Provo a rispondere io.

    Forse quelle persone non sono così “dotate intellettualmente, in possesso di profonde e variegate esperienze emotive ed esistenziali” come sembra…

  4. michefax

    Concordo con l’analisi. Aggiungo che ieri per la prima volta da quando frequento Twitter ho provato un senso di disagio a leggere i feed. Il coro di “la canzone fa schifo” (trascorsi 10 secondi dall’inizio), “e io pago il canone per questo”, “celentano, fatelo tacere”, “se la Canalis rappresenta l’Italia” mi ha imbarazzato. Commentatori torturati dal supplizio facilmente evitabile col semplice e assoluto potere del telecomando. Dov’erano finite l’ironia, l’acutezza, l’originalità? 2 possibilità: o Sanremo raccoglie veramente le peggiori energie italiane, tirandoci fuori quella stessa banalità di cui denigriamo la rappresentazione scenica, o anche su twitter italiano ormai è sbarcato lo sbracato popolo di facebook. Peccato in ogni caso.

  5. sebastianim

    Allora: 1) e’ vero Celentano e’ in disfacimento ormai e sembra Bossi, mancano solo le pernacchie 2) pero’ se uno legge i suoi detrattori gli viene voglia di difenderlo e soprattutto 3) in questa tv l’alieno Celentano e’ ancora un virus necessario. Quando cambiera’ davvero (informazione, intrattenimento ecc.) ne riparliamo

  6. Esau Sanchez

    @fracca55. La risposta è molto semplice. Anche le persone dotate intellettualmente vogliono parlare di ciò di cui parlano tutti, svagarsi… e per tanti non c’è niente di più divertente che sparare a zero, tanto più oggi con Twitter e Facebook, formidabili strumenti di attrazione televisiva. Lo sport di tuittare è lo sport del momento e la TV è uno straordinario bersaglio. Se poi, su Twitter, mentre va in onda Sanremo qualcuno trova un infuocato dibattito sui versi leopardiani, prego: lo segnali.

  7. ilbarbaro

    C’era The Eiger Sanction su un canale “amico” ieri sera, ma immagino che a chi si crogiola nello scrivere della “musica” di Witney Houston e della disco ’70 importi poco. Anche questo serve all’obiettivo dello scadimento della qualità complessiva. La cosa terribile non sono i programmi, basta non guardarli e fare altro; la cosa terribile è rendersi conto dell’opinione che i programmisti hanno di noi in quanto pubblico per propinarci i Vespa e le D’Urso, le Bignardi e le Marcuzzi, le Ventura e le Panicucci… Ma da quelle parti si è sempre sostenuto con non c’era alcun progetto di rincoglionimento pilotato, alla faccia di Pasolini.

  8. anais

    @michefax – anch’io ho pensato la stessa cosa. Ho trovato ossessivo e fastidioso questo commentare ogni singola cosa di Sanremo su twitter con accattivanti messaggi cinguettanti pieni di ironia e acume . Va bene vedere le cose insieme, social-mente, ma certi passaggi di alcune persone erano quasi schizofrenici. Penso anche che in alcuni casi sia meglio pensare e pensare bene prima di dire o scrivere qualcosa. La velocità di twitter a volte porta a non farlo e i risultati si vedono.

  9. Francesco

    Accidenti al padrone di casa, non avesse invitato Makkox a cena, con conseguente reportage, mi sarei perso anche le poche parti del festival che ho visto.
    ps: se serve una colletta per invitarlo a cena e inviarlo di nuovo (magari in un posto più divertente, tipo il Senato) basta dirlo ;)

  10. S.ara

    @michefax
    Devi rivedere il tuo giudizio sui frequentatori di Twitter e Facebook perchè su quest’ultimo, che frequento assiduamente, non ho trovato che due cenni su Sanremo, uno dei quali il mio composto di 12 parole, e l’altro di un amico geniale e lapidario che dice così:” si ascende scendendo il televisore dalla finestra”. Invece Twitter ha sbracato, ma di suo.

  11. sombrero

    @michefax
    “o anche su twitter italiano ormai è sbarcato lo sbracato popolo di facebook”
    E già, Twitter, questo ricettacolo di spiriti sapienti…

  12. pifo

    Si guarda Sanremo, piu’ o meno distrattamente (grandioso il Crozza-Fuksas ieri sera!) e comunque mai sino alla fine perche’ il giorno dopo si lavora, perche’ nella sua miseria artistica riusciamo sempre a trovare qualcosa della nostra misura artistica, anche se “intellettualmente moooolto dotati”.
    Si guarda Sanremo perche’ nostra figlia di 15 anni ha preso un bell’ 7 in matematica ieri mattina e ci chiede, con rispetto ed educazione, di rimanere accanto a noi, davanti alla TV, sino alle 22. Brutto mandarla a letto!
    Si guarda Sanremo perche’ gli altri canali non offrono niente di meglio, non hai nulla di buono da leggere e se lo avessi stasera non terresti voglia di leggerlo. Capita!
    Si guarda Sanremo perche’ l’unico PC di casa (ci sono ancora delle case con un solo PC!) e’ occupato da tua moglie alla quale Sanremo “fa schifo!”.
    Si guarda Sanremo perche’ ogni anno vuoi vedere di persona quanto fa schifo, senza farti prendere di sorpresa da quello che raccontano i giornali il mattino dopo. Poi quando hai capito che e’ davvero da schifo ti senti un cretino leggendo quello che scrivono i giornali.
    Si guarda Sanremo per dire “Che cagata ‘sta canzone! Pero’ vedrai che tra due mesi con un nuovo arrangiamento la canteremo tutti!”.
    Si guarda Sanremo perche’ … “Hai visto mai che quest’anno esce fuori qualcosa tipo Avion Travel?”
    Si guarda Sanremo perche’ dici ” Se una famosa poetessa siede nella giuria del festival, io non posso guardarmelo dal divano di casa?”
    Si guarda Sanremo perche’ se ti abbiocchi sulla poltrona puoi fare dei sogni … musicali sicuro e rilassato perche’ tua moglie ti svegliera’ per portarti a dormire verso le 23-23:30!

    Si guarda Sanremo e lo spettacolo, per il 95%, e’ di una noia inarrivabile … ma c’e’ qualcosa di ancora piu’ noioso di Sanremo stesso: chiedersi ogni anno perche’ noi, “intellettualmente moooolto dotati”, … ogni anno guardiamo Sanremo, lo commentiamo e lo critichiamo.

    Saluti.

  13. sombrero

    Per una volta condivido. Non ho mai capito il fascino del trash e credo che il suo sdoganamento sia stato, in fondo, solo lo sdoganamento dell’imbecillità di qualcuno. E guardare la televisione anziché abbandonarla non avrebbe influito sulla qualità dei programmi più di quanto fissare con preoccupazione un asteroide diretto sulla terra ne devierebbe la traiettoria. Tanto la gente è quello che è.
    Una sola nota: non è che proprio tutto sia uguale a tutto. Per dirne una, come sobrietà (al di là di come lo si consideri politicamente) di solito il Tg3 sta al Tg2 più o meno come un notiziario della BBC sta a una puntata dei teletubbies. E forse non è l’unico esempio.

  14. bradipo

    Mai guardato Sanremo, ma proprio mai. Forse perché figlio di immigrati, e a casa dei miei non si guardava.
    Nella mia famiglia aveva comunque una sua importanza: mia madre diceva sempre che, arrivati al momento dell’anno in cui tutti impazzivano per Sanremo, la primavera non era più così lontana.

  15. Xander

    Non sono su FB, non sono su Twitter, guardo Sanremo: sono grave?
    Lo guardo con il piacere di sentire canzoni nuove: non le giudico (non più) dopo un primo ascolto, ma aspetto un po’ prima di farmi un’idea… Quello che scorre in mezzo alle canzoni a Sanremo lo seguo distrattamente, chiacchierando con mia moglie o leggendo qualcosa; Celentano però come sempre mi affascina, non sarà Martin Luther King, ma non sai mai cosa aspettarti.
    Sorrido a leggere certi commenti, sono ancora in tanti a credere di possedere la verità: siamo tutti diversi, alla fine, non credo si possa colpevolizzare qualcuno perchè guarda Sanremo. Almeno escono una ventina di canzoni nuove ogni anno… Dal Grande Fratello, invece, cosa ne esce?

  16. whiteyes

    Ieri sera? LA7: Assassinio sull’Eiger. Sanremo per me non è mai esistito.
    Io non credo nemmeno all’Auditel? 14 milioni….ma per piacere.
    Adriano Celentano lo adoro, solo come cantante e in alcuni dei suoi vecchi film.
    Non l’ho mai sopportato nei suoi monologhi e trasmissioni TV, nonchè interventi telefonici in diretta da Santoro; lo trovo imbarazzante (per lui e per me): voglio che resti un mito nel mio immaginario.

  17. eva

    Ieri sera c’era Zodiac (canale 5 o italia 1). E non ho più niente da dire su quest’argomento.

  18. wiz.loz

    @whiteyes: diffido di chi dice “giammai!” soprattutto per cose di così poco conto. E i 14 milioni sono credibilissimi, anche la mia ragazza si è messa a guardarlo, e lei è allergica alla TV…

  19. Fabio

    Interessante il discorso sulla responsabilità di chi ha spento la televisione rispetto allo scadimento della stessa. Subito dopo, però, si torna indietro e si dice che dalla semplice critica di chi si considera abbastanza simile è possibile giudicare l’evento televisivo che non si è visto. Mi sembra incoerente.

    Devo dire che lo spettacolo è stato abbastanza scadente. Certamente il momento migliore quello con Celentano. Alcune buone idee, alcune stupidaggini. Lontanissime da me alcune considerazioni, che però immagino che tutta quella pletora di credenti possano capire, non sentire così lontane. Mi sembra che quel tipo di discorso sul rapporto con la fede cattolica stesse in piedi. Ma anche di più. Retoricamente mettere in confronto le disgrazie quotidiane con il desiderio di Paradiso non è malissimo. Può essere fatto meglio? Forse. Ma di certo un tentativo popolare di andare oltre la fuffa quotidiana.

  20. george kaplan

    Io vado controcorrente.
    Difendo Sanremo a spada tratta da anni. Sia chiaro, io non lo guardo, ma il fatto che tutti ne sparlano mi spinge istintivamente a difenderlo.
    Certo, non ho molti argomenti. Da anni il migliore è questo: nessuno se l’è mai presa con il Festivalbar, che quando avevo 13 o 14 anni riempiva Arene di Verona di migliaia di pubescenti (per vedere un concerto con le più grandi pop star italiane del momento) completamente in playback, e cioè l’antimusica.
    La realtà è che a Sanremo si suona musica brutta, certo, ma almeno è dal vivo. C’è un lievissimo gesto artistico. Il Festivalbar era musica registrata e gente che faceva finta di cantare e di suonare.
    La cosa più patetica è che le presunte “grandi star” snobbavano Sanremo con sufficienza, per poi andare a fare i pesci rossi al Festivalbar.
    Sarebbe bello che Sanremo tornasse un festival con i migliori artisti italiani del momento, ma è impossibile, perché lo guarderebbero in due gatti.
    ****
    Sulla televisione in generale hai ragione da vendere. Io con Sky ho risolto: non grado quasi più nulla di quello che passano rai 1,2 e 3, rete 4, canale 5, italia 1 e La7.

  21. clarenza

    si guarda Sanremo (per quanto mi riguarda, in dosi omeopatiche) per l’ “effetto gatto spiaccicato”: è orribile, ma non puoi fare a meno di guardare

  22. michefax

    @sombrero negli ultimi 18 mesi c’è stato un sensibile aumento di utenti twitter in italia e, imho, ciò ha portato ad una popolarizzazione dei cinguettii, che prima erano più geek o relativi ad argomenti specifici. Non è che prima i twitterer fossero saggi, ma senz’altro gli utenti erano un campione statistico meno rappresentativo.
    Facebook invece ha sempre avuto, per quanto vedo, un taglio più privato e personale, e ha quasi 10 volte il numero di utenti.
    @ S.ara quello che hai osservato non signfica che su facebook non se ne sia parlato, ma più probabilmente che i tuoi amici non erano interessati all’argomento (o ne parlavano su twitter).

  23. S.ara

    Invito tutti a ricordarci SEMPRE questo appello alla qualità, a ‘fare le cose bene’ lanciato da Luca, perchè con l’accavallarsi dei commenti fatalmente ci si allontana sempre dal tema lanciato dall’autore e… ovviamente a guardare Zodiac nel caso ve lo foste ancora persi!

  24. rodo

    non è questione di averlo visto o no.
    non è colpa dei mezzi: tv, fb, twitter o questo blog;
    loro sono solo lo specchio della nostra comunità.
    che ci piaccia o no.
    una bella grana per Monti,
    volerci cambiare.

  25. joseph

    mi sembra una discussione un po’ vecchiotta. si sa dell’impoverimento barbaro della televisione. il punto è che ieri a sanremo mancava davvero la minima struttura di dialoghi e scene degne di una prima serata, qualunque fosse il canale. ieri sanremo era più triste di tutti i programmi trash arcinoti, che contengono sì spazzatura, ma hanno anche schema che cattura molte persone. tutto il resto è interessante il giusto: posso vedere sanremo oggi e leggere dostoevskij domani, rimbecillirmi davanti ad uno schermo tutto il giorno (che può anche essere quello di un pc) o buttare la tv dal balcone. non è su questo che si basa la nostra intelligenza. non solo, almeno.

  26. Pingback: links 16/02/2012 | Simone Weil

  27. odus

    1° Concordo con 1972 15 febbraio 2012 alle 12:43 scrive:
    Non si capisce. Riprova.
    2° Ma se qualcosa ho capito, i problemi sarebbero due:
    Uno, Celentano ha sballato e se questo servisse a chiudere definitivamente il Festival di Sanremo, bisognerebbe ringraziarlo. Se invece non servirà a questo nobile scopo, lo sballo del molleggiato non sarà servito a nulla.
    Due, che i programmi televisivi sono talmente scaduti che le persone di cultura non accendono più il televisore nemmeno quando dentro sono protagonisti i parenti, e poi si ricordano di accenderlo quando c’è l’Adrianone ex orologiaio cantore delle canzoni altrui e restano delusi.
    Embè? Cosa ci si può fare? Le persone di cultura vadano a teatro o si leggano un libro. Ma buono.

  28. pdmarica

    si guarda sanremo per esserci, perché giornali e altro ne fanno un evento; lo stesso motivo per cui un sacco di gente ha guardato fiorello o vieniviaconme, aumentando in numero settimana dopo settimana: più se ne parlava più si presentavano davanti alla tv la puntata successiva ; lo stesso motivo per cui guardare santoro su raidue faceva evento e adesso non se lo fila più nessuno, eppure la trasmissione è identica e trasmessa in chiaro

  29. Pingback: Twitter, il salva-ascolti del Festival di Sanremo 2012 - Gianluca Vicinanza » Gianluca Vicinanza

  30. themadcap

    Luca, sanremo quest’anno non è peggio di altre volte.
    I programmi del pomeriggio in tv e radio che ne parlano non sono peggio di altre volte.
    Sono tutti lo stesso spettacolo degradante di sempre.
    La differenza la fa twitter. I commenti sarcastici di twitter (di alcuni sia chiaro) possono sembrare naif, snob, radical chic, ma sono essenziali, pungenti e ficcanti.
    Seguire sanremo su twitter è differente dal guardarlo in tv. Molto.
    In tv è imbarazzante. Su twitter è divertente.
    @ilthemadcap

  31. Pingback: Picche d’ascolto | Ludik – di Luca Di Ciaccio

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