Caro Direttore, l’editoriale del Riformista sul fatto che le dimissioni di Irene Tinagli dalla Direzione Nazionale del PD non abbiano suscitato una risposta pubblica – ma nemmeno un’alzata di sopracciglio – da parte dei vertici del PD era fin troppo palesamente fondato. Più fragile la contestazione che “nessuno dei 221 membri della Direzione Nazionale” abbia risposto a quelle obiezioni. Non foss’altro che per l’articolo di Paola Concia e la lettera di Pier Giorgio Gawronsky: sono entrambi nella direzione nazionale e le loro risposte sono uscite proprio sul Riformista. Ma, malgrado la richiesta sia distratta, l’accontento facendole sapere che di quei 221 circa una decina – me compreso – hanno risposto a Irene Tinagli e agli altri membri della direzione. Appena so degli altri 211 la avverto. Saluti, Luca Sofri.
Touché. Chiedo scusa a Sofri, a Bachelet, a Gawronsky e a Concia. Però vi giro la mia supplica: visto che state nella direzione del Pd, potete per favore chiedere al segretario o a uno dei numerosi dirigenti di vertice del vostro partito di rispondere loro alla Tinagli, visto che a loro e non certo a voi si rivolgevano le sue critiche? Oppure, visto che state in direzione, potreste per favore proporre la convocazione dell’organismo con all’ordine del giorno la discussione sulle dimissioni di un suo membro?