Ormai più di un anno fa, avevo raccontato qui di un programma di approfondimento che andava in onda sul canale satellitare Planet e si chiamava Planet 430. Era un programma in studio, con ospiti e contrbuti esterni, e fin qui tutto normale. L’originalità arrivava non solo dalla doppia conduzione – di cui come si sa esistevano rari e preziosi precedenti – ma dal tentativo di applicare delle invenzioni di dettaglio al formato, con idee televisive originali per i temi trattati, per la scelta degli ospiti, e per i contributi. Era una cosa che – con i limiti dei primi tentativi – stava una spanna avanti a qualsiasi vetusto talkshow politico sulle reti maggiori.
Dalle ceneri di quell’esperimento, lo stesso gruppo si è inventato Tetris, che va in onda il mercoledì alle 23 su RaiSatExtra. L’approdare dentro l’azienda di stato ha forse ristretto alcune di quelle sperimentazioni: il conduttore è tornato uno solo – l’ottimo Luca Telese – c’è una specie di pubblico e uno studio da talkshow. Ma l’inclinazione a inventarsi delle cose resta (Mike Buongiorno che faceva delle domande di politica ai politici presenti non era niente male), e ancora una volta sottolinea come non ci sia nessuno in giro che cerchi di fare qualcosa di nuovo con tv e politica (tutte le novià degli ultimi vent’anni sono state l’introduzione di un maggiordomo in studio, o delle casse di legno al posto delle poltrone). Nessuno, fuorché quelli di Tetris.
Vanity Fair
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