Fenomenologia del giocatore di Trivial Pursuit

Con le feste, non bastassero tutte le altre manifestazioni di tensione familiare, aleggia sempre il rischio della partita di Trivial, gioco che divide gli umani in due categorie: quelli che vivono malissimo il non sapere una risposta – il 94% secondo calcoli affidabili – e quelli che riescono a conviverci, e che quindi andranno in Paradiso. Ma ci sono poi sottotipi che saranno familiari a chiunque sia caduto in questo ennesimo rito deprecabile dei giorni di riti deprecabili (complice anche la nuova versione Feltrinelli economica da ex studenti del Ginnasio).

1. quello che dice che non vuole giocare ma poi si aggira per rispondere solo a quelle che sa.
2. quello che prima di leggere la domanda dice “eeeh, ma questa è facilissima!”, “ah, io la so!”, o simili.
3. quello che risponde elencando dettagli che non c’entrano niente per compensare che non la sa.
4. quello che “eh, ma le vostre sono facilissime!”.
5. quello che la sa sempre quando tocca agli avversari.
6. quello che quando tocca agli altri “fammi vedere se è quella che penso io”, ed è sempre quella che pensava lui.
7. quello che “non era la risposta definitiva, ne stavamo discutendo!”
8. quello che “per cosa comincia?”.
9. quello che tiene la mano sotto la carta sennò sbirciano.
10. quello che sbircia.
11. quello che mentre si gioca immagina liste e post sul suo blog.

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6 commenti su “Fenomenologia del giocatore di Trivial Pursuit

  1. Michele Luzzatto

    e comunque, secondo i giocattolai della mia città, il Trivial classico, quello con la scatola elegante e un po’ austera che ti regalavano ai primi anni del liceo e poi ci giocavi per una vita, non lo fanno più. Niente, neanche le schede di espansione. Adesso fanno la versione “family” con domande differenziate per bambini e per adulti e la versione “party” con regole speciali per velocizzare la partita. Sono sicuro che questo sia il segno di qualcosa, anche se non so ancora di preciso di cosa.

  2. pizzeriaitalia

    Ah, che meraviglia… avevo un Trivial con un errore di stampa che alla domanda “Qual’è l’identità segreta di Zorro?” indicava come risposta “Rossano Brazzi”. Amicizie infrante sul caso…

  3. ipponax

    C’era anche l’errore per cui la Sardegna era l’isola più grande del Mediterraneo…

  4. Alessandro Ronchi

    Sui giochi da tavolo c’è stata una grande evoluzione negli ultimi anni. Oltre a quelli superclassici ci sono giochi bellissimi che vi consiglio con il cuore. Ad esempio dixit, è un bellissimo gioco per tutta la famiglia. Ma ce ne sono alcuni un po’ più complessi ancora più belli. Race for the galaxy, 7 wonders, i coloni di catan, ecc.

    Sul serio, ne vale la pena.
    In Germania son molto diffusi, in Italia ci sono belle associazioni e tanti autori di fama internazionale. ( la tana del goblin, ad esempio).

    In the big bang theory se ne intravedono alcuni (i coloni di catan ad esempio).

    Poi ci sono fiere molto belle del settore (ad esempio Play a Modena e una parte importante di Lucca comics).

    Sarebbe una bella cosa leggerne un articolo sul post.

  5. Pingback: Prigionieri di Parco della Vittoria

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