Il vecchio PD, ultima vittima di se stesso

Stasera, salvo sorprese, il Partito Democratico si sarà scelto Matteo Renzi come segretario. Intanto che aspettiamo a vedere come va, farei questa considerazione: che se il vecchio establishment del PD fortemente antirenziano fosse stato meno arrogante e presuntuoso con Pippo Civati, la cui candidatura sintetizzava i desideri di rinnovamento e una posizione più tradizionalmente di sinistra e di partito, e avesse fatto il saggio sacrificio di appoggiare lui invece di privilegiare il fidato ma anacronistico Cuperlo, oggi si sarebbe trovato con una chance vera di giocarsela, contro Renzi.
Hanno voluto fare da soli, e fare gli offesi con chi sosteneva che andavano sostituiti, e hanno dimostrato ancora una volta la loro inclinazione alla sconfitta suicida.

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21 commenti su “Il vecchio PD, ultima vittima di se stesso

  1. jamesnach

    Fai finta di non sapere che, per l’Apparato PD, Civati è un pericolo molto ma molto più grande di Renzi.
    A Renzi del partito non frega nulla: lo utilizzerà come trampolino per le politiche, ben attento a non pestare i piedi a troppa gente.
    Civati lo rivolterebbe per un calzino, invece.
    Lo sai tu, lo sappiamo tutti.
    Eppure, voti Renzi.
    Contento te.

  2. almotasim

    Civati è il gattino che tu dipingi come tigre. È effettivamente un felino, e le mosse sono quelle giuste, ma qui ci fermiamo.

  3. uqbal

    Jamesnach
    Sia Civati sia Renzi hanno dato la scalata al PD, inizialmente anche insieme. Uno è un santo, l’altro una “zoccola”. Perché?

  4. jamesnach

    Civati non è un santo, Renzi lasciamo stare.
    Uno dei due vuole davvero cambiare le cose, cominciando dal partito, e l’ha dimostrato in ogni occasione possibile.
    L’altro ha in mente una cosa sola: la poltrona.
    Molto semplice.

  5. MaBi

    Il vecchio establishment non esce affatto sconfitto, hanno semplicemente trattato con Renzi una spartizione che lasci loro un numero minoritario ma comunque adeguato di poltrone, e Cuperlo e’ solo il candidato di bandiera messo li’ apposta per perdere.
    Il Grande Rinnovamento che inizera’ domani consiste nel fatto che nei prossimi CdA di banche, fondazioni, Eni, Finmeccanica, Poste e giu’ giu’ fino alla piu’ piccola municipalizzata, la “quota PD” sara’ composta in maggioranza da renziani anziche’ da bersaniani o veltroniani o franceschiniani. Ah si’… c’e’ anche che con Renzi si vinceranno le prossime elezioni e quindi la “quota PD” nelle suddette aumentera’, per cui alla fine anche le poltrone del vecchio establishment finiranno per aumentare rispetto ad ora. Il classico win-win per tutti (tranne che per noi).

  6. Pingback: Il vecchio PD, ultima vittima di se stesso | Wittgenstein | NUOVA RESISTENZA

  7. melba

    Temo che Civati nel tempo si sia rivelato troppo inaffidabile per chiunque, non solo per l’establishment e non solo secondo le motivazioni di quest’ultimo. Ti ricordo che non ha votato la fiducia per far nascere il governo presieduto da uno del partito che, parlamentarie o no, comunque l’ha messo nelle sue liste e lo ha portato in parlamento.
    Tutta la campagna che lui ha fatto, da molto prima che la campagna iniziasse, era per assicurarsi i voti, certamente e consapevolmente minoritari, di quelli che considerano un tale comportamento come cosa buona e giusta, cioè più che altro quelli, puri di cuore e di spirito, anche pure (ma non tutti), ma politicamente vocati alla minoritarietà, che fanno un feticcio di “posizioni non negoziabili” non meno impolitiche e non meno impraticabili di quelli che fanno altrettanto sulle questioni etiche.
    L’establishment certo – come tu ben scrivi – non era in grado di capire, ma in realtà io credo non ci fosse nulla da capire, perché Civati stesso non ha mai voluto essere per loro un candidato appetibile. Ho idee piuttosto precise sul perché non ci abbia nemmeno provato, ma questa è materia per un altro e diverso post, in caso :-)

  8. spago

    @jamesnach non ce la fai proprio a sostituire “fai finta di non sapere”, “lo sai”, “lo sappiamo tutti”, con qualcosa che non sia un insulto agli interlocutori? non è che c’è la verità da un lato e poi quelli che non la VOGLIONO ammettere.. c’è la tua opinione da un lato, quel che pare, sembra a te, quel di cui tu sei convinto.. e quel che pare, sembra agli altri, quel di cui son convinti loro.. basta con questa supponenza!

  9. jamesnach

    @spago

    Spiegami dove sta l’insulto agli interlocutori
    A meno che tu non si Renzi, ovviamente

  10. jamesnach

    “Temo che Civati nel tempo si sia rivelato troppo inaffidabile per chiunque”
    Per chiunque abbia interesse a far sì che il PD resti la cloaca che è, senz’altro.

    Certo che avete la memoria davvero corta, belli miei.
    Nelle primarie di un anno fa la parola d’ordine di TUTTI i candidati era “mai col PdL”, e guarda un po’, l’unico a ricordarsene e a comportarsi di conseguenza, l’unico ad aver rispetto degli impegni presi con gli elettori, è quello che oggi viene tacciato di “inaffidabilità”.
    Almeno abbiate la decenza.

  11. melba

    Guarda, io parlo solo per me e non rappresento nessuno, quindi non parlarmi al plurale e non coinvolgere altri.

    Io credo fermissimamente che l’unica fiducia che un parlamentare può negare al suo partito sia quella relativa a singoli provvedimenti che ledano le sue radicate convinzioni etiche. Ma se invece la sfiducia è politica, allora c’è una e una sola azione conseguente e lecita: dimettersi. Perché qualsiasi cosa tu politicamente pensi, senza quel partito lì, che ora ti chiede la fiducia, tu in parlamento non ci saresti. Punto.
    Civati ha compiuto un atto gravissimo (a parte che alla fine ha scelto la strada facile, è uscito dall’aula, con vero coraggio delle sue opinioni) e ti dirò di più: lo ha fatto solamente perché era il solo a farlo e il governo sarebbe nato lo stesso, stai sicuro.

  12. splarz

    Luca, se davvero pensi che Civati avrebbe potuto raccogliere i consensi della vecchia dirigenza non hai capito nulla di Civati. L’alternativa è che Civati abbia preso per il culo me e molto altri.
    La vecchia dirigenza sta, almeno in parte, con Renzi, che sostieni con immeritato slancio: perchè?

  13. Francesco

    @melba, se il vincolo di mandato non fosse vietato dalla costituzione, al massimo sarebbe nei confronti degli elettori (ovviamente rappresentati dal programma che gli si è presentato, non da interpretazioni su casa preferiscano o meno), non certo dei capi-partito (e tantomeno di quelli che votano contro l’indicazione di partito nel segreto, imponendo la propria linea senza neppure il coraggio di dichiararla).
    Detto questo, tornerò a votare il PD se avrà dei dirigenti decenti, oggi ho fatto quel poco che potevo per andare in questa direzione, se vincerà Renzi, spero che capisca che non ha speranze di arrivare a governare senza rottamare davvero, anche a costo di pestare troppi piedi.

    ps: @ilPadroneDiCasa se Civati avesse corso con l’accordo dei precedenti, avrei votato Renzi (e forse l’avrei votato anche se fossero stati equidistanti dal vecchio PD).

  14. melba

    @Francesco, con la fiducia, soprattutto quella che fa “nascere” il governo, il vincolo di mandato o meglio la sua mancanza c’entra poco o nulla. Vedersi tutti i precedenti (che sono nulli, non a caso) per credere. E anche il render conto agli elettori è una cosa bellissima e sacrosanta, che dobbiamo pretendere più che chiedere. Ma se sono gli elettori quelli che votano, senza un partito che ti metta in lista non ci sono voti da raccogliere. E l’accountability, o meglio il render conto, delle proprie scelte – a maggior ragione con il Porcellum – su questo specifico tipo di fiducia, secondo te, prevede che tu sia fedele a quanto dichiarato in campagna elettorale o prevede che tu – nella condizione data, la mancata vittoria – ti preoccupi invece di dare un governo al paese e non portarlo di nuovo alle elezioni? perché l’accountability Civati (e tutti) la deve a chi ha votato PD nel suo collegio, e non a chi ha votato lui alle primarie. Ora io non voglio nemmeno dare la risposta: vatti a rileggere i sondaggi di quei giorni e vedi quanti italiani volevano tornare a votare e quanti no, e poi pensaci su, se credi naturalmente.

  15. jamesnach

    @splarz

    Amen.
    E stai tranquillo, Sofri non ti risponderà. Perchè non saprebbe che dire.

  16. metiu

    @Splarz
    Che Sofri non abbia capito nulla di Civati la vedo molto ma molto dura. Che Civati vi stia pigliando per il culo lo vado dicendo agli amici pippini fin da quando si e’ messo a parlare come Grillo e fa piacere che cominci quantomeno a sorgere il dubbio. Se ti piace quello che dice Civati e lo vuoi vedere messo in pratica per davvero tappati il naso e vota M5S.

  17. splarz

    @metiu: non credo Civati sia in malafede, mi son fatto l’idea che i suoi limiti siano dovuti ad una disciplina di partito che non approvo e, per molti versi, non comprendo. Il m5S l’ho votato alla camera alle scorse elezioni (al senato ho votato Pd) nella speranza di contribuire all’elezione di molti Pizzarotti: mi sono ritrovato con troppi Beppe Grillo.
    Non voterò alle prossime politiche.

  18. gianmario nava

    jamesnach scrive:
    8 dicembre 2013 alle 18:42

    L’altro ha in mente una cosa sola: la poltrona.
    Molto semplice.

    io so cosa hai in mente tu
    e sono tutte cose riprovevoli e vietate dalla legge
    dall’etica e dal buon gusto
    sei ancora a piede libero perchè non sei ancora riuscito a fare passare la legge che istituisce lo psicoreato

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